Trittico dell'Adorazione dei Magi (Rogier van der Weyden)
Rogier van der Weyden, Adorazione dei Magi, 1455 ca., olio su tavola | |
Trittico di Santa Colomba | |
Opera d'arte | |
Stato | |
Regione | Baviera |
Provincia | Alta Baviera |
Comune | |
Diocesi | Monaco e Frisinga |
Ubicazione specifica | Alte Pinakothek |
Uso liturgico | nessuno |
Comune di provenienza | Colonia |
Luogo di provenienza | Chiesa di Santa Colomba |
Oggetto | trittico |
Soggetto | Adorazione dei Magi; Annunciazione; Presentazione di Gesù al Tempio |
Datazione | 1455 ca. |
Ambito culturale | ambito fiammingo |
Autore |
Rogier van der Weyden (Rogier de la Pasture) |
Materia e tecnica | olio su tavola |
Misure | h. 138 cm; l. 293 cm |
|
Il Trittico dell'Adorazione dei Magi è un dipinto, eseguito nel 1455 circa, ad olio su tavola, dal pittore fiammingo Rogier de la Pasture, detto Rogier van der Weyden (1399 ca. - 1464), proveniente dalla Chiesa di Santa Colomba di Colonia e ora conservato presso l'Alte Pinakothek di Monaco di Baviera (Germania).
Descrizione
Il trittico è composto di tre scomparti che rappresentano le Storie dell'infanzia di Gesù, in particolare:
- al centro, Adorazione dei Magi
- a sinistra, Annunciazione
- a destra, Presentazione di Gesù al Tempio
Scomparto centrale
Nello scomparto centrale è raffigurata l'Adorazione dei Magi, dove compaiono:
- Madonna, di fronte, offre Gesù Bambino all'adorazione dei Magi; ella indossa il manto blu, che le dà un particolare rilievo plastico, che spicca facendo convergere l'occhio dello spettatore sulla sua figura e sul Bambino.
- Magi: indossano preziose vesti e portano doni che sono veri e propri capolavori d'oreficeria. Essi come di consueto, rappresentano le tre diverse età dell'uomo (gioventù, maturità e vecchiaia):
- san Giuseppe, vestito di rosso, con in mano un bastone, resta quasi in disparte con un volto che esprime una sottile inquietudine e osserva la scena quasi incredulo davanti a quanto sta avvenendo; è di fronte ad un mistero più grande di lui.
In secondo piano, dove i colori delle figure diventano più diafani, si vedono:
- bue e asino che sporgono dalla capanna alle spalle della Madonna;
- inservienti del corteo dei Magi, fra cui un vestito alla turca, che si affacciano sotto la capanna a contemplare Gesù Bambino;
- stella cometa brillante, in alto nel cielo, appare da dietro la capanna;
- personaggio inginocchiato in preghiera, dietro a san Giuseppe: si potrebbe trattare probabilmente del ritratto del pittore o del committente.
La scena è ambientata davanti alla capanna costruita sulle rovine di un edificio simboleggia la nuova vita, la nuova fede, la speranza che nasce dalla fine della civiltà romana e dal superamento dell'ebraismo.
Inoltre, nello scomparto sono presenti alcuni dettagli, resi con grande cura, di valore simbolico, come:
- Crocifisso appeso all'interno della capanna (oggetto che rende l'ambiente domestico simile a quello delle case delle gente comune) sopra il pilastro contro cui si staglia la pensosa figura della Madonna allude al destino di Gesù Bambino.
Scomparto sinistro
Nello scomparto è raffigurata l'Annunciazione che si svolge all'interno di una stanza da letto, dove compaiono:
- Maria Vergine, seria nel volto, si gira con gesto regale, sorpresa, mentre sta leggendo un libro (le Sacre Scritture), appoggiato su un inginocchiatoio coperto da un drappo di prezioso damasco. La Madonna è vestita con un corposo abito, di tessuto pesante, ricadente con un elegante gioco di pieghe, con i capelli sciolti sulle spalle.
- San Gabriele arcangelo, con in mano un delicato scettro e indosso una veste bianca, ha appena toccato il pavimento, le ali sono ancora aperte e le ginocchia sono piegate nel gesto dell'inchino. Ai suoi piedi un piccolo vaso dorato con il giglio bianco, simbolo della purezza e della verginità di Maria.
La scena si svolge all'interno di un ambiente domestico borghese descritto dal pittore con grande attenzione al dettaglio: dai marmi del pavimento, al prezioso drappo di damasco, dal soffice cuscino sulla sedia di fianco al letto, ai teli rossi del baldacchino, dal tappeto su cui è inginocchiata la Madonna agli intagli allegorici del leggio raffiguranti il peccato originale da cui Maria era sta preservata.
Scomparto destro
La scena della Presentazione di Gesù al Tempio è ambientata all'interno di una chiesa gotica di cui si offre uno splendido spaccato architettonico e dove il muro perimetrale sinistro si completa nello scomparto centrale (in alto, a destra), il quale simboleggia l'Antico Testamento che è base e fondamento del Nuovo ed evidenzia che la costruzione della Chiesa, fondata da Gesù, è un compito che va costantemente portato avanti dai cristiani.
Nel dipinto compaiono:
- Maria Vergine porge Gesù Bambino all'anziano Simeone;
- Simeone il giusto, accoglie con grande tenerezza il Bambino, prendendolo dalle mani della Madonna;
- profetessa Anna (alle spalle del gruppo principale), l'anziana vedova che viveva nel Tempio di Gerusalemme e che davanti a Gesù eleva preghiere di ringraziamento a Dio.
- donna, che accompagnano Maria, vestita con un prezioso abito verde;
- San Giuseppe vestito di rosso, appoggiato al bastone, resta anche in questa scena in disparte.
Inoltre, nello scomparto sono presenti alcuni dettagli, resi con grande cura, di valore simbolico, come:
- altare, coperto con una candida tovaglia, la quale conferisce alla scena un valore sacramentale.
Note stilistiche, iconografiche e iconologiche
- L'indagine della realtà, operata da Rogier van der Weyden, si rivolge allo studio d'ogni elemento: tutto è sezionato e precisato nei particolari più minuti che formano l'ambientazione della scena. Inoltre, l'artista bada ad ogni elemento anatomico o di panneggio e nulla viene dimenticato per pervenire ad una raffigurazione estremamente realistica del corpo umano.
- Nell'opera la luce proviene da più fonti e illumina con precisione ogni oggetto, ponendolo alla ribalta come se fosse il solo protagonista della scena: questa molteplicità di soggetti non può che privare i termini "soggetto" e "protagonista" di ogni significato ed è la luce che, allora unifica gli infiniti componenti di un dipinto.
Notizie storico-critiche
Il Trittico dell'Adorazione dei Magi fu commissionato, nel 1455 circa, a Rogier van der Weyden per la Chiesa di Santa Colomba di Colonia (Germania).
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