Arcidiocesi di Salisburgo
Arcidiocesi di Salisburgo Archidioecesis Salisburgensis Chiesa latina | |
arcivescovo metropolita e primate | Alois Kothgasser, S.D.B. |
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Sede | Salisburgo |
Mappa della diocesi | |
Provincia ecclesiastica | |
Nazione | Austria |
diocesi suffraganee | |
Feldkirch, Graz-Seckau, Gurk, Innsbruck | |
Ausiliari | Hansjörg Hofer |
Parrocchie | 208 |
Sacerdoti |
316 di cui 234 secolari e 82 regolari 1.623 battezzati per sacerdote |
155 religiosi 418 religiose 37 diaconi | |
682.826 abitanti in 9.715 km² 513.126 battezzati (75,1% del totale) | |
Eretta | 543 o 698 |
Rito | romano |
Indirizzo | |
Postfach 62, A-5010 Salzburg, Österreich | |
Collegamenti esterni | |
Sito ufficiale | |
Collegamenti interni | |
Chiesa cattolica in Austria Tutte le diocesi della Chiesa cattolica |
L'arcidiocesi di Salisburgo (in latino: Archidioecesis Salisburgensis) è una sede metropolitana della Chiesa cattolica. Nel 2004 contava 513.126 battezzati su 682.826 abitanti. È attualmente retta dall'arcivescovo Alois Kothgasser(ch), S.D.B..
L'arcivescovo di Salisburgo gode storicamente del titolo di primate di Germania. Questo titolo, privo di giurisdizione politica, dà all'arcivescovo un primato d'onore fra i vescovi dei paesi tedescofoni. Gode inoltre del titolo di legato nato, che gli consente di vestire i panni di cardinale, anche a Roma, pur non essendo stato nominato cardinale.
Territorio
L'arcidiocesi comprende lo stato federale austriaco di Salisburgo e la parte nordorientale del Tirolo.
Sede arcivescovile è la città di Salisburgo, dove si trova la Cattedrale di San Ruperto e San Virgilio.
Il territorio è suddiviso in 208 parrocchie.
Storia
Vescovato abbaziale (IV secolo - c. 482)
Attorno al 450, la Vita Sancti Severini riporta che a Salisburgo avevano sede due chiese e un monastero. Poco si sa del primo vescovato, e san Massimo è l'unico abate-vescovo di cui si conosca il nome. Un discepolo di san Severino abate, riporta che egli venne martirizzato al ritorno da Noricum. Salisburgo venne distrutta nel 482 circa, sei anni dopo la partenza delle legioni romane dalla regione.
Erezione della diocesi (c. 543/698 - 798)
San Ruperto, vescovo di Worms, chiamato apostolo di Baviera e di Carinzia, ritornò nella regione e fondò una chiesa a Wallersee, trovando le rovine di Salisburgo. È incerto se egli sia giunto nel 543 circa, durante il regno di Teodoro I di Baviera o nel 698 circa quando la Baviera venne conquistata dai Franchi.
Nonostante i dubbi cronologici, san Ruperto è il primo vescovo certo di Salisburgo.
In qualunque caso la cristianità non si diffuse nella regione sino al VII secolo. Il monastero della cattedrale venne dedicato a san Pietro e la nipote di Ruperto, Erentrude fondò un monastero di monache a Nonnberg. San Bonifacio completò l'opera di san Ruperto, rendendo Salisburgo suffraganea di Magonza.
Elevazione ad arcidiocesi (798 - 1060)
Arno si guadagnò il rispetto del re dei Franchi Carlo Magno che gli assegnò in missione i territori compresi tra il Reno, il Raab, e la Drava che erano stati recentemente conquistati dagli Avari. Vennero fondati dei monasteri e lentamente tutta la Carinzia venne cristianizzata. Mentre Arno era a Roma in missione per conto di Carlo Magno, nel 798, papa Leone III lo nominò arcivescovo metropolita della Baviera attribuendogli le diocesi suffraganee di Frisinga, Passavia, Ratisbona e Sabiona. In occasione di una contesa tra l'arcidiocesi di Salisburgo e il patriarcato di Aquileia, Carlo Magno decise di porre la Drava come confine delle due aree.
L'arcivescovo Adalvino ebbe non pochi problemi quando il re Rastislavo di Moravia tentò di sottrarre i suoi territori all'influenza tedesca. Papa Adriano II nominò Metodio, arcivescovo di Pannonia e Moravia, e solo quando re Rastislavo venne fatto prigioniero da Ludovico II che Adalvino poté giustamente protestare per la violazione dei propri diritti. Metodio apparve dinanzi al Sinodo di Salisburgo dove venne condannato all'esilio per due anni e mezzo.
Epoca delle investiture (1060 - 1213)
Con Gregorio VII la Chiesa entrò in una nuova era. Il primo arcivescovo di questo periodo fu Gebardo, che durante le controversie per la lotta per le investiture rimase dalla parte del papa. Gebardo dovette soffrire nove anni di esilio e gli fu permesso di rientrare a Salisburgo solo pochi anni prima della morte, quando venne sepolto ad Admont. Il suo successore Timo venne imprigionato per cinque anni e morì di morte violenta nel 1102. All'abdicazione di Enrico IV, Corrado I di Abensberg venne eletto arcivescovo. Corrado visse in esilio sino al concordato tra chiesa e imperatore del 1122, dedicandosi poi a migliorare la vita religiosa dell'episcopato.
L'arcivescovo parteggiò nuovamente per la Chiesa nel conflitto tra il Papa e l'arcivescovo Eberardo I di Hilpolstein-Biburg, promosso dagli Hohenstaufen, ma il suo successore Corrado II d'Austria si oppose all'imperatore e morì nel 1168 ad Admont, fuggendo. Corrado III di Wittelsbach venne nominato arcivescovo di Salisburgo nel 1177 alla Dieta di Venezia.
Principato vescovile (1213 - 1803)
L'arcivescovo Eberardo II di Truchsess venne creato Principe dell'Impero nel 1213. Per molti secoli, l'arcidiocesi di Salisburgo godette di un potere temporale, costituendosi in uno stato indipendente: l'Arcivescovato di Salisburgo.
Eberardo II creò tre nuove diocesi con l'approvazione del papa: la diocesi di Chiemsee (1216), la diocesi di Seckau (1218) e la diocesi di Lavant (1225). Eberardo venne scomunicato nel 1245 dopo essersi rifiutato di sottoscrivere un documento della Santa Sede che deponeva l'Imperatore, e morì l'anno seguente. Durante l'interregno tedesco, Filippo di Carinzia si rifiutò di consacrare nuovi sacerdoti e venne deposto da Ulrico di Seckau.
Matteo assoldò dei minatori della Sassonia che portarono con loro l'ideologia e gli scritti del protestantesimo di Lutero e fu così che il luteranesimo dilagò anche a Salisburgo. L'arcivescovo Wolf Dietrich von Raitenau(ch) impose ai protestanti di convertirsi al cattolicesimo o di lasciare il paese. La cattedrale venne ricostruita e non ebbe rivali nelle Alpi in quanto a bellezza e raffinatezza.
L'arcivescovo Paris von Lodron(ch) invitò i Gesuiti a Salisburgo con l'intento di scacciare i protestanti: 30.000 persone vennero obbligate a lasciare il paese e a trasferirsi nel Württemberg, nell'Hannover e nella Prussia Orientale e molti emigrarono in Georgia negli Stati Uniti d'America. L'ultimo principe-vescovo, Hieronymus von Colloredo(ch), è probabilmente più conosciuto per essere stato il primo datore di lavoro di Mozart. Egli si preoccupò di riformare la Chiesa e le scuole, alienandosi però dalla popolazione.
Il 28 gennaio 1785 l'arcidiocesi cedette una porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione della diocesi di Leoben, che successivamente sarà incorporata nella diocesi di Seckau.
Epoca moderna (dal 1803 a oggi)
Nel 1803 l'arcivescovato di Salisburgo venne secolarizzato come Granducato di Salisburgo, affidato formalmente al granduca Ferdinando III d'Asburgo Lorena del Granducato di Toscana (fratello dell'imperatore Francesco II), che aveva perso temporaneamente il proprio trono. Nel 1805 Salisburgo passò all'Austria, e nel 1809 alla Baviera, che chiuse l'università, soppresse i conventi per i novizi e bandì pellegrinaggi e processioni. Il Congresso di Vienna restituì Salisburgo all'Austria nel 1814 e la vita ecclesiastica venne nuovamente normalizzata dall'arcivescovo Augusto Giovanni Giuseppe Gruber.
Nel 1817 in seguito alla soppressione della diocesi di Chiemsee, incorporò una porzione del suo territorio.
Cronotassi dei vescovi
- San Massimo † (? - 476 deceduto)
- Sede abbandonata dopo il 482 circa
- San Ruperto † (698 - circa 718)
- Vitale (?) † [1]
- Erkenfrido (?) † [1]
- Ansologo (?) † [1]
- Ottocaro (?) † [1]
- Flobrigido (?) † [1]
- Giovanni (?) †
- San Virgilio † (circa 745 o 767 - circa 784)
- Arno † (784 - 821)
- Adalramo † (821 - 836)
- Leutramo † (836 - 859)
- Adalvino † (859 - 873)
- Adalberto I † (873)
- Dietmaro I † (873 - 907)
- Pellegrino I † (907 - 923)
- Adalberto II † (923 - 935)
- Egilolfo † (935 - 939)
- Aroldo † (939 - 958)
- Federico I † (958 - 991)
- Hartwig † (991 - 1023)
- Günther † (1024 - 1025)
- Dietmaro II † (1025 - 1041)
- Baldovino † (1041 - 1060)
- Gebardo † (1060 - 1088)
- Timo † (1090 - 1101)
- Corrado I di Abensberg † (1106 - 1147)
- Eberardo I di Hilpolstein-Biburg † (1147 - 1164)
- Corrado II d'Austria † (29 giugno 1164 - 28 settembre 1168 deceduto)
- Adalberto III di Boemia † (1168 - 1177)
- Corrado III di Wittelsbach † (1177 - 1183)
- Adalberto III di Boemia † (1183 - 1200) (per la seconda volta)
- Eberardo II di Truchsees † (1200 - 1246)
- Bernardo I di Ziegenhain † (1247)
- Filippo di Carinzia † (1247 - 1256)
- Ulrico di Sekau † (1256 - 1265)
- Ladislao di Slesia-Liegnitz † (6 ottobre 1265 - 27 aprile 1270 deceduto)
- Federico II di Walchen † (1270 - 1284)
- Rodolfo di Hoheneck † (1284 - 1290)
- Corrado IV di Fohnsdorf (anche di Breitenfurt) † (1291 - 1312)
- Weichardo di Pollheim † (1312 - 1315)
- Federico III di Liebnitz † (1315 - 1338)
- Enrico Pyrnbrunner † (1338 - 1343)
- Ordolfo di Wiesseneck † (1343 - 1365)
- Pellegrino II di Pucheim † (1365 - 1396)
- Gregorio Schenk di Osterwitz † (1396 - 1403)
- Eberardo III di Neuhaus † (1403 - 1427)
- Eberardo IV di Starhemberg † (1427 - 1429)
- Johann von Reisberg † (1429 - 1441 deceduto)
- Friedrich Truchseß von Emmerberg † (30 settembre 1441 - 3 aprile 1452 deceduto)
- Sigmund von Volkersdorf † (10 aprile 1452 - 3 novembre 1461 deceduto)
- Burkhard von Weißpriach † (16 novembre 1461 - 16 febbraio 1466 deceduto)
- Bernhard von Rohr † (25 febbraio 1466 - 21 marzo 1487 deceduto)
- Johann Beckenschlager † (21 marzo 1487 - 15 dicembre 1489 deceduto)
- Friedrich von Schaumberg † (19 dicembre 1489 - 4 ottobre 1494 deceduto)
- Sigmund von Hollenegg † (16 ottobre 1494 - 3 luglio 1495 deceduto)
- Leonhard von Keutschach, C.R.S.A. † (7 luglio 1495 - 8 giugno 1519 deceduto)
- Matthäus Lang von Wellenburg † (8 giugno 1519 succeduto - 30 marzo 1540 deceduto)
- Michael von Kuenburg † (21 luglio 1554 - 17 novembre 1560 deceduto)
- Johann Jakob von Kuen-Belasy † (28 novembre 1560 - 4 maggio 1586 deceduto)
- Georg von Kuenburg † (4 maggio 1586 - 25 gennaio 1587 deceduto)
- Wolf Dietrich von Raitenau † (2 marzo 1587 - 7 marzo 1612 ritirato)
- Markus Sittikus von Hohenems † (18 marzo 1612 - 9 ottobre 1619 deceduto)
- Paris von Lodron † (13 novembre 1618 - 15 dicembre 1653 deceduto)
- Guidobald von Thun † (3 febbraio 1654 - 7 marzo 1666 nominato vescovo di Ratisbona)
- Maximilian Gandolph von Künburg † (30 luglio 1668 - 3 maggio 1687 deceduto)
- Johann Ernst von Thun † (30 giugno 1687 - 20 aprile 1709 deceduto)
- Franz Anton von Harrach zu Rorau † (20 aprile 1709 - 18 luglio 1727 deceduto)
- Leopold Anton Eleutherius von Firmian † (4 ottobre 1727 - 22 ottobre 1744 deceduto)
- Jakob Ernst von Liechtenstein-Kastelkorn † (13 gennaio 1745 - 12 giugno 1747 deceduto)
- Andreas Jakob von Dietrichstein † (10 settembre 1747 - 5 gennaio 1753 deceduto)
- Sigmund von Schrattenbach † (5 aprile 1753 - 16 dicembre 1771 deceduto)
- Hieronymus Joseph Franz de Paula Colloredo von Wallsee und Mels † (14 marzo 1772 - 20 maggio 1812 deceduto)
- Sigmund Christoph von Zeil und Trauchburg † (20 maggio 1812 - 7 novembre 1814 deceduto) (amministratore apostolico)
- Leopold Maximilian von Firmian † (1814 - 1822 dimesso) (amministratore apostolico)
- Augustin Johann Joseph Gruber † (16 febbraio 1823 - 28 giugno 1835 deceduto)
- Friedrich Johann Joseph Cölestin zu von Schwarzenberg † (23 settembre 1835 - 13 dicembre 1849 nominato arcivescovo di Praga)
- Maximilian Joseph von Tarnóczy † (24 ottobre 1850 - 4 aprile 1876 deceduto)
- Franz de Paula Albert Eder, O.S.B. † (27 maggio 1876 - 10 aprile 1890 deceduto)
- Johann Evangelist Haller † (20 maggio 1890 - 5 maggio 1900 deceduto)
- Johannes Baptist Katschthaler † (10 maggio 1900 - 27 febbraio 1914 deceduto)
- Balthasar Kaltner † (2 aprile 1914 - 6 luglio 1918 deceduto)
- Ignaz Rieder † (12 agosto 1918 - 8 ottobre 1934 deceduto)
- Sigismund Waitz † (10 dicembre 1934 - 30 ottobre 1941 deceduto)
- Andreas Rohracher † (3 febbraio 1943 - 30 giugno 1969 ritirato)
- Eduard Macheiner † (9 ottobre 1969 - 17 luglio 1972 deceduto)
- Karl Berg † (26 dicembre 1972 - 5 settembre 1988 ritirato)
- Georg Eder † (21 dicembre 1988 - 23 novembre 2002 dimesso)
- Alois Kothgasser, S.D.B., † (27 novembre 2002 - 4 novembre 2013 ritirato)
- Franz Lackner, O.F.M., dal 18 novembre 2013 [2]
Statistiche
L'arcidiocesi al termine dell'anno 2004 su una popolazione di 682.826 persone contava 513.126 battezzati, corrispondenti al 75,1% del totale.
anno | popolazione | presbiteri | diaconi | religiosi | parrocchie | ||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
battezzati | totale | % | numero | secolari | regolari | battezzati per sacerdote |
uomini | donne | |||
1950 | 370.000 | 430.000 | 86,0 | 579 | 408 | 171 | 639 | 248 | 1.305 | 199 | |
1970 | 473.556 | 517.949 | 91,4 | 545 | 366 | 179 | 868 | 333 | 1.072 | 204 | |
1980 | 531.000 | 540.000 | 98,3 | 490 | 330 | 160 | 1.083 | 2 | 244 | 913 | 206 |
1990 | 520.367 | 579.941 | 89,7 | 429 | 289 | 140 | 1.212 | 12 | 243 | 717 | 206 |
1999 | 250.161 | 643.706 | 38,9 | 349 | 252 | 97 | 716 | 29 | 206 | 499 | 207 |
2000 | 518.341 | 676.701 | 76,6 | 342 | 251 | 91 | 1.515 | 32 | 184 | 489 | 207 |
2001 | 516.767 | 677.000 | 76,3 | 344 | 252 | 92 | 1.502 | 32 | 188 | 478 | 210 |
2002 | 520.456 | 682.826 | 76,2 | 340 | 249 | 91 | 1.530 | 30 | 179 | 451 | 205 |
2003 | 514.019 | 682.826 | 75,3 | 328 | 240 | 88 | 1.567 | 33 | 170 | 436 | 208 |
2004 | 513.126 | 682.826 | 75,1 | 316 | 234 | 82 | 1.623 | 37 | 155 | 418 | 208 |
Note | |
Voci correlate | |
Fonti | |
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