Jakob Christoph Blarer von Wartensee

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Jakob Christoph Blarer von Wartensee
Principe vescovo
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Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte 65 anni
Nascita Berneck
11 maggio 1542
Morte Porrentruy
18 aprile 1608
Sepoltura
Appartenenza
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Ordinato diacono 4 maggio 1576
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Ordinazione presbiterale 10 febbraio 1577 dal vescovo Markus Tegginger (Tettinger)
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Nominato vescovo 4 maggio 1576 da papa Gregorio XIII
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Consacrazione vescovile 10 febbraio 1577 dal vescovo Markus Tegginger (Tettinger)
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Incarichi ricoperti
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Consorte

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Collegamenti esterni
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Invito all'ascolto
Firma autografa
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Jakob Christoph Blarer von Wartensee (Berneck, 11 maggio 1542; † Porrentruy, 18 aprile 1608) è stato un principe vescovo svizzero.

Cenni biografici

Nacque nel castello di famiglia di Rosenberg, nel comune di Berneck, l'11 maggio 1542 da Helena von Hallwyl, moglie di Wilhelm, balivo a Rosenberg, nel territorio dell'abbazia di San Gallo.

Studiò con l'umanista Glareano[1] a Friburgo in Brisgovia dal 1557 al 1559, ottenendo il baccellierato nelle arti liberali. Nel 1555 fu candidato al capitolo cattedrale di Costanza, per divenirne canonico nel 1559 e arcidiacono nel 1570. Nel 1561 fu invece aspirante al capitolo cattedrale di Basilea.

Il 22 giugno 1575 fu eletto, all'unanimità dal capitolo cattedrale di quella città, principe vescovo di Basilea. Il visitatore apostolico Bartolomeo Portia ne istruì il processo informativo e la nomina fu confermata da papa Gregorio XIII il 4 maggio dell'anno seguente. Il 10 febbraio 1577 ricevette l'ordinazione sacerdotale e vescovile dalle mani del vescovo ausiliare della diocesi e vescovo titolare di Lidda mons. Markus Tegginger. La nomina fu confermata dall'imperatore Rodolfo II d'Asburgo il 15 novembre di quell'anno.

Già a partire dal giugno 1576 intraprese una visita pastorale e per contrastare gli effetti della riforma protestante, progettò un'alleanza con i cantoni confederati cattolici per ottenerne il sostegno politico e riaffermare il potere del principato vescovile. Dopo costose trattative e grazie alla mediazione di Ludwig Pfyffer von Altishofen[2] e dei nunzi Feliciano Ninguarda e Giovanni Francesco Bonomi, venne firmato a Lucerna il 28 settembre 1579 un patto di mutua assistenza, confermato dal giuramento solenne a Porrentruy avvenuto l'11 gennaio dell'anno seguente.

Dopo aver riportato al cattolicesimo i sudditi, impedì nuovi trattati di comborghesia e abolì quelli esistenti, recuperando i domini dati in pegno dentro e fuori la città di Basilea e ottenere la restituzione dei beni capitolari. Cercò di ricondurre al cattolicesimo anche i baliaggi di lingua tedesca, alcuni dei quali avevano legami di comborghesia con Basilea. Il conflitto che ne derivò fra il principe vescovo e la città di Basilea fu regolato da un arbitrato federale, poi ancorato nel 1585 al trattato di Baden, che annullava de facto i trattati di comborghesia di Basilea con la valle di Laufen e di Delémont e con le Franches-Montagnes.

Basilea dovette pagare un indennizzo di 200.000 fiorini per gli antichi possedimenti vescovili e da quel momento per le questioni di fede valse il principio territoriale (cuius regio, eius et religio). Un accordo simile fu stipulato con Berna nel 1599 ricordato come Bieler Tauschhandel.[3]

Nel 1591 fondò un collegio gesuita a Porrentruy e nel 1606 un grande seminario per migliorare la formazione del clero e per sostenere e incoraggiare nuove vocazioni. Allo stesso tempo sviluppò le miniere e le fonderie di Delémont, Courrendlin, Undervelier e Saint-Ursanne che migliorarono l'economia del principato e dei suoi sudditi. Con tutti i mezzi, anche con l'apertura di una stamperia e l'ampliamento della sua residenza di Porrentruy, accrebbe la propria sovranità territoriale. Blarer è considerato l'autore della rinascita del principato vescovile di Basilea dalle sue difficoltà e uno dei principali rappresentanti della controriforma in Svizzera.

Morì nella sua sede vescovile di Porrentruy il 18 aprile 1608.

Genealogia episcopale

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale

Successione degli incarichi

Predecessore: Vescovo di Basilea Successore: Bishopcoa.png
Melchior Lichtenfeld (Lichtenfels) (Ch) 4 maggio 1576-8 aprile 1608 Wilhelm Rinck von Balderstein (Ch) I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Melchior Lichtenfeld (Lichtenfels) (Ch) {{{data}}} Wilhelm Rinck von Balderstein (Ch)
Note
  1. cfr. Hans Ulrich Bächtold, Glareano su hls-dhs-dss.ch. URL consultato il 06-04-2021
  2. cfr. Markus Lischer, Ludwig Pfyffer von Altishofen su hls-dhs-dss.ch. URL consultato il 06-04-2021
  3. cfr. Niklaus Bartlome, Transazione di Bienne 1599 su hls-dhs-dss.ch. URL consultato il 06-04-2021
  4. cfr. Bishop Markus Tegginger (Tettinger) † su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 06-04-2021