Tommaso da Frignano

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Tommaso da Frignano, O.F.M.
Cardinale
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battezzato
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Titolo cardinalizio
Incarichi attuali
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Nascita Modena
1315 ca.
Morte Roma
19 novembre 1381
Sepoltura Basilica di Santa Maria in Aracoeli
Appartenenza
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Professione religiosa [[{{{aPR}}}]]
Ordinato diacono
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Creazione
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18 settembre 1378 da Urbano VI (vedi)
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° vescovo di Roma
Elezione
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Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi
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Altre ricorrenze
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Invito all'ascolto
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Tommaso da Frignano (Modena, 1315 ca.; † Roma, 19 novembre 1381) è stato un cardinale e vescovo italiano.

Cenni biografici

Nacque, probabilmente a Modena, nel secondo decennio del XIV secolo, da Cesare di Ottavio, in una famiglia originaria del contado circostante, denominato Frignano, e appartenente alla piccola nobiltà locale.

Formazione e carriera ecclesiastica

Entrò in giovane età nell'ordine francescano ricoprendo dal 1352 al 1360 l'ufficio di Ministro provinciale della provincia bolognese dell'Ordine. Nel 1364 risulta tra i fondatori della facoltà di teologia presso l'Università di Bologna in cui fu successivamente professore.

Al Capitolo generale di Assisi del 1367 venne eletto ministro generale. L'anno seguente padre Tommaso presiedette il capitolo provinciale dell'Ordine tenutosi a Foligno e in tale occasione egli concesse a Paoluccio Trinci[1], il diroccato convento di Brogliano, dando vita alla Congregazione dei fraticelli dell'osservanza, destinata a diventare, nel XV secolo, l'ala più importante del rinnovamento dell'Ordine.

Contro l'iniziativa di Paoluccio si concentrarono i sospetti delle gerarchie ecclesiastiche, timorose di una recrudescenza dei movimenti ereticali. Fra le prime vittime di questo atteggiamento d'ostilità nei riguardi del movimento vi fu proprio il Ministro generale, che venne esplicitamente accusato da Tommaso Racani e da Nicolas de Besse, cardinale protettore dell'Ordine, di sostenere le eresie dei fraticelli. Verso la fine dell'anno papa Urbano V lo sospese dalla carica e dalle funzioni di ministro generale.

Nel corso del capitolo generale dell'Ordine del 1370, apertosi a Napoli il 2 giugno, si svolse l'inquisizione nei confronti di fra Tommaso che fu dichiarato innocente, sciolto da ogni sospetto di eresia nonché reintegrato nella sua carica di ministro generale.

Nel 1371 egli era a Genova per riconciliare le nemiche consorterie dei Fregoso e dei Fieschi; questi ultimi conducevano una politica di aperto sostegno a Gian Galeazzo e Bernabò Visconti, signori di Milano. La riappacificazione fra le due famiglie, avvenuta il 2 maggio 1372, comportò per Genova l'ingresso nella lega voluta da Gregorio XI per frenare l'espansionismo dei Visconti.

Patriarcato

Il 19 luglio 1372 papa Gregorio XI lo nominò patriarca di Grado. Nel 1373, dopo la solenne adesione di Genova all'alleanza antiviscontea e la pacificazione dei Genovesi con i Ciprioti, il patriarca di Grado si spostò a Venezia dove fu impegnato a porre termine al lungo conflitto che opponeva la Serenissima contro il signore di Padova Francesco I da Carrara.

Cardinalato

Nel concistoro del 18 settembre 1378 papa Urbano VI lo creò Cardinale presbitero del titolo dei Santi Nereo e Achilleo.

Nel 1379 venne aperto il processo per la canonizzazione di Brigitta di Svezia, la nobildonna svedese morta a Roma nel 1373, divenuta ben presto oggetto di culto e di venerazione presso il popolo romano: in tale occasione il cardinale svolse il ruolo di commissario e presiedette all'intera raccolta delle testimonianze. Fu pure impegnato in questioni riguardanti la vita religiosa del tempo: nel 1380 gli fu affidata l'organizzazione e la supervisione delle visite presso i monasteri camaldolesi, volute da papa Urbano VI per favorirne la riforma interna.

Nel 1380 mutò titolo assumendo quello di cardinale vescovo della sede suburbicaria di Frascati, divenendo decano del Collegio cardinalizio.

Morte

Morì all'inizio dell'estate del 1381 nel convento presso la basilica romana di Santa Maria in Aracoeli dove fu sepolto.

Successione degli incarichi

Predecessore: Ministro generale dell'Ordine dei frati minori Successore: Francescocoa.png
Marco da Viterbo, O.F.M. 6 giugno 136719 luglio 1372 Leonardo Rossi, O.F.M. I
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con
con
Marco da Viterbo, O.F.M. {{{data}}} Leonardo Rossi, O.F.M.
Predecessore: Patriarca di Grado Successore: PatriarchNonCardinal PioM.svg
Francesco Querini[2] 19 luglio 137218 settembre 1378 Urbano da Frignano[3] I
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con
con
Francesco Querini[2] {{{data}}} Urbano da Frignano[3]
Predecessore: Cardinale presbitero dei Santi Nereo e Achilleo Successore: CardinalCoA PioM.svg
Jean de Cros 18 settembre 137819 novembre 1381
Titolo presbiterale in commendam dal 30 maggio 1380
Pierre Murat de Cros, O.S.B.
(obbedienza avignonese)
I
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con
con
Jean de Cros {{{data}}} Pierre Murat de Cros, O.S.B.
(obbedienza avignonese)
Predecessore: Cardinale vescovo di Frascati Successore: CardinalCoA PioM.svg
Gilles Aycelin de Montaigut 30 maggio 138019 novembre 1381 Guillaume de Chanac, O.S.B.
(obbedienza avignonese)
I
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con
Gilles Aycelin de Montaigut {{{data}}} Guillaume de Chanac, O.S.B.
(obbedienza avignonese)
Predecessore: Decano del Collegio Cardinalizio Successore: Pavillon pontifical.png
Anglic de Grimoard 30 maggio 138019 novembre 1381 Francesco Moricotti I
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con
con
Anglic de Grimoard {{{data}}} Francesco Moricotti
Note
  1. Beato Paolo Trinci da Foligno su santiebeati.it. URL consultato il 01-07-2023
  2. cfr. (EN) Patriarch Francesco Querini † su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 16-06-2023
  3. cfr. (EN) Patriarch Urbano da Frignano † su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 16-06-2023
Bibliografia