Zebedeo




Zebedeo Personaggio del Nuovo Testamento | |
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Marco Basaiti, Vocazione dei figli di Zebedeo (part. Zebedeo), 1510, olio su tavola; Venezia, Gallerie dell'Accademia | |
Nascita | Betania I secolo a.C. |
Morte | Betania I secolo |
Zebedeo (Betania, I secolo a.C.; † Betania, I secolo) è un personaggio del Nuovo Testamento, pescatore [[|]].
Biografia
Zebedeo (in greco Ζεβεδαίος, Zebedaíos) è un personaggio nominato nel Nuovo Testamento, marito di Salomè[1] e padre dei due apostoli Giacomo il Maggiore e Giovanni.
Il suo nome deriva dall'ebraico Zabhdaj, abbreviazione di Zěbhadhjāh, "dono di YHWH"[2]; esso appare in Mt 4,21; 10,2; 20,20; 26,37; 27,56 ; Mc 1,19-20; 3,17; 10,35 ; Lc 5,10 ; Gv 21,2 . La moglie è menzionata in Mt 20,20; 27,56 .
Probabilmente era oriundo di Betania. Nell'episodio della chiamata dei due figli a lasciare tutto e a seguire Gesù per diventare pescatori di uomini dice che Giacomo e Giovanni lasciano "la barca e il loro padre" (Mt 4,22 ) nel passo parallelo di Mc 1,20 si specifica la presenza di garzoni: la famiglia praticava la pesca sul lago di Tiberiade e dava lavoro anche ad altri; Pietro e Andrea erano soci di Zebedeo e dei suoi figli (Lc 5,10 ).
Dal fatto che Salomè poté seguire ed assistere Gesù durante la sua vita pubblica fino al Calvario si può dedurre che Zebedeo era morto prima della passione del Salvatore.[2]
Note | |
Bibliografia | |
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Voci correlate | |