Conclave dell'agosto 1978

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Conclave dell'agosto 1978
Sede vacante.svg
P366.jpg
Papa Giovanni Paolo I sulla sedia gestatoria.
Duratadal 25 al 26 agosto 1978
LuogoCappella Sistina del Palazzo Apostolico (Vaticano)
Partecipanti111 (3 assenti)
Scrutini4
DecanoCarlo Confalonieri
Primo cardinale elettoreJean-Marie Villot
Vice DecanoPaolo Marella
CamerlengoJean-Marie Villot
ProtodiaconoPericle Felici
Segretario del conclaveErnesto Civardi
Eletto
Papa
Albino Luciani
Giovanni Paolo I
PrecedenteConclave del 1963
eletto
Giovanni Battista Montini
Paolo VI
SuccessivoConclave dell'ottobre 1978
eletto
Karol Józef Wojtyła
Giovanni Paolo II
Collegamenti esterni
(EN) Scheda su Salvador Miranda
(EN) Scheda su Chatolic Herarchy

Il Conclave dell'agosto 1978 venne convocato a seguito della morte di Papa Paolo VI, deceduto a Castel Gandolfo il 6 agosto.

Al quarto scrutinio è stato eletto Papa il cardinale Albino Luciani, Patriarca di Venezia, con il nome di Giovanni Paolo I.

Quadro generale

Paolo VI, nel corso del suo pontificato, aveva modificato il Collegio dei cardinali escludendo dal voto i cardinali ultraottantenni, con il motu proprio Ingravescentem Aetatem del 21 novembre 1970[1] e con la costituzione apostolica Romano Pontifici Eligendo del 1º ottobre 1975.

Il gruppo dei "montiniani" rappresentava, in questo modo, la maggioranza ed era orientato ad affrontare i vari problemi della Chiesa proseguendo la strada delle innovazioni avviata con gli orientamenti conciliari. Il gruppo conservatore, invece, che era propenso a scegliere un pontefice favorevole a un ritorno all'ortodossia tradizionale, poteva contare su quasi un terzo dei voti.

Nel periodo antecedente il conclave, i cardinali presero parte a quattordici congregazioni generali, presiedute dal cardinale Carlo Confalonieri, nel corso delle quali molti cardinali conservatori avrebbero palesato un giudizio piuttosto negativo sulla figura di Paolo VI, visto come insicuro e indeciso, e peroravano la scelta di un pontefice più energico e deciso nel risolvere i problemi della Chiesa, primi fra tutti, la crisi delle vocazioni e le disobbedienze nate a seguito del Concilio.

Il cardinale Giuseppe Siri intorno al 1985

Il cardinale Giuseppe Siri, arcivescovo di Genova, dell'ala conservatrice, diede la sua disponibilità ad accettare un'eventuale candidatura. Il cardinale Sergio Pignedoli, ritenuto il naturale "erede" del defunto papa, era la figura di maggior spicco all'interno del gruppo dei montiniani-riformisti, mentre il cardinale Sebastiano Baggio sembrava più gradito alla Opus Dei.[2]

Il cardinale Giovanni Benelli, arcivescovo di Firenze, propose come candidato di compromesso fra le due fazioni, la candidatura del patriarca di Venezia Albino Luciani. Il principale sostenitore di Luciani è stato il cardinale brasiliano Aloisio Lorscheider allora presidente del C.E.L.A.M..

Per la maggior parte dei cardinali presenti a Roma, Albino Luciani sembrava il candidato che dava più sicurezza: oltre a godere della simpatia di Paolo VI, non rappresentava la Curia e questa veniva considerata una favorevole controtendenza. Luciani, tuttavia, a causa del suo carattere mite e riservato, non sembrava propenso ad accettare l'eventuale candidatura; i cardinali, comunque, continuarono a puntare su di lui.

Apertura del conclave

Il 25 agosto, al termine della Messa Pro Eligendo Romano Pontifice, presieduta dal cardinale Villot nella Basilica di San Pietro in Vaticano, i centoundici cardinali presenti entrarono nella Cappella Sistina, e le porte vennero chiuse.

Il quorum da raggiungere per l'elezione era fissato a settantacinque voti. Fungevano da scrutatori i cardinali Karol Wojtyła, Aloísio Leo Arlindo Lorscheider e Bernardin Gantin a seguito del sorteggio.

Votazioni

Il primo scrutinio ha avuto luogo la mattina del 26 agosto; secondo alcuni cardinali, il più votato sarebbe stato Siri, seguito, in ordine di preferenze, da Luciani, poi da Pignedoli e da Baggio.

Dopo la seconda votazione, contrassegnata pure essa dalla fumata nera, il cardinale Vicente Enrique y Tarancón, durante la pausa per il pranzo, riunì nella propria cella diversi cardinali, per decidere sulla scelta fra Siri e Luciani, i due candidati che avevano ottenuto il maggior numero di consensi. Tarancón riferì che il gruppo si era orientato su Luciani in quanto aveva una personalità più poliedrica.

Al terzo scrutinio, dopo la pausa per il pranzo, i voti per Luciani arrivarono a 70 sfiorando, quindi, il quorum delle 75 preferenze utili per ottenere l'elezione.

Nel pomeriggio del 26 agosto, al quarto scrutinio, Albino Luciani venne eletto papa con circa cento voti su centoundici e scelse il nome di Giovanni Paolo I. Alle 18:24 si levò dal comignolo della Cappella Sistina la fumata bianca, accompagnata dal suono delle campane della Basilica di San Pietro.

L' Habemus Papam

Fu il cardinale protodiacono Pericle Felici a dare l'annuncio dell' Habemus Papam; il nuovo pontefice si affacciò alla loggia centrale della basilica di San Pietro per salutare la folla che gremiva la Piazza. A questo conclave erano presenti anche i futuri Giovanni Paolo II e Benedetto XVI.

Essendo stata abolita la cerimonia dell'incoronazione con la tiara, il 3 settembre 1978 ha avuto luogo una solenne concelebrazione eucaristica, che ha contrassegnato l'inizio ufficiale del breve pontificato di Giovanni Paolo I, durato appena 33 giorni.

Collegio cardinalizio

Cardinali partecipanti

  1. Jean-Marie Villot, Cardinale Segretario di Stato di Sua Santità;
  2. Antonio Samorè, Bibliotecario di Santa Romana Chiesa;
  3. Sebastiano Baggio, Prefetto della Congregazione per i Vescovi;
  4. Francesco Carpino, Cardinale vescovo di Albano;
  5. Stephanos I Sidarouss, C.M., Patriarca di Alessandria dei Copti (Egitto);
  6. Giuseppe Siri, Arcivescovo di Genova;
  7. Stefan Wyszyński, Arcivescovo di Gniezno (Polonia);
  8. Paul-Émile Léger , P.S.S., Arcivescovo emerito di Montréal Québec, (Canada);
  9. José María Bueno y Monreal, Arcivescovo metropolita di Siviglia (Spagna);
  10. Franz König, Arcivescovo di Vienna (Austria);
  11. Bernardus Johannes Alfrink, Arcivescovo emerito di Utrecht (Olanda);
  12. Laurean Rugambwa, Arcivescovo metropolita di Dar-es-Salaam (Tanzania);
  13. José Humberto Quintero Parra, Arcivescovo metropolita di Caracas Santiago (Venezuela);
  14. Juan Landázuri Ricketts, O.F.M., Arcivescovo di Lima Peru;
  15. Raúl Silva Henríquez, S.D.B., Arcivescovo metropolita di Santiago del Cile (Cile);
  16. Leo Jozef Suenens, Arcivescovo di Malines-Bruxelles (Belgio);
  17. Thomas Benjamin Cooray, O.M.I., Arcivescovo metropolita di Colombo in Ceylon (Sri Lanka);
  18. Maurice Roy, Arcivescovo metropolita di Québec (Canada);
  19. Owen McCann, Arcivescovo metropolita di Città del Capo Kaapstad, (Sud Africa);
  20. Léon-Etienne Duval, Arcivescovo metropolita di Algeri (Algeria);
  21. Ermenegildo Florit, Arcivescovo metropolita di Firenze;
  22. Franjo Šeper, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede;
  23. Paul Zoungrana, M.Afr., Arcivescovo metropolita di Ouagadougou (Burkina Faso);
  24. Agnelo Rossi, Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli;
  25. Giovanni Umberto Colombo, Arcivescovo metropolita di Milano;
  26. Gabriel-Marie Garrone, Prefetto della Congregazione per l'Istruzione Cattolica;
  27. Egidio Vagnozzi, Presidente della Prefettura degli Affari Economici della Santa Sede;
  28. Maximilien de Fürstenberg, Prefetto emerito della Congregazione per le Chiese Orientali;
  29. José Clemente Maurer, C.SS.R., Arcivescovo metropolita di Sucre (Bolivia);
  30. John Joseph Krol, Arcivescovo metropolita di Filadelfia, Pennsylvania (USA);
  31. John Patrick Cody, Arcivescovo metropolita di Chicago, Illinois (USA);
  32. Corrado Ursi, Arcivescovo metropolita di Napoli;
  33. Alfred Bengsch, Arcivescovo di Berlino (Germania);
  34. Justinus Darmojuwono, Arcivescovo di Semarang (Indonesia);
  35. Karol Józef Wojtyła, Arcivescovo metropolita di Cracovia (Polonia);
  36. Michele Pellegrino, Arcivescovo emerito di Torino;
  37. Alexandre-Charles-Albert-Joseph Renard, Arcivescovo metropolita di Lione (Francia);
  38. Alfredo Vicente Scherer, Arcivescovo metropolita di Porto Alegre, Rio Grande do Sul (Brasile);
  39. Julio Rosales y Ras, Arcivescovo metropolita di Cebu (Filippine);
  40. Gordon Joseph Gray, Arcivescovo metropolita di Saint Andrews e Edimburgo, Scozia (Gran Bretagnia);
  41. Paolo Bertoli, Prefetto emerito della Congregazione per le Cause dei Santi;
  42. Joseph Parecattil, Arcieparca metropolita di Ernakulam-Angamaly dei Siro-Malabaresi, Syro-Malabar (India);
  43. John Francis Dearden, Arcivescovo metropolita di Detroit, Michigan (USA);
  44. Gabriel Auguste François Marty, Arcivescovo metropolita di Parigi (Francia);
  45. George Bernard Flahiff, C.S.B., Arcivescovo di Winnipeg, Manitoba (Canada);
  46. Paul Joseph Marie Gouyon, Arcivescovo metropolita di Rennes -Dol-Saint-Malo, (Francia);
  47. Mario Casariego y Acevedo, C.R.S., Arcivescovo metropolita di Santiago di Guatemala (Guatemala);
  48. Vicente Enrique y Tarancón, Arcivescovo di Madrid (Spagna);
  49. Joseph-Albert Malula, Arcivescovo metropolita di Kinshasa (Rep. Dem. Congo);
  50. Pablo Muñoz Vega, S.J., Arcivescovo metropolita di Quito (Ecuador);
  51. Antonio Poma, Arcivescovo metropolita di Bologna;
  52. John Joseph Carberry, Arcivescovo metropolita di Saint Louis Missouri, USA;
  53. Terence James Cooke, Arcivescovo metropolita di New York, New York, (USA);
  54. Stephen Kim Sou-hwan, Arcivescovo di Seul, (Corea del Sud);
  55. Eugênio de Araújo Sales, ArcivescovodiSan Sebastiano di Rio de Janeiro (Brasile);
  56. Joseph Höffner, Arcivescovo metropolita di Colonia (Germania);
  57. Johannes Gerardus Maria Willebrands, Arcivescovo di Utrecht (Olanda);
  58. Albino Luciani, Patria di Venezia;
  59. António Ribeiro, Patriarca di Lisbona (Portogallo);
  60. James Robert Knox, Prefetto della Congregazione per i Sacramenti e il Culto Divino;
  61. Avelar Brandão Vilela, Arcivescovo metropolita di San Salvador di Bahia (Brasil);
  62. Joseph Marie Anthony Cordeiro, Arcivescovo metropolita di Karachi (Pakistan);
  63. Aníbal Muñoz Duque, Arcivescovo metropolita di Bogotà (Colombia);
  64. Luis Aponte Martínez,Arcivescovo metropolita di San Juan de Puerto Rico (Porto Rico);
  65. Raúl Francisco Primatesta, Arcivescovo metropolita di Córdoba /Argentina);
  66. Salvatore Pappalardo, Arcivescovo metropolita di Palermo;
  67. Marcelo González Martín, Arcivescovo metropolita di Toledo (Spagna);
  68. Jean-Louis-Frédéric Guyot, Arcivescovo metropolita di Tolosa (Francia);
  69. Ugo Poletti, Vicario Generale di Sua Santità per la Città di Roma e Distretto
  70. Timothy Finbar Manning, Arcivescovo metropolita di Los Angeles, California (USA);
  71. Maurice Michael Otunga, Arcivescovo di Nairobi (Kenya);
  72. José Salazar López, Arcivescovo metropolita di Guadalajara, (Méssico);
  73. Humberto Sousa Medeiros, Arcivescovo metropolita di Boston, Massachusetts (USA);
  74. Paulo Evaristo Arns, O.F.M., Arcivescovo di San Paolo (Brasile);
  75. James Darcy Freeman, Arcivescovo metropolita di Sydney, (Australia);
  76. Narciso Jubany Arnau, Arcivescovo di Barcellona (Spagna);
  77. Hermann Volk, Vescovo di Magonza (Germania);
  78. Pio Taofinu'u, S.M., Vescovo di Samoa e Tokelau, (Samoa Americane), Pacific (Oceania);
  79. Octavio Antonio Beras Rojas,Arcivescovo metropolita di Santo Domingo (Repubblica Dominicana);
  80. Juan Carlos Aramburu, Arcivescovo di Buenos Aires (Argentina);
  81. Joseph Marie Trịnh Như Khuê, Vicario apostolico di Hanoi (Vietnam);
  82. Hyacinthe Thiandoum, Arcivescovo di Dakar (Senegal);
  83. Emmanuel Kiwanuka Nsubuga, Arcivescovo metropolita di Kampala (Uganda);
  84. Lawrence Trevor Picachy, S.J. , Arcivescovo metropolita di Calcutta (India);
  85. Jaime Lachica Sin, Arcivescovo metropolita di Manila (Filippine);
  86. William Wakefield Baum, Arcivescovo metropolita di Washington Distretto Columbia (USA);
  87. Aloísio Leo Arlindo Lorscheider, O.F.M., Arcivescovo metropolita di Fortaleza, Ceara (Brasile);
  88. Reginald John Delargey, Arcivescovo metropolita di Wellington (Nuova Zealanda);
  89. László Lékai, Arcivescovo metropolita di Strigonio (Ungaria);
  90. George Basil Hume, O.S.B., Arcivescovo metropolita di Westminster, Inghilterra (Gran Bretagna);
  91. Victor Razafimahatratra, S.J., Arcivescovo metropolita di Tananarive (Madagascar);
  92. František Tomášek, Arcivescovo metropolita di Praga (Repubblica Ceca);
  93. Dominic Ignatius Ekandem, Vescovo di Ikot Ekpene (Nigeria);
  94. Giovanni Benelli, Arcivescovo di Firenze;
  95. Joseph Ratzinger, Arcivescovo metropolita di Monaco e Frisinga (Germania);
  96. Pericle Felici, Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica;
  97. Silvio Angelo Pio Oddi, Cardinale diacono e poi presbitero di Sant'Agata dei Goti;
  98. Giuseppe Paupini, Penitenziere Maggiore;
  99. Mario Nasalli Rocca di Corneliano, Cardinale diacono e presbitero di San Giovanni Battista Decollato;
  100. Sergio Guerri, Pro-governatore della Città del Vaticano;
  101. Sergio Pignedoli, Presidente del Segretariato per i Non Cristiani;
  102. Umberto Mozzoni, Cardinale diacono di Sant'Eugenio;
  103. Pierre Charles (Paul) Philippe, O.P., Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali;
  104. Pietro Palazzini, cardinale presbitero pro hac vice di San Girolamo della Carità;
  105. Opilio Rossi, Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia;
  106. Giuseppe Maria Sensi, Cardinale diacono dei Santi Biagio e Carlo ai Catinari;
  107. Corrado Bafile, Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi;
  108. Joseph Schröffer, Segretario della Congregazione per l'Istruzione Cattolica;
  109. Eduardo Francisco Pironio, Prefetto della Congregazione per i Religiosi e gli Istituti Secolari;
  110. Bernardin Gantin, Presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, Presidente del Pontificio Consiglio "Cor Unum";
  111. Mario Luigi Ciappi, O.P., Pro-teologo della Casa Pontificia.

Cardinali assenti

  1. Valerian Gracias, Arcivescovo metropolita di Bombay (India);
  2. John Joseph Wright, Prefetto della Congregazione per il Clero;
  3. Boleslaw Filipiak, Decano emerito della Rota Romana.

Cardinali senza diritto di voto

  1. Carlo Confalonieri, Decano del Collegio cardinalizio, età: 85.0;
  2. Paolo Marella, Sottodecano del Collegio cardinalizio, età: 83.5;
  3. Carlos Carmelo de Vasconcelos Motta, Amministratore apostolico di Aparecida (Brasile), età: 88.1;
  4. Josef Frings, Arcivescovo emerito di Colonia (Germania), età: 91.5;
  5. Antonio Caggiano, Arcivescovo emerito di Buenos Aires, età: 89.5;
  6. James Francis Aloysius McIntyre, Arcivescovo emerito di Los Angeles California, (USA), età: 92.1;
  7. Alfredo Ottaviani, Pro-prefetto emerito della Congregazione per la Dottrina della Fede, età: 87.8;
  8. Antonio María (Alfredo) Barbieri, O.F.M. Cap., Arcivescovo emerito di Montevideo (Uruguay), età: 85.8;
  9. Alberto di Jorio, Pro-governatore emerito della Città del Vaticano, età: 94.1;
  10. Josyp Slipyj, Arcivescovo maggiore di Leopoli degli Ucraini (Ukraina), età: 86.5;
  11. Lawrence Joseph Shehan, Arcivescovo di Baltimora Maryland, (USA), età: 80.4;
  12. Patrick Aloysius O'Boyle, Arcivescovo emerito di Washington, Distretto di Columbia (USA), età: 82.1;
  13. Pietro Parente, Segretario emerito della Congregazione per la Dottrina della Fede, età: 87.5;
  14. Miguel Darío Miranda y Gómez, Arcivescovo emerito di Città del Messico, Distretto Federale (Messico), età: 82.6;
  15. Ferdinando Giuseppe Antonelli, O.F.M., Segretario emerito della Congregazione per le Cause dei Santi, età: 82.1.
Note
  1. Testo integrale della «Ingravescentem Aetatem» su vatican.va. URL consultato il 8 marzo 2013
  2. Carlo Rossella, Pignedoli o Koenig?, da Panorama, 15 agosto 2015.
Voci correlate
Collegamenti esterni