Beato Federico Ozanam

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Beato Federico Ozanam
Laico
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Beato
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Beato Federico Ozanam
Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte 40 anni
Nascita Milano
23 aprile 1813
Morte Marsiglia
8 settembre 1853
Sepoltura
Conversione
Appartenenza
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Ordinato diacono
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Extra Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi

Iter verso la canonizzazione

Venerato da Chiesa cattolica
Venerabile il [[]]
Beatificazione 22 agosto 1997, da Giovanni Paolo II
Canonizzazione [[]]
Ricorrenza 8 settembre
Altre ricorrenze
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Attributi
Devozioni particolari {{{devozioni}}}
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Onorificenze
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Nomi postumi
Altri titoli
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Coniuge

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Consorte

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Figli
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Collegamenti esterni
Invito all'ascolto
Firma autografa
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Tutti-i-santi.jpgNel Martirologio Romano, 8 settembre, n. 13:
« A Marsiglia in Francia, transito del beato Federico Ozanam, che, uomo di insigne cultura e pietà, difese e propagò con la sua alta dottrina le verità della fede, mise la sua assidua carità a servizio dei poveri nella Società di San Vincenzo de Paoli e, padre esemplare, fece della sua famiglia una vera chiesa domestica. »
(Santo di venerazione particolare o locale)

Beato Federico Ozanam (Milano, 23 aprile 1813; † Marsiglia, 8 settembre 1853) è stato uno storico, giornalista e fondatore francese della Società San Vincenzo De Paoli. Venerato dalla Chiesa, è stato un laico apologista, sposato, impegnato in attività benefiche, culturali, politiche e sociali.

Biografia

Nacque a Milano, il 23 aprile 1813, da famiglia francese, che vi risiedeva durante l'impero napoleonico e che ritornò a Lione, di dove era originaria, nel 1815. Compì gli studi ordinari nel Collegio Reale di Lione non senza qualche momento di crisi spirituale.

Nel 1831 si trasferì a Parigi, dove all'Università della Sorbona seguì i corsi prima di diritto e poi di lettere.

Frequentò subito gli ambienti cattolici e letterari della capitale e conobbe importanti personaggi dell'epoca, fra cui Chateaubriand, Lacordaire, Montalembert, Saint-Beuve, Lamartine, Lamennais e altri.

Il 23 aprile 1833 fu nel piccolo gruppo di studenti della Sorbona che si riuniva per dare inizio alla prima "Conferenza di carità". Lo scopo era di garantire la loro amicizia sotto il segno della fede e della carità e, attraverso la visita ai poveri a domicilio, di testimoniare in modo personale e autentico il proprio cristianesimo contro coloro che affermavano che la Chiesa cattolica era ormai superata e non aveva più nulla da dire agli uomini moderni.

Fu questa l'iniziativa che diede origine alla Società di San Vincenzo De Paoli e che ebbe uno sviluppo rapidissimo. Ozanam doveva diventarne il principale animatore e guidarne questi primi sviluppi.

Intanto, su vari giornali e riviste, egli pubblicò scritti su temi religiosi e sociali e si impegnò per la migliore riuscita della grande predicazione quaresimale a Notre Dame dell'abate Jean-Baptiste Henri Lacordaire, che infatti ebbe un vivissimo successo.

Théodore Chassériau, Henri-Dominique Lacordaire nel convento di Santa Sabina a Roma (1840), olio su tela; Parigi, Museo del Louvre

Terminati gli studi, rientrò a Lione per esercitare l'attività di avvocato e anche, per un breve periodo, l'insegnamento alla cattedra di Diritto commerciale di quella Università.

Nel 1840 ottenne la nomina a professore di Letterature straniere alla Sorbona di Parigi. L'anno successivo sposò Amelia Soulacroix, dalla quale nacque la figlia Maria.

Il suo progetto di studi gli era apparso subito chiaro: impegnarsi nella dimostrazione della verità del Cristianesimo attraverso l'analisi della storia dell'alto Medioevo, quando la Chiesa aveva raccolto l'eredità migliore dell'antichità classica e l'aveva fatta incontrare con i popoli germanici, introducendovi nuovi pensieri, arti e costumi. Il punto conclusivo di questa età storica era rappresentato per Ozanam dal pensiero e dall'opera poetica di Dante Alighieri. Egli pubblicò i suoi studi in numerosi volumi frutto del suo insegnamento universitario, che vanno dalla Civiltà cristiana nel Vº secolo ai Poeti francescani in Italia nel XIII secolo e a Dante e la filosofia cattolica nel XIII secolo.

La sua attività nel campo sociale e politico non venne mai meno e nel 1848 partecipò insieme a Lacordaire ed Henri Maret alla fondazione del famoso giornale L'Ere Nouvelle, che, se ebbe vita breve, fu tuttavia l'espressione più significativa del così detto "cattolicesimo democratico francese".

Con la precisa intuizione che ai problemi politici dell'epoca si sarebbero presto sovrapposti quelli sociali, Ozanam con molta chiarezza espresse il suo pensiero in difesa degli operai e del proletariato urbano, criticando sia la soluzione del liberalismo economico fondato sulla concorrenza illimitata, sia la soluzione saintsimoniana e socialista che prometteva la soppressione delle sofferenze con il rischio della soppressione della libertà.

Sosteneva invece un tipo di società fondata sulla proprietà privata come risposta a un bisogno essenziale dell'uomo, un'organizzazione del lavoro che garantisse un salario sufficiente agli operai e alle loro famiglie, una adeguata istruzione e assistenza pubblica, forme di patronato fra i lavoratori, il rispetto del riposo domenicale, ecc.

Sono queste alcune delle idee che lo caratterizzano come uno degli iniziatori del pensiero sociale della Chiesa e in particolare anticipatore della enciclica "Rerum Novarum", che Leone XIII pubblicherà nel 1891.

Nello stesso 1848, dopo l'abdicazione del re, Luigi Filippo D'Orléans, durante i tumulti a Parigi che videro l'uccisione dell'Arcivescovo della città, Monsignor Denis-Auguste Affre (1793-1848), che aveva cercato di interporsi fra le barricate, Ozanam fece parte della Guardia Nazionale, che doveva garantire la legalità del governo provvisorio. Nel medesimo anno accettò a Lione la candidatura politica per la Costituente Nazionale, facendo professione elettorale di democratico e di repubblicano. Ma non fu eletto.

Continuò invece a partecipare alle attività della Società di San Vincenzo De Paoli, visitandone spesso le Conferenze, sia in Francia sia all'estero. Egli considerava la San Vincenzo come fondamentale palestra per i giovani, in preparazione alla loro vita sociale. "Avvicinarsi alla miseria, toccarla con le mani, discernerne le cause conoscendone gli effetti dal vivo, in una famigliarità affettuosa con quelli che ne sono oppressi" tale doveva essere, secondo Ozanam, l'iniziazione ai problemi sociali.

Conobbe molto bene l'Italia alla quale fu sempre molto affezionato e dove compì vari viaggi in periodi diversi, sia per motivi di studio, sia a carattere personale e religioso.

Fu grande ammiratore della persona di papa Pio IX, che lo ricevette in udienza due volte e che egli vedeva come il grande pontefice che avrebbe riconciliato la Chiesa con la società moderna.

Papa Pio IX

Assieme a questa vita così fortemente e cristianamente impegnata, egli ebbe una vita intima e famigliare di grande sensibilità e delicatezza, non priva di momenti di grande dolore; fu legato anche da sentimenti di amicizia con molte persone del suo ambiente e del suo lavoro, amicizie che non conobbero incertezze o interruzioni, ma furono vera condivisione di fede e di opere.

La sua vita fu breve; morì a soli 40 anni, a Marsiglia, l'8 settembre 1853 ritornando dall'Italia, dove aveva invano cercato sollievo ai suoi mali. Le sue condizioni di salute negli ultimi anni di vita furono, infatti, molto precarie, ma egli si sacrificò, impegnandosi fino all'estremo soprattutto nell'insegnamento universitario.

L'accettazione della malattia sublimò la sua vita, quale consapevole offerta a Dio della rinuncia a tutto quanto avrebbe ancora potuto fare e aumentò in una significativa sintesi il suo interessamento per la Società di San Vincenzo, che non venne mai meno, anzi in qualche modo si accrebbe con gli anni particolarmente in Italia durante il suo ultimo soggiorno.

Opere

  • La mia vita, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano,1999
  • Lettere, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 1994
  • Lettere scelte, a cura di Maurizio Ceste, Rubbettino, 2015. ISBN 9788849846010

Culto

La Disquisitio de vita et actuositate Servi Dei Francisci Ozanam a cura della Congregazione per le cause dei Santi, pubblicata a Roma nel 1980, il Decreto di riconoscimento del grado eroico delle virtù teologali e cardinali del 1993 e il successivo riconoscimento del miracolo attribuito all'intercessione del Servo di Dio, hanno portato alla sua beatificazione a Parigi, il 22 agosto 1997, da parte del Papa Giovanni Paolo II, in occasione della XII Giornata Mondiale della Gioventù.

Ricerche e studi più recenti sulla figura e la santità di Ozanam ne hanno certamente accresciuto la conoscenza soprattutto nel contesto del suo tempo, ma resta ugualmente da approfondire il suo forte carisma di profeta dei tempi nuovi e la sua attualità, che lo rendono, come ha affermato Giovanni Paolo II,

« un modello ancora attuale dei giovani cristiani laici»

È sepolto nella cripta della Chiesa di Saint-Joseph-des-Carmes, rue de Vaugirard, (Montparnasse) a Parigi.

Bibliografia
  • Luigi Mezzadri, Francesca Onnis, Federico Ozanam. Se non ho la carità, non sono niente, San Paolo Edizioni, Cinisello B. (MI) 2000
Collegamenti esterni