Polittico di Sant'Angelo (Niccolò Alunno)

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Polittico Sant'Angelo.jpg
Niccolò Alunno, Polittico di Sant'Angelo (1499), tempera su tavola
Polittico di Sant'Angelo
Opera d'Arte
Stato

bandiera Italia

Regione Flag of Umbria.svg Umbria
Regione ecclesiastica Umbria
Provincia Perugia
Comune

Stemma Bastia Umbra

Località
Diocesi Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino
Parrocchia o Ente ecclesiastico Parrocchia di San Michele Arcangelo
Ubicazione specifica Chiesa Collegiata di Santa Croce
Uso liturgico quotidiano
Comune di provenienza Bastia Umbra
Luogo di provenienza Chiesa di Sant'Angelo, altare maggiore
Oggetto polittico
Soggetto Madonna con Gesù Bambino in trono tra san Sebastiano e san Michele arcangelo
Datazione 1499
Datazione
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Ambito culturale scuola umbra
Autori
  • Niccolò Alunno (Niccolò di Liberatore)
    detto Niccolò Alunno
  • Lattanzio di Niccolò
Altre attribuzioni
Materia e tecnica tempera su tavola
Misure h. 273 cm; l. 207 cm; p. 10 cm
Iscrizioni HOPUS NICOLAI FULGINATIS 1499
Stemmi, Punzoni, Marchi
Note
opera firmata e datata

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Collegamenti esterni

Il Polittico di Sant'Angelo è un dipinto, eseguito nel 1499, a tempera su tavola, da Niccolò di Liberatore detto Niccolò Alunno (1430 ca. – 1502), proveniente dalla Chiesa di Sant'Angelo ed attualmente conservato nella Chiesa Collegiata di Santa Croce a Bastia Umbra (Perugia).

Descrizione

Registro centrale

Nel registro centrale, articolato costituito da tre scomparti, sono raffigurati:

  • al centro:
    • Madonna con Gesù Bambino in trono: Maria è rappresenta, vestita secondo la tradizione con un manto blu, simbolo della divinità, per essere la Madre di Dio, e seduta in trono come regina. La Madonna è qui ritratta nella sua funzione protettiva. Il piccolo Gesù è rappresentato nudo perché sia messa in evidenza la sua natura umana.
    • Quattro angeli, fanno da corona alla Vergine con Gesù Bambino, e sono presentati come giovinetti e senza ali, vestiti elegantemente con l'abito lungo. Due di questi sono musicanti e cantori simbolo dell'armonia divina con quella del Creato.
  • a sinistra: San Sebastiano è rappresentato, secondo l’iconografia tradizionale, come un giovane legato alla colonna e trafitto dalle frecce.
  • a destra: San Michele arcangelo viene raffigurato come il guerriero che combatte il Male (diavolo) e che pesa le anime. Il piede con cui schiaccia il mostro (demonio) è segno della vittoria su di lui. Questi, riverso a terra, non ancora sconfitto è presentato con grande testa, collo allungato, piccole ali da animale preistorico, lunga coda e armato di un uncino con cui cerca di togliere dal piatto della bilancia un’anima che sta per cadere. L'aspetto mostruoso del demonio è segno visibile della scelta che egli ha fatto a favore del male. La bilancia è un attributo di san Michele che indica il momento della psicostasia, ossia la pesatura delle anime: l'anima leggera di colui che si è purificato può elevarsi al cospetto di Dio; l'anima gravata dal peccato sarà respinta all'Inferno.

Registro superiore

Nel registro superiore, composto da tre scomparti, è rappresentata sostanzialmente l’Annunciazione, nella quale compaiono:

  • al centro: Dio Padre tra angeli assiste in alto alla scena.
  • a sinistra: San Gabriele arcangelo annunciante porge un giglio a Maria, emblema di purezza e castità, e gli indica il Cielo: questo è un gesto che richiama la volontà di Dio Padre.
  • a destra: Madonna annunciata viene distolta dalla lettura cui era intenta, piega il capo in segno di devota sottomissione e si pone in umile ascolto dell'annuncio dell'Arcangelo.

Predella e pilastrini

Nella predella, articolata in tre scomparti, sono raffigurati:

  • al centro: Compianto su Gesù Cristo morto, nella quale compaiono:
    • Gesù Cristo deposto dalla croce, ancora sanguinante, viene adagiato nel sepolcro;
    • Maria, dilaniata dal dolore, sostiene il corpo esamine del Figlio;
    • San Giovanni evangelista piange in maniera composta e sorregge delicatamente la mano del Cristo, meditando sul mistero della morte;
    • angeli, ai lati del sepolcro, esprimono il loro dolore e partecipano al compianto per la morte del Cristo con smorfie di dolore e posture del tutto umane per un essere celestiale, come l'asciugarsi con un fazzoletto le lacrime che sgorgano nel pianto.

Inoltre, nella predella sono presentati i Profeti che hanno annunciato il Messia nell'Antico Testamento e le cui rivelazioni sono riportate nei cartigli, che tengono in mano o hanno accanto:

Nei piedritti interni sono rappresentati:

Cornice

La cornice del polittico è originaria ad esclusione della parte superiore che ha perso la terminazione tardo-gotica.

Iscrizioni

Il polittico presenta tre iscrizioni nelle quali si legge:

  • sul gradino del trono della Madonna, in lettere capitali, figura la firma del pittore e la data di esecuzione dell'opera::
« HOPUS NICOLAI FULGINATIS 1499 »
  • sui gradini, sotto le immagini dei due santi, per identificarli:
« S. SEBASTIANUS »
« (S. MICHAEL) ARC(H)ANGELUS »
  • sul piedistallo del pilastrino a sinistra:
« yhs / Questa cona la fatta / fare la paternetà de don / beningio de ser marino / de spiello pivano de s(an)c(t)o / angilo de la bastia p(er) / l’anima sua et p(er) sua / devotione. »

Inoltre, nella predella, figurano altre sei iscrizioni poste nei cartigli in mano ai personaggi (identificati da altrettante epigrafi), nelle quali si legge (da sinistra):

  • sopra l'immagine di Davide e nel cartiglio sulla sua mano sinistra:
« DAVID »
« Elegit dominus Sion. »
« ZACHRIAS »
« Exulta satis filia Sion. »
« MICHEAS »
« Exte (mihi) egrediet(u)r qui sit / Dominator in Israel. »
« HIEREMIAS »
« No(v)um faciet Dominus super / terram mulier circu(m)dabit virum. »
  • sopra l'immagine del profeta Isaia e nel cartiglio sulla sua mano sinistra:
« ISAIAS »
« Egredietur virga de ra/dice Jesse »
« DANIEL »
« Impleatur visio et ungatur sanctus / sanctorum »

Notizie storico-critiche

Il polittico fu commissionato per l'altare maggiore della Chiesa di Sant'Angelo in Bastia Umbra, a Niccolò Alunno su iniziativa (come ci rammenta l'iscrizione) del pievano don Benigno di ser Marino da Spello e della comunità cristiana.

Lo stesso pittore lo ricorda in un codicillo, datato 18 agosto 1502, e aggiunto al suo precedente testamento del 12 agosto, nel quale egli afferma di essere ancora creditore per la somma di trenta fiorini, come compenso per la tavola dipinta per questa cittadina.

La commissione del polittico a Niccolò Alunno va inserita nel momento di grande benessere economico e risveglio culturale di Bastia, dovuta alla dominazione della famiglia Baglioni di Perugia (14311572). Infatti, fu grazie alla loro politica innovatrice che molti importanti artisti umbri (Pietro Mezzatris, Tiberio d’Assisi, Orazio Merlini, Bernardino di Mariotto, Dono Doni, ecc.) furono chiamati a decorare le chiese del territorio bastiolo. Anche la Chiesa di Sant'Angelo nel XV secolo è oggetto di nuovo interesse, tanto da essere restaurata a livello architettonico nelle forme attuali e completamente affrescata.

Nel 1872, il Guardabassi vede il polittico collocato, non più sull'altare maggiore della chiesa, ma sulla parete sinistra della stessa. Nel medesimo anno, con il passaggio di quest’edificio, prima al Demanio statale per le soppressioni ecclesiastiche seguite all’unità d’Italia, poi a mani private, fu trasportato nell'Oratorio della Buona Morte (demolito nel 1955), dove lo vede lo storico Antonio Cristofani.

Nel 1899, venne trasportato nella Chiesa Collegiata di Santa Croce.

Riconoscimenti

  • Il Forum Nazionale dei Giovani ha riconosciuto l'opera, quale Meraviglia Italiana

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Premio Meraviglia Italiana

Bibliografia
  • Antonio Cristofani, Storia della Bastia Umbra, Assisi 1872, pp. 54 – 6
  • Elvio Lunghi (a cura di), Niccolò Alunno in Umbria, Assisi 1993, pp. 38, 41, 106 - 107
  • Teresa Morettoni (a cura di), Niccolò Alunno e il Polittico di Sant'Angelo, Editore Comune di Bastia Umbra, Assisi 2004
  • Teresa Morettoni, Polittico di Sant'Angelo, in Nicolaus Pictor (catalogo della mostra, Foligno 29 maggio-3 ottobre 2004), Foligno 2004, pp. 241-243, 498-505
Voci correlate
Collegamenti esterni