Abbazia di La Chaise-Dieu
Abbazia di La Chaise-Dieu | |
bbazia nel XVII secolo | |
Stato | Francia |
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Regione | Alvernia-Rodano-Alpi |
Dipartimento | Alta Loira |
Comune | La Chaise-Dieu |
Diocesi | Diocesi di Le Puy-en-Velay |
Religione | Cattolica |
Oggetto tipo | Abbazia |
Dedicazione | San Roberto di La Chaise-Dieu |
Sigla Ordine qualificante | O.S.B. |
Sigla Ordine reggente | O.S.B. |
Inizio della costruzione | 1045 |
Completamento | 1400 |
Soppressione | 1791 |
Data di consacrazione | ? |
Coordinate geografiche | |
Francia | |
L'Abbazia di La Chaise-Dieu fu un'abbazia benedettina che si trova nel territorio del comune de La Chaise-Dieu nel dipartimento dell'Alta Loira. Dal 1840 è classificata come Monumento storico di Francia.
L'abbazia è famosa per la sua architettura romanica, il dipinto murale interno raffigurante una Danza macabra, la sua curiosa sala delle eco, i 25 arazzi sulla vita di Cristo, dall'Annunciazione all'Ascensione e la Pentecoste, l'incoronazione di Maria Vergine ed il Giudizio Universale, ed il festival annuale della musica, fondato nel 1966 da Georges Cziffra.
Fondazione e storia
L'abbazia fu fondata nel 1043 da Roberto di Turlande insieme ad alcuni suoi discepoli, Stefano di Chaliers ed un certo Delmas. Denominata inizialmente in latino Casa Dei (Casa di Dio) e trasformatasi con il tempo in Chaise-Dieu e poi divenne La Chaise-Dieu.
Lo sviluppo dell'abbazia e del borgo che si era creato vicino fu molto rapido a causa dell'affluenza dei monaci (trecento fra l'XI ed il XIII secolo, di artigiani, contadini commercianti e di uomini deputati a far rispettare la legge. San Roberto di Turlande, il fondatore, era figlio di un ricco cavaliere alverniate. Egli costruì un ospedale nel proprio paese, Brioude, attingendo al proprio patrimonio e successivamente decise di fondare l'abbazia sull'altipiano tra i monti del Livradois e quelli del Velay, ad oltre 1.000 metri s.l.m.. Il successo della sua iniziativa permise la fondazione di numerose dipendenze e priorati in tutta Europa: i monaci casadensi si installarono a Reims, Saintonge, Burgos, nel Sud Italia e nella Svizzera romanda.
Alla morte del fondatore l'abbazia contava più di trecento monaci e beneficiava di donazioni delle grandi famiglie della regione: i Mercoeur de La Voûte-Chilhac, i conti d'Auvergne de Vodable, i Polignac di Puy.
Molti papi passarono dall'abbazia: Urbano II, Callisto II, Innocenzo II, che nel 1132 dovette fuggire da Roma per i contrasti sorti a seguito della sua elezione.[1]
Il 19 maggio 1342 il cardinale francese Pierre Rogier, che all'età di dieci anni aveva iniziato la sua carriera ecclesiastica nell'abbazia, fu eletto papa con il nome di Clemente VI (sepolto poi in quest'abbazia). Egli finanziò una nuova ricostruzione dell'abbazia, chiamando all'esecuzione dei progetti i tre maggiori architetti del momento: Hugues Morel, Pierre de Cébazat e Pierre Falciat. I lavori terminarono sotto il pontificato del nipote di Clemente VI, Gregorio XI, al secolo Pietro Roger di Beaufort.
Nel 1516, dopo il concordato stipulato tra Francesco I e papa Leone X, il sistema delle commende si estese e numerosi abati commendatari furono insigniti del titolo senza che poi si preoccupassero di farsi vedere in abbazia, molti furono i cardinali che occuparono questa carica come dalla coronotassi degli abati qui sotto.
Il 2 agosto 1562 le truppe ugonotte che saccheggiano tutte le abbazie dell'Alvernia e del Rouergue, occupano l'abbazia di La Chaise-Dieu, e ne saccheggiano i tesori prima di attaccare quelle di Vabres (1568) e di Aurillac (1569).
Nel 1640 il cardinale Richelieu, contrariato dalla permanente insubordinazione dei monaci, assegnò l'abbazia alla Congregazione di San Mauro, il che provocò un benefico rinnovamento del fervore e della fama dell'abbazia.
Nel 1695 un incendio distrusse la parte maggiore degli edifici conventuali, che saranno ricostruiti nel XVII e nel XVIII secolo.
Nel 1786 il cardinale di Rohan-Guéménée, coinvolto nell'affare della collana della regina Maria Antonietta, vi fu esiliato.
Con la rivoluzione francese i monaci furono dispersi, la parte conventuale andò praticamente distrutta e si salvò solo la chiesa abbaziale, dedicata al fondatore dell'abbazia, San Roberto, che divenne, non appena fu possibile riprendere il culto, una chiesa parrocchiale.
Dal 1975 una piccola comunità di religiosi della Comunità di San Giovanni si è stabilita a La Chaise-Dieu nel tentativo di condurvi una vita monastica e di apostolato locale.
- San Roberto di Turlande[2] (1043 - 1067)
- Durand (1067 - 1077), nominato successivamente vescovo di Clermont)
- Sant'Adelelmo (o Elesmo)[3] (1078, fondatore di un'abbazia a Burgos)
- Seguin (1078 - 1094)
- Pons (1094 - 1102 diventato vescovo di Le Puy-en-Velay)
- Aymeric (1102 - 1111 divenuto vescovo di Clermont)
- Étienne de Mercuel (1111 - 1146)
- Jourdan (1146 - 1157[4])
- Ponce II (1157 - 1168)
- Guillaume de Torrent (1168 - 1175)
- Bertrand Isarin (1175 - 1181)
- Lantelme (1181 - 1186, divenuto vescovo di Valence)
- Dalmas (1186 - 1190)
- Étienne de Bresson (1190 - 1194)
- Bernard de Valon (1194 - 1199)
- Hugues d'Anglars (? - 1203)
- Armand de Bresson (1203 - 1227)
- Gérard de Montclar (1227 - 1235)
- Guillaume de Boissonnelle (1235 - 1243)
- Bertrand de Pauliac (1243 - 1258)
- Albert de la Molète (1258 - 1282)
- Eblo de Montclar (1282 - 1294)
- Aymonius de Lacula (1294 - 1306)
- Hugues de l'Arc (1306 - 1318)
- Jean de Chandorat (1318 - 1342 divenuto vescovo di Le Puy-en-Velay)
- Rigald (ou Renaud) de Montclar (1342 - 1346)
- Pierre d'Aigrefeuille, (1346 - ~1347 divenuto vescovo di Clermont[5])
- Étienne Malet (~1347 - 1350 divenuto vescovo d'Elne)
- Étienne d'Aigrefeuille (1350 - 1361)
- Guillaume Gautier (1361 - 1366, divenuto abbate di Saint Médard de Soissons)
- Guillaume de l'Orme (1366 - 1377)
- André Ayraud (1377 - 1420)
- Hugues de Chauvigny (1420 - 1465 dimesso)
- Renaud de Chauvigny de Blot (1465 - 1491 nipote di Hugues)
- Jacques de Saint-Nectaire (1491 - 1518)
- Adrien Gouffier de Boissy (1519 - 1519)
- François de Tournon (1519 - 1562)
- Enrico d'Angoulême (1562 - 1586)
- Carlo d'Orléans (1586 - 1597)
- Nicolas de Neufville (1597 - 1608)
- Luigi Emanuele di Valois-Angoulême (1608 - 1629)
- Cardinale Armand-Jean du Plessis de Richelieu (1629 - 1642)
- Cardinale Alphonse-Louis du Plessis de Richelieu (1642 - 1653)
- Cardinale Giulio Mazzarino (1653 - 1661)
- Cardinale Francesco Maria Mancini (1661 - 1672) :
- Giacinto Serroni (1672 - 1687)
- Henri Achille de La Rochefoucauld (1687 - 1698)[6]
- Henri de La Rochefoucauld (1698 - 1708)[7]
- François Louis de Lorraine d'Armagnac (1708 - 1712)
- Cardinale Armand I de Rohan-Soubise (1712 - 1749)
- Cardinale Armand II de Rohan-Soubise (1749 - 1756)
- Cardinale Louis-René-Édouard de Rohan-Guéménée (1756 - 1790)
Le opere d'arte dell'abbazia
La struttura conventuale è andata distrutta, tuttavia rimangono:
- a nord:
- la Chiesa abbaziale, oggi chiesa parrocchiale
- due gallerie del chiostro
- a sud:
Note | |
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Collegamenti esterni | |
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