Porta di San Ranieri (Bonanno Pisano)
Bonanno Pisano, Porta di San Ranieri con Storie della vita di Gesù Cristo (1180 - 1181), bronzo | |
Porta di San Ranieri | |
Opera d'arte | |
Stato | |
Regione | Toscana |
Regione ecclesiastica | Toscana |
Provincia | Pisa |
Comune | |
Diocesi | Pisa |
Ubicazione specifica | Museo dell'Opera del Duomo |
Uso liturgico | nessuno |
Comune di provenienza | Pisa |
Luogo di provenienza | Cattedrale di Santa Maria Assunta, transetto destro |
Oggetto | porta |
Soggetto | Storie della vita di Gesù Cristo |
Datazione | 1180 - 1181 |
Ambito culturale | ambito pisano |
Autore |
Bonanno Pisano |
Materia e tecnica | bronzo |
La Porta di San Ranieri è una porta a due battenti, realizzato nel 1180 - 1181, in bronzo, dallo scultore Bonanno Pisano (attivo nella seconda metà del XII secolo), proveniente dal transetto destro della Cattedrale di Santa Maria Assunta di Pisa e conservato nel Museo dell'Opera del Duomo della stessa città toscana.
Descrizione
Formelle
La porta è costituito da ventiquattro formelle, le quali sono fissate da cornici applicate alla struttura lignea di sostegno mediante chiodi di ferro nascosti da rosette di bronzo.
Le formelle, che rielaborano con originalità suggestioni del mondo classico e bizantino, illustrano Scene del Nuovo Testamento, secondo una lettura dal basso verso l'alto, che si snoda, in senso orizzontale, da sinistra verso destra attraverso i due battenti.
Lo schema iconografico delle formelle nella Porta di San Ranieri è il seguente:
- Sei profeti con cartigli discutono e ammoniscono sotto alcuni palmizi.
- Sei profeti (simile alla formella precedente)
- Annunciazione nella figurazione si notano: a sinistra, la Madonna in piedi, con la testa leggermente piegata in segno d’accettazione della volontà divina; a destra, san Gabriele arcangelo, fermandosi al di fuori della stanza della Vergine, ma la frase di saluto e l'annuncio della nascita di Gesù la raggiunge di là dalla soglia (simbolo della Parola che mette in comunicazione gli uomini con Dio.
- Visitazione, nella formella si vede: all'interno di un'architettura, Maria abbraccia la cugina santa Elisabetta.
- Natività di Gesù, nell'episodio sono raffigurati: in basso, nella grotta, Maria distesa, prostrata dalla fatica e dal dolore del parto; san Giuseppe, al suo fianco, è visibilmente stanco; l'asino ed il bue scaldano con il fiato Gesù deposto nella mangiatoia; due levatrici predispongono il bagnetto per il Bambino. In alto; due angeli disposti simmetricamente ai pastori, danno l'annuncio della nascita del Signore: il pastore più anziano ascolta l'angelo, mentre il più giovane suona la piva, divenuta tipico strumento delle melodie natalizie; le pecore sono disposte lungo il contorno della grotta.
- Viaggio dei Magi, Peccato originale e Cacciata dal Paradiso terrestre[1], nella scena compaiono: in alto, i Magi in sella ai cavalli sono in viaggio verso Betlemme su un sentiero in ripida salita; in basso, due episodi tratti dal libro della Genesi (Il peccato originale e la Cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso terrestre.
- Presentazione al Tempio, nella scena si vede: Maria, con accanto san Giuseppe, consegna Bambino al Sommo Sacerdote per la circoncisione; l'altare, coperto da una tovaglia, conferisce alla scena un valore sacramentale; alle spalle del Sommo Sacerdote, compare, la profetessa Anna, l'anziana vedova che viveva nel Tempio e che nel vedere Gesù eleva preghiere di ringraziamento a Dio.
- Fuga in Egitto, [2] nella scena si vede: la Madonna Gesù Bambino in dorso ad un asino, seguiti da san Giuseppe che si appoggia per camminare ad un bastone e porta con se alcuni oggetti utili per il viaggio.
- Strage degli Innocenti, [3] nella scena compaiono: a sinistra, Erode il Grande, seduto in trono ordina la strage dei neonati maschi; a destra, uno sgherro uccide alcuni bambini ed una donna atterrita cerca di proteggere il proprio.
- Battesimo di Gesù, la formella illustra Giovanni Battista che battezza Gesù Cristo, il qual è rappresentato completamente avvolto dalle acque del fiume Giordano; due angeli assistono alla scena.
- Tentazioni, nell'episodio appaiono: in cima ad un monte, il demonio, nella sua essenza mostruosa di angelo ribelle, e Gesù Cristo seduto di fronte che lo allontana da se con un gesto fermo e deciso.
- Trasfigurazione, nella scena compaiono: in alto, Gesù Cristo sospeso in aria tra Mosè ed Elia; in basso, sulla vetta del monte Tabor vi sono tre Apostoli: san Giacomo, san Giovanni e san Pietro (al centro), che è l'unico a guardare la scena della Trasfigurazione.
- Resurrezione di Lazzaro di Betania
- Entrata a Gerusalemme, nell'episodio si vede: Gesù benedicente sul dorso di un asino si avvicina a Gerusalemme, seguito dagli Apostoli; al passaggio di Cristo una persona stende per terra il proprio mantello in segno d’ossequio; in alto, alcuni ragazzi si sono arrampicati sugli alberi.
- Lavanda dei piedi, nella formella si osserva: Gesù in piedi, con un asciugamano intorno ai fianchi, davanti ad un bacile con l'acqua, si accinge a lavare i piedi di san Pietro, seduto, che gli rivolge ampi gesti di stupore; gli altri Apostoli, tolti i calzari, attendono il loro turno.
- Ultima Cena
- Bacio di Giuda Iscariota
- Crocifissione di Gesù, nella formella si vede: Gesù Cristo crocifisso (al centro); ai lati della croce, Maria si asciuga le lacrime con la sua tunica e san Giovanni appoggia il viso sulla mano in segno di grande dolore; in alto, assistono alla scena due angeli.
- Discesa al Limbo
- Resurrezione di Gesù
- Ascensione, nella scena è raffigurato: Gesù Cristo che ascende al cielo, tra due angeli, benedicendo gli Apostoli e Maria che assistono all'evento.
- Morte di Maria Vergine (o Dormitio Virginis) nella figurazione si notano: Maria Vergine, sdraiata su un letto, si spegne (ovvero si addormenta) serenamente circondata dagli Apostoli; in alto, un angelo assiste alla scena; sullo sfondo due architetture fanno convergere l'attenzione dello spettatore verso il centro.
- Gesù Cristo in gloria
- Maria Vergine in gloria.
Note stilistiche ed iconografiche
- Ogni formella è il risultato dell'assemblaggio di parti realizzate con tecniche diverse, così che il piano di fondo, le figure e le scritte sembrano essere stati modellati separatamente e poi rilavorati a freddo. Le figure aggettano con notevole rilievo dal liscio piano di fondo, dove elementi architettonici e naturalistici alludono sinteticamente all'ambientazione spaziale. Poggiano con i piedi su una sorta di pedana, mentre le pesanti pieghe delle vesti assecondano la volumetria dei loro corpi che culminano in teste realizzate a tutto tondo. Le composizioni, che appaiono equilibrate e armoniose, spesso utilizzano schemi simmetrici, ma a volte collocano l'evento principale al margine della scena, Bonanno Pisano rivela così la sua formazione composita, che rielabora con originalità suggestioni classiche, bizantine e oltremontane.
- Lo scultore, pur influenzato dall'arte bizantina, seppe tradurre in linguaggio occidentale le raffigurazioni bibliche sulle formelle del portale. Le sue figure, emergenti dal fondo ad alto e bassorilievo, sono fortemente plastiche. Bonanno Pisano ha sapientemente equilibrato il rapporto fra i pieni e vuoti.
Iscrizioni
La gran parte delle scene nelle formelle sono illustrate da iscrizioni didascaliche.
Notizie storico-critiche
Nel 1595, la porta si salvò miracolosamente dall'incendio che devastò la Cattedrale.
Di recente la Porta di San Ranieri è stata sostituita nel Duomo di Pisa, da una copia, mentre l'originale è nel Museo dell'Opera del Duomo.
Galleria fotografica
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Note | |
Bibliografia | |
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