San Pietro Chanel
San Pietro Chanel, S.M. Presbitero · Martire | |
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al secolo Pierre-Louis-Marie | |
Santo | |
San Pietro Chanel | |
Età alla morte | 37 anni |
Nascita | Couet 12 luglio 1803 |
Morte | Futuna 28 aprile 1841 |
Professione religiosa | 29 aprile 1836 |
Ordinazione presbiterale | 1827 |
Iter verso la canonizzazione | |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Beatificazione | 16 novembre 1889, da Leone XIII |
Canonizzazione | 13 giugno 1954, da Pio XII |
Ricorrenza | 28 aprile |
Altre ricorrenze | nel Rito Ambrosiano il 26 aprile |
Patrono di | Oceania |
Collegamenti esterni | |
Scheda su santiebeati.it |
Nel Martirologio Romano, 28 aprile, n. 1 (nel Rito Ambrosiano il 26 aprile):
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San Pietro Chanel, al secolo Pierre-Louis-Marie (Couet, 12 luglio 1803; † Futuna, 28 aprile 1841) è stato un presbitero, missionario e martire francese della Società di Maria (Maristi). Ucciso dagli indigeni dell'isola di Futuna, è venerato come protomartire e patrono dell'Oceania.
Biografia
Nato di origini umili, riuscì a studiare grazie all'interessamento di un prete zelante, M. Trompier, che si occupò della sua istruzione. Fu ordinato sacerdote nel 1827 ed andò a fare il curato ad Ambérieux e più tardi il parroco a Crozet.
Il suo desiderio di servire nelle missioni straniere lo portò nel 1831 ad entrare nella neo-fondata Società di Maria, alla quale, dopo il riconoscimento formale del 29 aprile 1836, venne affidata l’evangelizzazione dell’Oceania Occidentale: dopo aver preso i tre voti religiosi per mano del sacerdote Colin, fondatore e padre superiore dei Maristi, Chanel si imbarcò quello stesso anno per la sua lontana missione sotto la guida del vescovo Bataillon e fu mandato sull’isola di Horn, che i geografi chiamano Allofatu ed i nativi Futuna.
Le guerre tribali e la pratica del cannibalismo avevano ridotto la popolazione a qualche migliaio di persone quando Chanel approdò alle sue coste.
Chanel si impegnò fedelmente tra grandi difficoltà, imparando la lingua dei nativi, occupandosi dei malati, battezzando i morenti e conquistandosi l'appellativo di uomo dal cuore gentile.
Niuliki, regnante all’epoca, inizialmente ebbe un atteggiamento amichevole verso il missionario, chiamandolo persino tabù, ovvero sacro e inviolabile; ma quando vide che i suoi sudditi venivano allontanati dai loro idoli verso la religione dell’uomo bianco, fece un editto contro di lui per scongiurare la conversione alla vera fede. In quello stesso periodo suo figlio Meitala si convertì al cattolicesimo.
In seguito Musumusu, primo ministro di Niuliki e nemico implacabile della cristianità, ideò una congiura insieme ai piccoli capitribù contro i cristiani, che fu portata a termine con grande crudeltà.
Martirio
All’alba del 28 aprile 1841 i cospiratori si ritrovarono insieme e, dopo aver ferito molti neofiti sorpresi nel sonno, proseguirono verso la capanna di Chanel. Uno di loro gli fece a pezzi un braccio e lo ferì alla tempia sinistra con un bastone. Un altro lo buttò a terra con una baionetta. Un terzo lo picchiò pesantemente con una mazza.
Mentre il missionario pronunciava parole di gentile rassegnazione "Malie fuai" (vale a dire: bene per me) Musumusu stesso, adirato per la morte tardiva, spaccò il cranio del martire con un’ascia.
I resti del missionario seppelliti frettolosamente, furono in seguito reclamati da M. Lavaux, comandante francese della stazione navale di Tahiti, e riportati in Francia con un mezzo di trasporto del governo, nel 1842.
Culto
Protomartire dell'Oceania è il titolo ufficiale attribuito al Pietro Chanel dalla Congregazione dei Riti nel decreto che dichiara: tuto procedi posse ad solemnem Ven. servi Dei P. M. Chanel beatificationem.
Il processo di beatificazione di Chanel, iniziato nel 1857, si concluse il 16 novembre del 1889 col Rito Abbreviato Quemadmodum. Il rito solenne, presieduto da papa Leone XIII, ebbe luogo il giorno successivo a Roma, nella Basilica di San Pietro.
Fu canonizzato il 13 giugno 1954 da papa Pio XII.
Bibliografia | |
(EN) St. Peter-Louis-Marie Chanel, in Charles George Herbermann (a cura di), Catholic Encyclopedia, 15 voll., Robert Appleton Company, New York 1907-1914, online
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