Plinio Corrêa de Oliveira

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Plinio Corrêa de Oliveira
Laico
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Plinio Corrêa de Oliveira principale oratore al IV Congresso Eucaristico di San Paolo del Brasile del 1942.
Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte 86 anni
Nascita San Paolo
13 dicembre 1908
Morte San Paolo
3 ottobre 1995
Sepoltura Cimitero della Consolação, San Paolo del Brasile.
Appartenenza
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Plinio Corrêa de Oliveira (San Paolo, 13 dicembre 1908; † San Paolo, 3 ottobre 1995) è stato un filosofo, testimone, pensatore e uomo politico brasiliano.

Biografia

Plinio Corrêa de Oliveira nacque a San Paolo in Brasile, il 13 dicembre 1908, da genitori appartenenti a famiglie aristocratiche. Compì gli studi secondari presso i padri della Compagnia di Gesù e si formò nella facoltà di giurisprudenza della sua città natale. Candidato nella lista della Lega Elettorale Cattolica, a ventiquattro anni fu eletto all'Assemblea Costituente, risultando il deputato più giovane e più votato dell'intero Paese.

Poco dopo fu chiamato alla cattedra di Storia della Civiltà nel collegio universitario annesso alla facoltà di giurisprudenza; quindi, divenne titolare di Storia Moderna e Contemporanea nella facoltà di Filosofia, Scienze e Lettere "São Bento" e nella facoltà "Sedes Sapientiae", poi integrate nella Pontificia Università Cattolica di San Paolo. Fu uno dei fondatori dell'Azione Cattolica di San Paolo, quindi primo presidente della giunta di quell'arcidiocesi.

Pensatore e conferenziere, fu autore di studi sociologici e storici, animati dall'interesse per la crisi contemporanea, la sua genesi e le sue conseguenze, nonché dalla professione militante del cattolicesimo. Come giornalista, ha lasciato oltre duemilacinquecento articoli e manifesti.

Dal 1935 al 1947 fu direttore del settimanale "Legionário", organo della Congregazione Mariana di Santa Cecilia, e in seguito organo ufficioso dell'arcidiocesi di San Paolo. Nel 1951 iniziò la collaborazione, durata tutta la vita, con il mensile di cultura Catolicismo. Dal 1968 al 1993 collaborò con quotidiani brasiliani, soprattutto con articoli settimanali alla "Folha de S. Paulo". I suoi scritti, sia volumi sia articoli, sono stati spesso tradotti nelle più diverse lingue, raggiungendo talvolta tirature straordinarie.

Nel 1960 fondò la Sociedade Brasileira de Defesa da Tradição, Família e Propriedade (TFP brasiliana), da allora dedicandosi interamente al compito di presidente di tale organismo. Associazioni simili alla TFP brasiliana, comuni nell'ispirazione ma giuridicamente indipendenti, sono nate nelle Americhe e in tutti i continenti. Ha orientato personalmente l'elaborazione di molti degli oltre cento volumi pubblicati dalle diverse TFP.

Il 1° febbraio 1975, di fronte alla difficile situazione della Chiesa e del mondo cattolico, nel corso di una riunione della TFP brasiliana offrì sé stesso come vittima espiatoria. Trentasei ore dopo restò gravemente ferito in un incidente stradale, le cui conseguenze lo accompagnarono fino alla morte, che lo colse il 3 ottobre 1995 nella sua città natale, confortato dai Sacramenti e dopo aver ricevuto la benedizione pontificia.

Pensiero

Rivoluzione e Contro-Rivoluzione

Il pensiero e l'azione di Corrêa de Oliveira ruotano intorno a un giudizio storico: è esistita una civiltà cristiana occidentale, animata dalla Chiesa cattolica. Di tale civiltà è in corso il processo di distruzione, la Rivoluzione, che si è articolata in quattro fasi: la prima religiosa, la Riforma protestante, preceduta e accompagnata da una rivoluzione culturale, ovvero l'Umanesimo e il Rinascimento; la seconda politica, la Rivoluzione francese; la terza sociale, la Rivoluzione comunista; e, infine, la quarta, la rivoluzione culturale iniziata con il Sessantotto francese.

Di tale processo egli traccia in modo sommario i contorni nella prima parte della sua opera più importante, Rivoluzione e Contro-Rivoluzione, apparsa per la prima volta nel 1959. Nella seconda parte dello stesso studio egli descrive simmetricamente, sempre per sommi capi, le grandi linee dell'azione per contrastarla, la Contro-Rivoluzione, il cui ideale consiste, come scrive l'autore, "nel restaurare e nel promuovere la cultura e la civiltà cattolica"[1]. L'opera è stata accresciuta nel 1977 di una terza parte.

Corrêa de Oliveira si colloca all'interno della scuola cattolica contro-rivoluzionaria. Come pensatore, il suo maggior contributo originale è stata la sottolineatura dell'importanza del ruolo delle passioni, delle tendenze, dei fattori di costume nel processo rivoluzionario, nonché della loro influenza sugli aspetti strettamente ideologici di esso. Tali elementi, se trascurati, comportano una visione incompleta della Rivoluzione e la conseguente adozione di metodi contro-rivoluzionari inadeguati.

Influenze ricevute

Gli forniscono il quadro di fondo teologico per un'ascesi individuale soprattutto due autori. L'uno è sant'Ignazio di Loyola (1491-1556): emerge la rilevanza specifica, nella formazione di Corrêa de Oliveira, della "meditazione di due stendardi", "l'uno di Cristo, il nostro buono e supremo comandante; l'altro di Lucifero, mortale nemico della nostra umana natura"[2], proposta da sant'Ignazio negli Esercizi Spirituali.

L'altro è san Luigi Maria Grignion de Montfort (1673-1716), che gli fornisce anche, oltre a una marcata devozione mariana, una teologia della storia in cui inserire l'espressione sociale dell'ascesi individuale, ovvero l'ascesi sociale, cioè l'apostolato contro-rivoluzionario mirante alla restaurazione di una civiltà cristiana.

Importante l'influenza esercitata su di lui dagli scritti di mons. Henri Delassus (1836-1921), che lo collega al pensiero dei primi autori contro-rivoluzionari, in quanto mons. Delassus è protagonista della transizione dalla "patristica" alla "scolastica" contro-rivoluzionarie, secondo la terminologia proposta da Giovanni Cantoni (1938-2020).

Inoltre, in conformità a un tratto rilevante di tale scuola, sono costanti in lui l'attenzione e il riferimento autoritativo al Magistero pontificio[3].

Opere

  • Autoritratto filosofico, Edizioni Fiducia, Roma 2022. ISBN: 978-88-86387-347.

Articoli

Elenco parziale degli articoli su riviste in lingua italiana:

Note
  1. Rivoluzione e Contro-Rivoluzione, parte I, cap. VII.
  2. Esercizi spirituali, n. 136.
  3. Giovanni Cantoni 1997.
Bibliografia