Libro di Neemia
Libro di Neemia | |
Gustave Dorè, Neemia vede le rovine delle mura di Gerusalemme (1866) | |
Sigla biblica | Nee |
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Titolo originale | נחמיה{{{titolo originale}}} |
Lingua originale | ebraico |
Autore | Anonimo |
Datazione | IV - III secolo a.C. |
Ambientazione Geografica | Terra Santa |
Ambientazione Storica | V secolo a.C. |
Il Libro di Neemia (ebraico נחמיה; greco Νεεμίας, Neemías; latino Nehemia) è un testo contenuto nella Bibbia ebraica (Tanakh, dove è contato come un testo unico con Esdra) e cristiana.
È scritto in ebraico e, secondo l'ipotesi maggiormente condivisa dagli studiosi, la sua redazione definitiva, ad opera di autori ignoti, è collocata tra fine IV e metà III secolo a.C. in Giudea.
È composto da 13 capitoli descriventi l'attività riformatrice di Neemia a Gerusalemme dopo il ritorno dall'esilio babilonese, in particolare la ricostruzione delle mura della città (circa 445-432 a.C.).
Riassunto
I capitoli da 1 a 7 parlano della prima visita di Neemia a Gerusalemme e della ricostruzione delle mura della città nonostante una forte opposizione.
I capitoli da 8 a 10 descrivono le riforme religiose e sociali che Neemia cerca di mettere in atto.
I capitoli da 11 a 13,3 riportano delle liste di persone tornate a Gerusalemme e la dedicazione delle mura della città.
Il capitolo 13,3-31 racconta una seconda visita di Neemia a Gerusalemme dopo un'assenza di dodici anni.
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