Grazia: differenze tra le versioni

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Tenendo presente la concezione biblica, gli elementi principali della dottrina della grazia possono essere i seguenti.
 
=== L'origine trinitaria della grazia ===
 
Occorre superare due aspetti:
In questa visuale trinitaria e storico-salvifica la grazia è una modificazione e qualità entitativa dell'uomo, che Dio gli dona in maniera del tutto indebita dall'esterno, ma che plasma intimamente la sua essenza.
 
=== L'orientamento cristocentrico della grazia ===
 
In senso stretto la grazia è, secondo il [[Nuovo Testamento]], l'azione assolutamente [[libertà|libera]] dell'[[amore]] di [[Dio]] per la [[salvezza]] degli [[uomo|uomini]] nella [[persona]] e nell'opera di [[Gesù]] [[Cristo]]. Attraverso l'[[incarnazione]] del [[Figlio di Dio]] in [[Gesù]], avvenuta per puro amore, la grazia si [[manifestazione|manifesta]] come una persona storica concreta. Il Dio-uomo Gesù Cristo, che attua in sé la [[relazione]] più stretta fra Dio e l'uomo, compie un'opera salvifica [[universalità|universale]] che è fonte di [[comunione]]: con la sua [[morte di Gesù|morte]] e [[risurrezione di Gesù|risurrezione]] egli [[mediazione|media]] una [[remissione dei peccati]] e una [[nuova creazione]], efficaci per tutti gli uomini e capaci di stabilire una nuova [[comunione]] salvifica degli uomini con Dio.
Quale ausilio concreto per mediare questa grazia, lo Spirito di Dio aduna tutti gli uomini che [[fede|credono]] in Cristo nella [[Chiesa]]. Questa è a sua volta [[missione|inviata]] a trasmettere la grazia di Cristo mediante la [[parola]] salvifica efficace del [[Vangelo]] e mediante i segni salvifici efficaci dei [[Sacramento|Sacramenti]]. Per l'assolvimento di tale compito lo Spirito di Dio elargisce i diversi [[doni dello Spirito|doni]] della grazia (''charísmata'').
 
=== Il carattere personale della grazia ===
 
La grazia ha un carattere ''[[persona|personale]]'' più che ''cosale''<ref>Il termine viene usato per indicare la caratteristica l'impostazione [[scolastica]] della dottrina della grazia in contrapposizione alla prospettiva [[Bibbia|biblica]].</ref>:essa è una [[relazione]] d'[[amore]], che il [[Dio]] [[Trinità|tripersonale]] stabilisce con gli uomini quali [[persona|persone]].
Partendo dalla definizione direttamente biblica, secondo la quale la grazia è l'azione incondizionatamente libera dell'amore di Dio per la salvezza degli uomini, otteniamo due vantaggi. Da un lato, con questa impostazione personale, possiamo superare i principali punti deboli della concezione scolastica della grazia; dall'altro possiamo meglio legittimare le qualificazioni formali tradizionali della grazia - Quali caratteristiche fondamentali di questa possiamo considerare e tra loro contrapporre:
cosale ` personale
statica dinamica
accidentale ontica
astratta storica
spiritualistica mondana
individualistica comunitaria
 
Al carattere personale della grazia sono correlate notevoli caratteristiche:
Nella concezione biblica tutti gli altri distintivi essenziali derivano dal carattere personale della grazia Il principio e l'impostazione fondamentale suonano perciò: la g è personale; essa è (diversamente da un qualcosa di cosale) una relazione amorosa, che il Dio tripersonale stabilisce con gli uomini quali persone. La grazia è dinamica: essa è un evento continuo e, in qualità di azione dell'amore di Dio, una forza viva che provoca un movimento nell'uomo. La grazia è antica: è una qualità entitativa dell'uomo. Il- Dio trino, facendo partecipare l'uomo alla propria essenza e vita, ne compenetra e modifica Fessere in virtù di questa nuova relazione con lui. Nel medesimo tempo, con tale modificazione entitativa, gli fa dono delle energie interiori fondamentali a lui orientate, cioè della fede, speranza e carità (-› Virtù teologali). La grazia è storica: è una realtà concreta della storia con le sue dimensioni fatte di passato, presente e futuro. L'efficacia storica dell'amore di Dio si manifesta nei confronti dell'umanità in linea di nella creazione, redenzione e compimento finale; in maniera .speciale nelle due vie salvifiche della legge e del Vangelo, dell'antica e nuova alleanza; in maniera insuperabilmente concreta nella persona e opera di Gesù Cristo. Nei confronti dei singoli uomini Fazione storica dell'amore di Dio si
* La grazia è ''dinamica'': essa è un evento continuo e, in qualità di azione dell'amore di Dio, è una forza viva che provoca un movimento nell'uomo.
manifesta nella vocazione (disposizione), giustificazione e -> santificazione. La grazia è comunitana: è l'azione salvifica dell'amore di Dio mediante la comunità umana (Israele e chiesa: alleanza). I] -› elezione de1l'arrtico e nuovo popolo di Dio serve a mediare la salvezza ai singoli tramite la comunità. La grazia è mondana: è una realtà complessivamente sperirnentabile in segni sensibili. Essa diventa simbolicamente percepibile. La grazia della creazione nelle esperienze del piacevole e del bello; la grazia della redenzione nelle esperienze della liberazione da mali fisici, psichici e spirituali o nelle esperienze della liberazione da costrizioni e oppressioni sociali lesive dei diritti umani; la grazia del compimento finale nelle esperienze di un amore beatificante e fedele. ~ Alla luoe di questa impostazione personale si comprendono meglio anche le qualificazioni formali tradizionali della grazia, segnatamente la sua gratuità, necessità e universalità: la grazia è indebita o gratuita, cioè l'uomo non può avanzare alcuna pretesa sull'azione dell'amore di Dio. Dio inaugura e vive la comunione con gli uomini in libertà assoluta; l'uomo non può conquistarsi con alcuna prestazione l'azione dell'amore di Dio, né con -› opere, né con* -› meriti. Di conseguenza la grazia è un puro dono; l'uomo non ne dispone, né può prevederla o calcolarla. La grazia è necessaria, cioè l'uomo non può raggiungere la salvezza senza l'intervento di Dio. In tutto l'evento della salvezza Dio ha l'iniziativa assoluta; l'uomo dipende da lui per 1'inizio, Pattuazione e il mantenimento della comunione salvifica. La grazia è efficace in maniera totale: l'uomo non può essere salvificamente attivo antecedentemente o indipendentemente da lei, ma solo al suo intemo. La grazia è universale, cioè Fazione di Dio si estende a tutti gli uomini. Data la sua volontà salvifica universale, con la predestinazione Dio ha concepito un piano salvifico universale; tutti gli uomini ricevono dal suo amore universale l'offerta e la possibilità reale di raggiungere la salvezza. La grazia ha il carattere della illimitatezza: per l'uomo essa è incomprensibile e insondabile.
* La grazia è ''ontica'': è una qualità entitativa dell'uomo. Il Dio trino, facendo [[partecipazione|partecipare]] l'uomo alla propria essenza e vita, ne compenetra e modifica l'essere in [[virtù]] di questa nuova [[relazione]] con lui. Nel medesimo tempo, con tale modificazione entitativa, gli fa dono delle [[energia|energie]] interiori fondamentali a lui orientate, cioè della [[fede]], della [[speranza]] e della [[carità]] ([[Virtù Teologali]]).
* La grazia è ''storica'': è una realtà concreta della storia, con le sue dimensioni fatte di passato, presente e futuro. L'efficacia storica dell'amore di Dio si manifesta nei confronti dell'umanità in linea di principio nella [[creazione]], nella [[redenzione]] e nel [[compimento]] [[fine dei tempi|finale]]; in maniera speciale nelle due vie salvifiche della [[legge]] e del [[Vangelo]], dell'[[antica alleanza|antica]] e della [[nuova alleanza]]; in maniera insuperabilmente concreta nella [[persona]] e opera di [[Gesù]] [[Cristo]]. Nei confronti dei singoli uomini l'azione storica dell'amore di Dio si manifesta nella [[vocazione]], [[giustificazione]] e [[santificazione]].
* La grazia è ''comunitaria'': è l'azione salvifica dell'amore di Dio mediante la [[comunità]] umana ([[Israele]] e [[Chiesa]], nella dinamica dell'[[alleanza]]). L'[[elezione]] de1l'antico [[popolo di Dio]] e quella del nuovo servono a [[mediazione|mediare]] la [[salvezza]] ai singoli tramite la comunità.
* La grazia è ''mondana'': è una realtà complessivamente [[esperienza|sperimentabile]] in segni sensibili. Essa diventa [[simbolo|simbolicamente]] percepibile in varie maniere:
** la grazia della [[creazione]] nelle esperienze del [[piacere|piacevole]] e del [[bello]];
** la grazia della [[redenzione]] nelle esperienze della [[liberazione]] da [[male|mali]] [[malattia|fisici]], [[psiche|psichici]] e [[spirito|spirituali]] o nelle esperienze della liberazione da costrizioni e oppressioni [[società|sociali]] lesive dei diritti umani;
** la grazia del [[compimento]] [[fine dei tempi|finale]] nelle esperienze di un [[amore]] [[beatitudine|beatificante]] e [[fedelà|fedele]].
 
Alla luoe di questa impostazione personale si comprendono meglio anche le qualificazioni formali tradizionali della grazia, segnatamente la sua [[gratuità]], necessità e [[universalità]]:
* La grazia è ''indebita'' o ''gratuita'': l'uomo non può avanzare alcuna pretesa sull'azione dell'amore di [[Dio]]. Dio inaugura e vive la [[comunione]] con gli [[uomo|uomini]] in [[libertà]] assoluta; l'uomo non può conquistarsi con alcuna prestazione l'azione dell'amore di Dio, né con opere, né con [[merito|meriti]]. Di conseguenza la grazia è un puro [[dono]]; l'uomo non ne dispone, né può prevederla o calcolarla.
* La grazia è ''necessaria'': l'uomo non può raggiungere la [[salvezza]] senza l'intervento di Dio. In tutto l'evento della salvezza Dio ha l'iniziativa assoluta; l'uomo dipende da lui per l'inizio, l'attuazione e il mantenimento della [[comunione]] salvifica.
* La grazia è ''efficace'' in maniera totale: l'uomo non può essere salvificamente attivo antecedentemente o indipendentemente da lei, ma solo al suo interno.
La grazia è ''universale'': l'azione di Dio si estende a tutti gli uomini. Data la sua [[volontà di Dio|volontà]] salvifica universale, con la [[predestinazione]] Dio ha concepito un piano salvifico universale; tutti gli uomini ricevono dal suo amore universale l'offerta e la possibilità reale di raggiungere la salvezza.
* La grazia ha il carattere della ''illimitatezza'': per l'uomo essa è incomprensibile e insondabile.
 
=== La forza liberante ===

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