Museo del Tesoro della Basilica di San Pietro in Vaticano
Museo del Tesoro della Basilica di San Pietro in Vaticano | |
Sarcofago di Giunio Basso (359 d.C.), marmo | |
Categoria | Musei pontifici |
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Stato | Città del Vaticano |
Comune | Città del Vaticano |
Diocesi |
Diocesi di Roma Vicariato Generale dello Stato della Città del Vaticano |
Indirizzo |
Piazza San Pietro 00200 Roma (RM) |
Telefono | +39 06 69883731, +39 06 69883462 |
Fax | +39 06 698 85518 |
Sito web | [1] |
Proprietà | Santa Sede |
Tipologia | arte sacra, archeologia |
Contenuti | arredi sacri, ex voto, reperti archeologici, paramenti sacri, sculture, suppellettile liturgica |
Servizi | accoglienza al pubblico, audioguide, archivio storico, biblioteca, biglietteria, bookshops, caffetteria, didattica, fototeca, guardaroba, laboratorio di restauro, punti ristoro, visite guidate, organizzazione e sale per eventi e mostre temporanee, mediateca |
Sede Museo | Basilica di San Pietro in Vaticano, Sacrestia principale |
Datazione sede | 1784 |
Fondatori | Paolo VI, Capitolo Vaticano |
Data di fondazione | 1975 |
Il Museo del Tesoro della Basilica di San Pietro in Vaticano, inaugurato nel 1975 per volere di papa Paolo VI ed iniziativa del Capitolo Vaticano, ha sede negli ambienti della Sagrestia principale della Basilica di San Pietro in Vaticano, edificata nel 1784 da Carlo Marchionni.
All'origine di questo Museo (ingresso in fondo alla navata laterale sinistra della basilica) è la devozione dei cristiani verso san Pietro apostolo ed il suo sepolcro. Purtroppo gran parte degli oggetti donati alla Basilica e ai diversi pontefici fu dispersa nei vari saccheggi cui fu sottoposta la chiesa.
Percorso espositivo ed opere
L'itinerario museale si sviluppa in nove sale espositive, lungo il quale sono presentate opere e suppellettile liturgica, databili dal IV al XIX secolo, disposte in ordine cronologico.
I - Sala della Colonna
La sala espone arredi ed oggetti, provenienti dall'antica Basilica di San Pietro, tra cui spiccano:
- Colonna tortile con tralci di vite (IV secolo), in marmo: questa è una delle dodici colonne che attorniavano la confessione della Basilica costantiniana, mentre altre otto sono state collocate nelle grandi nicchie dei piloni della cupola della nuova chiesa.
- Gallo (metà del IX secolo), in metallo dorato, proveniente dal campanile della Basilica, edificato durante il pontificato di Leone IV (847 - 855) ed abbattuto nel 1608.[1]
II - Sala della Cattedra
La sala presenta:
- Stauroteca detta Crux Vaticana (seconda metà del VI secolo), in oro e pietre preziose, donata alla basilica dall'imperatore di Bisanzio, Giustino II e dalla moglie Sofia.
- Dalmatica azzurra detta di Carlo Magno (XI secolo), in tessuto ricamato in seta, oro e argento; nel paramento liturgico sono raffigurati:
- recto, Gesù Cristo giudice in mezzo alla corte celeste;
- verso, Trasfigurazione di Gesù Cristo tra Mosè ed Elia con san Pietro, san Giovanni e san Giacomo;
- Stauroteca a doppia croce (XI secolo), con incastonato un frammento del legno della croce: il reliquiario è posto all'interno di una teca di epoca successiva.
- Cattedra di san Pietro è la copia della cattedra (l'originale è nell'abside della Basilica), in legno e avorio, che Carlo il Calvo donò al papa Giovanni VIII, il 25 dicembre 875 in occasione della sua incoronazione a imperatore nella Basilica di San Pietro. Le diciotto formelle sulla fronte del sedile, forse facevano parte del trono di Costantino ed illustrano le Dodici fatiche di Ercole. Nel XII secolo si diffuse la tradizione che si trattasse della vera cattedra di san Pietro.
III - Cappella dei Beneficiati
Nella cappella sono conservate:
- Calco della Pietà di Michelangelo (1934 - 1935), di Francesco e Luigi Mercatali: questa copia permise di restaurare perfettamente l'originale, dopo il danno subito nel 1972.
- Tabernacolo (1432 ca.), attribuito a Donatello, proveniente dalla Basilica costantiniana.
IV - Sala di Sisto IV
La sala è completamente riservata al magnifico:
- Monumento funebre di papa Sisto IV (1484 - 1493 ca.), in bronzo, di Antonio del Pollaiolo, commissionato dal nipote del Papa, il cardinale Giuliano della Rovere (futuro papa Giulio II). Sul monumento sono raffigurati:
- Ritratto funebre di papa Sisto IV;
- Allegorie delle Virtù teologali (Carità, Fede e Speranza);
- Allegorie delle Virtù cardinali (Prudenza, Fortezza, Giustizia e Temperanza);
- Allegorie della Teologia, Filosofia ed Arti liberali: Dialettica, Retorica e Grammatica (le tre letterarie); Aritmetica, Astrologia, Musica e Geometria (le quattro scientifiche), che erano le sette discipline del sistema pedagogico medievale, a cui l'artista aggiunse la Prospettiva, scienza allora completamente nuova.
- Stemmi della famiglia della Rovere.[2]
V - Sala dei Reliquiari
Nella sala sono conservati:
- Croce pettorale, anello e catena in oro e smeraldi di san Pio X (1903 - 1914).
- Calice gotico (1334 - 1342), in argento e smalti, opera di bottega viterbese.
- Due codici miniati musicali (prima metà del XVI secolo) per la Cappella musicale, detta Giulia, poiché istituita da Giulio II nel 1513 per il servizio corale in San Pietro, e tuttora esistente.
VI - Sala dei Candelabri
La sala espone candelieri di particolare rilievo storico-artistico:
- Due mute di candelieri che venivano usati fino al pontificato di Pio XII (1939 - 1958) per l'altare maggiore della Basilica nelle cerimonie solenni:
- prima serie di candelieri d'altare (1581 ca.), in argento dorato, di Antonio Gentili da Faenza;
- seconda serie di candelieri d'altare (1585 ca.), in bronzo dorato, di Sebastiano Torrgiani.
- Quattro candelieri (1670 - 1672), opera di Carlo Spagna su disegno di Gian Lorenzo Bernini.
VII - Sala dell'Angelo
La sala conserva oggetti liturgici ed arredi di grande interesse storico-artistico, tra cui spiccano:
- Due statue di san Pietro e san Paolo (1585), in bronzo dorato, di Sebastiano Torrigiani.
- Ostensorio (1742), in ambra scolpita, opera siciliana di Francesco Giardoni.
- Statua di Angelo (1673), in creta, realizzata da Gian Lorenzo Bernini: questa è il modello di uno dei due angeli del tabernacolo della Cappella del Sacramento nella Basilica.
VIII - Galleria
La galleria presenta suppellettile liturgica, fra cui si notano:
- Paliotto con san Pietro e san Paolo (fine XIX secolo), ricamato in oro del secolo e argento.
- Calice York (fine XVIII secolo), in oro e brillanti, opera di Luigi Valadier, donato alla Basilica dal cardinale Enrico Stuart.
- Triregno di san Pietro (XVIII secolo), usato per incoronare il giorno della festa del Santo (29 giugno), la statua bronzea, attribuita ad Arnolfo di Cambio, collocata nel transetto della Basilica.
- Corona dell'Immacolata Concezione (metà del XIX secolo), costituita da dodici stelle di brillanti con montatura in oro, donate dai cattolici francesi a papa Pio IX in occasione della proclamazione del dogma (8 dicembre 1854).
- Lampada votiva (seconda metà del XIX secolo), con perle di rara grandezza, opera di bottega romana.
IX - Sala di Giunio Basso
La sala è completamente riservata ad uno dei più importanti documenti dell'arte e della fede dei cristiani dei primi secoli:
- Sarcofago di Giunio Basso (359 d.C.), in marmo, proveniente dall'area della confessione della Basilica di San Pietro: questo accolse le spoglie del prefetto di Roma convertito al Cristianesimo, sulla fronte sono scolpiti:
- Episodi dell'Antico e Nuovo Testamento.[3]
Note | |
Bibliografia | |
Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |