Alfonso Gesualdo
Alfonso Gesualdo Cardinale | |
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Età alla morte | 62 anni |
Nascita | Calitri 20 ottobre 1540 |
Morte | Napoli 14 febbraio 1603 |
Sepoltura | Duomo di Napoli |
Ordinazione presbiterale | nessuna informazione |
Consacrazione vescovile | 23 aprile 1564 dal card. vescovo Francesco Pisani |
Creato Cardinale |
26 febbraio 1561 da Pio IV (vedi) |
Cardinale per | 41 anni, 11 mesi e 16 giorni |
Incarichi ricoperti |
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Collegamenti esterni | |
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Alfonso Gesualdo (Calitri, 20 ottobre 1540; † Napoli, 14 febbraio 1603) è stato un cardinale e arcivescovo italiano.
Cenni biografici
Nacque il 20 ottobre 1540 a Calitri, arcidiocesi di Napoli, da Luigi IV Gesualdo, principe di Venosa dal 1561, quinto conte di Conza, Signore decimo di Gesualdo e Isabella nata Ferella. Era cognato del cardinale Carlo Borromeo: la sorella di Carlo, Geronima, sposò Fabrizio il fratello di Alfonso. Inoltre Geronima era nipote del papa Pio IV e questo fatto di certo ne favorì la carriera ecclesiastica.
Cardinalato ed episcopato
Già protonotario apostolico, il 1º marzo 1561 divenne cardinale diacono col titolo di santa Cecilia e il 14 aprile fu nominato amministratore apostolico dell'arcidiocesi di Conza, feudo di famiglia, già sede episcopale di due suoi parenti.
Nel 1563 dopo aver ricevuto gli ordini sacri optò per il titolo di cardinale presbitero di Santa Cecilia.
Eletto arcivescovo di Conza il 1º marzo 1564, fu consacrato il 23 aprile dal cardinale Francesco Pisani, allora vescovo di Porto. Partecipò al conclave del 1565-1566 che elesse papa Pio V. Fu nominato nel 1566 governatore della città di Amelia, carica che assunse di nuovo nel 1578. Partecipò al conclave del 1572 che elesse papa Gregorio XIII.
Mutò rapidamente molti titoli: nel 1572 ottenne quello di Santa Prisca, che fu sostituito da quelli di Santa Anastasia nel 1578, San Pietro in Vincoli nel 1579, San Clemente nel 1580 e infine, il 4 marzo 1583, divenne cardinale vescovo dalla sede suburbicaria di Albano.
Partecipò al conclave del 1585 che elesse papa Sisto V. Fu legato nelle Marche per due anni dal 1585. Fu il primo prefetto della neo costituita Sacra Congregazione dei Riti. Fu protettore del Portogallo e delle Due Sicilie nel 1585. Optò per la sede suburbicaria di Frascati nel 1587 e nel 1589 per la sede suburbicaria di Porto e Santa Rufina. Partecipò ai due conclavi del 1590 che videro eletti papi Urbano VII e Gregorio XIV. Dal 1591 fu Decano del Collegio cardinalizio, assumendo la sede suburbicaria di Ostia, titolo spettante a questa carica. Partecipò al conclave di quell'anno che elesse papa Innocenzo IX e a quello dell'anno successivo che elesse Clemente VIII. Nel 1596 fu trasferito alla sede metropolitana di Napoli, mantenendo la sede suburbicaria di Ostia e Velletri.
Nell'arcidiocesi si impegnò con grande energia con l'intento di perfezionare l'applicazione dei decreti tridentini e di adeguarvi la struttura ecclesiastica. Si preoccupò della rete urbana delle chiese e dei luoghi di culto, portando nel dicembre 1597 il numero delle parrocchie napoletane a trentasette unità. Nel 1589 pubblicò un editto, Cum nobis innotuerit, con cui impose l'obbligo di residenza a parroci e canonici. Compì due visite pastorali nel 1596 e nel 1599.
La questione più complessa e grave, che l'arcivescovo tentò di riformare, fu lo stato del clero regolare e in particolare dei monasteri femminili. La vita religiosa in alcuni di essi era frutto di antiche tradizioni che permettevano alle nobili famiglie di sistemare le figlie non sposate in conventi, che poco avevano a che fare con la vita consacrata, per mantenere intatti i patrimoni familiari. In questo ambito la sua azione non sortì grandi cambiamenti.
Ma anche sul piano delle relazioni all'interno dell'organizzazione ecclesiastica e della gerarchia, l'arcivescovo incontrò notevoli difficoltà, in particolar modo nel confronto con il ministro del Sant'Uffizio di Napoli.
Morì a Napoli il 14 febbraio 1603 e fu solennemente inumato nella cattedrale.
Genealogia episcopale
Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale |
- Cardinale Guillaume d'Estouteville, O.S.B.
- Papa Sisto IV, O.F.M. Conv.
- Papa Giulio II
- Cardinale Raffaele Sansone Riario
- Papa Leone X
- Papa Paolo III
- Cardinale Francesco Pisani
- Cardinale Alfonso Gesualdo di Conza
Successione degli incarichi
Predecessore: | Cardinale diacono e presbitero di Santa Cecilia | Successore: | |
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Robert de Lénoncourt | 10 marzo 1561-17 ottobre 1572 | Niccolò Sfondrati |
Predecessore: | Arcivescovo di Conza | Successore: | |
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Gerolamo Muzzarelli | 14 aprile 1561-18 novembre 1572 | Salvatore Caracciolo |
Predecessore: | Cardinale presbitero di Santa Prisca | Successore: | |
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Giovanni Francesco Gambara | 17 ottobre 1572-9 luglio 1578 | Flavio Orsini |
Predecessore: | Camerlengo del Collegio Cardinalizio | Successore: | |
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Carlo Borromeo | 9 gennaio 1576-6 gennaio 1577 | Niccolò Caetani |
Predecessore: | Cardinale presbitero di Sant'Anastasia | Successore: | |
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Giovanni Francesco Gambara | 9 luglio 1578-17 agosto 1579 | Zaccaria Dolfin |
Predecessore: | Cardinale presbitero di San Pietro in Vincoli | Successore: | |
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Marco Sittico Altemps | 17 agosto 1579-5 dicembre 1580 | Marcantonio Colonna seniore |
Predecessore: | Cardinale presbitero di San Clemente | Successore: | |
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Marco Sittico Altemps | 5 dicembre 1580-4 marzo 1583 | Prospero Santacroce |
Predecessore: | Cardinale Vescovo di Albano | Successore: | |
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Gianfrancesco Gambara | 4 marzo 1583-2 dicembre 1587 | Tolomeo Gallio |
Predecessore: | Prefetto della Congregazione dei Riti | Successore: | |
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1585 -? | Roberto Bellarmino, S.J. |
Predecessore: | Cardinale Vescovo di Frascati | Successore: | |
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Giovanni Antonio Serbelloni | 2 dicembre 1587-2 marzo 1589 | Innico d'Avalos d'Aragona |
Predecessore: | Cardinale Vescovo di Porto e Santa Rufina | Successore: | |
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Giovanni Antonio Serbelloni | 2 marzo 1589-20 marzo 1591 | Innico d'Avalos d'Aragona |
Predecessore: | Cardinale Vescovo di Ostia e Velletri | Successore: | |
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Giovanni Antonio Serbelloni | 20 marzo 1591-14 febbraio 1603 | Tolomeo Gallio |
Predecessore: | Decano del Sacro Collegio | Successore: | |
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Giovanni Antonio Serbelloni | 1591-1603 | Tolomeo Gallio |
Predecessore: | Arcivescovo di Napoli | Successore: | |
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Annibale di Capua | 12 febbraio 1596-14 febbraio 1603 | Ottavio Acquaviva d'Aragona |
Bibliografia | |
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- Cardinali diaconi di Santa Cecilia
- Cardinali presbiteri di Santa Cecilia
- Vescovi di Conza
- Cardinali presbiteri di Santa Prisca
- Cardinali presbiteri di Sant'Anastasia
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