Itinerarium burdigalense
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L'Itinerarium a Burdigala Jerusalem usque et ab Heraclea per Aulonam et per urbem Romam Mediolanum usque, usualmente noto come Itinerarium Burdigalense o Itinerarium Hierosolymitanus, è il più antico racconto conosciuto di un itinerario cristiano. Fu scritto nel 333-334 da un anonimo pellegrino durante il viaggio da Burdigala, l'attuale Bordeaux, fino a Gerusalemme, dov'era diretto per venerare il Santo Sepolcro.
Percorso
Il percorso di andata si snodava dapprima in Gallia lungo la via Domizia; successivamente, valicate le Alpi al Moncenisio, veniva attraversata l'Italia settentrionale lungo la via Postumia da Torino ad Aquileia, per poi imboccare la valle del Danubio e piegare a sud verso Costantinopoli. Su suolo asiatico, passando attraverso la penisola anatolica e la Siria, si giungeva infine a Gerusalemme. Il ritorno seguiva un percorso diverso che passava lungo la via Egnatia attraverso la Macedonia fino ad Aulona (Valona); quindi, dopo l'attraversamento del mare e lo sbarco a Hydruntum (Otranto), proseguiva lungo la via Traiana Calabra e la via Appia fino a Roma, per continuare lungo la via Flaminia e la via Emilia fino a Mediolanum (Milano). Un percorso alternativo prevedeva il viaggio via mare da Gerusalemme a Pisa e quindi si raggiungeva la Gallia lungo la Via Æmilia Scauri poi Via Julia Augusta.
Importanza documentaria
Il documento offre una breve descrizione di Gerusalemme e di altri luoghi visitati in Terrasanta. La sua rilevanza però sta soprattutto nella conferma del buono stato in cui versava nel IV secolo la viabilità consolare romana, e nell'aver tramandato i toponimi adottati in quel periodo per definire città e località minori lungo il percorso.
L'autore, con una prosa scarna, non solo annota le più importanti città toccate, ma anche le mansiones (centri più piccoli muniti di locanda) e le mutationes (luoghi intermedi deputati al solo cambio dei cavalli), indicando per ciascuna tratta la distanza in miglia.
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