Leonardo Patrasso
Leonardo Patrasso, O.P. Cardinale | |
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Chiostro di Ognissanti, Firenze, ritratto del cardinale Patrasso, Alfonso e Francesco Boschi, (1642-43) | |
Età alla morte | circa 81 anni |
Nascita | Guarcino 1230 ca. |
Morte | Lucca 7 dicembre 1311 |
Sepoltura | Chiesa domenicana di san Romano, Lucca |
Nominato vescovo | 16 settembre 1290 da papa Niccolò IV |
Consacrazione vescovile | non si hanno informazioni |
Elevazione ad Arcivescovo | 20 luglio 1299 da papa Bonifacio VIII |
Creato Cardinale |
2 marzo 1300 da Bonifacio VIII (vedi) |
Cardinale per | 11 anni, 9 mesi e 5 giorni |
Incarichi ricoperti | |
Collegamenti esterni | |
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Leonardo Patrasso , anche Leonardo da Guarcino o Leonardo da Patrasso[1] (Guarcino, 1230 ca.; † Lucca, 7 dicembre 1311) è stato un cardinale e arcivescovo italiano.
Cenni biografici
Nacque verosimilmente tra il quarto e il quinto decennio del XIII secolo, probabilmente a Guarcino; il padre Pietro era membro della famiglia dei Conti, imparentato con i Caetani e appartenente alla piccola nobiltà della Campagna, la madre Perna era figlia di Filippo (II) di Jenne, un ramo collaterale dei Conti di Segni.
Dal testamento che Leonardo dispose nel 1311 si evince la sua appartenenza all'Ordine dei Frati Predicatori; suggerita non solamente dalla tipologia delle opere letterarie in suo possesso, ma anche dalla disposizione testamentaria che prevedeva la propria sepoltura nella chiesa domenicana della città in cui fosse deceduto. La presenza di domenicani tra gli esecutori testamentari ne avvalora ulteriormente l'appartenenza. Il suo ritratto nella nel chiostro fiorentino di Ognissanti, opera dei fratelli Alfono e Francesco Boschi[2], farebbero pensare a una sua appartenenza all'Ordine francescano.
Ministero episcopale
Fu canonico della cattedrale di Alatri e nel 1290 nominato vescovo della medesima città. Il 3 gennaio 1295 fu trasferito alla diocesi di Jesi e 17 giugno 1297 a quella di Aversa. Il 20 luglio 1299 fu elevato arcivescovo di Capua, conservando in commenda quella di Aversa.
Il conferimento di queste ultime due cariche deve porsi in relazione all'importanza che l'area rivestiva per la famiglia Caetani, i cui membri avevano acquistato proprietà e beneficiato di feudi donati dai primi regnanti di casa d'Angiò. Ad attestare direttamente i legami del Leonardo con i monarchi di Sicilia è il dono, fatto da Carlo II d'Angiò, di una pregevolissima Bibbia legata in bianco, citata nel testamento.
Cardinalato
Suo nipote Benedetto Caetani, divenuto papa con il nome di Bonifacio VIII, lo chiamò a Roma per crearlo cardinale nel concistoro del 2 marzo 1300, assumendo la sede suburbicaria di Albano. Sottoscrisse le bolle papali dal 2 ottobre 1300 al 16 febbraio 1302. Il 1° settembre 1301, il papa gli affidò l'incarico di curare nel Principato di Acaia, nella provincia del Principato di Atene, nell'isola di Creta e in quelle adiacenti la raccolta della decima triennale destinata a finanziare il tentativo angioino di riconquistare la Sicilia occupata da un ventennio dagli Aragonesi.
Dopo la morte di Bonifacio VIII fu tra i diciotto cardinali che presero parte al conclave del 1303 e che elessero il 22 ottobre 1303 il cardinale domenicano Niccolò Boccassini che prese il nome di papa Benedetto XI. Sottoscrisse le bolle papali emesse il 13 marzo 1304.
Partecipò anche al travagliato conclave che, apertosi il 18 luglio 1304 a Perugia, si concluse il 5 giugno dell'anno seguente con l'elezione del francese Clemente V e il conseguente trasferimento della Sede apostolica in Francia, dove anch'egli avrebbe soggiornato in più occasioni.
In occasione del processo alla memoria di Bonifacio VIII, che Clemente V fu costretto ad avviare a partire dal settembre 1309 su pressione del re di Francia, il cardinale difese sempre strenuamente il nipote papa Caetani.
Fu decano del Sacro Collegio dei Cardinali dal 1309. Nel luglio del 1311 fu inviato da papa Clemente V, con Niccolò Alberti, e Luca Fieschi, presso il campo di Enrico VII di Lussemburgo che cingeva d'assedio Brescia, con il compito di accompagnarlo nel suo viaggio verso Roma per l'incoronazione imperiale. Seguì poi l'esercito tedesco lungo la strada per Roma; giunto a Lucca, provato dall'età e dalle fatiche si ammalò e fu ricoverato negli alloggi attigui alla chiesa di san Frediano.
Morì in quella città il 7 dicembre 1311 mentre era in viaggio verso Roma assieme ad altri due cardinali per l'incoronazione dell'imperatore Enrico VII. Fu sepolto, come da sue volontà testamentarie, nella chiesa domenicana di san Romano a Lucca.
Successione degli incarichi
Predecessore: | Vescovo titolare di Modone | Successore: | |
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Landolfo | prima del 1273 – 17 giugno 1297 | Pietro Correr (amministratore apostolico) |
Predecessore: | Vescovo di Alatri | Successore: | |
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Giacomo Tomasi Caetani, O.F.M. (amministratore apostolico) |
16 settembre 1290 – 24 marzo 1295 | Rinaldo[3] |
Predecessore: | Vescovo di Jesi | Successore: | |
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Giovanni d'Uguccione[4] | 24 marzo 1295 – 17 giugno 1297 | Francesco degli Alfani[5] |
Predecessore: | Vescovo di Aversa | Successore: | |
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Landolfo Brancaccio | 17 giugno 1297 – 20 luglio 1299 | Pietro Turrite[6] |
Predecessore: | Amministratore apostolico di Ostia e Velletri | Successore: | |
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Hugues Aycelin de Montaigut, O.P. (cardinale vescovo) |
25 febbraio 1298 – febbraio 1299 | Niccolò Boccassini, O.P. (cardinale vescovo) |
Predecessore: | Arcivescovo metropolita di Capua | Successore: | |
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Pietro Gerra | 20 luglio 1299 – 2 marzo 1300 | Alberto[7] |
Predecessore: | Cardinale vescovo di Albano | Successore: | |
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Gonzalo Gudiel | 2 marzo 1300 – 7 dicembre 1311 | Arnaud d'Aux |
Predecessore: | Decano del Collegio cardinalizio | Successore: | |
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Giovanni Boccamazza | dopo il 10 agosto 1309 – 7 dicembre 1311 | Giovanni da Morrovalle, O.F.M. |
Note | |
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Bibliografia | |
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- Domenicani italiani
- Italiani del XIII secolo
- Italiani del XIV secolo
- Vescovi di Modone
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