Croce pettorale

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Bottega orafa "Selecta" di Bassano del Grappa, Croce pettorale del vescovo Achille Salvucci (1935 - 1978), argento dorato e topazio; Molfetta, Museo Diocesano

La croce pettorale è una croce preziosa portata al collo con un cordone o talora con una catena o un nastro, dal Papa, dai vescovi, dai cardinali e ad alcuni dignitari ecclesiastici (abati, abadesse e canonici).

Nel rito romano la croce pettorale va portata sotto la casula o la pianeta, nel rito ambrosiano va portata sopra la casula o la pianeta.

Storia

La croce pettorale è divenuta una delle insegne episcopali in tempi relativamente recenti, cioè dopo la Riforma Cattolica e come tale compare citata esplicitamente nel Caerimoniale Episcoporum (1606). Ma il suo uso da parte del papa e dei vescovi è documentato fin dai primi tempi del Cristianesimo, come provano molte fonti letterarie.

Descrizione

La croce pettorale è sempre in metallo prezioso, a volte arricchita anche da gemme e può contenere una teca per reliquie. Viene portata appesa al collo con una catena o un cordone passanti attraverso l'anello apicale della croce oppure a questa raccordati tramite un pendente.

Bottega messinese, Croce pettorale del cardinale Giuseppe Guarino (1875 - 1897), oro, ametiste e diamanti; Messina, Museo dell'Opera del Duomo

La croce pettorale si indossa con una catena d'oro se portata sopra l'abito talare o sotto i paramenti liturgici, o con un cordone se indossato sopra l'abito corale, di colore:

  • verde e oro per i vescovi e gli arcivescovi,
  • rosso e oro per i cardinali e
  • oro per il papa.

Esemplari significativi

Fra gli esempi di maggior rilievo storico-artistico si ricorda:

Bibliografia
  • Benedetta Montevecchi, Le insegne ecclesiastiche, in Suppellettile ecclesiastica. 1, Centro Di Editore, Firenze 1988, ISBN 97888703816412, p. 358
Voci correlate
Collegamenti esterni
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Il contenuto di questa voce è stato firmato il giorno 3 marzo 2013 da Teresa Morettoni, esperta in museologia, archeologia e storia dell'arte.

Il firmatario ne garantisce la correttezza, la scientificità, l'equilibrio delle sue parti.