Stefano Pignatelli

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Stefano Pignatelli
Cardinale
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Titolo cardinalizio
Incarichi attuali
Età alla morte 45 anni
Nascita Piegaro
1578
Morte Roma
12 agosto 1623
Sepoltura Basilica di Santa Maria sopra Minerva (Roma)
Conversione
Appartenenza
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Ordinato diacono
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Ordinazione presbiterale agosto 1619
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11 gennaio 1621 da Paolo V (vedi)
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
Elezione
al pontificato
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(per causa incerta o sconosciuta)
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Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi
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Invito all'ascolto
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Stefano Pignatelli (Piegaro, 1578; † Roma, 12 agosto 1623) è stato un cardinale italiano.

Cenni biografici

Nato a Piegaro, diocesi di Perugia. Figlio di Giovanni Paolo Pignatelli, ceramista, e di Caterina Romana. Aveva due fratelli, Marcello e Vincenzo.

Formazione e attività prelatizia

Studi iniziali a Roma; in seguito, ha studiato giurisprudenza all'Università di Perugia.

Fu chiamato a Roma da uno zio, e vi fece i primi studi. Tornò a Perugia per studiare legge e lì divenne amico intimo del futuro cardinale Scipione Caffarelli-Borghese, che lo chiamò a Roma quando suo zio fu eletto papa Paolo V nel 1605. Entrò nel tribunale del cardinale Caffarelli-Borghese. Nominato protonotario apostolico nel 1605. Nel 1607 il nunzio Giovanni Garzia Millini ottenne la Croce di Cristo del Portogallo per Stefano. Nominato coppiere nel 1609; nel 1612 ottenne un beneficio nell'Abbazia di Santa Maria di Falleri. Priore commendatario di Santa Maria de Camadulo, Bologna, nel 1613. Il 17 aprile 1613 ottenne un beneficio nella patriarcale basilica vaticana. Canonico del capitolo della patriarcale Basilica lateranense dal febbraio 1615 al 1617. Nel 1616 fu nominato maggiordomo del cardinale Caffarelli-Borghese. Nominato protonotario apostolico il 29 novembre 1616; nel 1617 ottenne i benefici di un monastero a Reggio. Canonico della patriarcale Basilica vaticana il 26 luglio 1617. Soprintendente agli affari pubblici e privati della famiglia Borghese nel 1618.

Sacerdozio: ordinato presbitero nell'agosto del 1619, celebrò la sua prima messa il 17 agosto 1619.

Cardinalato

Creato cardinale presbitero nel concistoro dell'11 gennaio 1621. Ricevette la berretta rossa il 14 gennaio 1621. Partecipò al conclave del 1621, che elesse papa Gregorio XV. Ricevette il titolo di Santa Maria in Via il 3 marzo 1621. Membro della Congregazione della Fabbrica della Basilica di San Pietro nel 1621. Conoscendo l'antipatia del nuovo papa nei suoi confronti, si ritirò a Morlupo, feudo della famiglia Borghese. Partecipò al conclave del 1623, che elesse papa Urbano VIII. Si ammalò durante la celebrazione del conclave e quando questo terminò, tornò a Morlupo cercando di recuperare la salute.

Morte

Morto il 12 agosto 1623, di febbre acuta, a Morlupo. Il suo corpo fu trasportato a Roma e sepolto nella Chiesa domenicana di Santa Maria sopra Minerva, senza alcun monumento commemorativo. Era un protettore delle arti e della musica.

Successione degli incarichi

Predecessore: Cardinale presbitero di Santa Maria in Via Successore: CardinalCoA PioM.svg
Roberto Bellarmino, S.I. 3 marzo 1621 - 12 agosto 1623 Gil Carrillo de Albornoz I
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con
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Roberto Bellarmino, S.I. {{{data}}} Gil Carrillo de Albornoz
Bibliografia
Voci correlate