In ginocchio
« | Quando pieghi il ginocchio, non farlo né frettolosamente né sbadatamente. Dà all'atto tuo un'anima! Ma l'anima del tuo inginocchiarsi sia che anche interiormente il cuore si pieghi dinanzi a Dio in profonda reverenza. » | |
L'atteggiamento del corpo di mettersi in ginocchio esprime la supplica e l'adorazione a Dio. È una posizione della preghiera cristiana che ha le sue radici nella Bibbia e che è prescritta in certi momenti della liturgia.
Nella Bibbia
La Bibbia attesta l'uso di piegare il ginocchio di fronte a qualcuno in segno di sottomissione, e quindi anche di fronte a Dio (Is 45,23 ; citato in Rm 14,11 ). Paolo annuncia che ogni ginocchio si piegherà nel nome di Gesù (Fil 2,10 ).
Era comunque comune la posizione in ginocchio nell'atto di supplicare qualcuno (2Re 1,10.13 ), e in particolare per la preghiera (1Re 8,54; 18,42; 19,18 ; Esd 9,5 ; Sal 95,6 ; Dn 6,11 ; Gb 4,4 ; Mt 17,14 ; Mc 1,40; 10,17 ); lo stesso Gesù prega in ginocchio nel Getsemani (Lc 22,41 ).
Mettersi in ginocchio e prostrarsi è segno di sottomissione e di ringraziamento a qualcuno più grande di sé, sia egli uomo (Gen 43,28 ; 1Sam 24,9; 28,14 ; Est 3,2.5 ; Mc 15,19 ) o Dio (Gen 24,26.48 ; Es 4,31; 12,27 ; Nm 22,31 ; 1Cr 29,20 ; 2Cr 6,13; 20,18; 29,29 ; Nee 8,6 ; Ef 3,14 ).
Pietro e Paolo pregavano in ginocchio, e i cristiani che accompagnavano Paolo alla nave che lo portava lontano, si inginocchiarono a pregare sulla riva del mare (At 7,60; 9,40; 20,36; 21,5 ).
Nella storia
I primi cristiani non hanno fatto altro che continuare l'uso ebraico. Racconta Esegippo che l'apostolo Giacomo, vescovo di Gerusalemme, passava lungo tempo in ginocchio nel Tempio, così da avere i calli alle ginocchia[1].
Nell'antichità cristiana era assai frequente la preghiera in ginocchio; i monaci solevano inginocchiarsi al termine di ogni Salmo.
Nelle Gallie non ci si metteva in ginocchio il giorno di Pasqua e durante il Tempo Pasquale[2].
Nella liturgia odierna
Ai fedeli che partecipano all'Eucaristia viene prescritto di porsi in ginocchio durante la consacrazione, e più precisamente dal gesto dell'Epiclesi fino al Mistero della Fede[3].
La Santa Comunione può essere ricevuta in ginocchio, alla balaustra, oppure in piedi, accostandosi processionalmente al ministro che la distribuisce.
Nelle Ordinazioni gli ordinandi si inginocchiano al momento dell'imposizione delle mani.
Significato
La posizione di pregare in ginocchio o l'atto di inginocchiarsi, esprime varie disposizioni interiori:
- la fede nella presenza di Dio (cfr. [https://bibbianuova.qumran2.net/?q=
- +
- +Sal95,6
- Sal95,6])
- l'umiltà, il sentirsi piccoli, peccatori, la compunzione, il pentimento; nei primi secoli il gruppo dei penitenti era anche chiamato dei "genuflettenti";
- la venerazione del Mistero e l'adorazione;
- l'intercessione, la supplica (soprattutto quella personale e privata), la sottomissione, la piccolezza davanti a Dio;
- la completa disponibilità ad accogliere la sapienza di Gesù, come il giovane ricco che si gettò in ginocchio davanti a lui chiedendogli che cosa dovesse fare per avere la vita eterna (Mc 10,17 ).
Note | |
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Bibliografia | |
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Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
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