Museo Diocesano di Caltagirone

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Museo Diocesano di Caltagirone
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Vrancke van der Stockt, Trinità tra san Gabriele e san Michele arcangeli, san Giovanni apostolo, Maria Vergine e santa Maria Maddalena detto Trono di Grazia (1485 - 1495 ca.), olio su tavola
Altre denominazioni
Categoria Musei diocesani
Stato bandiera Italia
Regione ecclesiastica Regione ecclesiastica Sicilia
Regione Stemma Sicilia
Provincia Catania
Comune Caltagirone
Località o frazione {{{Località}}}
Diocesi Diocesi di Caltagirone
Indirizzo Piazza San Francesco d'Assisi, 9
95041 Caltagirone (CT)
Telefono +39 0933 34186, +39 0933 368611
Fax +39 0933 820590
Posta elettronica info@museodiocesanocaltagirone.it
Sito web [1]
Facebook
Proprietà Diocesi di Caltagirone
Tipologia arte sacra, arte sacra contemporanea
Contenuti arredi sacri, ceramiche, dipinti, incunaboli, libri antichi a stampa, manoscritti, metalli, paramenti sacri, sculture, suppellettile liturgica, tessuti
Servizi accoglienza al pubblico, archivio storico, audioguide, biblioteca, biglietteria, bookshop, didattica, cineteca, internet point, organizzazione di eventi e mostre temporanee, sale per eventi e mostre temporanee, visite guidate
Sistema museale di appartenenza
Sede Museo Palazzo Vescovile (ex Complesso Monumentale dei Frati Minori Conventuali)
Datazione sede
Sede Museo 2°
Datazione sede 2°
Fondatori mons. Vincenzo Manzella
Data di fondazione 4 luglio 2009
Note
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Coordinate geografiche
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Il Museo Diocesano di Caltagirone (Catania), allestito nel Complesso Monumentale dei Frati Minori Conventuali, è stato aperto al pubblico il 4 luglio 2009 con lo scopo di conservare, valorizzare e promuovere la conoscenza del patrimonio storico-artistico presente nel territorio.

Storia

L'iter progettuale del Museo, iniziato più di un trentennio fa, pur attraversando momenti di stasi e ripensamenti vari, ha sempre mantenuto l’idea originaria di conservare, custodire e valorizzare le opere d'arte e suppellettile liturgica, provenienti dalla Cattedrale di San Giuliano e da altre chiese del territorio diocesano.

Il Museo, istituito il 4 luglio 2009 per volontà del vescovo Vincenzo Manzella, ha l'obiettivo di dare alla comunità cristiana la possibilità di fare memoria della propria fede, così come questa è stata percepita e accolta nei luoghi del concreto vissuto quotidiano. Infatti, la fruibilità del complesso delle opere che costituiscono il patrimonio storico, artistico e religioso della Chiesa locale, consente non solo di rafforzare le proprie radici ecclesiali, ma può anche sensibilizzare a che tali opere possano essere conservate nonostante il trascorrere del tempo, perché continuino a testimoniare la vita e la fede del popolo di Dio.

Percorso espositivo ed opere

L'itinerario museale si sviluppa in otto sezioni espositive, lungo il quale sono presentate opere e suppellettile liturgica, databili dal XV al XXI secolo, disposte per tipologia.

I - Argenti

Bottega messinese, Ostensorio con Daniele nella fossa dei leoni (1787), argento sbalzato, cesellato e dorato

La prima sezione dedicata alla suppellettile liturgica, aiutando il visitatore ad entrare nel mistero della celebrazione eucaristica, attraverso il passaggio del culto dei santi, lo fa giungere alla comprensione delle motivazioni, che hanno dato vita ai manufatti per la prassi liturgica della Chiesa.

II - Parati

In questa sezione sono esposti i paramenti liturgici, alcuni dei quali caduti in disuso a seguito della riforma liturgica del Concilio Vaticano II. Tali vesti per la preziosità della manifattura lasciano intuire la dimensione sacrale del ministro che le indossa durante le azioni liturgiche e che agisce in persona Christi. . Di rilievo:

  • Piviale bianco con larghi girali (prima metà del XVIII secolo), in tessuto di seta bianco ricamato in oro, canutiglia dorata, di manifattura siciliana.
  • Pianeta con motivi floreali (metà del XVIII secolo), in taffetas di seta bianco ricamato in oro filato, seta policroma, di manifattura siciliana.
  • Pianeta blu con motivi floreali (metà del XVIII secolo), in gros de Tours liseré di seta, broccato in oro filato, di manifattura siciliana.
  • Mitria del vescovo Benedetto Denti (1833), in gros de Tours di seta laminato in oro, ricamato in argento filato, argento riccio, argento laminato e pasta vitrea, di manifattura siciliana.

III - Libri e Documenti

La sezione racconta la storia del libro stampato a partire dal XV secolo e documenta quella archivista con il Libro d'oro del processo canonico di erezione della Diocesi di Caltagirone, insieme alla Bolla di papa Pio VII (1800-1823).

IV - Maioliche

Il Museo trovandosi collocato in una città come Caltagirone, conosciuta nel mondo per la produzione della ceramica artistica, ha un'importante sezione dedicata alle maioliche: terra lavorata sapientemente dalle mani dell’uomo e resa lucida come vetro e smalto dai colori ora accesi ora delicati.

V - Quadreria

La sezione, allestita nel dormitorio dei seminaristi della Diocesi di Caltagirone, raccoglie pregevoli dipinti provenienti dal territorio calatino, tra i quali si possono ammirare:

VI - Ex Voto

Antonello Gagini, Statuetta della Madonna con Gesù Bambino detta Madonna della Salute (1516), alabastro scolpito e dipinto

La sezione dedicata agli ex voto mariani custodisce una serie di gioielli appartenenti al periodo fra il XVII ed il XX secolo. Si tratta di monili e preziosi molto cari ai proprietari, donati alla Madonna come ringraziamento per la grazia ricevuta, proprio in virtù del loro importante valore affettivo. Di particolare pregio:

  • Corpetto dell'Immacolata Concezione che decora la statua portata in processione durante la festa dell'8 dicembre: il manufatto, oltre al raffinato tessuto, è arricchito da almeno da tre parure in argento, oro, diamanti e rubini, cucite in maniera da formare un elegante ornamento, che, nella parte centrale, mostra un cameo raffigurante:

VII - Sculture

Nella sezione sono esposte le sculture eseguite con materie prime, che vanno dal legno al marmo alabastrino, scolpite e decorate, tra le quali si notano:

VIII - Arte contemporanea

Fin dalla sua fondazione il Museo ha avuto l'obiettivo di dialogare con il mondo dell'arte contemporanea, per questo è stato predisposto uno spazio dedicato alle mostre temporanee, che nel tempo ha anche conquistato parte della superficie espositiva dedicata alla collezione permanente, anzi arricchendola in alcuni casi con pregevoli donazioni.

Cappella Neogotica

Completa la visita al Museo la "Cappella Neogotica", un luogo di riflessione che ospita le esposizioni temporanee, volte a incrementare il dialogo tra il passato e il presente attraverso le molteplici espressioni delle varie pratiche artistiche.

Bibliografia
  • Erminia Giacomini Miari, Paola Mariani, Musei religiosi in Italia, Touring, Milano, 2005, p. 226
Voci correlate
Collegamenti esterni