Francesco Serlupi

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Francesco Serlupi-Crescenzi
Cardinale
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battezzato
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Titolo cardinalizio
Incarichi attuali
Età alla morte 72 anni
Nascita Roma
26 ottobre 1755
Morte Roma
6 febbraio 1828
Sepoltura Roma, nella tomba di famiglia della cappella Santissima Concezione presso la Chiesa di Santa Maria in Aracoeli
Conversione
Appartenenza
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Ordinato diacono
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Ordinazione presbiterale 4 maggio 1801
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Creazione
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(vedi)
Creato
Cardinale
10 marzo 1823 da Pio VII (vedi)
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Dimissioni dal cardinalato [[{{{aPdim}}}]]
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Cardinale per 4 anni, 10 mesi e 27 giorni
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
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al pontificato
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Conclave del 2013
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Fine del
pontificato
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Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi
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Altre ricorrenze
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Collegamenti esterni
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Invito all'ascolto
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Francesco Serlupi-Crescenzi (Roma, 26 ottobre 1755; † Roma, 6 febbraio 1828) è stato un cardinale italiano.

Biografia

Nacque il 26 ottobre 1755 a Roma dalla famiglia patrizia dei marchesi Serlupi Crescenzi, iscritto nel patriziato romano da papa Benedetto XIV con la bolla Urbem Romam del 4 gennaio 1746. Pronipote del cardinale Mario Millini (1747)[1].

Formazione e ministero sacerdotale

Terminato gli studi di giurisprudenza a Roma (non vi sono altre informazioni precedenti), divenne cameriere segreto soprannumerario nell'aprile 1777. Tenne l'orazione funebre per il re José I del Portogallo nel maggio 1777, nella Cappella Sistina, fu inviato come ablegato in Portogallo per portare la berretta rossa al cardinale Fernando de Sousa e Silva[2] nel giugno 1778. Entrato nella prelatura romana come prelato domestico e referendario dei Tribunali della Segnatura Apostolica di Giustizia e di Grazia il 17 agosto 1780, divenne relatore della Congregazione del Buon Governo dal dicembre dello stesso anno; Vicario di Santa Maria ad Martyres a Roma nel marzo 1782.

Fu elettore del Tribunale della Segnatura Apostolica nel gennaio 1787 come già durante il pontificato di Papa Pio VI e Uditore della Sacra Rota prima del 13 agosto 1800. Dopo la prima restaurazione del governo pontificio a Roma assunse le sue funzioni il 16 aprile 1801 e prestò giuramento il 4 maggio quando venne ordinato presbitero. Fu scelto dal cardinale Romoaldo Braschi quale vicario della patriarcale basilica vaticana prima del 2 gennaio 1808.

Dopo l'invasione napoleonica di Roma e i successivi arresti di Francesco Guidobono Cavalchini, governatore della città e di Tommaso Arezzo, pro-governatore, fu nominato pro-governatore di Roma il 24 settembre 1808. Occupò l'incarico fino al 6 luglio 1809 allorquando sequestrato Pio VII, venne destituito dai francesi e imprigionato per tre anni in Corsica. Dopo la seconda restaurazione del governo pontificio a Roma, ritornò al suo incarico nella Sacra Romana Rota e il 15 maggio 1814 fu nominato membro della Congregazione per i beni ecclesiastici, consultore della S.C. dei Riti, membro della Congregazione ad referendum per l'indennizzo degli acquirenti di beni ecclesiastici il 22 luglio 1816. Divenne decano degli uditori della Sacra Romana Rota il 28 luglio 1817 e consultore della Sacra Congregazione del Sant'Uffizio prima del 30 agosto dello stesso anno.

Cardinalato

Creato cardinale presbitero nel concistoro del 10 marzo 1823, ricevette il cappello rosso il 13 marzo seguente e il titolo di Santa Prassede il 16 maggio 1823. Partecipò al conclave del 1823 che elesse papa Leone XII. Divenne membro della S.C. Concistoriale dal 21 aprile 1825.

Morte

Morì il 6 febbraio 1828 a Roma all'età di 72 anni. Venne esposto nella Chiesa di Santa Maria in Aracoeli a Roma, dove ebbero luogo i funerali e al termine, fu sepolto nella tomba di famiglia della cappella dedicata all'Immacolata Concezione.

Successione degli incarichi

Predecessore: Pro-Governatore di Roma Successore: Emblem Holy See.svg
Tommaso Arezzo 24 settembre 1808 - 6 luglio 1809 - I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Tommaso Arezzo {{{data}}} -
Predecessore: Decano della Rota Romana Successore: Emblem Holy See.svg
Francesco Cesarei Leoni 28 luglio 1817 - 10 marzo 1823 Joachim-Jean-Xavier d'Isoard I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Francesco Cesarei Leoni {{{data}}} Joachim-Jean-Xavier d'Isoard
Predecessore: Cardinale presbitero di Santa Prassede Successore: Kardinalcoa.png
Giovanni Filippo Gallarati Scotti 16 maggio 1823 - 6 febbraio 1828 Antonio Domenico Gamberini I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Giovanni Filippo Gallarati Scotti {{{data}}} Antonio Domenico Gamberini
Note
  1. cfr. Mario Cardinal Millini (Mellini) su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 12-09-2023
  2. cfr. Fernando Cardinal de Sousa e Silva su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 12-09-2023
Bibliografia
  • (FR) Philippe Boutry, Souverain et Pontife: recherches prosopographiques sur la curie romaine à l'âge de la restauration, 1814-1846, Ecole française de Rome, Roma, 2002 (Collection de l'Ecole française de Rome, 3000), pp. 466-467
  • (IT) Niccolò Del Re, Monsignor governatore di Roma, Istituto di Studi Romani Editore, Roma, 1972, p. 122, n. 3
  • (LA) Remigium Ritzler, Pirminum Sefrin, Hierarchia Catholica Medii et Recentioris Aevi, vol. VII (1800-1846), Typis et Sumptibus Domus Editorialis "Il Messaggero di S. Antonio" presso Basilica Sant'Antonio, Padova, 1968, pp. 15, 44
  • (IT) Christoph Weber, Legati e governatori dello Stato Pontificio: 1550-1809, Ministero per i beni culturali e ambientali, Ufficio centrale per i beni archivistici, Roma, 1994 (Pubblicazioni degli archivi di Stato. Sussidi; 7) pp. 362, 909-910
Voci correlate