Utente:Davide Bolis/Ippolito I d'Este

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Ippolito I d'Este
Cardinale
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Cardinal Ippolito d’Este, by Bartolomeo Veneto (1502-1531).jpg

Ritratto del cardinale d'Este, opera di Bartolomeo Veneto.
Titolo cardinalizio
Incarichi attuali
Età alla morte 41 anni
Nascita Ferrara
20 marzo 1479
Morte Ferrara
3 settembre 1520
Sepoltura Cattedrale di San Giorgio (Ferrara)
Conversione
Appartenenza
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(vedi)
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20 settembre 1493 da Alessandro VI (vedi)
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
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al pontificato
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Extra Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi
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Altre ricorrenze
Santuario principale {{{santuario principale}}}
Attributi {{{attributi}}}
Devozioni particolari {{{devozioni}}}
Patrono di
Principe di Ferrara,
Modena e Reggio
Ippolito d'Este, 1479-1520, cardinale 1493, probabilmente 1503.jpeg
Medaglia di Ippolito d'Este, 1503 circa. Stile di Niccolò Fiorentino
Stemma
Incoronazione
Investitura
Predecessore
Erede
Successore
Nome completo {{{nome completo}}}
Trattamento {{{trattamento}}}
Onorificenze
Nome templare {{{nome templare}}}
Nomi postumi
Altri titoli
Casa reale {{{casa reale}}}
Dinastia Este
Padre Ercole I d'Este
Madre Eleonora d'Aragona
Coniuge

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Consorte

Consorte di

Figli Ludovico (ill.)
Elisabetta (ill.)
Religione Cattolicesimo
Motto reale {{{motto reale}}}
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Collegamenti esterni
Invito all'ascolto
Firma autografa
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Ippolito I d'Este (Ferrara, 20 marzo 1479; † Ferrara, 3 settembre 1520) è stato un cardinale italiano. Fu un famoso mecenate e protettore di Ludovico Ariosto, il quale gli dedicò il suo Orlando furioso (1516).

Biografia

Nascita e formazione

Ippolito d'Este nacque a Ferrara il 20 marzo (o novembre) 1479. Quinto dei nove figli di Ercole I d'Este, duca di Ferrara, Modena e Reggio, e della principessa Eleonora d'Aragona, figlia di Ferdinando I d'Aragona, re di Napoli. Noto come il Cardinale d'Este o il Cardinale di Ferrara. Ebbe parenti illustri come lo zio Ippolito II d'Este il prozio del Luigi d'Este. Altri cardinali della famiglia furono Alessandro d'Este (1599); Rinaldo d'Este e Rinaldo I d'Este. Subito avviato alla carriera ecclesiastica sfruttando le parentele e le conoscenze di famiglia, nel 1485, a sei anni di età, fu già affidatario di un'abbazia. Studiò alla corte ungherese per sette anni e ritornò in patria dopo essere stato nominato amministratore di Strigonio e praticò le arti militari.

Primi anni di vita

Ricevette il titolo onorifico di Protonotario apostolico e il 12 dicembre 1485 la commenda dell'Abbazia di Santa Maria di Pomposa per la quale si dimise il 2 maggio 1492.

Per intervento della zia Beatrice d'Aragona, moglie di Mattia Corvino, re d'Ungheria, fu nominato arcivescovo di Strigonio a soli nove anni e quindi Primate d'Ugheria. Papa Innocenzo VIII inizialmente non confermò tale elezione prematura, ma il 21 maggio 1487 acconsentì, su istanza del duca Ippolito I, con la condizione che la consacrazione episcopale non avrebbe avuto luogo prima che avesse raggiunto l'età canonica e gli affiancò nell'amministrazione Beltramo Costabile, chierico di Ferrara e dottore in decreti.

Non si hanno informazioni utili sulla sua ordinazione presbiterale e sulla consacrazione vescovile.

Amministratore apostolico

Raggiunta l'età canonica fu unico amministratore della sede di Strigonio fino al compimento dei venticinque anni e ne divenne arcivescovo fino al 20 dicembre 1497.

Il 2 maggio 1492 ricevette in nullius l'abbazia benedettina di San Genesio di Brescello. Dopo aver ricoperto l'incarico di Cancelliere del re d'Ungheria fu promosso cardinale su istanza del duca di Ferrara.

Cardinalato

Creato cardinale nel concistoro del 20 settembre 1493 il 23 settembre 1493 ricevette la diaconia di Santa Lucia in Silice. Il 28 settembre 1497 scrisse al papa indicando che si sarebbe recato a Roma, dove era stato convocato. Dopo un lungo ritardo vi giunse l'11 dicembre 1497 e ricevette la berretta rossa l'8 gennaio 1498.

L'8 novembre 1497 Alessandro VI lo nominò Amministratore della sede di Milano. Vi si insediò l'anno successivo il 6 marzo 1498. Mantenne questo incarico fino al 20 maggio 1519 lasciandolo in favore del nipote Ippolito d'Este. Dal 20 dicembre 1497 Amministrò fino alla morte la sede di Eger che non prevedeva l'obbligo di residenza.

Il 9 dicembre 1501 partì da Ferrara con un corteo di cinquecento persone per accompagnare a Roma Lucrezia Borgia, figlia di papa Alessandro VI, promessa sposa del fratello Alfonso. Giunsero il 23 dicembre e le nozze ebbero luogo in Vaticano il 30 dicembre 1501. Questo evento incrementò notevolmente la sua influenza portandolo, a settembre 1501, all'incarico di Arciprete della patriarcale basilica vaticana.

Il 20 luglio 1502 divenne Amministratore della sede di Capua per la quale ricoprì l'incarico fino alla morte. Non partecipò al Conclave del settembre 1503, che elesse papa Pio III a causa di un infortunio. Partecipò, invece, al Conclave dell'ottobre 1503, che elesse papa Giulio II. Tornò a Ferrara dopo aver partecipato al concistoro del 15 febbraio 1503.

L'8 ottobre 1503 divenne Amministratore della sede di Ferrara e ne ricoprì l'incarico fino alla morte. Nel 1507 ottenne l'Amministratore della sede di Modena e la commenda di Nonantola dopo la morte del cardinale Giugliano Cesarini (febbraio 1510). Occupò la prima fino alla morte, mentre la seconda carica fu invalidata dal papa, in favore di Giovanni Matteo Sertorio.

A causa della politica di papa Giulio II lasciò la Curia romana nel 1507, il papa, tuttavia, il 24 gennaio 1508, lo ringraziò per il ruolo che ebbe nella repressione della congiura dei Bentivogli. Durante la guerra di Venezia e del papa contro la casa d'Este, si comportò con grande destrezza al fianco del fratello duca Alfonso I d'Este e il 22 dicembre 1509 partecipò alla vittoriosa battaglia di Policella. Chiamato a Roma da papa Giulio II il 27 luglio 1510, finse durante il viaggio di essere stato colpito da una grave malattia perché temeva le conseguenze della sua condotta contro il pontefice. Non sentendosi sicuro in Italia, si recò nella sua sede in Ungheria con il pretesto di essere stato richiamato dal re.

Fu uno dei cardinali che firmarono il 16 maggio 1511 un documento che citava il papa a comparire dinanzi al concilio scismatico di Pisa, da aprirsi il 1º settembre successivo. Suo fratello il duca gli consigliò di non partecipare al concilio, quindi prese le distanze dagli altri cardinali scismatici in ottobre e il papa gli permise di ritornare a Ferrara. Non partecipò al conclave del 1513, che elesse papa Leone X., ma godendo della fiducia del nuovo papa, si recò a Roma. Il nuovo papa accolse con piacere la riconciliazione tra i Bentivogli e gli Estensi. Il 22 aprile 1514 il cardinale e tutti i suoi parenti furono perdonati di tutte le censure in cui erano incorsi per aver preso parte alle guerre d'Italia. Il papa lo inviò da Francesco I di Francia con il quale entrò a Bologna l'11 dicembre 1515.

Andò in Polonia per assistere alle nozze della cugina Bonne Sforza con il re Sigismondo I Stary. Tornò attraverso l'Ungheria e la Francia. Il 29 gennaio 1518 ricevette dal papa la facoltà di accettare dal fratello duca di Ferrara i beni ecclesiastici per lui e per i suoi eredi e successori. Raggiunta l'età a giugno 1519 divenne Cardinale protodiacono.

Fu molto generoso con i poveri, amico di letterati e artisti, e protettore di Ludovico Ariosto, "l'Omero italiano". Ippolito ebbe due figli illegittimi dall'amante Dalida de' Puti: Ludovico d'Este ed Elisabetta d'Este.

Morte

Morì a Ferrara il 3 settembre 1520 e sepolto nella cattedrale. Nel 1607, le sue spoglie furono traslate all'interno della stessa cattedrale, ai piedi del sepolcro di papa Urbano III, insieme a quelle del cardinale Giovanni Salvati, e deposte in un'urna di marmo.

Successione degli incarichi

Predecessore: Abate commendatario di Pomposa Successore: Template-Abbot - Provost.svg
? 12 dicembre 1485-2 maggio 1492 ? I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
? {{{data}}} ?
Predecessore: Amministratore apostolico di Strigonio Successore: ArchbishopPallium PioM.svg
Giovanni d'Aragona
(amministratore apostolico)
21 maggio 1487-20 dicembre 1497 Tamás Bakócz I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Giovanni d'Aragona
(amministratore apostolico)
{{{data}}} Tamás Bakócz
Predecessore: Abate nullius di San Genesio di Brescello Successore: Template-Abbot - Provost.svg
? 2 maggio 1492-3 settembre 1520 ? I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
? {{{data}}} ?
Predecessore: Cardinale diacono di Santa Lucia in Silice Successore: CardinalCoA PioM.svg
Hélie de Bourdeilles, O.F.M.Conv. 23 settembre 1493-3 settembre 1520 Giacomo Savelli I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Hélie de Bourdeilles, O.F.M.Conv. {{{data}}} Giacomo Savelli
Predecessore: Amministratore apostolico di Milano Successore: ArchbishopPallium PioM.svg
Ottaviano Arcimboldi
(arcivescovo eletto)
8 novembre 1497-20 maggio 1520 Ippolito II d'Este I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Ottaviano Arcimboldi
(arcivescovo eletto)
{{{data}}} Ippolito II d'Este
Predecessore: Amministratore apostolico di Eger Successore: BishopCoA PioM.svg
Tamás Bakócz
(vescovo)
20 dicembre 1497-3 settembre 1520 Giulio de' Medici
(vescovo)
I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Tamás Bakócz
(vescovo)
{{{data}}} Giulio de' Medici
(vescovo)
Predecessore: Arciprete della Basilica di San Pietro in Vaticano Successore: StPetersDomePD.jpg
Juan López 1º settembre 1501-3 settembre 1520 Marco Corner I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Juan López {{{data}}} Marco Corner
Predecessore: Amministratore apostolico di Capua Successore: ArchbishopPallium PioM.svg
Giovanni Battista Ferrari
(arcivescovo metropolita)
20 luglio 1502-3 settembre 1520 Niccolò Schomberg, O.P.
(arcivescovo metropolita)
I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Giovanni Battista Ferrari
(arcivescovo metropolita)
{{{data}}} Niccolò Schomberg, O.P.
(arcivescovo metropolita)
Predecessore: Amministratore apostolico di Ferrara Successore: BishopCoA PioM.svg
Juan Borgia
(vescovo)
8 ottobre 1503-3 settembre 1520 Giovanni Salviati I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Juan Borgia
(vescovo)
{{{data}}} Giovanni Salviati
Predecessore: Amministratore apostolico di Modena Successore: BishopCoA PioM.svg
Francesco Ferrari
(vescovo)
1507-3 settembre 1520 Ercole Rangoni
(vescovo)
I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Francesco Ferrari
(vescovo)
{{{data}}} Ercole Rangoni
(vescovo)
Predecessore: Cardinale protodiacono Successore: CardinalCoA PioM.svg
Alessandro Farnese 15 giugno 1519-3 settembre 1520 Amanieu d'Albret I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Alessandro Farnese {{{data}}} Amanieu d'Albret