Museo Diocesano di Genova

Da Cathopedia, l'enciclopedia cattolica.
100%Decrease text sizeStandard text sizeIncrease text size
Share/Save/Bookmark
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Museo Diocesano di Genova
Genova MuDi ChiostroCanonici XII.jpg
Chiostro dei Canonici (XII secolo)
Categoria Musei diocesani
Stato bandiera Italia
Regione ecclesiastica Regione ecclesiastica Liguria
Regione Stemma Liguria
Provincia Genova
Comune Stemma Genova
Diocesi Arcidiocesi di Genova
Indirizzo Via Tommaso Reggio, 20/r
16123 Genova (GE)
Telefono +39 010 2541250 - +39 010 2532408
Fax +39 010 2532408
Posta elettronica museodiocesano@diocesi.genova.it
Sito web [1]
Proprietà Arcidiocesi di Genova
Tipologia archeologico, arte sacra, architettura
Contenuti arredi sacri, ceramiche, codici miniati, dipinti, metalli, reperti archeologici, sculture, suppellettile liturgica, tessuti, vetri
Servizi accoglienza al pubblico, biglietteria, bookshop, didattica, organizzazione eventi e mostre, visite guidate
Sede Museo Palazzo dei Canonici, chiostro
Datazione sede 1176 - 1184
Fondatori Giuseppe Siri
Data di fondazione 16 dicembre 2000

Il Museo Diocesano di Genova ha sede nel Palazzo dei Canonici presso lo splendido chiostro. L'edificio, costruito su fondazioni romane tra il 1176 ed 1184 come residenza dei Canonici della Cattedrale di San Lorenzo, alla quale è collegato attraverso un passaggio pensile, ingloba un antico Palatium Vescovile.

Il chiostro, sede del Museo, è arricchito da soffitti lignei policromi, da decorazioni parietali (XIII - XIV secolo) e da affreschi (fine del XVIII secolo).

Storia

Il Museo Diocesano è stato inaugurato il 16 dicembre 2000. Fu il cardinale Giuseppe Siri a decidere di destinare il chiostro, divenuto nel 1923 di proprietà comunale, a sede espositiva diocesana; a fronte di una convenzione con il Comune, nel 1987 l'Arcidiocesi di Genova poté avere in comodato d'uso l'antica residenza canonicale e riunire il Chiostro alla sua Cattedrale di San Lorenzo.

Nel 1992, grazie ai fondi per le Celebrazioni Colombiane ebbero inizio gli interventi di restauro, realizzati dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici della Liguria, destinati a trasformare il chiostro in una moderna sede museale.

Nel 2000, grazie ai fondi per il Giubileo, è stato possibile aprire il Museo al pubblico.

Percorso espositivo e opere

L'itinerario museale offre al visitatore l'opportunità di approfondire la conoscenza della città, attraverso i reperti archeologici e le opere, databili dal I secolo a.C. al XX secolo, che documentano la storia della Chiesa genovese.

Sale sotterranee

La visita inizia dai suggestivi ambienti sotterranei, dove sono esposti i reperti archeologici, rinvenuti nell'area, e le opere più antiche del Museo:

Pittura del XIV e XV secolo

La pittura ligure, nel XIV e XV secolo, è esemplificata da opere di grande interesse storico-artistico, quali:

Pittura del XVI secolo

L'evoluzione della cultura figurativa, dal tardogotico al Rinascimento, è rappresentata da una notevole sequenza di dipinti, fra i quali spiccano:

Pier Francesco Sacchi, Polittico di san Lazzaro (prima metà del XVI secolo), tempera su tavola

Suppellettile liturgica del XVI secolo

Ai dipinti cinquecenteschi si aggiungono le sezioni dedicate alla suppellettile liturgica coeva. Fra i tessili, oltre alle opere di manifattura ligure, spicca:

Fra le argenterie, sono esposte testimonianze di notevole interesse, fra cui si evidenziano:

  • Repositorio (1615), in argento sbalzato, cesellato e parzialmente dorato, realizzato da argentieri genovesi, donato da Placidia Doria alla Chiesa di San Siro.
  • Reliquario a cofanetto della mano di santo Stefano (XII secolo, con integrazioni del XV secolo), in argento sbalzato e pietre preziose, di bottega orafa genovese.
  • Serie di bacili (XV - XVI secolo), in ottone sbalzato, cesellato e punzonato, di manifattura tedesca.
  • Raccolta di Teli jeans dipinti con "Scene della Passione" (XVI secolo), provenienti dall'Abbazia di San Nicolò del Boschetto: testimonianza della vitalità di una tipica produzione tessile genovese che si è successivamente diffusa in tutto il mondo.

Arte barocca

L'ultima sezione è dedicata all'arte barocca; le committenze legate alla devozione ricoprono un ruolo fondamentale sia nello sviluppo della pittura, sia nelle arti applicate (tessuti, oreficerie, sculture lignee, oggetti processionali...). Sono qui esposte:

Galleria fotografica

Note
Bibliografia
  • Erminia Giacomini Miari, Paola Mariani, Musei religiosi in Italia, Editore Touring, Milano 2005, pp. 115 - 116 ISBN 9788836536535
  • Stefano Zuffi, I Musei Diocesani in Italia, vol. I, Editore San Paolo, Palazzolo sull'Oglio (BS) 2003, pp. 15 - 21
Voci correlate
Collegamenti esterni