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Pietro Gasparri (Capovallazza di Ussita, 5 maggio 1852; † Roma, 18 novembre 1934) è stato un cardinale e arcivescovo italiano, Cardinale Segretario di Stato siglò per la Santa Sede i Patti Lateranensi del 1929.
Biografia
Nacque a Capovallazza, frazione di Ussita, diocesi di Norcia, Stato Pontificio, da Bernardino Gasparri e Giovanna Sili, pastori e proprietari di pecore. Ricevette il sacramento della confermazione il 5 luglio 1855.
Formazione e ministero sacerdotale
Compiuti gli studi ginnasiali nel Seminario minore di Nepi fino al 1870, proseguì gli studi a Roma nel Pontificio Seminario Romano e in seguito, presso il Pontificio Ateneo Romano di Sant'Apollinare, dove conseguì i dottorati in teologia, filosofia e diritto sia canonico che civile.
Fu ordinato presbitero il 31 marzo 1877 a Roma. Divenuto segretario del cardinale Teodolfo Mertel, fu professore di storia e teologia ecclesiastica presso il Pontificio Seminario Romano e di diritto canonico nel Pontifico Ateneo Urbano De Propaganda Fide prima, e in seguito del Sant'Apollinare fino al 1879.
Fu membro di facoltà dell'Istituto cattolico a Parigi dal 1870 al 1898. Il 3 maggio 1889 fu nominato Cameriere segreto soprannumerario di Sua Santità. Divenuto collaboratore della curia arcivescovile di Parigi si occupò del servizio pastorale a favore degli immigrati italiani della diocesi.
Il 13 aprile 1894 fu nominato Prelato Domestico di Sua Santità e nel 1896 divenne membro della commissione papale per studiare la validità delle ordinazioni anglicane.
Ministero episcopale
Il 2 gennaio 1898 Leone XIII lo nominò arcivescovo titolare di Cesarea di Palestina. Fu consacrato il 6 marzo 1898 nella chiesa di Saint-Joseph des Carmes, a Parigi, dal cardinale François-Marie-Benjamin Richard de la Vergne, arcivescovo di Parigi, assistito da Louis François Sueur(ch), arcivescovo di Avignone e da Charles Turinaz(ch), vescovo di Nancy.
Il 26 marzo dello stesso anno fu nominato Delegato apostolico e inviato straordinario in Perù, Ecuador e Bolivia. Il 23 aprile 1901 rientrò a Roma in veste di Segretario della Sacra Congregazione degli Affari Ecclesiastici Straordinari. Dal 4 aprile 1904 fu Segretario della Pontificia Commissione per la codificazione del diritto canonico, del collegio dei consultori e suo relatore dal dicembre 1907 al 1917.
Cardinalato
Fu creato cardinale presbitero da Pio X nel Concistoro del 16 dicembre 1907 del titolo di San Bernardo alle Terme Diocleziane. Camerlengo del Sacro Collegio dei Cardinali dal 24 maggio 1914 fino al 22 gennaio 1915, partecipò al conclave del 1914 che elesse Benedetto XV.
Il 13 ottobre 1914 il Papa lo volle suo Segretario di Stato; carica che mantenne, con Pio XI prima e Pio XII poi, fino al 7 febbraio 1930. In tale veste negoziò con il governo italiano il trattato e il Patto lateranense che furono sottoscritti l'11 febbraio 1929.
Il 13 ottobre 1914 fu nominato Presidente della Pontificia Commissione per l'Amministrazione dei Beni della Santa Sede, e il 22 gennaio 1915 gli fu assegnato il titolo presbiterale di San Lorenzo in Lucina, che conservò In commendam al suo precedente titolo fino al 9 dicembre 1915.
Il 16 ottobre 1917 divenne Presidente della Pontificia Commissione per l'autentica interpretazione del Codice di Diritto Canonico, in seguito alla sua promulgazione, che resterà in vigore fino al 1983.
Partecipò al conclave del 1922, che elesse Papa Pio XI. Il nuovo Papa lo riconfermò in tutte le sue cariche, alle quali aggiunse, nel 1925, quella di Prefetto della Congregazione per gli affari ecclesiastici straordinari.
Dal dicembre 1929 divenne anche Presidente della Commissione Cardinalizia per lo studio preparatorio della Codificazione dei Canoni Orientali.
Rassegnò le dimissioni da segretario di Stato il 7 febbraio 1930.
Morte
Morì a Roma il 18 novembre 1934 a causa di una polmonite. Poco prima aveva donato tutti i suoi averi alla Sacra Congregazione di Propaganda Fide. I funerali si svolsero il 22 novembre 1934 nella chiesa di Sant'Ignazio a Roma, furono celebrati dal cardinale Gennaro Granito Pignatelli di Belmonte, vescovo di Ostia e Albano, Decano del Sacro Collegio cardinalizio. Fu sepolto il giorno seguente nel cimitero di Ussita, nella cappella di famiglia, durante una cerimonia presieduta dal nipote, il cardinale Enrico Gasparri.
Iscrizione
Iscrizione sulla tomba del cardinale Gasparri.
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IN QUESTA CAPPELLA
GIACE
IL CARDINALE PIETRO GASPARRI
NATO IN CAPOVALLAZZA IL 5 MAGGIO 1852
MORTO IL 18 NOVEMBRE 1934
PREGATE PER LUI
QUIS SICUT DOMINUS DEUS NOSTER
QUI IN ALTIS HABITAT ET HUMILIA
RESPICIT IN COELO ET IN TERRA?
SUSCITANS A TERRA INOPEM ET DE STERCORE
ERIGENS PAUPERUM
UT COLLOCET EUM CUM PRINCIBUS
CUM PRINCIBUS POPULI SUI?
P S CXII
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Genealogia episcopale
Onorificenze
Onorificenze italiane
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Cavaliere dell'Ordine Supremo della Santissima Annunziata
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— 1930
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Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro
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— 1930
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Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Corona d'Italia
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— 1930
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Onorificenze straniere
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Croce della Libertà per il servizio civile di I Classe (Estonia)
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Cavaliere dell'Ordine dell'Aquila Bianca (Polonia)
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Gran Croce dell'Ordine della Torre e della Spada (Portogallo)
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Successione degli incarichi
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Bibliografia |
- Carlo Fantappiè, Romeo Astorri, Dizionario Biografico degli Italiani, Vol. 52, 1999, GASPARRI, Pietro
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Voci correlate |
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