Santa Paola Romana
Santa Paola Romana Laica | |
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Santa | |
Ambrogio di Baldese, Santa Paola Romana (1395 - 1399), tempera su tavola; Città del Vaticano, Pinacoteca Vaticana | |
Età alla morte | 58 anni |
Nascita | Roma 5 maggio 347 |
Morte | Betlemme 26 gennaio 406 |
Sepoltura | Basilica della Natività (Betlemme) |
Venerata da | Chiese che ammettono il culto dei Santi: Chiesa cattolica, Chiesa Ortodossa, Chiesa Ortodossa Russa |
Ricorrenza | 26 gennaio |
Patrona di | vedove |
Collegamenti esterni | |
Scheda su santiebeati.it |
Nel Martirologio Romano, 26 gennaio, n. 3:
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Santa Paola Romana (Roma, 5 maggio 347; † Betlemme, 26 gennaio 406) è stata una vedova e fondatrice romana, nobile matrona, discepola di san Girolamo. È venerata come santa dalla Chiesa cattolica che ne celebra la memoria il 26 gennaio.
Biografia
Apparteneva a una ricca e nobile famiglia patrizia (suo nonno materno era Petronio Probino, console nel 289), imparentata con la gens Cornelia e nacque sotto l'impero di Costantino II; all'età quindici anni, nel 362, sposò il senatore Tossozio da cui ebbe cinque figli: Blesilla, Paolina, Eustochio, Rufina e Tossozio.
Nel 379, morto il marito, si consacrò alla preghiera e alla penitenza insieme a un gruppo di vedove che si riunì sotto la guida di Marcella in una casa sull'Aventino: diede ospitalità a Gerolamo quando, nel 382, giunse a Roma con i vescovi Epifanio di Salamina e Paolino di Antiochia, che fecero nascere in Paola il desiderio di abbracciare la vita monastica in Oriente.
Sotto la direzione di Gerolamo, si dedicò con la figlia Eustochio allo studio della Bibbia, arrivando a conoscere la lingua ebraica alla perfezione. Anche un'altra delle sue figlie, Blesilla, rimasta vedova, si unì alla vita della madre, ma morì nel 384; Paolina sposò il senatore Pammachio, anche lui discepolo di Gerolamo; Rufina morì nel 386; il figlio Tossozio, pagano dalla nascita, si convertì alla fede della madre nel 385 e sposò Leta, figlia del sacerdote Albino, da cui ebbe una figlia (anche lei chiamata Paola) che concluse la sua vita in Palestina e assistette Gerolamo sul letto di morte.
Quando, alla morte di papa Damaso I (384), Gerolamo decise di lasciare Roma alla volta dell'Oriente, Paola ed Eustochio lo seguirono: dopo un soggiorno ad Antiochia, visitarono i luoghi santi della Palestina e l'Egitto, dove ebbero modo di studiare la vita degli eremiti e delle comunità cenobitiche. Infine posero la loro residenza a Betlemme.
Paola concluse la sua vita a Betlemme, in uno dei due monasteri che aveva fondato: cercò, senza successo, di convincere l'antica compagna, Marcella, a unirsi con la sua comunità alla sua. Il fecondo rapporto intellettuale e spirituale con Gerolamo perdurò fino alla morte, che la colse, all'età di 59 anni, il 26 gennaio 406: venne sepolta all'interno della Basilica della Natività di Betlemme
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