Conclave del 1623
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Durata | dal 19 luglio al 6 agosto 1623 | ||
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Luogo | Palazzo Apostolico (Vaticano) | ||
Partecipanti | 55 (12 assenti) | ||
Decano | Antonio Maria Sauli | ||
Vice Decano | Francesco Maria Bourbon del Monte Santa Maria | ||
Camerlengo | Ippolito Aldobrandini | ||
Protodiacono | Alessandro d'Este | ||
Eletto Papa |
Maffeo Barberini Urbano VIII | ||
Precedente |
Conclave del 1621 | ||
Successivo |
Conclave del 1644 Innocenzo X | ||
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Il Conclave del 1623 venne convocato a seguito della morte di Gregorio XV avvenuta a Roma l'8 luglio 1623 e si tenne nel Palazzo Apostolico dal 19 luglio al 6 agosto 1623, vide l'elezione al soglio pontificio di Maffeo Barberini, che assunse il nome di Urbano VIII.
Scenario europeo
La battaglia di Stadtlohn, segnò nell'agosto 1623 la vittoria imperiale e la fine della rivolta protestante in Boemia. Gregorio XV, che da cardinale si era adoperato la pace tra Carlo Emanuele I di Savoia e Filippo III di Spagna nel 1616, divenuto papa aveva inviato il vescovo Carlo Carafa come Nunzio apostolico presso l'Imperatore, con il compito di restaurare il cattolicesimo in Boemia.
Dal 1620 era in corso il conflitto per il controllo della Valtellina, delle contee di Bormio e Chiavenna, tra gli Asburgo e le Tre Leghe. Le truppe del governatore spagnolo di Milano avevano occupato la valle per assicurarsi il libero accesso. Nell'aprile del 1621 con il negoziato di Madrid era stato stabilito di restituire la Valtellina ai Grigioni e la libertà di culto protestante. La Francia negoziò un trattato con la Savoia e Venezia nel febbraio 1623, per attuare la resa dei forti spagnoli in Valtellina, che il ministro spagnolo, il conte-duca di Olivares, accettò di consegnare alle truppe pontificie. Papa Gregorio mandò nei Grigioni suo fratello, il duca di Fiano, con diverse compagnie di soldati. Durante i quattro mesi di occupazione papale i forti furono smantellati. Il trattato non fu però rispettato né dai francesi né dai veneziani, che attaccarono le guarnigioni papali [1], poco prima della morte del papa.
Il conclave e l'elezione
Martedì 18 luglio si tenne la Messa di Requiem a conclusione dei Novendiales e l'orazione funebre da parte di p. Famiano Strada, S.J.[2]. La Messa dello Spirito Santo, fu celebrata nella Basilica di San Pietro la mattina seguente dal cardinale Del Monte, vescovo di Porto, mentre l'orazione de pontifice eligendo fu pronunciata da Giovanni Ciampoli, segretario dei brevi ai Principi[3]. Il conclave che si preannunciava lungo e difficile, si sarebbe svolto secondo un nuovo regolamento promulgato da Gregorio XV con la Bolla Decet Romanum Pontificem[4]. Inoltre, la Bolla Aeterni Patris del 15 novembre 1621, imponeva lo scrutinio segreto negli scrutini[5] il che avrebbe reso più difficile l'accordo sul candidato, venendo meno le pressioni delle Corone tra le fazioni. I capi delle due principali fazioni quella filo-francese e quella filo-spagnola, erano il cardinale Borghese e il cardinale Ludovisi. C'era un numero considerevole di possibili candidati che avevano buone prospettive di diventare papa.
Alla fine di luglio, secondo il Conclavista di Carini[6], scoppiò un morbo, presente nel cibo, che fece ammalare alcuni cardinali, i quali chiesero il permesso di partire: si temeva che questo avrebbe potuto fermare il conclave. L'accelerazione verso una soluzione si ebbe la sera del 4 agosto in cui anche il cardinale Borghese chiese il permesso di lasciare il conclave per malattia [7]. Nel giorno della Festa della Trasfigurazione, domenica 6 agosto, il cardinale Gherardi tornato in conclave, portò il numero totale degli elettori presenti a cinquantaquattro. Dallo scrutinio scaturì l'elezione di Barberini con cinquanta voti su cinquantaquattro. I "dissenzienti" oltre a Barberini, erano tre tra i cardinali più anziani, che erano rimasti nelle loro celle e non erano presenti alla votazione [8].
L'incoronazione fu fatta venerdì 29 settembre 1623 all'interno della Basilica di San Pietro, dal cardinale Alessandro d'Este, cardinale protodiacono, mentre il 19 novembre ebbe luogo la cerimonia di presa di possesso della Basilica Lateranense.
Collegio cardinalizio
Al conclave parteciparono 55 dei sessantasette cardinali viventi:
- Cardinale Decano: Antonio Maria Sauli (n. 1541, † 24 agosto 1623);
- Sottodecano: Francesco Maria Bourbon del Monte Santa Maria, (n. 5 luglio 1549, † 27 agosto 1626);
- Camerlengo: Ippolito Aldobrandini (n. 24 febbraio 1605, † 3 marzo 1605);
- Cardinale Protodiacono: Alessandro d'Este (n. 5 maggio 1568, † 13 maggio 1624);
- Governatore del conclave: Alessandro Cesarini, (n. 1592, † 25 gennaio 1644);
- Maestri di ceremonie: Paolo Alaleona, Giovanni Battista Alaleona, Carlo Antonio Vaccario, Pietro Ciammaricone [9][10].
- Antonmaria Sauli, Vescovo di Ostia e Velletri,Decano del Sacro Collegio;
- Francesco Maria Bourbon del Monte, Cardinale vescovo di Porto e Santa Rufina, Sottodecano;
- Francesco Sforza (cardinale), Cardinale vescovo di Frascati;
- Giovanni Battista Deti, Cardinale vescovo di Albano;
- Odoardo Farnese, Cardinale vescovo di Sabina;
- Ottavio Bandini, Cardinale vescovo di Palestrina;
- Federico Borromeo seniore, Cardinale presbitero di Santa Maria degli Angeli, Arcivescovo metropolita di Milano;
- Andrea Baroni Peretti Montalto, Cardinale presbitero di San Lorenzo in Lucina [11];
- Bonifazio Bevilacqua, Cardinale presbitero di Santa Maria in Trastevere, Arcivescovo-Vescovo di Cervia;
- Alessandro d'Este, Cardinale diacono di Santa Maria in Via Lata, Vescovo di Reggio Emilia;
- Domenico Ginnasi, Cardinale presbitero dei Santi XII Apostoli;
- Carlo Gaudenzio Madruzzo, Cardinale presbitero di San Cesareo in Palatio, Principe-vescovo di Trento;
- Giovanni Doria, Cardinale diacono di Sant'Adriano al Foro, Arcivescovo metropolita di Palermo;
- Carlo Emmanuele Pio seniore, Cardinale diacono di San Nicola in Carcere, Legato apostolico della Marca Anconitana;
- Scipione Caffarelli-Borghese, Cardinale presbitero di San Crisogono, Arciprete della Basilica di San Giovanni in Laterano, Arciprete della Basilica Vaticana;
- Maffeo Barberini, Cardinale presbitero di Sant'Onofrio, Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica (Eletto papa Urbano VIII);
- Giovanni Garzia Millini, Cardinale presbitero dei Santi Quattro Coronati, Vicario Generale di Sua Santità per la diocesi di Roma;
- Marcello Lante, Cardinale presbitero dei Santi Quirico e Giulitta, Vescovo di Todi;
- Maurizio di Savoia, Cardinale diacono di Sant'Eustachio, Abate commendatario della Sacra di San Michele;
- Fabrizio Verallo, Cardinale presbitero di Sant'Agostino;
- Giovanni Battista Leni, Cardinale presbitero di Santa Cecilia, Vescovo di Ferrara;
- Luigi Capponi, Cardinale diacono e presbitero di Sant'Angelo in Pescheria, Arcivescovo metropolita di Ravenna;
- Decio Carafa, Cardinale presbitero di Santi Giovanni e Paolo, Arcivescovo metropolita di Napoli;
- Domenico Rivarola, Cardinale presbitero dei Santi Silvestro e Martino ai Monti, Arcivescovo titolare di Nazareth, Canne e Monteverde;
- Pier Paolo Crescenzi, Cardinale presbitero di Santi Nereo e Achilleo, Vescovo di Orvieto;
- Giacomo Serra, Cardinale presbitero di Santa Maria della Pace, Legato apostolico di Ferrara;
- Agostino Galamini, O.P., Cardinale presbitero di Santa Maria in Ara Coeli, Vescovo di Osimo;
- Gaspar de Borja y de Velasco, Cardinale presbitero di Santa Croce in Gerusalemme;
- Felice Centini, O.F.M. Conv., Cardinale presbitero di Sant'Anastasia, Vescovo di Macerata e Tolentino;
- Roberto Ubaldini, Cardinale presbitero dei Santi Bonifacio e Alessio, Vescovo di Montepulciano, Legato apostolico di Bologna;
- Tiberio Muti, Cardinale presbitero di Santa Prisca, Vescovo di Viterbo e Tuscania;
- Gabriel Trejo y Paniagua, Cardinale presbitero di San Bartolomeo all'Isola;
- Carlo de' Medici, Cardinale diacono di Santa Maria in Domnica;
- Giulio Savelli. Cardinale presbitero di Santa Sabina;
- Melchior Klesl, Vescovo di Vienna (Austria).
- Pietro Campori, Cardinale presbitero di San Tommaso in Parione, Vescovo di Cremona;
- Matteo Priuli, Cardinale presbitero di San Marco, Abate commendatario di Vangadizza;
- Scipione Cobelluzzi, Cardinale presbitero di Santa Susanna,Archivista di Santa Romana Chiesa;
- Francesco Cennini de' Salamandri, Cardinale presbitero di San Marcello, Patriarca titolare di Gerusalemme, Vescovo di Amelia;
- Guido Bentivoglio, Cardinale presbitero di Santa Maria del Popolo, Vescovo di Riez;
- Pietro Valier, Cardinale presbitero di San Salvatore in Lauro, Arcivescovo di Candia;
- Eitel Friedrich von Hohenzollern-Sigmaringen, Cardinale presbitero di San Lorenzo in Panisperna, Vescovo di Osnabrück;
- Giulio Roma, Cardinale presbitero di Santa Maria sopra Minerva, Vescovo di Recanati e Loreto;
- Cesare Gherardi, Cardinale presbitero di San Pietro in Montorio, Vescovo di Camerino[12];
- Desiderio Scaglia, O.P., Cardinale presbitero di San Clemente, Vescovo di Como;
- Stefano Pignatelli, Cardinale presbitero di Santa Maria in Via;
- Ludovico Ludovisi, Cardinale presbitero di San Lorenzo in Damaso, Arcivescovo di Bologna, Prefetto della Sacra Congregazione de Propaganda Fide;
- Antonio Caetani juniore, Cardinale presbitero di Santa Pudenziana, Arcivescovo di Capua;
- Francesco Sacrati, Cardinale presbitero di San Matteo in Merulana, Datario di Sua Santità, Arcivescovo-Vescovo di Cesena;
- Francesco Boncompagni, Cardinale diacono di Sant'Angelo in Pescheria, Legato apostolico di Perugia e dell'Umbria;
- Ippolito Aldobrandini juniore, Cardinale diacono di Santa Maria Nuova;
- Lucio Sanseverino, Cardinale presbitero di Santo Stefano al Monte Celio, Arcivescovo metropolita di Salerno;
- Marcantonio Gozzadini, Cardinale presbitero di Sant'Agata alla Suburra;
- Cosimo de Torres, Cardinale presbitero di San Pancrazio fuori le mura, Prefetto della Congregazione del Concilio;
- Ottavio Rodolfi, Cardinale presbitero di Sant'Agnese in Agone, Vescovo di Agrigento.
I seguenti cardinali non parteciparono al conclave:
- Franz Seraph von Dietrichstein, Cardinale presbitero di San Silvestro in Capite, Vescovo di Olomouc (Moravia);
- François d'Escoubleau de Sourdis, Cardinale presbitero di Santa Prassede, Arcivescovo metropolita di Bordeaux (Francia);
- Antonio Zapata y Cisneros, Cardinale presbitero di Santa Balbina, Viceré di Napoli;
- François de La Rochefoucald, Cardinale presbitero di San Callisto, vescovo di Senlis (Francia);
- Baltasar Moscoso y Sandoval, vescovo di Jaén, Spagna
- Alessandro Orsini, Cardinale diacono di Santa Maria in Cosmedin;
- Francisco Gómez Rojas de Sandoval, Cardinale presbitero di San Sisto, Duca di Lerma;
- Fernando de Austria, Cardinale diacono di Santa Maria in Portico Octaviae, Amministratore apostolico di Toledo, infante di Spagna;
- Louis de Nogaret de La Valette, Cardinale diacono di Sant'Adriano al Foro, Arcivescovo eletto di Tolosa (Francia);
- Armand-Jean Du Plessis de Richelieu, Vescovo di Luçon;
- Agustín Spinola, Vescovo di Tortosa (Spagna);
- Alfonso de la Cueva-Benavides y Mendoza-Carrillo.
Note | |
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Bibliografia | |
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