Basilica di Santa Maria in Montesanto (Roma)

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Basilica di Santa Maria in Montesanto
Santa Maria di Montesanto (15182897004).jpg
Roma, Basilica di Santa Maria in Montesanto
Stato bandiera Italia
Regione bandiera Lazio
Regione ecclesiastica
Regione ecclesiastica Lazio
Provincia Roma
Comune Stemma Roma
Diocesi Roma
Vicariatus Urbis
Religione Cattolica
Indirizzo Via del Babuino, 197
00187 Roma (RM)
Telefono +39 06 3610594
Posta elettronica segreteria@chiesadegliartisti.it
Sito web Sito ufficiale
Oggetto tipo Chiesa
Oggetto qualificazione basilicale
Dedicazione Maria Vergine
Fondatore papa Alessandro VII, cardinale Girolamo Gastaldi
Data fondazione 1662
Architetti Carlo Rainaldi
Gian Lorenzo Bernini (progetto definitivo e supervisione dei lavori)
Carlo Fontana (direzione dei lavori)
Mattia de Rossi (direzione dei lavori)
Francesco Navone (campanile)
Stile architettonico Barocco
Inizio della costruzione 1662
Completamento XIX secolo, prima metà
Strutture preesistenti Monumenti funerari romani, antica Chiesa di Santa Maria di Montesanto
Pianta centrale (ellittica)
Iscrizioni HIER S.E.R.PR. CARD. GASTALDUS
Note È conosciuta come la "chiesa degli artisti" e tradizionalmente indicata come "gemella" di Santa Maria dei Miracoli
Coordinate geografiche
41°54′36″N 12°28′37″E / 41.91009, 12.47690 Stemma Roma
Mappa di localizzazione New: Roma
Basilica di S. Maria in Montesanto
Basilica di S. Maria in Montesanto
Basilica di S. Pietro
Basilica di S. Pietro
Basilica di S. Giovanni in Laterano
Basilica di S. Giovanni in Laterano

La Basilica di Santa Maria in Montesanto è una chiesa, di Roma, situata nel centro storico della città, sul lato meridionale di piazza del Popolo, nel rione Campo Marzio, tra via del Babuino e via del Corso: è tradizionalmente indicata come "gemella" della vicina Santa Maria dei Miracoli, ma solo per un effetto ottico, perché in realtà le due strutture si differenziano soprattutto per l'impostazione planimetrica.

Storia

Preesistenze

Santa Maria di Montesanto deve il suo nome a una chiesa preesistente dedicata alla Vergine officiata dai domenicani della provincia di Monte Santo, in Sicilia, che sorgeva all'inizio di via del Babuino, sul luogo della quale fu costruita. Inoltre, va ricordato che sotto le due chiese gemelle, nel corso di restauri condotti intorno al 1970, sono stati individuati i resti di due monumenti funerari a piramide, simili, per forma e dimensioni, alla tomba di Caio Cestio e come questa appartenenti al periodo augusteo.[1]

Dalla fondazione al Settecento

Nel 1661 papa Alessandro VII (1655-1667) ordinò una risistemazione monumentale di quello che era, fino al 1870, il principale accesso a Roma per chi proveniva da nord, che comportava la ristrutturazione della porta del Popolo, della definizione urbanistica dell'omonima piazza e la costruzione di due chiese simmetriche negli spazi compresi tra la via del Corso al centro e le vie di Ripetta a destra e del Babuino a sinistra, che costituivano, a partire dall'inizio del XVI secolo, il cosiddetto Tridente che conduceva ai vari quartieri della città. La monumentalizzazione dell'area fu messa in opera a partire dal 1661, su progetto di Carlo Rainaldi (1611-1691) e prevedeva due chiese simmetriche a pianta centrale con cupola e facciata a timpano e portico sporgente, ma durante i lavori furono necessarie importanti modifiche, dovute all'asimmetria degli spazi disponibili, poiché quello sul lato sinistro è minore del destro. Rainaldi risolse il problema dotando Santa Maria dei Miracoli (a destra) di una cupola ottagonale e Santa Maria in Montesanto (a sinistra) di una cupola dodecagonale, schiacciando abilmente quest'ultima nello spazio disponibile. Anche gli interni risultano diversi, ellittico quello di Santa Maria in Montesanto, circolare quello di Santa Maria dei Miracoli: eppure le due chiese, viste dalla piazza, per un puro effetto ottico, risultano uguali.

I lavori di costruzione della chiesa iniziarono per volontà di Alessandro VII nel 1662 su progetto di Carlo Rainaldi, ma purtroppo, nel 1667, alla morte del pontefice si arrestarono alle finestre della cupola. Furono ripresi nel 1673 e condotti a termine, grazie al finanziamento del cardinale Girolamo Gastaldi (1616-1686), sotto la direzione di Carlo Fontana (1638-1714) e Mattia de Rossi (1637-1695), con la supervisione di Gian Lorenzo Bernini (1598-1680), che nel 1675 ne elaborò il progetto definitivo; completata con le decorazioni interne nel 1679, forse su disegno dello stesso Bernini ed eseguite da scultori della sua cerchia.

Nel 1679, la chiesa fu affidata ai carmelitani che realizzarono il severo edificio conventuale, dove dimorarono fino al XIX secolo.

Dall'Ottocento a oggi

Il 5 luglio 1825 papa Leone XII (1823-1829) l'ha elevata alla dignità di Basilica minore.[2] Lo stesso pontefice ne promosse un ampio restauro e con l'occasione la cupola venne rivestita con lastre di ardesia.

In questa chiesa il 10 agosto 1904 venne Ordinato presbitero Angelo Roncalli (1881-1963), il futuro papa Giovanni XXIII, dal patriarca Giuseppe Ceppetelli (1846-1917).

Dal 1953 la chiesa è sede della Messa degli artisti, una celebrazione ideata nel 1941 dal presbitero e storico dell'arte Ennio Francia (1904-1995), alla quale partecipano rappresentanti del mondo della cultura e dell'arte; è in qui, inoltre, che vengono officiate le esequie di persone legate al mondo della cultura, dell'arte e dei mass-media.

La basilica attualmente è luogo sussidiario di culto della parrocchia di Santa Maria del Popolo.

Descrizione

Esterno

Facciata

La facciata è caratterizzata dalla presenza di un profondo pronao rettangolare con quattro colonne corinzie,[3] in travertino, che sorreggono un timpano sormontato da una balaustra. L'architrave soprastante reca l'iscrizione commemorativa del benefattore della chiesa, il cardinale Girolamo Gastaldi:

« HIER S.E.R.PR. CARD. GASTALDUS »
Roma, Chiese gemelle: Basilica di Santa Maria in Montesanto (a sinistra) e Chiesa di Santa Maria dei Miracoli (a destra)

Sulla bassa balaustra sono collocate otto statue raffiguranti:

Alla sommità della chiesa si erge la cupola dodecagonale, rivestita nel 1825 con tegole di ardesia e poggiata sul grande tamburo, nella quale si aprono dodici finestre. Il lanternino con candelabri aggettanti, che si innalza sulla cupola, ha pianta ellittica.

Sotto il pronao della facciata si aprono tre porte di accesso alla basilica; quella centrale è sovrastata da un'iscrizione che recita:

« ANNO JUBILAEI MDCLXXV. »

Campanile

A sinistra della basilica, sul lato che si affaccia su via del Corso, venne innalzato nel 1761 il campanile quadrangolare - specularmente rispetto a quello della vicina Santa Maria dei Miracoli - con pilastri ionici e aperture rettangolari, realizzato da Francesco Navone (†1804), autore dell'annesso convento.

Interno

La chiesa, a pianta ellittica (mentre la sua cosiddetta "gemella" Chiesa di Santa Maria dei Miracoli è a pianta circolare) con paraste corinzie, quattro coretti e un profondo presbiterio. Inoltre, ha sei cappelle laterali, contro le quattro dell'altra. L'aula liturgica è sovrastata dalla cupola che nelle nicchie accoglie quattro statue raffiguranti:

Lato sinistro

Sul lato sinistro si aprono tre pregevoli cappelle:

Presbiterio

Basilica di Santa Maria in Montesanto (interno)

Il profondo presbiterio, decorato con stucchi di Filippo Carcani, presenta:

Lato destro

Sul lato destro si aprono tre pregevoli cappelle:

Sacrestia

A sinistra del presbiterio, si entra nella sacrestia, progettata da Carlo Fontana, dove sono conservati:

Note
  1. Cfr. Filippo Coarelli, Il Campo Marzio occidentale. Storia e topografia, in "MEFRA - Mélanges de l'Ecole Francaise de Rome", nº 89, 1977, pp. 821-822
  2. Basiliche minori in Italia
  3. Le colonne del pronao in origine erano destinate alle torri campanarie di San Pietro in Vaticano, progettate dal Bernini ma mai realizzate.
  4. Scheda dell'opera nel Catalogo della Fondazione "Federico Zeri" . URL consultato il 22.02.2020
Bibliografia
  • Mariano Armellini, Le chiese di Roma dal secolo IV al XIX, Roma, 1891, p. 323
  • Maria Letizia Casanova, Santa Maria di Montesanto e Santa Maria dei Miracoli, col. "Le chiese di Roma illustrate", Marietti, Roma, 1957
  • Ferruccio Lombardi, Roma. Chiese conventi chiostri. Progetto per un inventario, 313-1925, Edil Stampa, Roma, 1993, p. 114
  • Roberto Luciani, Santa Maria dei Miracoli e Santa Maria di Montesanto, Fratelli Palombi, Roma, 1990, p. 238, ISBN 9788854188358
  • Claudio Rendina, Le Chiese di Roma. Storia e segreti, col. "Tradizioni italiane", Newton & Compton, Roma, 2017, p. 238, ISBN 9788854188358
  • Touring Club Italiano (a cura di), Roma, col. "Guide Rosse", Touring, Milano, 2005, pp. 243-244, ISBN 9770390107016
Voci correlate
Collegamenti esterni
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Il contenuto di questa voce è stato firmato il giorno 26 aprile 2021 da Teresa Morettoni, esperta in museologia, archeologia e storia dell'arte.

Il firmatario ne garantisce la correttezza, la scientificità, l'equilibrio delle sue parti.