Museo Civico e Diocesano d'Arte Sacra di Colle di Val d'Elsa
Museo Civico e Diocesano d'Arte Sacra di Colle di Val d'Elsa | |
Palazzo dei Priori, sede del museo | |
Categoria | Musei civici e diocesani |
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Stato | Italia |
Regione ecclesiastica | Regione ecclesiastica Toscana |
Regione | Toscana |
Provincia | Siena |
Comune | Colle di Val d'Elsa |
Diocesi | Arcidiocesi di Siena-Colle di Val d'Elsa-Montalcino |
Indirizzo |
Via del Castello, 32 53034 Colle di Val d'Elsa (SI) |
Telefono |
+39 0577 923888, +39 0577 912260 |
Fax | +39 0577 912270 |
Posta elettronica | museo.civico@comune.collevaldelsa.it |
Proprietà | Comune di Colle Val d'Elsa, Arcidiocesi di Siena-Colle di Val d'Elsa-Montalcino |
Tipologia | arte sacra |
Contenuti | arredi sacri, codici miniati, dipinti, suppellettile liturgica |
Servizi | accoglienza al pubblico, biglietteria, didattica, organizzazione di eventi e mostre temporanee, visite guidate |
Sistema museale di appartenenza | Sistema Museale Senese |
Sede Museo | Palazzo dei Priori |
Data di fondazione | 1995 |
Il Museo Civico e Diocesano d'Arte Sacra di Colle di Val d'Elsa (Siena), collocato nel Palazzo dei Priori, venne istituito nel 1995 per conservare e valorizzare, promuovendone la conoscenza, il patrimonio storico-artistico proveniente dalla Concattedrale dei Santi Alberto e Marziale e dal territorio colligiano.
Storia
Il Museo, attualmente ospitato nel Palazzo dei Priori, nasce nel 1995 dalla fusione del Museo Civico con il Museo d'Arte Sacra. Il primo era nato nel primo quarto del XX secolo per volontà della Società degli Amici dell'Arte, il secondo invece si formò alla fine degli anni Sessanta in ricordo del vescovo di Colle di Val d'Elsa, mons. Francesco Niccoli (1932 - 1965).
Percorso espositivo ed opere
L'itinerario museale si sviluppa in quattro sezioni espositive, lungo il quale sono presentate opere e suppellettile liturgica, databili dal VI al XX secolo.
Sezione I
Nella sala sono conservate:
- Madonna con Gesù Bambino in trono detta Maestà (fine XIII secolo), tavola del cosiddetto Maestro di Badia a Isola, proveniente dall'Abbazia di San Salvatore a Monteriggioni.[1]
- Corale miniato (fine XIII secolo), opera di un anonimo maestro senese.
- Madonna con Gesù Bambino (inizio XIV secolo) di Segna di Bonaventura, dipinta da Segna di Bonaventura, proveniente dalla Chiesa di San Bartolomeo ad Ancaiano.
- Gesù Cristo crocifisso (inizio XIV secolo), in legno policromo, realizzato da Marco Romano, proveniente dalla Chiesa di Santa Maria a Radi di Casole d'Elsa.
- Madonna con Gesù Bambino (metà XIV secolo), di Niccolò di Ser Sozzo, proveniente dalla Chiesa di Sant'Antonio al Bosco di Poggibonsi.
- Natività di Maria Vergine (fine XIV - inizio XV secolo) di Cennino Cennini, proveniente dal Monastero delle romite di Colle.
- Piccola ancona con Madonna con Gesù Bambino e santi;Crocifissione di Gesù Cristo (fine XIV secolo), tavola di Lorenzo di Bicci, proveniente dalla Chiesa di S. Giusto a Villore di Poggibonsi.[2]
- Trittico con Madonna con Gesù Bambino in trono e donatori, san Francesco d'Assisi, san Pietro, san Paolo e sant'Agostino (secondo quarto del XV secolo), tempera su tavola, di Ventura di Moro (o pseudo Ambrogio di Baldese), proveniente dalla Chiesa di San Pietro di Poggibonsi.[3]
- Polittico con Madonna con Gesù Bambino tra san Clemente e san Bartolomeo (secondo quarto del XV secolo), tempera su tavola, di Ventura di Moro (o pseudo Ambrogio di Baldese), proveniente dalla Chiesa di San Michele di Poggibonsi.[4]
- Corale miniato (seconda metà del XV secolo), opera di un anonimo maestro fiorentino.
- Polittico con Madonna con Gesù Bambino in trono e due donatori tra san Benedetto da Norcia, san Cirino, san Donato e santa Giustina, Annunciazione, Gesù Cristo redentore benedicente (1471), tempera su tavola, di Sano di Pietro, proveniente dall'Abbazia di San Salvatore.[5]
- Madonna con Gesù Bambino tra sant'Onofrio, sant'Antonio abate, san Bernardino da Siena, santo Stefano, santa Maria Maddalena (ultimo quarto del XV secolo) di Pier Francesco Fiorentino, proveniente dall'Arciconfraternita della Misericordia.[6]
Sezione II
Nella sezione sono esposte opere toscane, databili dal XVI al XVII secolo, tra le quali si notano:
- Pietà con san Nicola di Bari e san Girolamo (1518 - 1521) di Ridolfo del Ghirlandaio, contenuta ancora nella cornice originale intagliata da Baccio d'Agnolo.
- Adorazione dei Magi (1522), affresco, di Giovanni Maria Tolosani.
- Presentazione di Gesù al Tempio (secondo quarto del XVI secolo), tavola, di Giovanni Maria Tolosani.
- Pietà con santa Caterina d'Alessandria e san Bartolomeo (1537), di Giovanni Maria Tolosani, proveniente dalla Chiesa di S. Bartolomeo a Campiglia di Colle.
- Madonna con Gesù Bambino (prima metà del XVI secolo), tavola di Girolamo Genga.
- Pala d'altare con Annunciazione tra san Sebastiano, san Nicola e san Rocco (prima metà del XVI secolo), di Francesco Ubertini detto il Bacchiacca.
- Deposizione di Gesù Cristo e santi (1578) di Giovan Battista Naldini, proveniente dall'altare maggiore delle romite francescane di Colle.
- Disputa sul Santissimo Sacramento (1584) di Francesco Rosselli, proveniente dalla compagnia del Corpus Domini di Colle.
- San Silvestro I battezza l'imperatore Costantino (prima metà XVII secolo), olio su tela, di Giovanni Antonio Galli, detto lo Spadarino.
- Annunciazione (prima metà del XVII secolo) di Bernardino Mei.
- Santa Cecilia (prima metà del XVII secolo) Mario Balassi.
- Pala d'altare con Natività di Gesù con san Girolamo (1630 - 1635), olio su tela, di Rutilio Manetti.[7]
- San Michele Arcangelo appare san Gregorio Magno detto anche La peste di Roma (1630 - 1635), olio su tela, di Niccolò Tornioli.[8]
- San Michele arcangelo (seconda meta del XVII secolo) di Pier Dandini.
Sezione III
La piccola sezione presenta opere dedicate a personaggi illustri della storia civile e religiosa della città, fra cui si ricorda:
- Ritratto del vescovo Usimbardo Usimbardi (fine XVI - inizio XVII secolo), olio su tela, attribuita a Lorenzo Gambera.
- Busto di Lorenzo Usimbardi (primo quarto del XVII secolo), in marmo, di Felice Palma, proveniente dallo Spedale di San Lorenzo.
Sezione IV
La sezione espone opere d'arte, databili dal XIX - XX secolo, tra le quali si notano:
- Madonna assunta con san Pietro e sant'Agostino (1859) di Antonio Puccinelli, proveniente dall'altare del Conservatorio di San Pietro.
- Madonna in gloria tra angeli appare a san Gregorio Magno e sant'Alberto di Chiatina (1890), olio su tela, di Antonio Salvetti, proveniente dalla Cappella di San Gregorio nella Cattedrale.
Inoltre, sono conservati arredi sacri ed oggetti liturgici. Di notevole interesse:
- Tesoro di Galognano (VI secolo): si tratta di un raro corredo eucaristico, costituito da sei pezzi (quattro calici, una patena e un cucchiaio eucaristico), in argento, ritrovato nel 1963 in località Pian dei Campi, che costituisce la testimonianza di una comunità cristiana di etnia ostrogota legata alla Chiesa di Sant'Andrea a Galognano.
- Piccolo calice (inizio XIV secolo) con smalti opachi, di un anonimo orafo senese.
- Calice di sant'Alberto di Chiatina (metà del XV secolo), di anonimo orafo fiorentino.
- Calice (terzo quarto del XVIII secolo), in argento dorato, dell'orafo romano Agostino Corandelli.
Note | |
Bibliografia | |
Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
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