Maximos IV Saigh
Maximos IV Saigh, M.S.P. Cardinale | |
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ΣΝ AIAΠE NIKA | |
Età alla morte | 89 anni |
Nascita | Aleppo 10 aprile 1878 |
Morte | Beirut 5 novembre 1967 |
Sepoltura | Daroun-Harissa, Libano |
Ordinazione presbiterale | 17 settembre 1905 dal patriarca Cirillo VIII Geha |
Nominato arcivescovo | 30 agosto 1919 dal Sinodo della Chiesa cattolica greco-melchita |
Consacrazione vescovile | 30 agosto 1919 dal patriarca Demetrio I Cadi |
Elevazione a Patriarca | 30 ottobre 1947 dal Sinodo della Chiesa cattolica greco-melchita |
Creato Cardinale |
22 febbraio 1965 da Paolo VI (vedi) |
Cardinale per | 2 anni, 8 mesi e 11 giorni |
Incarichi ricoperti | |
Collegamenti esterni | |
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Maximos IV Saigh (Aleppo, 10 aprile 1878; † Beirut, 5 novembre 1967) è stato un cardinale e patriarca siriano.
Cenni biografici
Nato ad Aleppo, in Siria, allora sotto il dominio dei Turchi, era figlio di Rizkallah Saigh e Catherine Turkmani. Il suo nome era Amine Rizkallah e il suo cognome è registrato Saïgh, Saygh e Sayegh.
Formazione e ministero sacerdotale
Studi iniziali nella scuola primaria Francescana di Aleppo; in seguito è entrato nel Seminario Diocesano di Sant'Anna di Gerusalemme, dove ha completato gli studi secondari, dal 1893 al 1903. Ha insegnato letteratura araba nel seminario dal 1903 fino al 1906.
Il 28 luglio 1905 è entrato nella Società dei Sacerdoti Missionari di San Paolo Apostolo (Paolisti), che era stata fondata da Monsignor Germanos Mouaccad nel 1903; ha preso il nome di Joseph. Ha conseguito il diploma di Studi Avanzati di Teologia e filosofia.
Ordinato presbitero il 17 settembre 1905, nella chiesetta di Roumiet-el-Matn, dal patriarca Melchita Cirylle VIII Geha(ch) di Antiochia. Professore al Seminario di Sant'Anna di Gerusalemme, dal 1905 al 1908. Poi è tornato alla casa madre della Società ad Harissa; predicava ritiri spirituali e missioni, il compito speciale dei Paolisti Melchiti.
Nel 1908 è stato nominato da Monsignor Mouaccad per assistere al Sinodo della Chiesa Greco-Melchita ad Ain-Traz, in Libano. Nominato direttore della rivista Al-Maçarrat, ha contribuito con articoli teologici, apologetici e storici. Eletto superiore generale del suo Istituto religioso nel 1912, ha mantenuto l'incarico fino alla sua promozione all'episcopato.
Ministero Episcopale
Eletto arcivescovo di Tiro dei Melchiti e consacrato il 30 agosto 1919 a Damasco da Joseph Dimitrio Cadi(ch), patriarca di Antiochia dei Melchiti, assistito da Ignazio Homsi(ch), vescovo titolare di Tarso dei Melchiti, e da Flavien Khoury(ch), arcivescovo di Homs dei Melchiti. Il suo motto episcopale era: ΣΝ AIAΠE NIKA.
Nel 1921 la Santa Sede lo ha designato come visitatore apostolico delle comunità Cattoliche Greco-Melchite nell'America Settentrionale, poi visitatore apostolico per tutte le congregazioni religiose Melchite. Ha riorganizzato e costruito diverse scuole e chiese e pubblicato varie opere liturgiche.
Alla morte del patriarca Cadi, la Santa Sede lo ha nominato Locum tenens o vicario apostolico patriarcale, sede vacante, dal 30 ottobre 1925 fino al 10 novembre 1926. Trasferito alla sede metropolitana di Beirut e Gibail dei Melchiti il 30 agosto 1933. Nel 1935, in collaborazione con i missionari Paolisti, ha fondato la Congregazione delle Suore Missionarie di Nostra Signora del Perpetuo Soccorso a Daroun-Harissa, in Libano. Nominato Assistente al Soglio Pontificio il 25 maggio 1943. Eletto patriarca Melchita di Antiochia dal Sinodo dei Vescovi della Chiesa Melchita il 30 ottobre 1947, confemato dal papa il 21 giugno 1948. Ha avuto il titolo ad personam delle sedi di Alessandria dei Melchiti e Gerusalemme dei Melchiti.
Ha preso parte al Concilio Vaticano II, 1962-1965; parlava francese, al posto del Latino, nel Concilio, sollecitava la riconciliazione fra le Chiesa Cattolica e le Chiese Ortodosse Orientali; ha sostenuto la tradizione Orientale del Cristianesimo e si è guadagnato molto rispetto dagli osservatori Ortodossi Orientali nel Concilio e il plauso del Patriarca Ecumenico di Costantinopoli, Atenagora I. Inoltre si è espresso con decisione contro la latinizzazione delle Chiese cattoliche Orientali, e auspicava una maggiore ricettività verso le tradizioni Cristiane Orientali, specialmente nell'area della ecclesiologia; ha sostenuto efficacemente l'uso delle lingue vernacolari per le celebrazioni liturgiche. Era il Protettore Spirituale dell'Ordine Militare e Ospedaliero di San Lazzaro di Gerusalemme.
Cardinalato
Creato da Paolo VI cardinale patriarca nel Concistoro del 22 febbraio 1965, ha ricevuto la berretta rossa il 25 febbraio successivo. È stato promosso al cardinalato molto contro la sua volontà; in precedenza, per tre volte aveva rifiutato il cappello rosso sostenendo che
« | per un Patriarca accettare il cardinalato è tradimento; » |
Vicario Patriarcale per la Sede di Alessandria, Il Caïro e il Sudan, l'arcivescovo Elias Zoghby era contrario all'accettazione di un cardinalato Romano da parte del patriarca Melchita, affermando che il capo di una Chiesa Cattolica Orientale non dovrebbe mantenere un incarico subordinato di Rito Latino; per protesta, il vicario si è dimesso dal suo incarico. La Chiesa di Santa Maria in Cosmedin gli è stata assegnata per le celebrazioni religiose da tenere quando si trovava a Roma, il 22 novembre 1965.
Morte
Morto di cancro il 5 novembre 1967 a Beirut. Il suo corpo imbalsamato è stato esposto nella cappella dell’arcivescovado di Beirut da quel giorno fino al mercoledì, quando la salma è stata trasferita nella cattedrale di Saint-Élie. Il funerale si è tenuto venerdì 10 novembre 1967 in quella cattedrale. Vi hanno preso parte il presidente della Repubblica, il presidente della Camera, il presidente del Consiglio, il Cardinale Patriarca Paul Pierre Méouchi di Antiochia dei Maroniti; il cardinale Patriarca Ignace-Gabriel I Tappouni(ch) di Antiochia dei Siri, numerose autorità civili e rappresentanti delle comunità Ortodosse, Protestanti e Musulmane.
Dopo il funerale, la salma è stata trasferita a Damasco, in Siria, ed esposta nella cattedrale di quella città. Lì, un ulteriore funerale si è svolse il giorno stesso alle 03:00; Paolo VI ha inviato un messaggio di condoglianze attraverso il cardinale Amleto Giovanni Cicognani, segretario di Stato, e ha designato Monsignor Antonio Petti, chargé d'affaires ad interim della nunziatura in Siria, suo rappresentante personale al funerale di Damasco. Hanno partecipato i corpi diplomatici accreditati presso il governo Siriano, rappresentanti del governo, dell'esercito e della sicurezza interna, la gerarchia siriana al completo, un rappresentante del Patriarca Ecumenico Aténagora I; il patriarca Ortodosso siriano Jacob III in persona; rappresentanti del patriarcato Greco-Orthodosso, i rappresentanti del patriarca Latino di Gerusalemme, delegati delle comunità Protestanti e Musulmane ed una immensa moltitudine di fedeli.
L'omelia è stata tenuta da Joseph Elias Tawil(ch) di Vescovo titolare di Mira dei Melchiti. Alle ore 20 dello stesso giorno, la salma è stata portata in processione, alla luce delle candele, e depositata nella cripta dei patriarchi e dei vescovi, costruita lo stesso anno sotto la sacrestia della cattedrale. Tre anni dopo, in accordo con le sue volontà, le sue spoglie sono state traslate e seppellite in una tomba che lui aveva costruito nella casa madre delle Suore Missionarie di Nostra Signora del Perpetuo Soccorso a Daroun-Harissa, in Libano.
Genealogia episcopale
Per approfondire, vedi la voce genealogia episcopale |
- Vescovo Filoteo di Homs
- Patriarca Eutimio III di Chios
- Patriarca Macario III Zaim
- Vescovo Leonzio di Saidnaia
- Patriarca Atanasio III Dabbas
- Vescovo Néophytos Nasri
- Vescovo Efthymios Fadel Maalouly
- Patriarca Cirillo VII Siage, B.S.
- Patriarca Agapio III Matar, B.S.
- Patriarca Massimo III Mazloum
- Patriarca Clemente I Bahous, B.S.
- Patriarca Gregorio II Youssef-Sayour, B.S.
- Patriarca Pietro IV Geraigiry
- Patriarca Cirillo VIII Geha
- Patriarca Demetrio I Cadi
- Cardinale Maximos IV Saigh, S.M.S.P.
Successione degli incarichi
Predecessore: | Arcieparca metropolita di Tiro dei melchiti | Successore: | |
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Eutimio Zulhof, B.S. | 30 agosto 1919 – 30 agosto 1933 | Agapios Salomon Naoum, B.S. |
Predecessore: | Arcieparca metropolita di Beirut e Jbeil dei melchiti | Successore: | |
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Basilio Cattan, B.C. | 30 agosto 1933 – 30 ottobre 1947 | Philippe Nabaa, S.M.S.P. |
Predecessore: | Patriarca di Antiochia, di tutto l'Oriente, di Alessandria e di Gerusalemme dei Melchiti | Successore: | |
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Cirillo IX Moghabghab | 30 ottobre 1947 – 5 novembre 1967 | Massimo V Hakim |
Predecessore: | Arcieparca metropolita di Damasco dei melchiti | Successore: | |
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Cirillo IX Moghabghab | 30 ottobre 1947 – 5 novembre 1967 | Massimo V Hakim |
Predecessore: | Cardinale vescovo | Successore: | |
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- | 22 febbraio 1965 – 5 novembre 1967 | - |
Voci correlate | |
- Vescovi di Tiro dei melchiti
- Vescovi di Beirut e Jbeil dei melchiti
- Patriarchi di Antiochia dei melchiti
- Vescovi di Damasco dei melchiti
- Cardinali vescovi
- Presbiteri ordinati nel 1905
- Presbiteri siriani
- Presbiteri del XX secolo
- Presbiteri per nome
- Vescovi consacrati nel 1919
- Vescovi siriani
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- Vescovi per nome
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