Giovanni Doria
Giovanni Doria Cardinale | |
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Età alla morte | 69 anni |
Nascita | Genova 24 marzo 1573 |
Morte | Palermo 19 novembre 1642 |
Sepoltura | Cattedrale di Palermo |
Ordinazione presbiterale | in data sconosciuta |
Nominato arcivescovo | 4 febbraio 1608 da papa Paolo V |
Consacrazione vescovile | Roma, 4 maggio 1608 dal papa Paolo V |
Creato Cardinale |
9 giugno 1604 da Clemente VIII (vedi) |
Cardinale per | 38 anni, 5 mesi e 10 giorni |
Incarichi ricoperti | |
Collegamenti esterni | |
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Giovanni Doria, detto anche Giannettino (Genova, 24 marzo 1573; † Palermo, 19 novembre 1642) è stato un cardinale e arcivescovo italiano.
Cenni biografici
Nacque a Genova il 24 marzo 1573 da Giovanni Andrea, principe di Melfi e Zenobia Doria del Carretto, 5ª Principessa di Melfi.
Da giovanissimo fu inviato a studiare in Spagna dove compì anche gli studi universitari di filosofia e teologia. Nel 1597 si trovava ancora nella penisola iberica dove, ben sostenuto dagli amici del padre, riuscì a entrare nelle grazie del re Filippo III di Spagna, che richiese per lui la [[berretta rossa|berretta cardinalizia. Nel 1604 fu così creato da Clemente VIII cardinale diacono.
Partecipò al [[Conclave del marzo 1605]] che elesse papa Leone XI e al [[Conclave del maggio 1605]], con l'elezione di Paolo V. Ricevette il cappello rosso e la diaconia di sant'Adriano il 5 dicembre di quell'anno. Fu abate commendatario di San Fruttuoso di Camogli.
Nel 1608 fu eletto arcivescovo titolare di Tessalonica e nominato vescovo coadiutore, con diritto di successione, dell'arcidiocesi di Palermo. Fu consacrato il 4 maggio a Roma dal pontefice. Succedette alla sede di Palermo il 5 luglio di quell'anno.
Il re di Spagna aveva decretato la proibizione dell'acquisto, della vendita e della detenzione nel Regno di Sicilia del tomo XI degli Annali del cardinale Cesare Baronio. In esso infatti si rivendicava l'indipendenza della Chiesa in Sicilia, dimostrando l'inconsistenza storica e giuridica delle pretese spagnole di poter intervenire anche nella giurisdizione ecclesiastica in base a una bolla di Urbano II del 1098. Contro il parere di Roma, il 17 dicembre 1610, l'arcivescovo emanò un editto che palesava il divieto regio.
Fu a varie riprese viceré e luogotenente del re di Spagna nel Regno di Sicilia. Celebrò tre sinodi nella sua arcidiocesi nel 1615, nel 1622 e nel 1633. Non partecipò al conclave del 1621 che elesse papa Gregorio XV. Partecipò al conclave del 1623 che elesse papa Urbano VIII. Sotto questo pontificato optò per l'ordine dei cardinali presbiteri con il titolo di san Pietro in Montorio.
A lui si deve il riconoscimento delle reliquie di Santa Rosalia nel 1624, come anche dell'inserimento del nome della Santa nel Martirologio romano nel 1631.
Morì a Palermo il 19 novembre 1642 e trovò sepoltura nella sua cattedrale.
Genealogia episcopale
Per approfondire, vedi la voce genealogia episcopale |
- Cardinale Guillaume d'Estouteville, O.S.B. Clun.
- Papa Sisto IV
- Papa Giulio II
- Cardinale Raffaele Riario
- Papa Leone X
- Papa Paolo III
- Cardinale Francesco Pisani
- Cardinale Alfonso Gesualdo
- Papa Clemente VIII
- Papa Paolo V
- Cardinale Giovanni Doria
Successione degli incarichi
Predecessore: | Cardinale diacono di Sant'Adriano al Foro | Successore: | |
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Alessandro d'Este | 5 dicembre 1605-2 ottobre 1623 | Louis de Nogaret de la Valette |
Predecessore: | Arcivescovo titolare di Tessalonica | Successore: | |
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Tommaso Frinsinio, O.P. | 4 febbraio - 5 luglio 1608 | Giulio Benigni |
Predecessore: | Arcivescovo metropolita di Palermo | Successore: | |
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Diego Haëdo | 5 luglio 1608-19 novembre 1642 | Fernando Andrade Castro |
Predecessore: | Luogotenente del Regno di Sicilia | Successore: | |
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Juan Gaspar Fernández Pacheco | 8 febbraio 1610-9 marzo 1611 | Pedro Téllez-Girón y Velasco | I |
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Pedro Téllez-Girón y Velasco | 1º luglio - 1º agosto 1616 | Francisco Ruiz de Castro | II |
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Emanuele Filiberto di Savoia | 1º agosto 1624-1º gennaio 1626 | Antonio Pimentel | III |
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Francisco del Melo | 1º gennaio 1639-1º giugno 1641 | Giovanni Alfonso Enriquez de Cabrera | IV |
Predecessore: | Cardinale presbitero di San Pietro in Montorio | Successore: | |
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Cesare Gherardi | 2 ottobre 1623-19 novembre 1642 | Gil Carrillo de Albornoz |
Bibbliografia | |
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