Juan de Cervantes
Juan de Cervantes Cardinale | |
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Lorenzo Mercadante de Bretaña particolare della tomba del cardinale, Cattedrale di Siviglia | |
Età alla morte | circa 73 anni |
Nascita | Lora del Río 1380 ca. |
Morte | Siviglia 25 novembre 1453 |
Sepoltura | Cattedrale di Siviglia |
Nominato vescovo | 28 febbraio 1438 |
Creato Cardinale |
24 maggio 1426 da Martino V (vedi) |
Cardinale per | 27 anni, 6 mesi e 1 giorno |
Incarichi ricoperti | |
Collegamenti esterni | |
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Juan de Cervantes (Lora del Río, 1380 ca.; † Siviglia, 25 novembre 1453) è stato un cardinale spagnolo.
Cenni biografici
Nacque nella città di Lora del Río nell'arcidiocesi di Siviglia (Spagna) attorno al 1380, da Gonzalo Gómez de Cervantes, originario della Galizia, e dalla mogle Beatriz Bocanegra.
Formazione e ministero sacerdotale
Studiò presso l'università di Salamanca dove si addottorò in utroque iure.
Non si hanno dati sulla sua ordinazione sacerdotale. Divenne canonico del capitolo cattedrale di Palencia, abate commendatario dell'abbazia di Hermida. Il 29 gennaio 1415 fu nominato dall'antipapa Benedetto XIII arcidiacono di Calatrava. Nel 1419 divenne arcidiacono a Siviglia e procuratore del re di Castiglia presso la Curia romana. Qui papa Martino V gli concesse l'assoluzione per il sostegno dato dal prelato all'antipapa Benedetto XIII. Nel 1423 divenne canonico del capitolo della cattedrale metropolitana di Burgos e abate commendatario di Salas a Burgos. Nel Concilio di Siena, tenutosi in quella città dal 1423 all'anno seguente, era presidente della nazione spagnola e difese l'autorità pontificia contro gli attacchi dell'ambasciatore aragonese Guillermo Agramunt.
Cardinalato
Papa Martino V nel concistoro del 24 maggio 1426 lo creò cardinale e tre giorni dopo ricevette il titolo cardinalizio di cardinale presbitero di San Pietro in Vincoli.
Prima del 1430 era amministratore della diocesi di Tui-Vigo, carica che tenne sino al 1438. Non partecipò al conclave del 1431 che elesse papa Eugenio IV. Presso il nuovo pontefice sostenne la nomina a cardinale di Domenico Capranica, che fu confermato solo due anni dopo. Il 23 marzo di quell'anno il papa lo nominò arcidiacono di Talavera.
Prese parte al concilio di Basilea dove giunse il 21 novembre 1432. Inizialmente si schierò su posizioni conciliariste e contro il potere papale. Il suo prestigio presso i padri del concilio gli ottenne, dopo sei mesi, l'incarico di giudice unico nelle cause della fede, carica che occupò fino al 20 settembre 1434, quando dovette partire per un ambasciata in Italia e fu sostituito dal cardinale Louis Aleman.
Partì in missione per Firenze il 10 settembre insieme al cardinale Niccolò Albergati. L'11 maggio 1435 i due cardinali comunicarono al concilio il fallimento della missione. Il 26 febbraio 1435 giunse a Roma e durante il soggiorno romano si riconciliò con il pontefice. Il 27 marzo 1436 il cardinale Cervantes ritornò a Basilea come legato del papa per risolvere le difficoltà tra Basilea e il Consiglio di Firenze. Rimase a Basilea per quasi un anno come unico rappresentante del papa. In quel periodo Enea Silvio Piccolomini, futuro papa Pio II, divenne il suo segretario privato.
Nel 1437 fu nominato amministratore apostolico della diocesi di Avila, carica che tenne sino al 1441. Dopo la sospensione del papa da parte del Consiglio di Basilea il 24 gennaio 1438, fu nominato insieme ad altri per amministrare gli Stati pontifici, funzione che non dovette concretamente svolgere.
In questo periodo, mentre risiedeva presso l'abbazia Maris Stella di Wettingen, redasse gli statuti dei Canonici Regolari della Congregazione Ospedaliera del Gran San Bernardo, che furono promulgati con forza di legge il 15 maggio 1438. Nei cinquantatré capitoli dell'ordinanza si definiva dettagliatamente l'organizzazione dell'ospitalità bernardina[1].
Nel 1439 non fu presente ai lavori del concilio di Ferrara-Firenze, né partecipò al conclave tenutosi a Basilea che elesse l'antipapa Felice V. Nel 1440 rientrò in patria a Valladolid. Il 15 settembre celebrò le nozze del principe Enrique (futuro re Enrico IV di Castiglia) con Blanca de Navarra.
All'inizio del 1441 ricevette il re Giovanni II di Castiglia ad Avila. L'anno seguente fu nominato Amministratore della diocesi di Segovia. Papa Eugenio IV lo nominò legato in Lombardia. Il 7 marzo 1446 mutò titolo cardinalizio assumendo la guida della sede suburbicaria di Ostia e Velletri, pur mantenendo le altre commende e l'amministrazione apostolica di Segovia.
Non partecipò al conclave del 1447 che elesse papa Nicolò V. Questi lo nominò amministratore della sede metropolitana di Siviglia il 7 aprile 1449, carica che tenne sino alla morte. Il 13 agosto 1452 fu nominato legato a latere presso il re d'Inghilterra per negoziare la pace con la Francia.
Morte
Morì a Siviglia il 25 novembre 1453. È sepolto nella cappella di San Ermenegildo, che egli stesso aveva fatto costruire nella cattedrale metropolitana di Siviglia.
Successione degli incarichi
Predecessore: | Cardinale presbitero di San Pietro in Vincoli | Successore: | |
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João Afonso Esteves da Azambuja | 24 maggio 1426 - 7 marzo 1446 | Nicola Cusano |
Predecessore: | Cardinale vescovo di Ostia e Velletri | Successore: | |
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Antonio Correr | 7 marzo 1446 - 25 novembre 1453 | Giorgio Fieschi |
Note | |
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