Chiesa cattolica in Iran

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TehranCathedral.JPG
Anno 2005
Cristiani
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150 mila
Cattolici 25 mila
Ebrei
Protestanti
Anglicani
Luterani
Pentecostali/carismatici
Ortodossi
Mussulmani sunniti 9%
Mussulmani sciiti 89% (religione di stato)
Altri cristiani, ebrei, zoroastriani e Baha'i (1%)
Animisti
Buddisti
Induisti
Lamaisti
Scintoisti
Taoisti
Sikh
Atei & agnostici
Popolazione 77,89 milioni
(stime del Lug.2011[1])
Parrocchie
Presbiteri
Seminaristi
Diaconi Permanenti
Religiosi
Religiose
Primate
Presidente della Conferenza Episcopale
Nunzio apostolico Jean-Paul Aimé Gobel
Rappresentante apostolico non residente
Codice IR
Note Proibizione assoluta dell'evangelizzazione,
applicazione integrale della Sharia islamica.
Grave il reato di apostasia.
Iran (orthographic projection).png
classifica

La Chiesa Cattolica in Iran è parte della Chiesa Cattolica universale in comunione con il vescovo di Roma, il papa.

Le chiese cristiane in Iran vivono una situazione molto difficile, perché il governo teocratico musulmano non permette attività di evangelizzazione da parte di nessun inviato della Chiesa Cattolica o di altre Chiese Cristiane.

Presenza dei cristiani

L'Iran è un Paese dove l'Islam sciita è dominante in tutti i settori della società. I musulmani sono 72 milioni, mentre i cristiani sono 100.000, così ripartiti

È confermata l'esistenza di una comunità battista molto attiva che ha ottenuto la conversione al cristianesimo di migliaia di persone.

Persecuzioni anticristiane

Un convertito è trattato come un rinnegato, che si è macchiato del reato religioso di apostasia, perché abbandona l'Islam e tendenzialmente potrebbe appoggiare il nemico dell'Iran per eccellenza, ossia gli Stati Uniti d'America.

L'ultima condanna a morte legale per il reato di apostasia risale al caso dell'ex musulmano pastore protestante (Assemblea di Dio) Hossein Soodmand, impiccato il 3 dicembre 1989.

Nel gennaio 1994 è stato ucciso il vescovo protestante (Assemblea di Dio) Haik Hovsepian Mehr.

Il 9 settembre 2004 è stato arrestato Hamid Pourmand, convertitosi al cristianesimo (Assemblea di Dio) anche su esempio della moglie cristiana assira, e da allora detenuto in carcere.

Il medico Younus Shaikh è stato condannato a morte per impiccagione il 18 agosto 2001 per bestemmia per aver affermato che Maometto, prima di ricevere la rivelazione del Corano, non era musulmano. Un secondo processo lo ha scagionato il 21 novembre 2003.

Ghorban Tourani, convertitosi al cristianesimo negli anni '90, è stato rapito e ucciso il 22 Novembre 2005.

Il pastore evangelico convertito Youcef Nadarkhani è stato arrestato nel 2006 per apostasia e proselitismo, condannato a morte per impiccagione il 13 novembre 2010, e da allora detenuto in prigione.

Secondo l'arcivescovo caldeo di Teheran, mons. Ramzi Garmou, dal 1979 (anno della presa di potere di Khomeini) ad oggi, due terzi dei cristiani hanno lasciato il Paese a causa della difficoltà a vivere e professare la fede.

Situazione

La Chiesa cattolica rappresenta in Iran una delle comunità cristiane più antiche, anche se oggi i cattolici nel Paese sono solo una sparuta minoranza: al 31 dicembre 2005, su 69.000.000 milioni di iraniani, i cattolici erano 24.565, ossia lo 0,35% della popolazione totale.

I cristiani in Iran vivono principalmente nella capitale Teheran e nelle città di Isfahan e Shiraz.

La Chiesa cattolica in Iran è formata da chiese di rito diverso.

Organizzazione ed istituzioni

La Cattedrale Armena ad Isfahan in Iran

La Chiesa cattolica è presente in Iran con 6 diocesi, di tre diversi riti:

L'Annuario pontificio del 2006, che riporta i dati al 31 dicembre 2005, segnala in Iran la presenza di 24.565 cattolici, di cui 4.565 caldei, 10.000 armeni e 10.000 di rito latino; in tutto i sacerdoti cattolici sono 16 e 17 le parrocchie.

Nunziatura apostolica

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Nunziatura apostolica in Iran
Voci correlate
Note
Collegamenti esterni