Amico Agnifili

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Amico Agnifili
Cardinale
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battezzato
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Titolo cardinalizio
Incarichi attuali
Età alla morte 80 anni
Nascita Rocca di Mezzo
1398
Morte L'Aquila
9 novembre 1478
Sepoltura Duomo dell'Aquila
Conversione
Appartenenza
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Professione religiosa [[]]
Ordinato diacono
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Nominato vescovo 4 maggio 1431 da papa Eugenio IV
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Consacrazione vescovile 14 maggio 1431 dal vescovo Nicola Tartaglia
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18 settembre 1467 da Paolo II (vedi)
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Cardinale per 11 anni, 1 mese e 21 giorni
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
Elezione
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Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Amico Agnifili (Rocca di Mezzo, 1398; † L'Aquila, 9 novembre 1478) è stato un cardinale e vescovo italiano.

Cenni biografici

Nacque a Rocca di Mezzo, arcidiocesi di L'Aquila, alla fine del XIV secolo in un'umile famiglia contadina, che per merito suo acquistò tanta importanza da diventare una delle prime della regione. Le notizie sui primi anni della sua vita sono assai scarne: secondo alcune fonti, la sua famiglia era denominata Coletta di Cecco, mentre solo in seguito adottò l'appellativo Agnifili. Insieme al cognome, Amico si dotò inoltre di uno stemma araldico raffigurante un agnello sormontato da un libro; di questo stemma è visibile ancora oggi una versione murata sul portale della casa natale in Largo dell'Annicola a Rocca di Mezzo.

Formazione e attività sacerdotale

Dopo i primi studi all'Aquila, all'età di quindici anni, si trasferì a Bologna presso l'Alma Mater Studiorum, dove fu allievo del giureconsulto Giovanni da Saliceto e, il 13 agosto 1426, conseguì la laurea in diritto canonico. In questo periodo ebbe anche modo di conoscere il futuro cardinale Domenico Capranica, nonché i futuri pontefici Enea Silvio Piccolomini (papa Pio II) e Pietro Barbo (papa Paolo II), l'amicizia dei quali gli consentì di far carriera nell'amministrazione pontificia. Pubblicò inoltre la sua prima opera, Consilium, conservata oggi presso la Biblioteca Apostolica Vaticana.

Tornato in Abruzzo, diventò canonico del duomo dell'Aquila e poi arciprete della chiesa di San Paolo di Barete. Su indicazione del Capranica divenne inoltre canonico in Santa Maria Maggiore a Roma.

Episcopato

Su proposta di san Giovanni da Capestrano, il 4 maggio 1431 fu eletto vescovo dell'Aquila con cerimonia presso la chiesa di Santa Maria del Ponte; in quella occasione si dotò del cognome Agnifili. Fu consacrato, il 14 maggio seguente, nella sua cattedrale, da Nicola Tartaglia[1], O.Cist., vescovo di Lesina, assistito da Pietro Janatella[2], vescovo di Sant'Angelo dei Lombardi.

Nel capoluogo abruzzese, l'Agnifili si prodigò per restaurare la disciplina nell'arcidiocesi. Nel tentativo di pacificare due fazioni in guerra fra loro, invitò padre Bernardino da Siena, O.F.M., a predicare all'Aquila, dove il santo morì nel 1444; dopo una prima sepoltura nella chiesa di San Francesco a Palazzo, sostenne la realizzazione di una nuova basilica destinata ad ospitarne le spoglie di Bernardino e presiedette al suo processo di canonizzazione.

Fu particolarmente attivo, con san Giacomo della Marca e il già citato san Giovanni da Capestrano, in ambito sociale, promuovendo la realizzazione dell'Ospedale maggiore (1447) e l'istituzione del monte di Pietà (1468). Inoltre intervenne sul duomo, soprattutto in seguito al terremoto dell'Aquila del 1461, ampliando la struttura e impreziosendola con opere di grande raffinatezza, tra cui una croce processionale ad opera di Nicola da Guardiagrele. Nel paese natale fece restaurare la chiesa di Santa Maria ad Nives dopo i saccheggi delle truppe di Braccio da Montone.

Durante l'episcopato aquilano, in virtù della sua fama, ebbe numerosi incarichi politici: nel 1433 fu legato pontificio all'incoronazione imperiale di Sigismondo di Lussemburgo e nel 1439 prese parte al Concilio di Firenze. Inoltre, fu nominato governatore della Provincia del Patrimonio (1440), rettore della città di Viterbo (1441), governatore di Spoleto (1447), Custode del Conclave del 1447 e quindi governatore di Orvieto (1447-1451), città che aveva ridotto all'obbedienza e aveva recuperato allo Stato della Chiesa.

Cardinalato

All'elezione di papa Paolo II, suo allievo a Bologna, questo lo innalzò al cardinalato nel concistoro del 18 settembre 1467. Ricevette il titolo cardinalizio di Santa Balbina e, nel 1469, optò per quello di Santa Maria in Trastevere. Alla morte di Paolo II fu tra i papabili ricevendo, nel conclave del 3 agosto 1471 cui partecipò, quattro voti contro i nove del futuro pontefice Francesco della Rovere.

Il 31 marzo 1472 abdicò dalla carica di vescovo dell'Aquila in favore del nipote Francesco[3], referendario della Segnatura Apostolica e governatore di Rieti e Terni. Alla morte improvvisa di Francesco nel 1476 tornò nuovamente ad occupare la sede vescovile per un brevissimo lasso di tempo.

L'Agnifili morì, difatti, il 9 novembre dello stesso anno, fu sepolto nella sua cattedrale, in un sepolcro monumentale realizzato da Silvestro dell'Aquila tra il 1476 ed il 1480.

Genealogia episcopale

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale
  • Vescovo Nicola Tartaglia[4], O.Cist.
  • Cardinale Amico Agnifili

Successione degliu incarichi

Predecessore: Vescovo dell'Aquila Successore: BishopCoA PioM.svg
Jacopo Donadei[5] 4 maggio 143131 marzo 1472 Francesco Agnifili[6] I

Francesco Agnifili 20 agosto9 novembre 1476 Ludovico Borgio[7] II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Jacopo Donadei[5] {{{data}}} Francesco Agnifili[6]
Predecessore: Cardinale presbitero di Santa Balbina Successore: CardinalCoA PioM.svg
John Kemp 13 novembre 146713 ottobre 1469 Giovanni Battista Cybo I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
John Kemp {{{data}}} Giovanni Battista Cybo
Predecessore: Cardinale presbitero di Santa Maria in Trastevere Successore: CardinalCoA PioM.svg
Juan de Torquemada, O.P. 13 ottobre 14699 novembre 1476 Stefano Nardini I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Juan de Torquemada, O.P. {{{data}}} Stefano Nardini
Note
  1. (EN) Bishop Nicola Tartaglia, O. Cist. † su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 2024-11-24
  2. (EN) Bishop Pietro Janatella † su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 2024-11-24
  3. (EN) Bishop Francesco Agnifili † su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 2024-11-24
  4. (EN) Bishop Nicola Tartaglia, O. Cist. † su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 2024-11-24
  5. (EN) Bishop Jacopo Donadei † su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 2024-11-24
  6. (EN) Bishop Francesco Agnifili † su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 2024-11-24
  7. (EN) Bishop Ludovico Borgio † su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 2024-11-24
Bibliografia
Collegamenti esterni