Celestino Sfondrati

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Celestino Sfondrati, O.S.B.
Cardinale
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Titolo cardinalizio
Incarichi attuali
Età alla morte 52 anni
Nascita Milano
10 gennaio 1644
Morte Roma
4 settembre 1696
Sepoltura Basilica di Santa Cecilia in Trastevere (Roma)
Appartenenza Ordine di San Benedetto
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Vestizione 26 aprile 1660
Professione religiosa [[]]
Ordinato diacono
Ordinazione presbiterale
Ordinazione presbiterale 26 aprile 1668
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Nominato vescovo 30 ottobre 1686 da papa Innocenzo XI
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Creazione
a Cardinale
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Creazione
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12 dicembre 1695 da Innocenzo XIII (vedi)
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Cardinale per 8 mesi e 23 giorni
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Incarichi ricoperti
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Elezione
al pontificato
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Consacrazione {{{consacrazione}}}
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pontificato
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(per causa incerta o sconosciuta)
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Extra Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi
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Attributi {{{attributi}}}
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Incoronazione
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Erede
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Consorte

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Invito all'ascolto
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Celestino Sfondrati (Milano, 10 gennaio 1644; † Roma, 4 settembre 1696) è stato un cardinale e teologo italiano dell'Ordine di San Benedetto, principe-abate di San Gallo.

Biografia

Apparteneva alla nobile famiglia milanese degli Sfondrati, la quale vantava già tra le proprie schiere numerosi ecclesiastici come i cardinali Francesco Sfondrati e Paolo Sfondrati, nonché un Papa, Gregorio XIV.

Formazione e ministero sacerdotale

All'età di dodici anni venne ammesso alla scuola di Rorschach sul lago di Costanza, che era diretta dai benedettini dell'abbazia di San Gallo e il 26 aprile 1660 prese l'abito benedettino proprio nella chiesa del medesimo monastero. All'età di 22 anni aveva già insegnato filosofia e teologia a Kempten e dopo la sua ordinazione presbiterale il 26 aprile[1] 1668, divenne professore dei novizi del proprio monastero.

Dal 1679 al 1682 insegnò diritto canonico all'Università Benedettina di Salisburgo. Nel 1682 tornò al convento di San Gallo dove venne nominato vicario generale dell'abate locale.

Episcopato

Nel 1686 papa Innocenzo XI lo creò vescovo di Novara, dignità che accettò a ogni modo con riluttanza. Dovette infatti abbandonare la città quando venne nominato principe abate di San Gallo, il 17 aprile 1687.

Cardinalato

Il suo esempio di vita pia e devota, come del resto i suoi scritti in difesa dell'autorità papale contro il gallicanesimo, indussero Innocenzo XII a elevarlo al grado di cardinale, il 12 dicembre 1695 con il titolo di Santa Cecilia; ma una volta raggiunta Roma le sue condizioni di salute incominciarono a peggiorare.

Morte

Morì dopo soli nove mesi dall'acquisizione del cardinalato e venne sepolto nella propria chiesa titolare.

Opere

Successione degli incarichi

Predecessore: Vescovo di Novara Successore: Bishopcoa.png
Giuseppe Maria Maraviglia 1685-1687 Giovanni Maria Visconti I
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con
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Giuseppe Maria Maraviglia {{{data}}} Giovanni Maria Visconti
Predecessore: Abate di San Gallo Successore: Wappenscheibe Abtei St Gallen 1557.jpg
Gallus Alt 1687-1696 Leodegar Bürgisser I
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Gallus Alt {{{data}}} Leodegar Bürgisser
Predecessore: Cardinale presbitero di Santa Cecilia Successore: Kardinalcoa.png
Giambattista Spinola seniore 1695-1696 Jacopo Antonio Morigia I
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Giambattista Spinola seniore {{{data}}} Jacopo Antonio Morigia
Bibliografia
Collegamenti esterni