Santa Teresa di Calcutta
Santa Teresa di Calcutta, M.C. Religiosa | |
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al secolo Anjeza Gonxhe Bojaxhiu | |
Santa | |
Fondatrice delle Missionarie della Carità | |
Età alla morte | 87 anni |
Nascita | Skopje , Macedonia 26 agosto 1910 |
Morte | Calcutta 5 settembre 1997 |
Sepoltura | presso la sede delle Missionarie della carità di Calcutta |
Appartenenza | Istituto della Beata Vergine Maria (1931-1948) Missionarie della Carità (1950-1997) |
Professione religiosa | Calcutta, 24 maggio 1937 |
Iter verso la canonizzazione | |
Venerata da | Chiesa cattolica |
Venerabile il | 20 dicembre 2002, da Giovanni Paolo II |
Beatificazione | 19 ottobre 2003, da Giovanni Paolo II |
Canonizzazione | 4 settembre 2016, da Francesco |
Ricorrenza | 5 settembre |
Santuario principale | Casa madre delle Missionarie della Carità, Calcutta |
Patrona di | Giornate Mondiali della Gioventù |
Collegamenti esterni | |
Sito ufficiale o di riferimento Biografia su vatican.va Scheda su santiebeati.it |
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Nel Martirologio Romano, 5 settembre, n. 10:
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Santa Teresa di Calcutta, al secolo Anjeza Gonxhe Bojaxhiu (Skopje , Macedonia, 26 agosto 1910; † Calcutta, 5 settembre 1997) è stata una vergine, religiosa e fondatrice albanese naturalizzata indiana della congregazione religiosa delle Missionarie della Carità. Il suo lavoro tra i poveri di Calcutta l'ha resa una delle persone più famose al mondo. È stata insignita del Premio Nobel per la Pace nel 1979 e del Premio Artigiano della Pace il 27 marzo 1988. Il 19 ottobre 2003 è stata proclamata beata da papa Giovanni Paolo II e santa il 4 settembre 2016 da papa Francesco.
Biografia
La vocazione e l'ingresso nella vita religiosa
Nata il 26 agosto 1910 in una benestante famiglia di genitori albanesi, Kolë Bojaxhiu e Drane Bernaj[2], di religione cattolica, all'età di otto anni perse il padre e la sua famiglia si trovò in gravi difficoltà finanziarie. A partire dall'età di quattordici anni partecipò a gruppi di carità organizzati dalla sua parrocchia e nel 1928, a diciotto anni, decise di prendere i voti entrando come aspirante tra le Dame Inglesi. Inviata nel 1929 in Irlanda a svolgere la prima parte del suo noviziato, nel 1931, dopo aver preso i voti e assunto il nome di Maria Teresa, ispirandosi a Santa Teresa di Lisieux partì per l'India per completare i suoi studi. Diventò insegnante presso il collegio cattolico di Saint Mary's High School di Entally, sobborgo di Calcutta, frequentato soprattutto dalle figlie dei coloni inglesi. Negli anni che trascorse alla Saint Mary si distinse per le sue innate capacità organizzative, tanto che nel 1944 fu nominata direttrice.
Le Missionarie della Carità
L'incontro con la povertà drammatica della periferia di Calcutta spinge la giovane Teresa a una profonda riflessione interiore: ebbe, come scrisse nei suoi appunti, "una chiamata nella chiamata". Nel 1948 ebbe l'autorizzazione dal Vaticano ad andare a vivere da sola nella periferia della metropoli, a condizione che continuasse la vita religiosa. Nel 1950, fonda la congregazione delle Missionarie della carità, la cui missione era quella di prendersi cura dei "più poveri dei poveri" e "di tutte quelle persone che si sentono non volute, non amate, non curate dalla società, tutte quelle persone che sono diventate un peso per la società e che sono rifuggite da tutti". Le prime aderenti furono dodici ragazze, tra cui alcune sue ex allieve alla Sant Mary. Stabilì come divisa un semplice sari bianco a strisce azzurre, che pare fu scelto da Madre Teresa perché era il più economico fra quelli in vendita in un piccolo negozio.
Nel 1952 si trasferì in un tempio indù abbandonato donatole dall'arcidiocesi di Calcutta che convertì nella Casa Kalighat per i morenti (poi chiamata Kalighat, casa dei puri di cuore: Nirmal Hriday), aiutata da funzionari indiani[3].
La vicinanza a un tempio indù, provoca la dura reazione di questi ultimi che accusano Madre Teresa di proselitismo e cercano con massicce dimostrazioni di allontanarla. La polizia, chiamata dalla missionaria, forse intimorita dalle violente proteste, decide arbitrariamente di arrestare Madre Teresa. Il commissario entrato nell'ospedale e pare dopo aver visto le cure che essa amorevolmente dava a un bambino mutilato, decise di lasciar perdere. Col tempo, però il rapporto fra Madre Teresa e gli indiani indù si rafforzò e anche se le incomprensioni rimasero, si giunse a una convivenza pacifica.
Le persone portate all'ospizio venivano assistite e avevano la possibilità di morire con dignità secondo i riti della loro fede: ai musulmani si leggeva il Corano, agli indù si dava acqua dal Gange e i cattolici ricevevano l'Unzione dei Malati[4].
In seguito Madre Teresa aprì una casa per lebbrosi chiamata Shanti Nagar (cioè Città della Pace),[5] e altri lebbrosari in tutta Calcutta; poi un orfanotrofio.
La fama mondiale e l'espansione internazionale dell'Ordine
La fama internazionale di Madre Teresa crebbe enormemente dopo un fortunato servizio della BBC del 1969 titolato Qualcosa di bello per Dio e realizzato dal giornalista Malcolm Muggeridge. Il servizio documentò il lavoro delle suore fra i poveri di Calcutta ma durante le riprese alla Casa per i Morenti, a causa delle scarse condizioni di luce, si ritenne che la pellicola si potesse essere rovinata. Tuttavia lo spezzone, quando fu inserito nel montaggio, apparve ben illuminato. I tecnici sostennero che fu merito del nuovo tipo di pellicola utilizzato ma Muggeridge si era convinto che fosse un miracolo: pensò che la luce divina di Madre Teresa avesse illuminato il video e si convertì al cattolicesimo.
Nel febbraio 1965, papa Paolo VI concesse alle Missionarie della Carità il titolo di "congregazione di diritto pontificio" e la possibilità di espandersi anche fuori dall'India. Nel 1967 fu aperta una casa in Venezuela, a cui seguirono sedi in Africa, Asia, Europa, Stati Uniti nel corso di tutti gli anni settanta e ottanta. La Congregazione si ampliò con la nascita di un ramo contemplativo e di due organizzazioni laicali, aperte cioè anche ai laici. Nel 1981 fu fondato il movimento Corpus Christi aperto ai sacerdoti secolari. L'11 dicembre 1979, ottenne infine, il riconoscimento più prestigioso: il Premio Nobel per la Pace. Rifiutò il convenzionale banchetto cerimoniale per i vincitori e chiese che i 6000 dollari di fondi fossero destinati ai poveri di Calcutta, che avrebbero potuto essere sfamati per un anno intero: "Le ricompense terrene sono importanti solo se utilizzate per aiutare i bisognosi del mondo". Alle numerose domande dei giornalisti rispose nel modo ironico e provocatorio che la caratterizzò sempre e dopo aver ricevuto il premio, attaccò duramente l'aborto.
Nel corso degli anni Ottanta nasce l'amicizia fra papa Giovanni Paolo II e Madre Teresa i quali si ricambiano visite reciproche. Grazie all'appoggio di papa Wojtyla, Madre Teresa riuscì ad aprire ben tre case a Roma, fra cui una mensa nella Città del Vaticano dedicata a Santa Marta, patrona dell'ospitalità. Negli anni novanta, le Missionarie della Carità superarono le quattromila unità con cinquanta case sparse in tutti i continenti.
Intanto però le sue condizioni peggiorarono: nel 1989 in seguito a un infarto le fu applicato un pacemaker, nel 1991 si ammalò di polmonite, nel 1992 ebbe nuovi problemi cardiaci.
Si dimise da superiora della Congregazione ma in seguito a un ballottaggio fu rieletta praticamente all'unanimità, contando solo qualche voto astenuto. Accettò il risultato e rimase alla guida della congregazione. Nell'aprile del 1996 Madre Teresa cadde e si ruppe la clavicola.
Il 13 marzo 1997 lasciò definitivamente la guida delle Missionarie della Carità. A marzo incontrò papa Giovanni Paolo II per l'ultima volta, prima di rientrare a Calcutta dove morì il 5 settembre, all'età di ottantasette anni e dove è sepolta presso la sede delle Missionarie della carità[6]. Sulla semplice tomba bianca è stato inciso un verso del Vangelo di Giovanni:
« | Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi. » | |
La sua scomparsa suscitò grande commozione nel mondo intero: l'India le riservò solenni funerali di stato che videro un'enorme partecipazione popolare e la presenza di importanti autorità del mondo intero. Il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Javier Pérez de Cuéllar arrivò persino a dichiarare: "Lei è le Nazioni Unite. Lei è la pace nel mondo." Nawaz Sharif, il Primo Ministro del Pakistan disse, inoltre, che Madre Teresa era "un raro e unico individuo che ha vissuto a lungo per più alti scopi. La sua lunga vita di devozione alla cura dei poveri, dei malati e degli svantaggiati è stata uno dei più grandi esempi di servizio alla nostra umanità."
A soli due anni dalla sua morte, Giovanni Paolo II fece aprire con una deroga speciale, il processo di beatificazione che si concluse nell'estate del 2003 e fu quindi beatificata il 19 ottobre dello stesso anno.
L'arcidiocesi di Calcutta ha aperto già nel 2005 il processo per la canonizzazione.
Il 5 settembre 2007, per la ricorrenza del decimo anno dalla morte, papa Benedetto XVI ha celebrato in Vaticano un messa solenne alla presenza dell'arcivescovo di Calcutta.
Influenza francescana
Anche se non c'è una diretta connessione tra l'Istituto di Madre Teresa e l'Ordine francescano, è conosciuta come grande ammiratrice di Francesco d'Assisi: la vita e l'opera di Teresa mostrano chiare influenze della spiritualità francescana.
Le suore recitano la preghiera della pace di Francesco ogni mattina prima di colazione e molti dei voti e dell'enfasi dei suoi ministri sono simili.
Nel 1982 Madre Teresa persuase gli israeliani e i palestinesi, che erano nel mezzo di un conflitto, a cessare il fuoco per un tempo sufficiente a soccorrere e a portar via 37 pazienti mentalmente handicappati da un ospedale assediato a Beirut.
Quando le barriere dell'Europa dell'Est crollarono, essa ampliò i suoi sforzi nei paesi comunisti che l'avevano rigettata, imbarcandosi in decine di progetti.
Madre Teresa è anche conosciuta per i suoi libri di spiritualità cristiana e di preghiere, alcuni dei quali furono scritti insieme al suo amico Frère Roger.
Riconoscimenti
- 1962: Premio Magsaysay per la Pace e l'Intesa Internazionale; premio indiano Padma Shri
- 1971: Premio della Pace papa Giovanni XXIII, assegnatole da papa Paolo VI; Premio Kennedy
- 1972: Premio Nehru per la promozione della pace e della comprensione internazionale
- 1973: Premio Templeton
- 1975: Premio Internazionale Albert Schweitzer
- 1978: Premio Balzan per l'umanità, la pace e la fratellanza tra i popoli "per l'eccezionale abnegazione con la quale ha dedicato tutta la sua vita per soccorrere, in India e in altri paesi del mondo, le vittime della fame, della miseria e delle malattie, gli abbandonati e i morenti, tramutando in azione instancabile il suo amore per l'umanità sofferente."
- 1979 e 1980: Bharat Ratna, la più alta onorificenza civile dell'India
- Nobel per la pace 1979 "Per il lavoro compiuto nella lotta per vincere la povertà e la miseria, che costituiscono anche una minaccia per la pace". Nel discorso di premiazione[7] disse di accettarlo esclusivamente a nome dei poveri e presentò l'aborto come il principale pericolo in grado di minacciare la pace nel mondo. Rifiutò il convenzionale banchetto cerimoniale per i vincitori e chiese che i 6000 dollari di fondi fossero destinati ai poveri di Calcutta, che avrebbero potuto essere sfamati per un anno intero: "le ricompense terrene sono importanti solo se utilizzate per aiutare i bisognosi del mondo". Alla domanda: "Cosa possiamo fare per promuovere la pace mondiale?", rispose: "Andate a casa e amate le vostre famiglie". (17 ottobre 1979).
- 1981: assegnazione della Legion d'Honneur da Jean-Claude Duvalier
- 1985: Medal of Freedom da Ronald Reagan
- Artigiano della Pace 1988 da Ernesto Olivero[8]
- 1996: nominata Cittadina Onoraria degli Stati Uniti e Medaglia d'Oro Congressuale
Altro:
- Fu la prima persona non politica a essere raffigurata da vivente su un francobollo postale
- Ricevette diverse laureae honoris causa da parte di diverse università
- Durante la sua vita e dopo la sua morte, fu più volte eletta dalla Lista Gallup delle persone più ammirate e nel 1999 fu eletta "persona più ammirata del XX secolo"
Visioni politiche e sociali
Madre Teresa ha spesso condannato l'aborto e i metodi di contraccezione artificiali nei suoi incontri con esponenti politici di tutto il mondo. Nel discorso tenuto alla consegna del Premio Nobel, dichiarò:
« | Sento che oggigiorno il più grande distruttore di pace è l'aborto, perché è una guerra diretta, una diretta uccisione, un diretto omicidio per mano della madre stessa. [...] Perché se una madre può uccidere il suo proprio figlio, non c'è più niente che impedisce a me di uccidere te e a te di uccidere me. » | |
((EN) Nobel Lecture su nobelprize.org, Nobelprize.org, 11-12-1979. URL consultato il 30-08-2008)
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Nel 1987, Madre Teresa è diventata presidente onoraria dei Movimenti per la Vita di tutto il mondo[9].
Madre Teresa si espresse chiaramente anche contro il divorzio, che individuò come un immorale abominio e che sostenne dovesse essere reso illegale. Nel 1996 organizzò una campagna per il no al referendum che intendeva introdurre il divorzio in Irlanda, fallendo per poco nel suo intento.
Sosteneva anche l'ecumenismo e l'apertura alle religioni non-cristiane. Affermò infatti:
« | C'è un solo Dio, ed è Dio per tutti; è per questo importante che ognuno appaia uguale dinnanzi a Lui. Ho sempre detto che dobbiamo aiutare un indù a diventare un indù migliore, un musulmano a diventare un musulmano migliore e un cattolico a diventare un cattolico migliore. Crediamo che il nostro lavoro debba essere d'esempio alla gente. Attorno noi abbiamo 475 anime: di queste, solo 30 famiglie sono cattoliche. Le altre sono indù, musulmane, sikh... Sono tutti di religioni diverse, ma tutti quanti vengono alle nostre preghiere » | |
(Lucinda Yardey, Mother Teresa: A Simple Path, Ballantine Books, 1995)
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Miracoli per la beatificazione e la canonizzazione
Primo miracolo
In seguito alla morte di Madre Teresa, nel 1997, la Santa Sede intraprese il processo di beatificazione, il primo passo verso la canonizzazione. Questo processo richiede la documentazione di un miracolo avvenuto per intercessione di Madre Teresa. Nel 2002 il Vaticano ha riconosciuto come miracolo la guarigione di un tumore presente nell'addome di una donna indiana, Monica Besra, a seguito dell'applicazione sulla zona colpita da tumore di un ciondolo con, all'interno, l'immagine di Madre Teresa. Monica Besra affermò che un fascio di luce fuoriuscì dal ciondolo guarendole il tumore. È stata ufficialmente beatificata da papa Giovanni Paolo II il 19 ottobre 2003 con il nome di "Beata Teresa di Calcutta".
Secondo miracolo
Il secondo miracolo necessario per la proclamazione della santità è stato riconosciuto nella guarigione improvvisa e inspiegabile, avvenuta il 10 settembre 2008, dell'ingegnere brasiliano Marcilio Haddad Andrino, da una grave patologia cerebrale. Madre Teresa è stata proclamata santa il 4 settembre 2016 da papa Francesco.
Opere
- Tu mi porti l'amore, Città Nuova, 1976
- La gioia di darsi agli altri, San Paolo Edizioni, 1987
- Missione d'amore, Rusconi, 1994
- Il cammino semplice, Mondadori, 1995
- La mia regola, Piemme, 1995
- Sorridere a Dio, San Paolo Edizioni, 1996
- La gioia di amare, Mondadori, 1997
- Non c'è amore più grande, Rizzoli, 1997
- Ti offro il mio cuore, o Signore, Mondadori, 1998
- La mia vita, Bompiani, 2001
- Vivi davvero!, Edizioni Paoline, 2003
- Alla scuola della carità. Le mie preghiere, Rizzoli, 2006
Predecessore: | Superiore Generale delle Missionarie della Carità | Successore: | |
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nessuno | 1950 -1997 | Nirmala Joshi |
Note | |
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Bibliografia | |
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Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
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- Santi particolari e locali del martirologio del 5 settembre
- Religiosi albanesi
- Religiosi per nome
- Professioni religiose del 1937
- Suore del XX secolo
- Venerabili proclamati nel 2002
- Venerabili proclamati da Giovanni Paolo II
- Beati proclamati nel 2003
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- Santi canonizzati nel XXI secolo
- Santi canonizzati da Francesco
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