Ottone Visconti
Ottone Visconti Arcivescovo | |
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Età alla morte | 89 anni |
Nascita | Milano 1207 |
Morte | Abbazia di Chiaravalle 8 agosto 1296 |
Sepoltura | Duomo di Milano |
Consacrazione vescovile | 22 luglio 1262 |
Incarichi ricoperti | Arcivescovo metropolita di Milano |
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Ottone Visconti (Milano, 1207; † Abbazia di Chiaravalle, 8 agosto 1296) è stato un arcivescovo italiano, e signore di Milano.
Cenni biografici
Ottone nacque a Milano nel 1207 da Uberto. Canonico a Desio, fu poi al servizio dell'arcivescovo di Milano Leone da Perego. Nel 1247 divenne cappellano e passò al servizio del legato pontificio, cardinale Ottaviano degli Ubaldini, seguendolo per un decennio nelle sue legazioni in Italia e Francia.
Alla morte dell'arcivescovo Leone da Perego nel 1257, Ottone era arcidiacono della chiesa milanese. La sede rimase vacante per alcuni anni, e fu il cardinale Ubaldini ad appoggiare il nome di Ottone quale successore, mentre le candidature di Raimondo della Torre e del nobile Francesco de Settala non trovarono la maggioranza tra i canonici. Malgrado l'opposizione di Martino della Torre, capo della Credenza di Sant'Ambrogio, ossia il comune milanese, ed in violazione dell'antico privilegio che vedeva il capitolo della cattedrale di Milano eleggere il proprio arcivescovo, Ottone fu ordinato da papa Urbano IV vescovo dell'arcidiocesi lombarda il 22 luglio 1262.
La nomina provocò l'occupazione dei beni arcivescovili da parte dei della Torre, a cui seguì l'interdetto papale sulla città. Esule e in strettezze, la posizione di Ottone peggiorò quando fu eletto nel 1271 papa Gregorio X, che si mostrò amico dei Torriani e quando nel 1273 morì il cardinale Ubaldini.
Il 20 gennaio 1277 Ottone attaccò di sorpresa a Desio l'esercito milanese, e Napo della Torre e i maggiori capi dei della Torre furono fatti prigionieri. L'avvenimento fu ricordato come la notte di sant'Agnese, che segnò l'inizio della signoria viscontea e l'assoluto dominio di questa famiglia su Milano e sulla Lombardia. Ottone entrato in Milano il 22 gennaio e fu riconosciuto signore. Fece riformare gli statuti cittadini in senso favorevole alle famiglie nobili, sostegno del suo potere e avversarie dei della Torre.
Ma la pressione dei Torriani, stabiliti a Lodi, e la sconfitta dell'esercito milanese a San Donato, lo costrinse a chiedere aiuto ai ghibellini piemontesi e a nominare signore di Milano nel 1278, Guglielmo marchese di Monferrato. Nel 1282, cambiata la situazione politica, l'arcivescovo privò Guglielmo della signoria. Fatto eleggere nel 1287 il pronipote Matteo capitano del popolo, da quel momento si dedicò quasi esclusivamente alla vita religiosa.
Nel settembre di quell'anno Ottone convocò in santa Tecla un concilio provinciale (Concilio di Milano (1287)) per la disciplina ecclesiastica, trascurata a causa delle guerre. Vi partecipano otto vescovi suffraganei: di Brescia, Novara, Lodi, Torino, Cremona, Asti, Ventimiglia, Acqui e Vercelli. In esso di discusse tra l'altro dell'applicazione delle leggi imperiali contro le eresie pauperiste e l'applicazione della regola monastica di Agostino o Benedetto.
Nel novembre 1291, pervenuta la notizia della caduta della fortezza crociata di San Giovanni d'Acri, l'arcivescovo convocò un secondo concilio (Concilio di Milano (1291)) che promulgò 29 canoni con l'auspicio e le indicazioni per una nuova crociata, che non ebbe luogo.
Ottone Visconti morì l'8 agosto 1295 nell'abbazia di Chiaravalle, dove si era ritirato, e fu sepolto nel Duomo.
Predecessore: | Arcivescovo di Milano | Successore: | |
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Leone da Perego | 1262-1295 | Ruffino da Frisseto |
Predecessore: | Signore di Milano | Successore: | |
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Napoleone della Torre | 1277 - 1294 | Matteo I Visconti |
Bibliografia | |
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