Museo della Basilica di San Sebastiano di Acireale
Segui @Cathopedia| Museo della Basilica di San Sebastiano di Acireale | |
 Bottega siciliana, Tronetto con Statua di Gesù Cristo risorto (XVIII secolo), legno intagliato policromo | |
| Categoria | Musei di Basilica |
|---|---|
| Stato |
 Italia |
| Regione ecclesiastica | Regione ecclesiastica Sicilia |
| Regione |
 Sicilia |
| Provincia | Catania |
| Comune | Acireale |
| Diocesi | Diocesi di Acireale |
| Indirizzo |
Piazza Lionardo Vigo 95024 Acireale (CT) |
| Telefono |
+39 095 601313, +39 328 9354169 |
| Fax | +39 095 601313 |
| Posta elettronica | basilicacollegiata@gmail.com |
| Sito web | [1] |
| Proprietà | Capitolo dei Canonici |
| Tipologia | arte sacra, architettura |
| Contenuti | dipinti, ex voto, gioielli, medaglie, paramenti sacri, sculture, suppellettile liturgica, tessuti |
| Servizi | accoglienza al pubblico, archivio storico, biglietteria, bookshop, didattica, fototeca, organizzazione di eventi e mostre temporanee, sale per eventi e mostre temporanee, visite guidate |
| Sede Museo | Basilica di San Sebastiano, ambienti adiacenti alla sacrestia |
| Datazione sede | 1609 - 1652 |
| Data di fondazione | 5 aprile 2003 |
Il Museo della Basilica di San Sebastiano di Acireale (Catania), allestito negli ambienti adiacenti alla sacrestia monumentale della Basilica [1] omonima, venne istituito il 5 aprile 2003 per conservare, valorizzare e promuovere la conoscenza del patrimonio storico-artistico, proveniente dalla stessa chiesa.
Storia
La prima idea di Museo parte negli anni Novanta del secolo scorso, grazie all’interessamento di mons. Giuseppe Sciacca, con il restauro della cripta settecentesca ubicata sotto i tre altari principali della chiesa. Infatti, terminati i lavori di ristrutturazione e recupero furono collocati, all'interno degli spazi della cripta, alcune per ospitare la collezione sacra, paramenti e argenti. Contemporaneamente, vennero realizzati, in una sala attigua alla sacrestia, dei lavori per una prima esposizione della suppellettile ecclesiastica della basilica.
Il 5 aprile 2003 venne inaugurato l'intero percorso museale comprendente la Basilica barocca, la cripta e la sacrestia con la sala del tesoro.
Nel corso degli anni, constatando che la cripta presentava molte criticità come ambiente espositivo, il Capitolo dei Canonici, organismo religioso proprietario del Museo, ha ritenuto opportuno spostare la collezione e allestire lo spazio museale solo nei locali attigui alla sacrestia. La cripta è stata riallestita e arredata per assolvere ad altre funzioni essenziali per la vita e le attività dell’ente museale, infatti è stata trasformata in una sala per esposizioni temporanee e per usi didattici.
La nuova organizzazione del museo ha preso corpo a partire dal 2008, con l’apertura di una seconda sala per ospitare il tesoro della basilica. Successivamente, inoltre, è stata aperta un terzo ambiente dedicato esclusivamente all’esposizione dei paramenti sacri e dei tessuti per la liturgia.
Ultima tra tutte l’apertura di una nuova sala nel 2015 per l'allargamento del percorso espositivo e per dare una maggiore visibilità ai pezzi più importanti della collezione.
Percorso espositivo e opere
L'itinerario museale si sviluppa in quattro sale espositive, allestite come "camere delle meraviglie", dove è possibile ammirare l'immenso patrimonio della Basilica costituito da opere d'arte, suppellettile ecclesiastica ed ex voto, databili dal XVI al XX secolo.
Suppellettile liturgica e paramenti sacri
Nel Museo sono esposti preziosi oggetti liturgici e paramenti sacri. Di rilievo:
- Ostensorio con il fusto a palma, in argento, provenienti dalla Chiesa di Santa Maria Odigitria.
- Ostensorio con raffigurato sul nodo Profeta Elia con l'angelo nell'atto di cibarlo con dei pani.
- Tronetto (1767), in argento, di bottega acese: all'interno è posta la Statua di Gesù Cristo risorto (XVIII secolo), in legno policromo, della scuola acese dei Castorina.
- Reliquiario a braccio di san Sebastiano (doc. 1593).
- Corona, in argento
- Monumentale fontana, in marmo.
- Paramenti sacri (XVII - XX secolo), in seta e taffetà laminato con ricami in oro filato, di manifattura acese.
- Ostensorio raggiato (1815), in oro e diamanti, di anonimo argentiere acese.
- Raccolta di 793 gioielli (orecchini, anelli, pendenti, orologi, collane e bracciali), offerti come ex voto a san Sebastiano, esposti cuciti su dieci larghe fasce di velluto che durante la festa del Santo patrono (20 gennaio) vengono applicate al fercolo, per l'occasione e portato in processione per le vie della città. Di rilievo:
- Collana con pendente (seconda metà del XVIII secolo), in oro e diamanti, di bottega siciliana.
- Pendente (seconda metà del XVIII secolo), in oro e smalti dipinti, realizzato dall'orafo messinese Joseph Bruno e bottega.
- Battipetto (fine XVIII - inizio XIX secolo), in oro traforato, gemme rosse e brillanti, di bottega catanese.
- Croce pettorale di san Sebastiano (fine XIX secolo), in argento, di bottega siciliana.
Pittura e scultura
Il Museo conserva pregevoli dipinti e sculture, tra cui spiccano:
- Ecce Homo (seconda metà del XVII secolo), dipinto di Giaginto Patania.
- Madonna della lettera (XVIII secolo) di Giovanni Lo Coco.
- Statua di Maria bambina (XVIII secolo), in cera.
- Gesù Cristo risorto (secondo quarto del XVIII secolo), olio su tavola, di Pietro Paolo Vasta.
- San Sebastiano in gloria (seconda metà del XVIII secolo), dipinto di Michele Vecchio.
- Madonna addolorata (terzo quarto del XVIII secolo), dipinto attribuito a Vito D'Anna.
- Quattro santi (XIX secolo), dipinto di Matteo Desiderato.
- San Pasquale Baylon (XIX secolo), dipinto di Matteo Desiderato.
- Statua di san Gaetano, in legno, di scuola acese.
- Statua di san Giovanni Nepomuceno, in legno, di scuola acese.
Galleria fotografica
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| Note | |
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| Bibliografia | |
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