Giusto tra le nazioni
Giusto tra le nazioni (I giusti tra le nazioni) (in ebraico: חסידי אומות העולם , traslitterato Chasidei Umot HaOlam) è un termine che deriva dal Talmud e dalla tradizione ebraica per indicare i non ebrei che hanno rispetto per Dio e che hanno rapporti amichevoli per gli ebrei.
Titolo onorifico
Nel 1963, una commissione guidata dalla Suprema corte Israeliana riceve l'incarico di conferire il titolo onorifico di "Giusto tra le nazioni" e ne fissa la definizione e i criteri.
Da allora il Memoriale di Yad Vashem attribuisce questo titolo alle persone non ebree che hanno affrontato rischi e pericoli per salvare o nascondere gli ebrei dalla deportazione. Chi viene riconosciuto "Giusto tra le nazioni", viene insignito di una speciale medaglia con inciso il suo nome, riceve un certificato d'onore ed il privilegio di vedere il proprio nome aggiunto agli altri presenti nel "Giardino dei giusti" presso il museo Yad Vashem di Gerusalemme.
Anche l’usanza di piantare un albero per ogni salvatore deriva dalla tradizione ebraica come ricordo eterno di un essere caro.
Criteri per l'attribuzione del riconoscimento
Un Giusto tra le nazioni :
- deve essere un non ebreo
- deve aver aiutato o salvato degli ebrei
- non deve aver ricevuto in cambio per questo un corrispettivo in denaro o altro (ad esempio la conversione al cattolicesimo)
- deve aver compiuto il gesto mettendo a rischio la propria vita ed essere stato consapevole di questo
Per attribuire questo riconoscimento occorre la testimonianza di ebrei salvati o la prova inconfutabile di quanto avvenuto.
Le forme di aiuto riconosciute per l'attribuzione
Sono quattro le modalità di aiuto concreto che un giusto ha prestato nei confronti di un ebreo perseguitato:
- nasconderlo nella casa propria o presso istituzioni (come ospedali,orfanotrofi, conventi,... );
- fornirgli documenti falsi;
- aiutarlo a scappare;
- adottarlo temporaneamente (il caso di molti bambini ebrei salvati da famiglie cattoliche).
Ci sono migliaia di persone nel mondo che con il loro comportamento e le loro azioni hanno aiutato gli ebrei perseguitati, senza per questo essere stato loro conferito il titolo di Giusto, magari per decisione personale.
La cerimonia
La cerimonia dell'onorificenza si svolge solitamente presso il museo Yad Vashem alla presenza delle massime cariche istituzionali Israeliane, ma si può tenere anche nel paese di residenza del Giusto se questi non è in grado di muoversi. Ai Giusti tra le nazioni, inoltre, viene conferita la cittadinanza onoraria dello Stato di Israele. È anche possibile per le persone in difficoltà economica ricevere una sorta di pensione o di aiuto finanziario versato sempre da Israele. Fino ad oggi sono stati riconosciuti, 23.110 Giusti tra le nazioni.
Stati
Danimarca: Paese "Giusto tra le nazioni"
La Danimarca è l'unico paese ad aver ricevuto collettivamente e non individualmente il riconoscimento di giusto fra le nazioni perché vi sono stati salvati 7.200 ebrei sul totale di 8.000.
Polonia
Tra i paesi occupati quello che ha avuto più giusti è la Polonia con oltre 5.800 salvatori, tuttavia occorre confrontare il numero totale dei giusti anche con il numero degli ebrei presenti sul territorio in quel momento (es. la Francia ne ha 2.500 e l’Italia circa 370 ma il numero degli ebrei era molto diverso).
Germania: Il caso Schindler
Oskar Schindler inizialmente pensava solo ai propri affari. La sua vita cambiò nel 1938 quando il suo paese, la Cecoslovacchia, venne annesso al Reich nazista. Schindler, tedesco di cultura e di lingua, approfittò dell'espansione della Germania per trasferirsi dal '39 in Polonia, a Cracovia, dove acquistò a basso prezzo una fabbrica e vi installò una produzione di pentole, impiegando circa 1.300 ebrei. I primi anni era tutto sommato indifferente al problema degli ebrei in Polonia che vedeva solo come operai, ma la sua vita avrà una svolta ulteriore nel 1942, quando assistette alla liquidazione del ghetto e alla brutalità dei nazisti. Da allora decise di fare qualcosa e si diede da fare per "comperare" ebrei alle SS da impiegare nella fabbrica e poi in un'altra. Schindler salverà 1.200 ebrei e pure sua moglie Emilie si diede da fare per aiutare altri ebrei dalla deportazione. Entrambi sono oggi Giusti fra le nazioni, anche se Schindler ricevette la sua medaglia solo dopo la morte. Oggi è seppellito a Gerusalemme. Il riconoscimento di Schindler ebbe qualche difficoltà, perché gli ebrei salvati non erano tutti d'accordo nell'attribuirgli il titolo di giusto, uno testimoniò che Schindler l'aveva picchiato. Per il riconoscimento occorre l'unanimità. Oggi tutti conoscono la sua storia grazie al film di Steven Spielberg.
Giappone: il caso Sugihara Chiune
Un caso molto meno conosciuto ma ugualmente importante è quello del giapponese Sugihara Chiune che negli anni della guerra era diplomatico prima in Finlandia e poi in Lituania. In Lituania c'erano moltissimi ebrei, anche perché tanti erano scappati dalla Polonia occupata dai nazisti e dalla Germania. Era uno stato indipendente, come gli altri due paesi baltici, Estonia e Lettonia, ma sottomesso ad una pressione enorme da parte dell'Urss che premeva per annettere quei territori. Nel maggio 1940 l'Urss invase la Lituania e da luglio dichiarò il paese annesso alla Russia. In pratica Sugihara avrebbe potuto lasciare la Lituania e tornare in patria, ma davanti alla sua porta si presentavano file e file di ebrei e chiedevano un visto per fuggire. Chiune non aveva potere di rilasciare visti dunque contattò le autorità consolari in Giappone che rifiutarono. Sugihara allora disubbidì e trovò una soluzione: la piccola isola di Curaçao nelle Antille, colonia olandese, poteva accogliere ebrei anche se l'Olanda nel 1940 non aveva più alcuna autorità in materia essendo anch'essa occupata. Sugihara iniziò a lavorare 10, 12 ore al giorno per preparare i visti, tra l’altro a mano non avendo abbastanza moduli pronti.
Il 2 agosto il Giappone gli ordinò di abbandonare il posto e di andare in Germania per un nuovo incarico, ma lui restò fino alla fine del mese e anche quando partì, gli ebrei lo seguirono fino alla stazione. Rilasciò circa 2.000 visti che salvarono 6.000 ebrei, i quali riuscirono a lasciare la Lituania e a emigrare. Sugihara andò a Berlino dove restò fino al 1947, quando fu costretto a dare le dimissioni, accusato di aver disobbedito agli ordini del suo paese.
A più di 50 anni dovette ricominciare una nuova vita e trovò un lavoro nel settore del commercio estero. Solo nel 1968 uno degli ebrei sopravvissuti di Kaunas trovò sue notizie e riunì le prove per riconoscerlo come giusto fra le nazioni. Il riconoscimento arriverà solo nel 1985, un anno prima della sua morte.
Francia, Svezia: diplomatici "Giusti fra le nazioni"
Diversi furono comunque i diplomatici che aiutarono gli ebrei, si può ricordare anche il caso di Aristides de Sousa Mendes, console generale del Portogallo a Bordeaux in Francia che rilasciò migliaia di visti agli ebrei, malgrado gli ordini superiori ricevuti. Anche lui come il giapponese fu revocato dall'incarico e morì in miseria nel 1954. Forse il caso più conosciuto tra questi giusti è quello di Raoul Wallemberg, svedese che durante la guerra si impegnò per aiutare gli ebrei ungheresi. Wallemberg fu scelto dalla Svezia come rappresentante da inviare in Ungheria, su richiesta del Comitato americano per i rifugiati di guerra. Arrivato a Budapest nel luglio 1944, durante la grande deportazione dell'ultima comunità ebraica, Wallemberg, protetto dallo status diplomatico riuscì a proteggere oltre 20.000 ebrei, anche con metodi non ortodossi. Corrompeva i nazisti per strappare ebrei alla deportazione e nasconderli in case protette dal governo svedese. A metà 1945 l'Armata Rossa arrivò in Ungheria e di Wallemberg si persero le tracce, anche se l’Urss dovette ammettere di averlo arrestato ed imprigionato.
Il governo sovietico dichiarerà Wallemberg ufficialmente morto nel 1947, ma della sua sorte mancano tuttora le prove.
Infine un caso emblematico è quello del villaggio francese di Chambon sur Lignon,nell'Auvergne, regione del Massiccio Centrale. A partire dal 1942, con l'aiuto principalmente del pastore protestante André Trocmé e di sua moglie Magda, gli abitanti del paese si adoperarono per salvare gli ebrei dalle deportazioni, nascondendoli nelle abitazioni private, nelle fattorie delle campagne circostanti, nelle istituzioni pubbliche. Quando c’erano le retate dei nazisti e dei poliziotti francesi (epoca di Vichy e del collaborazionismo) gli ebrei venivano nascosti in campagna, poi quando il pericolo era passato gli abitanti andavano a cercarli cantando come parola d'ordine una certa canzone.
Italia
Nel 2009 risultano quasi 500 cittadini italiani non ebrei ufficialmente riconosciuti come giusti tra le nazioni a Yad Vashem.
Tra gli uomini e le donne di ogni condizione sociale che ospitarono e protessero ebrei mettendo a rischio la propria vita e in molti casi sacrificandola, si ricordano:
- pastori protestanti (il pastore valdese Tullio Vinay a Firenze, e il pastore avventista Daniele Cupertino a Roma);
- medici (Carlo Angela a San Maurizio Canavese, Giovanni Borromeo e Giuseppe Caronia a Roma, Luca Canelli ad Arona, Enzo Casini a Siena, Giuseppe Moreali a Nonantola);
- funzionari dello Stato, impiegati comunali, carabinieri (Giacomo Avenia a Calestano, Giacomo Bassi a San Giorgio su Legnano, Osman Carugno a Bellaria, Roberto Castracane a Villa Santa Maria, Angelo De Fiore a Roma, Francesco Garofano a Grognardo, Antonio Lorenzini a Lama Mocogno, Giovanni Palatucci a Fiume, Ercole Piana a Bard, Carlo Ravera ad Alba, Pellegrino Riccardi a Fornovo di Taro, Enrico Sibona a Maccagno, Guelfo Zamboni a Salonicco, Vittorio Zanzi a Cotignola);
- membri della Resistenza, partigiani e antifascisti (Rinaldo Arnaldi, Giuseppe Brusasca, Giacinto Domenico Lazzarini, Fortunato Sonno, Lorenzo Spada).
- cardinali e vescovi, mons. Elia Dalla Costa a Firenze, mons. Giuseppe Placido Nicolini ad Assisi, mons. Giuseppe Maria Palatucci, vescovo di Campagna, il nunzio apostolico Angelo Rotta a Budapest, i futuri vescovi e cardinali don Vincenzo Fagiolo e don Pietro Palazzini a Roma;
- sacerdoti cattolici e suore (don Angelo Bassi, don Arrigo Beccari, don Enzo Boni Baldoni, don Guido Bartolameotti, don Alfredo Braccagni, don Francesco Brondello, don Eugenio Bussa, don Michele Carlotto, don Leto Casini, don Alessandro Daelli, don Angelo Dalla Torre, don Giuseppe De Zotti, don Giulio Facibeni, don Alfredo Melani, don Alessandro Di Pietro, don Giulio Gradassi, don Vivaldo Mecacci, don Ernesto Ollari, don Arturo Paoli, don Ferdinando Pasin, don Francesco Repetto, don Benedetto Richeldi, don Luigi Rosadini, don Dante Sala, don Carlo Salvi, don Beniamino Schivo, don Giovanni Simioni, don Gaetalo Tantalo, don Raimondo Viale), (padre Armando Alessandrini, padre Pasquale Amerio, padre Francesco Antonioli, padre Benedetto Maria, padre Aldo Brunacci, padre Antonio Dressino, padre Mario Leone Ehrhard, padre Giuseppe Girotti, padre Rufino Nicacci, padre Francesco Raspino, padre Cipriano Ricotti, padre Emanuele Stablum), (madre Maria Antoniazzi, madre Virginia Badetti, madre Emilia Benedetti, madre Anna Bolledi, madre Ester Busnelli, madre Maria Corsetti, madre Maria Maddalena Cei, madre Maria Angelica Ferrari, madre Marta Folcia, madre Elisabetta Maria Hesselblad, madre Barbara Lavizzari, madre Marie Marteau, madre Emma Talamonti, madre Benedetta Vespigiani);
Tra i giusti italiani vi sono persone, come Giovanni Palatucci, Giorgio Perlasca o monsignor Angelo Rotta, la cui azione ha portato alla salvezza di migliaia di ebrei; persone (come don Francesco Repetto e don Carlo Salvi a Genova, don Leto Casini e padre Cipriano Ricotti a Firenze, padre Aldo Brunacci e padre Rufino Nicacci a Assisi, don Arturo Paoli a Lucca, padre Maria Benedetto a Roma, don Arrigo Beccari a Nonantola, don Raimondo Viale a Borgo San Dalmazzo, ecc.) i quali si trovarono a gestire complesse reti di assistenza clandestina in collaborazione con la DELASEM; e persone che nella semplicità della loro esistenza quotidiana e nella spontaneità di un gesto di amore hanno salvato anche una sola vita.
Numerosi tra essi subirono l'esperienza del carcere, degli interrogatori e delle percosse (don Arrigo Beccari, don Alfredo Braccagni, Alfonso Canova, don Leto Casini, Leonilda Barsotti Pancani, Ferdinando Natoni, don Dante Sala, Vincenzo Tambini, e altri). Sei di essi furono deportati in Germania (Lina Crippa-Leoni e Torquato Fraccon a Mauthausen, padre Giuseppe Girotti e Giovanni Palatucci a Dachau, Odoardo Focherini a Hersbruck, Enrico Sigona). Quattro di essi (Odoardo Focherini, Torquato Fraccon, padre Giuseppe Girotti, e Giovanni Palatucci non fecero ritorno dalla loro prigionia; altri morirono nella lotta partigiana, come Rinaldo Arnaldi, perito in combattimento sull'altopiano di Asiago, e Lorenzo Spada, catturato e impiccato nella piazza di Demonte (Cuneo).
La solidarietà italiana si estese ben oltre i confini nazionali: Giorgio Perlasca, monsignor Angelo Rotta e i Cicutti in Ungheria; Guelfo Zamboni e i Citterich in Grecia; Gino Signori in Germania; Lorenzo Perone in Polonia; Fosco Annoni in Ucraina.
Il numero dei giusti italiani è in continuo aumento con il crescere delle testimonianze e della documentazione ma risulta ancora chiaramente sottostimato in confronto a quello registrato in altre nazioni europee. La salvezza dell'80-85% della popolazione ebraica italiana dovette richiedere la complicità e la connivenza di migliaia di persone. Per molte di esse si ha una qualche documentazione più circostanziata o sono emerse testimonianze attendibili, pur in assenza (ancora) di un riconoscimento ufficiale. Diamo qui di seguito un elenco (incompleto) di coloro ai quali il titolo di "Giusto tra le nazioni" è stato ufficialmente riconosciuto a Yad Vashem (tra parentesi è indicato il luogo dove l'opera di soccorso è avvenuta e la data in cui l'onorificenza è stata accordata).
A
- Pietro Aceti e i figli Giuseppina Aceti e Mario Aceti (Gignese, Verbano-Cusio-Ossola) [18 agosto 2003]
- Ulisse Adami & Ada Cardini Adami (Siena) [26 ottobre 1982]
- Achille Afan de Rivera Costaguti & Giulia Florio Afan de Rivera Costaguti (Roma) [6 maggio 2002]
- Spartaco Alessandri e la madre Mimma Alessandri (Cagli, Pesaro-Urbino) [29 febbraio 2004]
- padre Armando Alessandrini (Roma) [6 ottobre 1996]
- Emilio Ambrostolo & Virginia Brandone Ambrostolo (Cessole, Asti) [19 maggio 1999]
- Maria Amendola (Roma) [26 maggio 1983]
- padre Pasquale Amerio (Saluzzo, Cuneo) [22 maggio 1983]
- Luisa Colombo Andreani (Como) [29 febbraio 2004]
- Carlo Angela (San Maurizio Canavese, Torino) [29 agosto 2001]
- Fosco Annoni, e la sorella Tina Annoni (Leopoli, Ucraina, e Parma) [18 marzo 1993]
- Umberto Antolini, & genitori (Ferrara) [3 settembre 1983]
- Maria Antoniazzi (madre Antonia) (Roma) [7 luglio 2004]
- Pietro Antonini & Teresa Giovannucci Antonini (Riano Flaminio) [24 febbraio 1993]
- padre Francesco Antonioli (Roma) [6 ottobre 1996]
- Giovanni Battista Arleri & Clelia Damonte Arleri, e il figlio Elio Arleri (Asti) [24 giugno 2004]
- Rinaldo Arnaldi [3 gennaio 1983]
- Giacomo Avenia (Calestano, Parma) [2 agosto 1999]
- Michel Avondet & Leontine Avontet [24 febbraio 1981]
- Giuseppe Azzali, Igino Gennari & Corina Azzali Gennari [2 giugno 2003]
B
- Virginia Badetti (madre Maria Augustina) [19 maggio 1998]
- Giovanni Barbareschi
- Ostilio Barbieri & Amelia Prevoli Barbieri (Calestano, Parma) [2 agosto 1999]
- Biagio Bartalucci & Armida Bellucci Bartalucci, Bruno Bartalucci & Giacomina Gallinaro Bartalucci [25 agosto 2003]
- Vincenzo Bartoleschi & Rosmunda Gennari Bartoleschi, e il figlio Benedetto Bartoleschi [27 gennaio 2005]
- mons. Angelo Bassi [18 agosto 2004]
- Giacomo Bassi (San Giorgio su Legnano, Milano) [6 settembre 1998]
- Lida Basso Frisini [31 maggio 1978]
- Alessandro Bastianon [4 agosto 1997]
- don Arrigo Beccari (Nonantola, Modena) [18 febbraio 1964]
- Gino Bellio & Elsa Poianella Bellio [19 aprile 1998]
- Giovanni Belmessieri e la figlia Gina Belmessieri [18 aprile 2005]
- Emilia Benedetti (madre Maria Agnese) [19 maggio 1998]
- Antonio Bertone [2006]
- Regina Bettin & Giovanni Bettin [4 ottobre 1994]
- Emmo Bezzan & Brunilde Sigismondi Bezzan, e la figlia Lavinia Bezzan Poggi [3 maggio 1984]
- Amato Billour & Letizia Billour [24 febbraio 1981]
- Renato Bisogni & Giovanna Bisogni [2 gennaio 1974]
- Martino Bisogni & Maria Mazzieri Bisogni (Pitigliano, Grosseto) [18 marzo 2002]
- Edmondo Carlo Bizzi, Nerina Montebello Bizzi, Bianca Bizzi Palmonari, Laura Bizzi [23 agosto 2004]
- Clotilde Roda Boggio [21 gennaio 1986]
- Luciana Boldetti [3 maggio 1984]
- Anna Bolledi (suor Emerenzia) [4 agosto 1997]
- Giuseppe Bonaiti & Luigia Baracchetti Bonaiti [4 settembre 1997]
- don Enzo Boni-Boldoni [4 marzo 2002]
- Giovanni Borromeo (Roma) [13 ottobre 2004]
- mons. Guido Bortolameotti [14 dicembre 1981]
- don Alfredo Braccagni [31 gennaio 1978]
- Umberto Bracci e la figlia Lina Bracci Marchetti [1º ottobre 1990]
- Nino Brandi & Rita Scrivani Brandi [18 agosto 2004]
- Domenico Brandone & Luigia Armellino Brandone (Cessole, Asti) [19 maggio 1999]
- Luigi Brizi e il figlio Trento Brizi, Assisi [16 luglio 1997]
- don Francesco Brondello [17 febbraio 2004]
- Luigi Brugnoli & Ombrellina Cavalca Brugnoli [11 aprile 2000]
- padre Aldo Brunacci (Assisi) [6 dicembre 1977]
- Roberto Brunetti & Maria Brunetti (Caprarola, Viterbo) [27 gennaio 2005]
- Giuseppe Brusasca [8 luglio 1969]
- Giuseppe Brutti & Elvira Lucci Brutti [13 aprile 2004]
- Giuseppe Bucci [1999]
- Elena Bucci [23 marzo 2005]
- Costantino Giorgio Bulgari & Laura Bulgari (Roma) [31 dicembre 2003]
- Anita Pesante Burian [26 maggio 1983]
- madre Ester Busnelli [31 luglio 1995]
- don Eugenio Bussa [28 marzo 1990]
C
- Giorgio Cabrusa & Emilia Cabrusa (Velletri) [4 settembre 1997]
- Virgilio Caglio & Amalia Caglio [19 maggio 1999]
- Clelia Caligiuri (Piavon) [18 ottobre 1966]
- Gennaro Campolmi (Firenze) [29 aprile 1976]
- Pio Candini & Gina Marchesi Candini (San Giorgio di Piano, Bologna) [14 giugno 1998]
- Luca Canelli [19 maggio 1999]
- Alfonso Canova (Bologna) [4 gennaio 1968]
- Giovanni Cappello & Luigia Schena Cappello (Venezia) [24 marzo 1996]
- Lodovico Cardini & Lydia Cardini, e il figlio Gino Cardini (Siena) [26 ottobre 1982]
- don Michele Carlotto (Valli del Pasubio, Vicenza) [24 giugno 1996]
- Giuseppe Caronia (Roma) [24 giugno 1996]
- Osman Carugno (Bellaria, Rimini) [14 aprile 1985]
- don Leto Casini (Firenze) [14 dicembre 1965]
- Enzo Casini & Maria Pia Bellini Casini [31 gennaio 1978]
- Filippo Castelli & Gina Frangini Castelli (Roma) [5 luglio 1983]
- Roberto Castracane (Villa Santa Maria, Chieti) [16 aprile 1978]
- Lydia Gelmi Cattaneo (Bergamo) [28 aprile 1974]
- Maria Maddalena Cei, per le Serve di Maria SS. Addolorata (Firenze) [4 settembre 1997]
- Angelo Cerioli, e la figlia Dina Cerioli (Magenta, Milano) [22 dicembre 1997]
- Lajos Cicutti, e i figli Luigi Cicutti & Jozsef Cicutti (Budapest, Ungheria) [8 febbraio 2000]
- Mario Citterich & Lina Citterich (Salonicco, Grecia) [13 marzo 1987]
- Emilia Ciuccoli & Francesco Ciuccoli (Giampereta, Arezzo) [28 aprile 2002]
- Elvezio Coduri & Olive Cosgrove Coduri (Suna) [26 ottobre 1983]
- Alfredo Comba & Maria Avondet Comba [24 febbraio 1981]
- Ines Conci & Aurelio Conci (Milano) [10 agosto 1978]
- Maria Corsetti (madre Ferdinanda) [4 agosto 1997]
- Cesare Costantini & Letizia Frangini Costantini (Roma) [5 luglio 1983]
- Giuseppe Costanzi & Elena Simonetti Costanzi (Roma) [2 settembre 1999]
- Lina Crippa-Leoni (Milano) [31 maggio 1978]
- Fausto Cunial (Possagno, Treviso) [4 agosto 1997]
- past. Daniele Cupertino & Teresa Morelli Cupertino (Roma) [26 maggio 1983]
- Emanuele Custo & Rosetta Custo (Cadibrocco di Serra Riccò) [28 novembre 1989]
- Cortile Luigi (Nola) [16 giugno 2006]
- Tullio Colsalvatico (Fiastra - MC) [19 settembre 2009]
D
- don Alessandro Daelli (Roma) [2 settembre 1999]
- Luciano Dainelli, e i genitori Vincenzo Dainelli & Adele Pacchiarotti Dainelli (Pitigliano, Grosseto) [18 marzo 2002]
- mons. Elia Dalla Costa [22 dicembre 1961]
- don Angelo Dalla Torre (Treviso) [14 dicembre 1965]
- Antonio Dalla Valle (Bagnacavallo, Ravenna) [28 aprile 1974]
- Pina Valeri Darmon (Roma) [29 gennaio 1974]
- Enrico De Angelis & Giuseppina Di Carlo De Angelis (Roma) [24 giugno 1996]
- Benedetto De Beni [8 settembre 1996]
- Angelo De Fiore (Roma) [8 luglio 1969]
- Benvenuto De Franc & Carlotta Carletti De Franc (Roma) [5 luglio 1983]
- Mario De Micheli & Ada Tommasi De Micheli [18 novembre 1982]
- don Giuseppe De Zotti [14 dicembre 1965]
- Giovanni Della Nave & Mariangela Rabbiosi Della Nave [23 luglio 2003]
- Piero Di Gori & Albina Di Gori (Montale, Pistoia) [4 ottobre 1992]
- Sem Di Grassi & Maria Di Grassi (San Piero Agliana, Pistoia) [4 ottobre 1992]
- don Alessandro Di Pietro, (Roma) [16 luglio 2001]
- padre Antonio Dressino, (Roma) [31 luglio 1995]
- Giuditta Drigo [19 aprile 1998]
E
- padre Maria Leone Ehrhard (Roma) [15 novembre 2001]
F
- mons. Giulio Facibeni (Galeata, Forlì - Firenze) [2 settembre 1996]
- mons. Vincenzo Fagiolo (Roma) [26 maggio 1983]
- Giovanni Ferrari & Anna Bedone Ferrari [16 giugno 1997]
- madre Maria Angelica Ferrari [14 dicembre 1992]
- Odoardo Focherini [18 febbraio 1969]
- madre Marta Folcia [13 dicembre 1994]
- Torquato Fraccon [31 maggio 1978]
- Amalia Frangini (Roma) [5 luglio 1983]
- Elvira Furlan [31 maggio 1990]
G
- Salvatore Galetti & Anna Signori Galetti (Laglio) [23 marzo 2005]
- Elio Gallina (Treviso) [2007]
- Guelfo Galvani (Milano) [14 ottobre 1985]
- Pietro Galvani & Giovanna Belmessieri Galvani [18 aprile 2005]
- Giuseppe Gandolfi & Albina Gigliotti Gandolfi (Ostia Parmense, Parma) [23 febbraio 2005]
- Antonio Garbini (Magenta, Milano) [22 dicembre 1997]
- Ciro Garibaldi & Maria Cassinelli Garibaldi (Frisolino) [22 dicembre 1997]
- Francesco Garofano & Elsa Garofano (Grognardo, Alessandria) [16 gennaio 1979]
- Arturo Gatti (Karvaloc, Iugoslavia) [15 giugno 1991]
- Mario Gentili (Roma) [25 febbraio 1996]
- Luciano Gerbalena-Zanardi (Roma) [8 settembre 1986]
- Vittorio Ghelli & Bianca Ghelli (Milano) [14 ottobre 1985]
- Ezio Giorgetti (Bellaria, Rimini) [5 maggio 1964]
- Giorgio Giovannozzi & Luisa Bezzan Giovannozzi [3 maggio 1984]
- Marcella Girelli (suor Luisa) (Roma)
- padre Giuseppe Girotti (Torino) [14 febbraio 1995]
- don Giulio Gradassi (Castiglioni, Firenze) [30 marzo 1975]
- Luigi Grasso & Maria Cagliero Grasso (Loreto di Fossano) [4 aprile 2001]
- Otello Guidi (Roma) [2007]
H
- madre Elisabetta Maria Hesselblad (Roma) [9 agosto 2004]
- Ufficiale della Wehrmacht Wilm Hosenfeld [dicembre 2008]
I
- Emidio Iezzi & Milietta Iezzi (Guardiagrele, Chieti) [24 marzo 1996]
- Ferdinando Isotton & Evangelina Isotton (Possagno, Treviso) [31 maggio 1990]
J
- Arturo Carlo Jemolo & Adele Morghen Jemolo, e la figlia Adele Maria Jemolo (Roma) [13 febbraio 1968]
L
- Lelio Lai & Lina Vannini Lai [25 febbraio 1996]
- Barbara Lavizzari (suor Maria Giuseppina) [31 marzo 2003]
- Giacinto Domenico Lazzarini [20 ottobre 1978]
- Amedeo Lefevre & Nilde Cesaretti Lefevre (Roma) [14 dicembre 1992]
- Alfredo Lelli & Livia Lelli (Maltignano, Ascoli Piceno) [13 aprile 2004]
- Ida Brunelli Lenti (Monselice, Padova) [24 febbraio 1993]
- Pietro Lestini e la figlia Giuliana Lestini (Roma) [31 luglio 1995]
- Emanuele Levrero (Genova) [2 dicembre 2009]
- Antonio Lorenzini [15 gennaio 2001]
M
- Guglielmo Maccia & Amelia Fassero Maccia (Milano) [31 luglio 1995]
- Battista Magna (Magenta, Milano) [22 dicembre 1997]
- Silvia Avondet Malan [24 febbraio 1981]
- Gustavo Mancini [31 gennaio 1978]
- Nanni Mancini, Antonio Mancini & Bartolomeo Mancini [1978]
- Antonio Mani & Bartolomea Bertoli Mani (Lavenone, Brescia) [7 agosto 2000]
- Mario Marcucci & Maria Marcucci (Roma) [6 maggio 2002]
- Marie Marteau (madre Marie de Saint Francois Xavier) (Roma) [6 maggio 2002]
- Ginevra Bedetti Masciardi (Como) [13 ottobre 2004]
- Giuseppe Mazza & Maria Bonaiti Mazza [4 settembre 1997]
- don Vivaldo Mecacci [31 gennaio 1978]
- Giuseppe Meinardi (Cuneo) [16 dicembre 1998]
- don Alfredo Melani (Roma) [2 settembre 1999]
- Agapito Milana & Assunta Milana, e i figli Angelo Maria Milana, Giulia Milana & Lida Milana (Olevano Romano, Roma) [4 aprile 2001]
- Luisa Minardi (Parma) [25 agosto 2003]
- Ugo Moglia (Torino) [1º gennaio 2004]
- Francesco Moraldo (Creppo di Triora, Imperia) [11 febbraio 1999]
- Giuseppe Moreali (Nonantola, Modena) [18 febbraio 1964]
- Renato Musso & Enrica Cavalchini Musso (Roma) [16 dicembre 1998]
N
- Umberto Natali & Amina Nuget Natali (Pescia) [26 novembre 2003]
- Ferdinando Natoni (Roma) [14 novembre 1994]
- padre Rufino Nicacci (Assisi) [17 aprile 1974]
- mons. Giuseppe Placido Nicolini (Assisi) [6 dicembre 1977]
- Francesco Lorenzo Nodari & Maria Chiara Carnazzi Nodari (Gandino, Bergamo) [9 agosto 2004]
- Agostino Nucciarelli & Annunziata Simonelli Nucciarelli (Pitigliano, Grosseto) [18 marzo 2002]
O
- Luigi Oberto & Maria Oberto [23 giugno 1998]
- don Ernesto Ollari (Canesano di Calestano, Parma) [2 agosto 1999]
- Bortolo Ongaro & Battistina Ongaro (Gandino, Bergamo) [9 agosto 2004]
P
- Angelo Pace & Filomena Pace [19 novembre 1979]
- Giovanni Palatucci (Fiume) [12 settembre 1990]
- card. Pietro Palazzini (Roma) [26 maggio 1983]
- Leonilda Barsotti Pancani [11 febbraio 1999]
- Elvira Pannini [26 ottobre 1982]
- don Arturo Paoli (Lucca) [19 maggio 1999]
- Armando Parenti & Margherita Parenti [2006]
- don Ferdinando Pasin (Treviso) [23 dicembre 1999]
- Luigi Perez & Sandra Perez (Gazzo Veronese, Verona) [2 agosto 1999]
- Giorgio Perlasca (Budapest, Ungheria) [9 giugno 1988]
- Lorenzo Perrone [7 giugno 1998]
- Stefano Perugini & Adele Mozzetti Perugini e il figlio Sem Perugini (Pitigliano, Grosseto) [18 marzo 2002]
- Giovanni Pesante & Angelica Pesante [26 maggio 1983]
- Pierre Petuel (padre Benedetto Maria) [26 aprile 1966)
- Ercole Piana & Gina Piana [10 agosto 1978]
- Attilio Pigliapoco & Lidia Pigliapoco (Polverigi, Marche) [27 giugno 1995]
- Linda Porena Mori [2006]
- Felice Pretti Giuseppina Gusmano Pretti [11 ottobre 2000]
- Luigi Pugi [27 gennaio 1977]
R
- Alberto Ragionieri & Clelia Casolino Ragionieri [23 agosto 2004]
- padre Francesco Raspino (Saluzzo, Cuneo) [22 maggio 1983]
- Carlo Ravera & Maria Ravera [23 gennaio 1975]
- don Francesco Repetto (Genova) [29 aprile 1976]
- Pellegrino Riccardi [26 dicembre 1988]
- don Benedetto Richeldi [3 maggio 1973]
- Carmelo Richetto & Angiola Quattrin Richetto (Villar Dora, Torino) [13 settembre 1982]
- padre Cipriano Ricotti (Firenze) [10 dicembre 1972]
- Beatrice Rizzolio [23 gennaio 1975]
- mons. Luigi Rosadini [26 ottobre 1982]
- mons. Angelo Rotta (Budapest, Ungheria) [16 luglio 1997]
- Vincenzo Rudelli (Gandino, Bergamo) [9 agosto 2004]
S
- Riccardo Sacchi & Edmea Sacchi; Vando Sacchi & Ebe Sacchi (Sustinente, Mantova) [2 agosto 1999]
- Anna Sala, (Venezia) [7 agosto 2000]
- don Dante Sala (Mirandola, Modena) [18 febbraio 1969]
- don Carlo Salvi (Genova) [29 aprile 1976]
- Giovanbattista Salvi & Laura Salvi [23 marzo 2005]
- Mario Santerini & Lina Santerini (Firenze) [18 luglio 1966]
- Giuseppe Sapino (Pranzalito a San Martino Canavese, Torino) [22 febbraio 1989]
- Michelina Saracco (Govone, Cuneo) [13 giugno 1988]
- Liuba Bandini Scerbanenco (Milano) [28 aprile 2002]
- monsignor Beniamino Schivo (Città di Castello, Perugia) [8 giugno 1986]
- Giuseppe Scrivani e Teresa Scrivani Muzio [18 agosto 2004]
- Gino Selvi & Rina Selvi [2006]
- Enrico Sergiani & Luigina Manzaroli Sergiani [13 dicembre 1994]
- Giovanni Servalli (Gandino, Bergamo) [9 agosto 2004]
- Alessandro Sgatti & Irina Sgatti, e la figlia Luce Sgatti (Marina di Carrara) [14 dicembre 1981]
- Enrico Sibona (Maccagno, Varese)[4 ottobre 1992]
- Gino Signori (Amburgo, Germania) [29 gennaio 1984]
- don Giovanni Simeoni (Firenze e Treviso) [14 dicembre 1965]
- Domenico Simonelli & Letizia Serri Simonelli (Pitigliano, Grosseto) [18 marzo 2002]
- Dante Soffici & Giulia Soffici, Oreste Soffici & Mariana Soffici (Brollo di Figline Valdarno, Firenze) [14 novembre 1988]
- Fortunato Sonno (Pitigliano, Grosseto) [30 maggio 2002]
- Lorenzo Spada (Demonte, Cuneo) [14 novembre 1974]
- Vito Spingi [10 settembre 1974]
- padre Emanuele Stablum (Roma) [16 aprile 2001]
T
- Luigi Tagliabue & Angela Mariani Tagliabue (Desio, Monza-Brianza) [6 settembre 1989]
- Adelino Talamonti e il figlio Fides Talamonti (Offida, Ascoli Piceno) [19 novembre 1979]
- Camillo Talamonti e i figli Fernando Talamonti & Emma Talamonti (madre Fernanda) (Offida, Ascoli Piceno) [19 novembre 1979]
- Aurelio Tambini & Aurelia Tambini, e i figli Rosita Tambini & Vincenzo Tambini, (Bagnacavallo, Ravenna) [28 aprile 1974]
- don Gaetano Tantalo (Tagliacozzo, L'Aquila) [31 maggio 1978]
- Giuseppe Tiburzio e i genitori Giovanni Tiburzio & Emma Tiburzio [14 novembre 1974]
- Fernando Torreggiani (Marchirolo, Varese) [4 marzo 2001]
- Vittorio Tredici (Roma) [16 giugno 1997]
- Adele Turrini [14 dicembre 1981]
V
- Caterina Vaiani (Magenta, Milano) [22 dicembre 1997]
- Caterina Mecacci Vannini [31 gennaio 1978]
- Anna Varoli & Luigi Varoli (Cotignola, Ravenna) [25 marzo 2002]
- madre Benedetta Vespignani [13 dicembre 1994] [
- mons. Gennaro Verolino (Budapest-Roma, Ungheria) [2005]
- don Raimondo Viale (Borgo San Dalmazzo, Cuneo) [7 agosto 2000]
- pastore Tullio Vinay (Firenze) [24 febbraio 1981]
- don Federico Vincenti (Perugia) [16 luglio 1997]
- Virgilio Virgili & Daria Maestrini Virgili, e le figlie Mercedes Virgili Faraoni & Gianna Virgili Carnali (Secchiano di Cagli, Pesaro-Urbino) [11 febbraio 1992]
W
- Alessandro Wiel & Luisa Wiel (Quartarezza, Treviso, e Azzanello di Pasiano, Pordenone) [27 gennaio 1997]
Z
- Guelfo Zamboni (Salonicco, Grecia) [1992]
- Margherita Beduschi Zanchi (Rivarolo Mantovano, Mantova) [8 febbraio 2000]
- Vittorio Zanzi & Serafina Zanzi (Cotignola, Ravenna) [25 marzo 2003]
- Adele Zara (Oriago, Venezia) [25 febbraio 1996]
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