Antonio Correr
Antonio Correr (Venezia, 15 luglio 1359; † Padova, 19 gennaio 1445) è stato un vescovo e cardinale italiano.
Cenni biografici
Nacque a Venezia il 15 luglio 1359 da Chiara Venier moglie di Filippo di Nicolò, del ramo dei Correr a Castello, fratello di papa Gregorio XII. Antonio era cugino di papa Eugenio IV e del cardinale Angelo Barbarigo. Il cugino Eugenio era figlio di Bariola, sorella del padre, mentre Angelo era figlio di Caterina altra sorella paterna.
Con suo cugino Gabriele Condulmer e suo zio Angelo Correr fu tra i fondatori della congregazione dei Canonici Regolari di San Giorgio in Alga a Venezia.[1]
Episcopato
Nel 1405 fu nominato vescovo titolare di Metone e consacrato dallo zio pontefice, co-consacratori mons. Agostino da Lanzano (Cacciaguerra),[2] vescovo di Spoleto e antico tesoriere, da mons. Guglielmo della Vigna,[3] O.S.B., vescovo di Todi e antico tesoriere anch'egli, da mons. Giacomo Ciera,[4] vescovo di Chirone a Creta, di origine veneziana e da padre Antonio Correr,[5], O.P. vescovo titolare di Asolo e suo cugino.
Nipote del Papa e membro della corte pontificia, ebbe un ruolo di primo piano nei negoziati che si svolsero tra il 1407 e il 1408 per porre fine allo scisma che opponeva Gregorio XII a Benedetto XIII, con l'abdicazione concertata dei due papi. Fu inviato a Marsiglia il 27 febbraio 1407 e ne ritornò alla fine di maggio latore di una convenzione firmata dai rappresentanti di Benedetto XIII che fissava Savona come luogo dell'incontro fra i due pontefici. Gregorio XII non approvò la scelta.
Trasferito alla sede vescovile di Bologna, gli fu impedito di prendere possesso della carica dal cardinal legato Baldassarre Cossa, il futuro antipapa Giovanni XXIII, che considerava Gregorio XII illegittimo (avrebbe rinunciato al posto al momento della sua promozione al cardinalato). Lo zio Papa lo nominò nel 1408 e fino al 1409 fu suo vicario patriarcale a Costantinopoli.
Cardinalato
Lo zio lo creò cardinale presbitero col titolo di San Pietro in Vincoli nel concistoro del 9 maggio 1408: un anno dopo, su richiesta del Papa, optò per la sede suburbicaria di Porto-Santa Rufina.
Collezionò quindi numerosi incarichi nella Curia pontificia: camerlengo di Santa Romana Chiesa (1412), legato pontificio in Germania e nelle Fiandre (1408), arciprete della Basilica di San Pietro in Vaticano (1420-1434), legato pontificio di Perugia e dell'Umbria, abate commendatario di svariate abbazie, tra cui quella di San Zeno di Verona.
Nel 1423 il Correr partecipò al concilio convocato a Siena da Martino V. Vi giunse nel settembre insieme con il cardinale Alfonso Carrillo con il compito di rassicurare i padri conciliari circa la loro autonomia e nello stesso tempo trattare con i Senesi inquieti per la decisione del concilio di trasferirsi a Basilea.
Nel 1431, la morte di Martino V e l'elezione del cugino Gabriele Condulmer con il nome di Eugenio IV non ebbero per il Correr le felici conseguenze che ci si poteva aspettare, nonostante la nomina alla sede vescovile di Ostia, vacante dalla morte del cardinale Jean Allarmet de Brogny e l'invio il 4 aprile come legato per concludere la pace tra i Fiorentini e i Senesi.
Correr prese parte, in contrasto con il cugino, al concilio di Basilea che fu convocato il 23 luglio 1431. Eugenio IV vi si oppose con bolla del 18 dicembre che annunciava lo scioglimento del concilio e ne fissava la ripresa a Bologna entro diciotto mesi. Raggiunse il concilio prima del 2 aprile 1433, fu incorporato il 6 nell'Assemblea, il 20 fu nominato penitenziere, per il caso in cui il cardinal legato avesse rifiutato questa carica, cosa che a quanto pare avvenne.
Come cardinale vescovo presiedette alle funzioni liturgiche più solenni. Il 18 giugno 1434 fu incaricato dal concilio dello studio della riforma del calendario, in considerazione delle sue conoscenze astronomiche e dal 9 agosto fece parte della commissione istituita per la riforma dei canonici regolari. Il 20 settembre lasciò Basilea con l'intenzione di recarsi dal Papa. Cacciato da Roma, Eugenio IV si era rifugiato a Firenze nel mese di giugno. Non si sa se fra i due cugini ebbe luogo la riconciliazione ma i loro contrasti furono sicuramente appianati, perché i registri della Camera apostolica attestano che nel novembre 1435 il Correr ricevette la commenda della ricca abbazia camaldolese della Vangadizza, nella diocesi di Adria, tassata per una rendita di mille fiorini.
Morte
Negli ultimi anni di vita il cardinale Correr si ritirò a Padova nel monastero di san Giovanni Battista dal Venda.[6] Qui morì il 19 gennaio 1445.
Opere
Uomo di vasta cultura umanistica (scrisse vari lavori letterari oggi perduti), lasciò alla sua morte una raccolta di centoventi preziosi codici alla Congregazione di S. Giorgio in Alga, ai cui ideali di carità e di purezza di vita era rimasto fedele sin dagli anni della giovinezza. La sua sensibilità per le correnti più attive della religiosità contemporanea è testimoniata, inoltre, dai vincoli di amicizia che lo legarono a san Giovanni da Capestrano, a Sant'Antonino Pierozzi e a san Bernardino da Siena.
Conclavi
Durante il suo cardinalato vi furono quattro conclavi, ma egli partecipò solo a due di essi:
- conclave del 1417, che elesse papa Martino V
- conclave del 1431, che elesse papa Eugenio IV
Genealogia episcopale
Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale |
- Papa Gregorio XII
- Cardinale Antonio Correr, C.R.S.A.
Successone degli incarichi
Predecessore: | Vescovo titolare di Metone | Successore: | |
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Ludovico Morosini[7] | 24 febbraio - 31 marzo 1407 | Francesco Franceschi (Novello)[8] |
Predecessore: | Vescovo di Bologna | Successore: | |
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Bartolomeo Raimondi, O.S.B. | 31 marzo 1407-2 novembre 1412 | Niccolò Albergati, O.Cart. |
Predecessore: | Cardinale presbitero di San Pietro in Vincoli | Successore: | |
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Antonio Arcioni | 9 maggio 1408-9 maggio 1409 | João Afonso Esteves (obbedienza pisana) |
Predecessore: | Cardinale vescovo di Porto e Santa Rufina | Successore: | |
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Berenguer de Anglesola (obbedienza avignonese) |
9 maggio 1409-14 marzo 1431 | Branda Castiglioni |
Predecessore: | Decano del Collegio Cardinalizio | Successore: | |
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Enrico Minutolo | 2 luglio 1409-4 luglio 1415 | Angelo Correr | I |
| |||
Giordano Orsini | dopo il 29 maggio 1438-19 gennaio 1445 | Giovanni Berardi | II |
Predecessore: | Camerlengo di Santa Romana Chiesa | Successore: | |
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Enrico Minutolo | dopo il 17 giugno 1412-30 ottobre 1414 | Pietro di Foix |
Predecessore: | Amministratore apostolico di Cittanova | Successore: | |
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Tommaso Tomassini (Paruta)[9], O.P. (vescovo) |
25 aprile 1420-26 febbraio 1421 | Daniele Scoti (vescovo) |
Predecessore: | Arciprete della Basilica di San Pietro | Successore: | |
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Alamanno Adimari | dopo il 17 settembre 1422 - 1434 | Giordano Orsini |
Predecessore: | Legato apostolico di Perugia e dell'Umbria | Successore: | |
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- | 29 aprile 1424-25 ottobre 1425 | Pietro Donà |
Predecessore: | Cardinale vescovo di Ostia e Velletri | Successore: | |
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Jean Allarmet de Brogny | 14 marzo 1431-19 gennaio 1445 | Juan de Cervantes |
Predecessore: | Amministratore apostolico di Rimini | Successore: | |
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Leale Malatesta[10] (vescovo) |
10 ottobre - 21 novembre 1435 | Cristoforo di San Marcello[11] (vescovo) |
Predecessore: | Amministratore apostolico di Cervia | Successore: | |
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Cristoforo di San Marcello[12] (vescovo) |
21 novembre 1435-1º luglio 1440 | Pietro Barbo |
Predecessore: | Penitenziere Maggiore | Successore: | |
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Giordano Orsini | maggio-giugno 1433 | Giordano Orsini |
Note | |
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Bibliografia | |
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- Canonici regolari italiani
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- Italiani del XV secolo
- Vescovi di Modone
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- Cardinali presbiteri di San Pietro in Vincoli
- Abati commendatari di San Zeno (Verona)
- Cardinali vescovi di Porto-Santa Rufina
- Decani del Collegio cardinalizio
- Cardinali Camerlenghi
- Amministratori apostolici di Cittanova
- Arcipreti della Basilica di San Pietro
- Legati pontifici di Perugia e dell'Umbria
- Cardinali vescovi di Ostia
- Amministratori apostolici di Rimini
- Amministratori apostolici di Cervia
- Penitenzieri Maggiori della Penitenzieria Apostolica
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