Bartolomeo Portia
Bartolomeo Portia Presbitero | |
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Età alla morte | circa 38 anni |
Nascita | 1540 ca. |
Morte | Praga 12 agosto 1578 |
Ordinazione presbiterale | 28 dicembre 1566 dall'arcivescovo Carlo Borromeo |
Incarichi ricoperti | |
Bartolomeo Portia o Porcia o de Porcia (1540 ca.; † Praga, 12 agosto 1578) è stato un presbitero, nunzio apostolico e teologo italiano.
Cenni biografici
Bartolomeo nacque intorno al 1540, secondogenito di Giovanni Battista di Porcia "di sotto", conte del Friuli e della moglie Claudia di Porcia "di sopra". Completò i suoi studi di teologia con il dottorato. Secondo Torquato Tasso frequentò gli atenei di Padova e Bologna.
Iniziò la sua carriera ecclesiastica ricevendo in commendam il priorato di san Leonardo, detenuto in precedenza da un suo zio e, successivamente, nel 1562 il vicariato della chiesa di san Paolo a Mortegliano.
Trasferitosi a Roma, sotto la protezione di Carlo Borromeo, fece parte dell'Accademia delle Notti Vaticane,[1] di cui facevano parte personalità come Ugo Boncompagni futuro Papa: Francesco Alciati e Carlo Visconti futuri cardinali, Giovanni Francesco Bonomi, vescovo di Vercelli e nunzio apostolico. Nell'ottobre 1565 accompagnò Borromeo a Milano per la celebrazione del primo sinodo provinciale. Nel 1566 fu ordinato presbitero dallo stesso porporato che, in seguito, gli fece anche conferire da Pio V la commenda dell'abbazia di san Gallo di Moggio.
Nel 1569 gli fu affidata da Pio V la visita del Patriarcato di Aquileia, di cui comunicò i risultati nel 1571 anche all'arciduca Carlo di Stiria, che regnava in una parte del Patriarcato.
Papa Gregorio XIII, per salvaguardare gli interessi della Chiesa cattolica in area germanica, istituì nuove rappresentanze pontificie ordinarie e straordinarie e, in questo contesto, nel 1573 Porcia fu inviato come nunzio in Germania meridionale. La missione, durata vari anni, si svolse in stretta collaborazione con la Congregatio Germanica voluta dal pontefice. Oltre a prendere le consuete misure nell'ambito della controriforma e della lotta contro il protestantesimo, Porcia si occupò soprattutto del disciplinamento del clero secolare e regolare, della fondazione di seminari, della scelta di candidati adeguati per il Collegium Germanicum di Roma, di effettuare visite apostoliche e sinodi, di istituire tipografie cattoliche e sostenere le università cattoliche.
A partire dall'aprile 1574 soggiornò più di un anno ad Augusta. Nella città imperiale, da diverso tempo impegnata nella fondazione di una sede dei gesuiti, Porcia si adoperò per l'assegnazione ai gesuiti del convento di santa Croce, occupato solo da pochi canonici agostiniani, non riuscendo tuttavia a ottenere un risultato soddisfacente in questa complessa vicenda.
Nell'autunno del 1575 Porcia spostò il fulcro della sua azione a sudovest dell'Impero e prese residenza a Friburgo in Brisgovia, dove concentrò i propri sforzi nell'istituzione di un seminario per gli ordini religiosi e per la riforma dell'università, di grande importanza per la formazione di sacerdoti secondo il modello tridentino destinati al servizio pastorale nei vescovadi dell'alto Reno.
Nel 1573 fu incaricato di visitare le diocesi svizzere, in cui si recò tra l'aprile 1575 e la primavera del 1576. Si occupò soprattutto della diocesi di Basilea dove istituì il processo informativo in vista della nomina del principe vescovo Jakob Christoph Blarer von Wartensee e promosse la fondazione di un collegio di gesuiti a Porrentruy e influenzò la riforma ecclesiastica nella diocesi di Losanna. Lo scoppio di un'epidemia di peste gli impedì di recarsi anche a San Gallo e nel Vallese.[2]
Nella primavera del 1576 fu inviato alla Dieta imperiale di Ratisbona come consigliere del legato Giovanni Morone. Nel 1577 fu incaricato di recarsi a Colonia per far ottenere a Ernesto di Baviera prima la carica di coadiutore dell'arcivescovo, poi la dignità arcivescovile. Entrambi i tentativi fallirono.
Alla fine del 1577 fu mandato come nunzio presso la corte imperiale, ottenendo così una delle cariche di maggior prestigio all'interno della diplomazia curiale. Alla fine dell'aprile 1578 iniziò il servizio alla corte dell'imperatore Rodolfo II a Praga. Tra i molteplici temi di cui dovette occuparsi vi furono: la rappresentanza imperiale a Roma, la riforma del calendario di Gregorio XIII, la nomina di vescovi per le diocesi ungheresi vacanti, la restituzione all'abate di Fulda della sua giurisdizione, la cacciata dei predicatori protestanti da Vienna. Durante il breve periodo del suo mandato come nunzio alla corte imperiale, Porcia partecipò a due diete provinciali: quella dell'Austria Inferiore, a Vienna, e quella dell'Austria Superiore a Linz.
Il personale della Nunziatura alla corte imperiale comprendeva circa 35 persone, serviva Porcia come segretario Minuccio Minucci, futuro segretario di Stato pontificio e arcivescovo di Zara.
Di salute cagionevole, Porcia aveva appena preso dimestichezza con le sue nuove mansioni quando si ammalò gravemente a Linz. Pienamente consapevole della serietà della sua malattia, alla fine di luglio partì da Klosterneuburg per il suo ultimo viaggio verso Praga, dove arrivò il 5 agosto, morendo solo sette giorni più tardi.
Rodolfo II, che si faceva informare quotidianamente dello stato di salute del nunzio, dopo la morte del prelato delegò i più alti dignitari della corte per il corteo funebre che doveva accompagnare la salma nella chiesa dei gesuiti di Praga e per la successiva sepoltura.
Successione degli incarichi
Predecessore: | Abate commendatario dell'Abbazia di San Gallo (Moggio Udinese) | Successore: | |
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Carlo Borromeo (1561-1567) |
1567 - dicembre 1573 | Giacomo Rudio[3] (1573-1588) |
Predecessore: | Nunzio apostolico per la Germania meridionale | Successore: | |
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1573 - dicembre 1577 | Feliciano Ninguarda |
Predecessore: | Nunzio apostolico in Svizzera | Successore: | |
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Giovanni Antonio Volpe | aprile 1575 - primavera 1576 | Giovanni Francesco Bonomi |
Predecessore: | Nunzio apostolico per il Sacro Romano Impero | Successore: | |
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Giovanni Dolfin | dicembre 1577-12 agosto 1578 | Orazio Malaspina |
Note | |
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Bibliografia | |
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- Visitatori apostolici
- Abati commendatari di San Gallo di Moggio
- Nunzi apostolici per la Germania meridionale
- Nunzi apostolici per la Svizzera
- Nunzi apostolici per il Sacro Romano Impero
- Presbiteri ordinati nel 1566
- Presbiteri italiani del XVI secolo
- Italiani del XVI secolo
- Presbiteri del XVI secolo
- Presbiteri per nome
- Presbiteri ordinati da Carlo Borromeo
- Biografie
- Presbiteri italiani
- Nunzi apostolici italiani
- Teologi italiani
- Nati nel XVI secolo
- Morti nel 1578
- Morti il 12 agosto