Carlo Visconti
Carlo Visconti Cardinale | |
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Età alla morte | 42 anni |
Nascita | Milano 1523 |
Morte | Roma 12 novembre 1565 |
Sepoltura | Roma, Chiesa dei Santi Vito e Modesto |
Appartenenza | Arcidiocesi di Milano |
Ordinazione presbiterale | non si hanno informazioni |
Nominato vescovo | 5 dicembre 1561 da papa Pio IV |
Consacrazione vescovile | 15 dicembre 1561 |
Creato Cardinale |
12 marzo 1565 da Pio IV (vedi) |
Cardinale per | 8 mesi |
Incarichi ricoperti | |
Collegamenti esterni | |
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Carlo Visconti (Milano, 1523; † Roma, 12 novembre 1565) è stato un vescovo e cardinale italiano.
Cenni biografici
Carlo nacque nel 1523 a Milano da un'illustre famiglia, non si hanno altre informazioni sui suoi natali. Altri membri della nobile famiglia milanese furono lo pseudocardinale Bartolomeo Aicardi Visconti (1440) e i cardinali Alfonso Visconti (1599) e Antonio Eugenio Visconti (1771).
Mancano informazioni sull'educazione e i primi anni del cardinale; si sa che fu chierico e senatore di Milano e che la città lo inviò ambasciatore presso il re Filippo II di Spagna nel 1560.
Con la nomina di papa Paolo IV, suo conterraneo, si trasferì a Roma divenendo protonotario apostolico, sotto la protezione di Carlo Borromeo. Fece parte dell'Accademia delle Notti Vaticane[1] di cui facevano parte personalità come Ugo Boncompagni futuro Papa, Francesco Alciati che diverrà cardinale nello stesso concistoro del nostro, Giovanni Francesco Bonomi vescovo di Vercelli e nunzio apostolico e il visitatore apostolico Bartolomeo Portia.
Ministero episcopale
Il 5 dicembre 1561 fu nominato vescovo di Ventimiglia e consacrato il 15 dicembre di quell'anno. In tale veste partecipò ai lavori del Concilio di Trento, 1562-1563. Fu nunzio straordinario in Spagna nel 1563 e in Austria l'anno seguente.
Cardinalato
Nel concistoro del 12 marzo 1565 fu creato cardinale presbitero da papa Pio IV; ricevette il cappello rosso e il titolo dei Santi Vito e Modesto, diaconia elevata pro hac vice a titolo il 15 maggio successivo. Il 6 luglio dello stesso anno fu nominato vescovo di Montefeltro.
Morte
Morì il 12 novembre 1565 alle 2 del mattino, dopo una lunga e grave malattia a Monte Caballo in Roma e fu sepolto nella Chiesa dei Santi Vito e Modesto.
Successione degli incarichi
Predecessore: | Vescovo di Ventimiglia | Successore: | |
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Jean Baptiste de Mari[2] | 5 dicembre 1561-6 luglio 1565 | Benedetto Lomellini |
Predecessore: | Cardinale presbitero di Santi Vito e Modesto in Macello Martiri (titolo presbiterale pro hac vice) |
Successore: | |
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Carlo Borromeo | 15 maggio - 12 novembre 1565 | Guido Luca Ferrero |
Predecessore: | Vescovo di Montefeltro | Successore: | |
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Ennio Filonardi[3] | 6 luglio - 12 novembre 1565 | Gianfrancesco Sormani[4] |
Note | |
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- Cardinali presbiteri dei Santi Vito, Modesto e Crescenzia
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