Trittico dell'Adorazione dei Magi (Rogier van der Weyden)

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GER Monaco AltePin R.Weyden AdorazioneMagi 1455ca.JPG
Rogier van der Weyden, Adorazione dei Magi, 1455 ca., olio su tavola
Trittico di Santa Colomba
Opera d'arte
Stato

bandiera Germania

Regione Baviera
Regione ecclesiastica [[|]]
Provincia Alta Baviera
Comune

Monaco di Baviera

Località
Diocesi Monaco e Frisinga
Parrocchia o Ente ecclesiastico
Ubicazione specifica Alte Pinakothek
Uso liturgico nessuno
Comune di provenienza Colonia
Luogo di provenienza Chiesa di Santa Colomba
Oggetto trittico
Soggetto Adorazione dei Magi; Annunciazione; Presentazione di Gesù al Tempio
Datazione 1455 ca.
Datazione
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Ambito culturale ambito fiammingo
Autore

Rogier van der Weyden (Rogier de la Pasture)

Altre attribuzioni
Materia e tecnica olio su tavola
Misure h. 138 cm; l. 293 cm
Iscrizioni
Stemmi, Punzoni, Marchi
Note

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Collegamenti esterni
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1Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme 2e dicevano: «Dov'è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo». 3All'udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. 4Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo. 5Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: 6E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero l'ultima delle città principali di Giuda: da te infatti uscirà un capo che sarà il pastore del mio popolo, Israele»....
7Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella 8e li inviò a Betlemme dicendo: «Andate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando l'avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch'io venga ad adorarlo». 9Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. 10Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. 11Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra.
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Il Trittico dell'Adorazione dei Magi è un dipinto, eseguito nel 1455 circa, ad olio su tavola, dal pittore fiammingo Rogier de la Pasture, detto Rogier van der Weyden (1399 ca. - 1464), proveniente dalla Chiesa di Santa Colomba di Colonia e ora conservato presso l'Alte Pinakothek di Monaco di Baviera (Germania).

Descrizione

Il trittico è composto di tre scomparti che rappresentano le Storie dell'infanzia di Gesù, in particolare:

Scomparto centrale

Nello scomparto centrale è raffigurata l'Adorazione dei Magi, dove compaiono:

Rogier van der Weyden, Adorazione dei Magi (part. Crocifisso appeso sul pilastro e città sullo sfondo), 1455 ca., olio su tavola
  • Madonna, di fronte, offre Gesù Bambino all'adorazione dei Magi; ella indossa il manto blu, che le dà un particolare rilievo plastico, che spicca facendo convergere l'occhio dello spettatore sulla sua figura e sul Bambino.
  • Magi: indossano preziose vesti e portano doni che sono veri e propri capolavori d'oreficeria. Essi come di consueto, rappresentano le tre diverse età dell'uomo (gioventù, maturità e vecchiaia):
    • Magio giovane, ha appena tolto dal capo un sontuoso cappello con fiocco bianco. Tiene nella mano una splendida pisside contenente la mirra;
    • Magio di età virile, con in mano una pisside contenete l'incenso;
    • Magio anziano, inginocchiato, è colto nell'atto di sfiorare teneramente il piccolo Gesù.
  • san Giuseppe, vestito di rosso, con in mano un bastone, resta quasi in disparte con un volto che esprime una sottile inquietudine e osserva la scena quasi incredulo davanti a quanto sta avvenendo; è di fronte ad un mistero più grande di lui.

In secondo piano, dove i colori delle figure diventano più diafani, si vedono:

  • bue e asino che sporgono dalla capanna alle spalle della Madonna;
  • inservienti del corteo dei Magi, fra cui un vestito alla turca, che si affacciano sotto la capanna a contemplare Gesù Bambino;
  • stella cometa brillante, in alto nel cielo, appare da dietro la capanna;
  • personaggio inginocchiato in preghiera, dietro a san Giuseppe: si potrebbe trattare probabilmente del ritratto del pittore o del committente.

La scena è ambientata davanti alla capanna costruita sulle rovine di un edificio simboleggia la nuova vita, la nuova fede, la speranza che nasce dalla fine della civiltà romana e dal superamento dell'ebraismo.

Inoltre, nello scomparto sono presenti alcuni dettagli, resi con grande cura, di valore simbolico, come:

  • Crocifisso appeso all'interno della capanna (oggetto che rende l'ambiente domestico simile a quello delle case delle gente comune) sopra il pilastro contro cui si staglia la pensosa figura della Madonna allude al destino di Gesù Bambino.

Scomparto sinistro

Nello scomparto è raffigurata l'Annunciazione che si svolge all'interno di una stanza da letto, dove compaiono:

  • Maria Vergine, seria nel volto, si gira con gesto regale, sorpresa, mentre sta leggendo un libro (le Sacre Scritture), appoggiato su un inginocchiatoio coperto da un drappo di prezioso damasco. La Madonna è vestita con un corposo abito, di tessuto pesante, ricadente con un elegante gioco di pieghe, con i capelli sciolti sulle spalle.
  • San Gabriele arcangelo, con in mano un delicato scettro e indosso una veste bianca, ha appena toccato il pavimento, le ali sono ancora aperte e le ginocchia sono piegate nel gesto dell'inchino. Ai suoi piedi un piccolo vaso dorato con il giglio bianco, simbolo della purezza e della verginità di Maria.

La scena si svolge all'interno di un ambiente domestico borghese descritto dal pittore con grande attenzione al dettaglio: dai marmi del pavimento, al prezioso drappo di damasco, dal soffice cuscino sulla sedia di fianco al letto, ai teli rossi del baldacchino, dal tappeto su cui è inginocchiata la Madonna agli intagli allegorici del leggio raffiguranti il peccato originale da cui Maria era sta preservata.

Scomparto destro

La scena della Presentazione di Gesù al Tempio è ambientata all'interno di una chiesa gotica di cui si offre uno splendido spaccato architettonico e dove il muro perimetrale sinistro si completa nello scomparto centrale (in alto, a destra), il quale simboleggia l'Antico Testamento che è base e fondamento del Nuovo ed evidenzia che la costruzione della Chiesa, fondata da Gesù, è un compito che va costantemente portato avanti dai cristiani.

Nel dipinto compaiono:

Inoltre, nello scomparto sono presenti alcuni dettagli, resi con grande cura, di valore simbolico, come:

Note stilistiche, iconografiche e iconologiche

  • L'indagine della realtà, operata da Rogier van der Weyden, si rivolge allo studio d'ogni elemento: tutto è sezionato e precisato nei particolari più minuti che formano l'ambientazione della scena. Inoltre, l'artista bada ad ogni elemento anatomico o di panneggio e nulla viene dimenticato per pervenire ad una raffigurazione estremamente realistica del corpo umano.
  • Nell'opera la luce proviene da più fonti e illumina con precisione ogni oggetto, ponendolo alla ribalta come se fosse il solo protagonista della scena: questa molteplicità di soggetti non può che privare i termini "soggetto" e "protagonista" di ogni significato ed è la luce che, allora unifica gli infiniti componenti di un dipinto.

Notizie storico-critiche

Il Trittico dell'Adorazione dei Magi fu commissionato, nel 1455 circa, a Rogier van der Weyden per la Chiesa di Santa Colomba di Colonia (Germania).

Bibliografia
  • Martin Davies, Rogier van der Weyden, Editore Electa, Milano
  • Giorgio Cricco et. al., Itinerario nell'arte, vol. 2, Editore Zanichelli, Bologna 1999, p. A 65 ISBN 9788808079503
  • Paolo Parlavecchia, Il Gotico in Europa: Notre Dame e Westmisnster: l'arte si lancia verso il cielo, col. "La Bellezza di Dio. L'Arte ispirata dal Cristianesimo", Editore San Paolo, Palazzolo sull'Oglio (BS) 2003, pp. 72 - 73
  • Rolf Toman (a cura di), Il Gotico: architettura, scultura e pittura, Editore Könemann, Colonia 1998, pp. 416 - 417 ISBN 9783829025652
Voci correlate
Collegamenti esterni