Catacomba di San Castulo (Roma)
Catacomba di San Castulo | |
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Collocazione storica | Impero romano |
Civiltà | Cristiana |
Oggetto generico | Area funeraria |
Oggetto specifico | Catacomba |
Dedicazione | San Castulo |
Scopritore | Raffaele Fabretti |
Data scoperta | 1672 |
Datazione | IV secolo |
Materiali | pozzolana |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lazio |
Provincia | Roma |
Comune | Roma |
Diocesi | Diocesi di Roma Vicariatus Urbis |
Primi scavi | |
Datazione scavi | 1864 |
Archeologi | Giovanni Battista de Rossi |
Amministrazione | |
Ente | Pontificia Commissione di Archeologia Sacra |
Telefono | +39 06 4465610 |
Fax | +39 06 4467625 |
Posta elettronica | pcas@arcsacra.va |
Sito web | sito web ufficiale |
Note | |
La catacomba, oggi in pessimo stato di conservazione, è inaccessibile. | |
Coordinate geografiche | |
Roma | |
La Catacomba di San Castulo è un'area funeraria, situata a Roma, in via San Castulo, nei pressi della via Labicana (oggi via Casilina), nel quartiere Tuscolano.
Toponimo
È il primo cimitero fuori Porta Maggiore lungo l'antica via Labicana.
La passio di San Castulo e il De locis sanctis martyrum quae sunt foris civitatis Romae (guida per i pellegrini della fine del VII secolo) collocano la catacomba in iuxta aquaeductum: gli studiosi identificano questo acquedotto con l'acquedotto Claudio lungo la ferrovia Roma-Napoli. Inoltre, i due testi indicano il luogo di sepoltura del martire in arenario: questo è un altro segno che permette di identificare questa catacomba con quella di San Castulo, in quanto, nell'Ottocento, Giovanni Battista de Rossi aveva scoperto che il cimitero era stato ricavato da un'antica cava di pozzolana.
Storia
Il cimitero dovette sorgere nel IV secolo, dopo il martirio di san Castulo, cubicolario di Diocleziano e marito di quella Irene della quali si parla negli Atti di San Sebastiano. Il martire fu sepolto vivo in una fovea qui esistente.
La catacomba fu scoperta per la prima volta nel 1672 da Raffaele Fabretti, che la identificò con quella di San Castulo per aver trovato dei frammenti di iscrizione, nel quale si legge:
« | Martyre dominu Castulu. » |
Nel 1864, in occasione dei lavori per la ferrovia, il cimitero venne riscoperto ed indagato dall'archeologo Giovanni Battista de Rossi. Purtroppo i lavori e i bombardamenti della Seconda Guerra mondiale contribuirono a distruggere molte delle gallerie e dei loculi.
Martiri sepolti nella Catacomba
Due sono i martiri ricordati nel De locis in questa catacomba:
- San Castulo, un cubicolario di Diocleziano, che avrebbe dato rifugio nel palazzo imperiale a molti cristiani perseguitati, tra cui lo stesso papa Caio: scoperto a seguito di un tradimento, subì il martirio. Il Martirologio geronimiano lo commemora il 26 marzo.
- Stratonico, un vescovo martire, di cui però le fonti non dicono assolutamente nulla.
Di certo sappiamo che le spoglie dei due martiri furono traslate da papa Pasquale I (817 - 824) nella Basilica di Santa Prassede.
Descrizione
La catacomba è situata sulla scarpata della linea ferroviaria Roma-Civitavecchia, non appena questa si distacca dalla Roma-Napoli, iniziando la grande curva che la porta all'Ostiense, presso i piloni dell'acquedotto Claudio.
Si tratta di una catacomba costruita su due piani presso un grande arenario.
Il cimitero, oggi in pessimo stato di conservazione, è inaccessibile.
Note | |
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Bibliografia | |
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Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
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