Cesare Gherardi

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Cesare Gherardi
Cardinale
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Titolo cardinalizio
Incarichi attuali
Età alla morte 46 anni
Nascita Fossato di Vico
1577
Morte Roma
30 settembre 1623
Sepoltura Chiesa di San Francesco a Ripa Grande (Roma)
Conversione
Appartenenza
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Ordinato diacono
Ordinazione presbiterale
Ordinazione presbiterale Roma, 1618
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Nominato vescovo 2 maggio 1622 da papa Gregorio XV
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Consacrazione vescovile Basilica di Santa Maria Maggiore (Roma), 22 maggio 1622 dal card. arc. Scipione Caffarelli-Borghese
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Creazione
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Creato
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(vedi)
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Cardinale
11 gennaio 1621 da Paolo V (vedi)
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
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al pontificato
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pontificato
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Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi
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Invito all'ascolto
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Cesare Gherardi (Fossato di Vico, 1577; † Roma, 30 settembre 1623) è stato un cardinale e vescovo italiano.

Cenni biografici

Nato a Fossato di Vico, diocesi di Nocera. Di una famiglia originaria di Perugia, era primogenito di Ludovico di Gherardo, dottore in legge, e Silvestra di David.

Formazione e carriera ecclesiastica

Studi presso l'Università degli Studi di Perugia e all'Università di Fermo, dove ottenne il dottorato in utroque iure, diritto canonico e civile, il 27 giugno 1602.

Poco dopo la laurea divenne lettore di diritto canonico all'Università di Perugia. Il 19 giugno 1603 ottenne la cattedra di diritto civile in quell'università, che occupò fino al 1611. Come il padre, ricevette la cittadinanza onoraria di Perugia. Nel 1612 si trasferì da Perugia a Fermo, dove occupò la cattedra di diritto canonico presso la sua università fino al 1618. Si trasferì quindi a Roma e sottopose il suo nome al cardinale Scipione Caffarelli-Borghese, che aveva bisogno di un uditore; ottenne l'incarico e ricevette subito il presbiterato nel 1618 a Roma. Canonico della Basilica patriarcale liberiana nel 1618. Canonico della Patriarcale Basilica Vaticana, 21 aprile 1619. Referendario dei Tribunali della Segnatura Apostolica di Giustizia e di Grazia, 12 giugno 1619. In seguito, divenne prelato della Sacra Consulta.

Cardinalato

Creato cardinale presbitero nel concistoro dell'11 gennaio 1621, ricevette la berretta rossa il 14 gennaio 1621. Partecipò al conclave del 1621, che elesse papa Gregorio XV. Ricevette il titolo di San Pietro in Montorio il 3 marzo 1621. Poiché il suo patrimonio era un po' inferiore a quello di un cardinale, gli fu conferito il vescovado di Camerino.

Episcopato

Eletto vescovo di Camerino il 2 maggio 1622, fu consacrato il 22 maggio 1622 nella basilica patriarcale liberiana di Roma, dal cardinale Scipione Caffarelli-Borghese, assistito da Raffaele Inviziati(ch), vescovo di Zante, e da Cesare Ventimilia (ch), vescovo di Terracina. Si recò a visitare la sua diocesi per promuovere il restauro della cattedrale, che dotò di preziosi paramenti e di un pulpito.

Partecipò al conclave del 1623, che elesse papa Urbano VIII; il 4 agosto dovette lasciare il conclave poiché aveva contratto la malaria; il nuovo papa fu eletto due giorni dopo. Il 19 settembre 1623 fece testamento e lasciò 1500 scudi al nipote Giovanni Battista.

Morte

Morto il 30 settembre 1623 a Roma. Sepolto nella Chiesa di San Francesco a Ripa, dove fu eretto un modesto monumento con la sua effige dipinta su tela e lo stemma della sua famiglia. Ci sono iscrizioni in suo onore presso il palazzo dell'Università di Fermo e nella casa dove nacque a Fossato di Vico.

Genealogia episcopale

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce genealogia episcopale

Successione degli incarichi

Predecessore: Cardinale presbitero di San Pietro in Montorio Successore: CardinalCoA PioM.svg
Domenico Toschi 3 marzo 1621 - 30 settembre 1623 Giovanni Doria I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Domenico Toschi {{{data}}} Giovanni Doria
Predecessore: Vescovo di Camerino Successore: BishopCoA PioM.svg
Giovanni Severini 2 maggio 1622 - 30 settembre 1623 Giambattista Altieri seniore I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Giovanni Severini {{{data}}} Giambattista Altieri seniore
Bibliografia
Voci correlate