Guillaume Fillastre
Guillaume Fillastre Cardinale e Pseudocardinale | |
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Vetrata nella cattedrale di Le Mans | |
Nascita | La Suze-sur-Sarthe 1348 |
Morte | Roma 6 novembre 1428 |
Sepoltura | Basilica di San Crisogono (Roma) |
Ordinazione presbiterale | in data sconosciuta |
Creazione a pseudocardinale |
6 giugno 1411 dall'Antipapa Benedetto XIII |
Confermato cardinale | dopo il 16 dicembre 1417 da papa Martino V |
Incarichi ricoperti | |
Collegamenti esterni | |
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Guillaume Fillastre (La Suze-sur-Sarthe, 1348; † Roma, 6 novembre 1428) è stato uno pseudocardinale e cardinale francese.
Cenni biografici
Nacque nel 1348, La Suze, diocesi di Le Mans, in una famiglia originaria della Borgogna.
Studiò all'università di Angers; conseguendo il dottorato in utroque iure; fu molto dotato in matematica, greco e latino.
Come chierico divenne decano della collegiata di Saint-Symphorian a Reims. L'8 marzo 1391 divenne decano del capitolo della cattedrale metropolitana di Reims. A Reims insegnò teologia e matematica; fondò una biblioteca; ricostruì la scuola di teologia; e completò a sue spese una delle torri della cattedrale.
Nel gennaio del 1399 accompagnò il duca d'Orléans, in qualità di suo consigliere giuridico, ad Avignone per incontrare l'antipapa Benedetto XIII; il duca era il più favorevole all'antipapa tra i duchi francesi e cercò di ottenere un accordo con lui una volta che la Francia avesse abbandonato l'obbedienza di Avignone.
Deputato all'Assemblea Generale del Clero celebrata a Parigi nel 1406; sostenne l'antipapa Benedetto XIII. Fu uditore della Sacra Rota.
Cardinalato
Fu creato dall'antipapa Giovanni XXIII pseudocardinale presbitero di san Marco nel concistoro del 6 giugno 1411. Entrò presso la curia pisana il 16 giugno 1412. Priore di Saint-Ayoul de Provins.
Nel 1414 divenne amministratore apostolico della sede metropolitana di Aix; la nomina non ebbe effetto fino alla morte del suo predecessore, Thomas de Puppio[1]; ne prese possesso il 1º gennaio 1421; occupò l'incarico fino all'anno seguente.
Partecipò al concilio di Costanza; predicò nella 34ª sessione del concilio il 5 giugno 1417 e raccomandò l'abdicazione o la deposizione dell'antipapa Benedetto XIII e l'abdicazione dell'antipapa Giovanni XXIII, secondo il punto di vista della corte francese.
Partecipato nel conclave del 1417, che elesse papa Martino V. Nominato con il cardinale Giordano Orsini legato alla firma della pace tra i re di Francia e d'Inghilterra. I due prelati lasciarono Costanza il 2 aprile 1418. Filastre tornò presso la curia fiorentina il 25 settembre 1419. Costruì un palazzo accanto alla chiesa di san Crisogono e nominato protettore della stessa.
Si recò a Tivoli con il papa il 17 giugno 1421. L'anno seguente ottenne l'amministrazione della sede di Saint-Pons de Thomières. Ancora alla fine di quell'anno divenne arciprete della patriarcale basilica lateranense. Lasciò i suoi manoscritti al capitolo della cattedrale di Reims.
Morì sabato 6 novembre 1428 a Roma e sepolto nella chiesa romana di san Crisogono.
Opere
Durante il concilio di Costanza Fillastre tenne una cronaca dettagliata degli avenimenti, che fu ritrovata da Heinrich Finke, che pubblicò nel Römische Quartalschrift del 1887. Da alcuni ritenuta come la più importante fonte storica per il Concilio di Costanza, ed è stata pubblicata nella sua interezza da Finke nel 1889. La cronaca di Fillastre getta nuova luce sui principali partecipanti al concilio, come pure sui due papi deposti e sul loro processo, sul collegio cardinalizio considerato come un corpo. Fillastre è l'unica fonte che descrive le proposte preliminari del concilio sul metodo di voto e la situazione estremamente difficile del collegio cardinalizio, ci dà la nostra prima chiara concezione delle dispute che sorsero tra "le nazioni" sulla questione della precedenza, e sul posto che la "nazione" spagnola occupava nel Concilio. Fornisce anche i motivi che prtarono alla conferma di Sigismondo di Lussemburgo come imperatore del Sacro Romano Impero da parte di Martino V. Ciò che dà maggior valore al diario di Fillastre, tuttavia, è il resoconto dei rapporti tra il re e il consiglio e la descrizione del conclave.
Mentre Fillastre era a Costanza (dove tradusse in latino diverse opere di Platone), rese importanti servizi alla storia della geografia e della cartografia. Aveva copiato la traduzione latina della Geografia di Tolomeo (senza mappe), che era stata completata da Jacopo d'Angelo da Scarperia nel 1409, un manoscritto che aveva avuto grandi difficoltà ad ottenere da Firenze. Contemporaneamente a questo prezioso codice di Tolomeo, inviò nel 1418 alla biblioteca del capitolo di Reims, da lui fondato e già dotato di molti preziosi manoscritti, una grande mappa del mondo tracciata su pelle di tricheco e un codice di Pomponio Mela. I due manoscritti geografici sono conservati nelle collezioni della Biblioteca Municipale di Reims, ma la mappa del mondo scomparve nel corso del XVIII secolo.
Intorno al 1425, Fillastre scrisse una delle sue più importanti opere di diritto canonico su gli interessi e l'usura, che ci è stata tramandata in numerosi manoscritti. Nel 1427, nonostante la sua età, fece redigere le mappe di Tolomeo da un originale greco, ma in scala ridotta, e con una terminologia latina che corrispondesse al suo Tolomeo in latino. Dal momento che Tolomeo non aveva alcuna conoscenza della penisola scandinava, per non parlare della Groenlandia, Fillaster completò il suo manoscritto aggiungendo un'undicesima mappa alle dieci mappe dell'Europa di Tolomeo. Questa "undicesima mappa dell'Europa", con la sua descrizione dettagliata della Danimarca, della Svezia, della Norvegia e della Groenlandia, è, secondo l'Enciclopedia Cattolica, l'unica copia esistente della prima mappa di Claude Clavus, primo cartografo d'America, ed è conservata nella biblioteca comunale di Nancy, nel manoscritto 354.
Iscrizione
Iscrizione sulla tomba del cardinale. |
SEPVLCHRVM
Guillelmi Tituli S. Marci, Prebyteri Cardinalis |
Successione degli incarichi
Predecessore: | Pseudocardinale presbitero di San Marco | Successore: | |
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Antonio Calvi (legittimo) |
6 giugno 1411 – dopo il 16 dicembre 1417 | se stesso confermato legittimo |
Predecessore: | Cardinale presbitero di San Marco | Successore: | |
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se stesso d'obbedienza pisana | dopo il 16 dicembre 1417 – 12 settembre 1428 | Angelotto Fosco |
Predecessore: | Amministratore apostolico di Aix | Successore: | |
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Thomas de Puppio[2] (arcivescovo metropolita) |
13 novembre 1420 – 3 luglio 1422 | Avignone Nicolai[3], O.P. (arcivescovo metropolita) |
Predecessore: | Amministratore apostolico di Saint-Pons-de-Thomières | Successore: | |
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Avignone Nicolai, O.P. (vescovo) |
3 luglio 1422 – 6 novembre 1428 | Vital de Mauléon[4] |
Predecessore: | Arciprete della Basilica di San Giovanni in Laterano | Successore: | |
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Alamanno Adimari | dopo il 17 settembre 1422 – 6 novembre 1428 | Alfonso Carrillo de Albornoz |
Note | |
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Collegamenti esterni | |
(FR) Honoré Fisquet, La France pontificale (Gallia christiana) su gallica.bnf.fr, E. Repos, pp. 562-564 (FR) Guillaume Fillastre (1348–1428) su bm-reims.fr
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