Museo della Cattedrale di Sant'Evasio (Casale Monferrato)
Museo della Cattedrale di Sant'Evasio di Casale Monferrato | |
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Maestranze piemontesi, Mosaico con Giona inghiottito dalla balena (metà del XII secolo) | |
Categoria | Musei della Cattedrale |
Stato | Italia |
Regione ecclesiastica | Regione ecclesiastica Piemonte |
Regione | Piemonte |
Provincia | Alessandria |
Comune | Casale Monferrato |
Diocesi | Diocesi di Casale Monferrato |
Indirizzo | Via Liutprando, 1 15033 Casale Monferrato (AL) |
Telefono | +39 0142 452219 |
Posta elettronica | beniculturali@diocesidicasale.191.it |
Proprietà | Cattedrale di Sant'Evasio |
Tipologia | arte sacra |
Contenuti | Arredi sacri, dipinti, lapidi, mosaici, paramenti liturgici, sculture, suppellettile liturgica |
Servizi | Accoglienza al pubblico, biglietteria, bookshop, didattica, punto ristoro, sale per eventi e mostre temporanee, visite guidate |
Sistema museale di appartenenza | Sistema Museale della Diocesi di Casale Monferrato, MOMU - Monferrato Musei |
Sede Museo | Cattedrale di Sant'Evasio (deambulatorio, sagrestie e cappella di Sant'Evasio) |
Datazione sede | XII - XIV secolo |
Fondatori | mons. Germano Zaccheo |
Data di fondazione | novembre 2003 |
Il Museo della Cattedrale di Sant'Evasio di Casale Monferrato (Alessandria), aperto al pubblico nel novembre 2003, è stato allestito in alcuni ambienti (deambulatorio, sagrestie e cappella di Sant'Evasio) del complesso monumentale della Cattedrale di Sant'Evasio (XII - XIV secolo), per volere del vescovo Germano Zaccheo (1995 - 2007) con l'obiettivo di conservare, valorizzare e promuovere la conoscenza del patrimonio storico-artistico del Duomo.
Percorso espositivo e opere
L'itinerario museale, che si configura prevalentemente come Sagrestia aperta, si sviluppa in otto ambienti espositivi, lungo il quale sono presentate opere e suppellettile liturgica, databili dal IV al XXI secolo.
I - Deambulatorio
La visita inizia dal deambulatorio, un lungo corridoio risalente al 1670 circa, realizzato per collegare la chiesa alla sacrestia e agli ambienti limitrofi, dove si possono ammirare:
- Tre statue, in arenaria scolpita, provenienti dalla facciata della Cattedrale, rimosse per ragioni conservative e sostituite con delle copie dall'architetto Edoardo Arborio Mella in occasione dei restauri, condotti tra il 1857 e il 1861. Esse raffigurano:
- Guerriero con mantello e spada (XII secolo);
- Re Liutprando e la regina Teodolinda (XV - XVI secolo).
- Bassorilievo con Crocifissione di Gesù Cristo con Maria Vergine, san Giovanni evangelista ed angeli (1470 - 1480), di ambito lombardo.
- Frammenti di pavimentazione musiva con Scene della Bibbia, di vita quotidiana e personaggi fantastici (metà del XII secolo), di maestranze piemontesi, provenienti dall'area del presbiterio del Duomo. Di rilievo:
- Abramo combatte contro i quattro Re;
- Giona inghiottito dalla balena;
- Mostro apocalittico a sette teste.
II - IV, Corridoio dei Vescovi e due ambienti successivi
Il percorso prosegue con il Corridoio dei Vescovi e due ambienti successivi, completati nel 2008 e dedicati ad alcuni vescovi succedutesi alla guida della Diocesi a partire dal XVIII secolo. Da segnalare, in particolare:
- Due croci pettorali, una donata da papa Giovanni Paolo II in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù 2000 l'altra da papa Benedetto XVI in occasione della visita ad limina del 2007.
- Baculo pastorale, croce pettorale ed anello episcopale del vescovo Germano Zaccheo (1995), opere di G. Lodigiani.
V - Andito
Il corridoio porta ad un andito, nel quale è collocato:
- Lavabo da sagrestia (ultimo quarto del XVIII secolo), in marmi policromi, opera del Colombani.
VI - Sacrestia monumentale
La visita prosegue con la Sacrestia monumentale, progettata da Gerolamo Faciotto, che si presenta come un ambiente a pianta rettangolare coperto a volta a botte, venne consacrata nel 1642 e ampliata con la costruzione dell'abside, intorno al 1788, da Bernardo Lombardi. L'arredo ligneo originale dell'edificio è andato perduto a causa di un incendio del 1746, mentre quello attualmente visibile fu completato nel 1789 ad opera di E. Breme e G.B. Fornero su disegno di Francesco Dellala. I restauri, condotti nel 2006, hanno riportato alla luce i dipinti murali, datati 1878, che decoravano l'abside e la volta, dei quali si era persa la memoria. Tra le opere presenti nella Sacrestia si segnalano:
- Croce processionale del cardinale Teodoro Paleologo (terzo quarto del XV secolo), in legno ricoperto da lamina d'argento, di bottega lombarda: l'opera venne donata dall'alto prelato alla Cattedrale nel 1466.
- Altare (1903), in cemento, che conserva le statue e i bassorilievi marmorei provenienti dall'altare di Sant'Evasio (XVI secolo), smembrato nel 1724:
- nel lato anteriore, bassorilievi con Scene della vita sant'Evasio;
- nel lato posteriore, bassorilievi con Storie di san Bernardino da Siena;
- sulla sommità, statue di San Proietto, San Lorenzo, San Natale e San Bernardo d'Aosta.
VII - Piano terra della Torre campanaria
Accanto alla sacrestia si accede ad un ambiente a pianta quadrata e coperto da volta a crociera, posto al piano terra della Torre Campanaria. Come documentato nella visita pastorale del 1568, in questo luogo era situata l'antica sacrestia della Cattedrale che rimase in funzione fino al 1642, anno di consacrazione della nuova. Nell'ambiente si conserva il Tesoro della Cattedrale, costituito da preziosi oggetti liturgici e paramenti sacri. Di rilievo:
- Reliquiario a piede di santa Margherita d'Antiochia (IV secolo).
- Battesimo di Gesù Cristo (1531 - 1534), tavola, di Gaudenzio Ferrari.
- Madonna con Gesù Bambino tra santa Liberata e san Patrizio (1630 ca.), olio su tela.
- Reliquiario della Croce (prima metà del XVI secolo), appartenuta ad Anna d'Alençon (1492 - 1562), marchesa consorte del Monferrato.
- Pianeta di papa Pio V (XVI secolo).
- Serie di sei dipinti con San Lorenzo, Compagna di sant'Orsola, Sant'Evasio, San Natale, San Bartolomeo e San Proietto (inizio del XVII secolo), olio su tela applicata su tavola, di Giorgio Alberini: essi vennero realizzati per decorare le ante di un armadio a muro che serviva per conservare le reliquie dei santi raffigurati, ancora oggi custodite in Cattedrale.
VIII - Cappella di Sant'Evasio
Dalla Torre Campanaria, attraverso un corridoio, si entra nella Cappella di Sant'Evasio, che fu realizzata nel 1706 per volere del vescovo Pietro Secondo Radicati e della comunità casalese, come ex voto fatto dalla città al Santo patrono e per dare una decorosa sistemazione alle sue reliquie. Il progetto venne affidato inizialmente a Benedetto Alfieri e portato quindi a termine nel 1808 da Luigi Barberis. L'ambiente, interamente decorato con marmi policromi, si presenta a pianta ellittico-rettangolare, con due esedre semicircolari ai lati sormontate da altrettante tribune. Tra le opere conservate si segnalano:
- Reliquiario ad urna del corpo di sant'Evasio (XVIII secolo), in argento e cristallo.
- Ciclo di dipinti murali con Scene della vita di sant'Evasio (1765), affreschi, di Giovanni Battista Ronchelli.
- Serie di quattro rilievi ovali con Scene della vita di sant'Evasio (1788), in marmo bianco, scolpiti da Giovanni Battista Berbero.
Percorso archeologico dei sottotetti
Dal 2013 completa l'itinerario espositivo, il percorso di visita dei sottotetti grazie al quale, percorrendo una suggestiva passerella metallica che si snoda tra una campata e l'altra sospesa sull'estradosso sulle volte, si possono osservare il coronamento ad archetti pensili della navata centrale e le strutture antiche della navata minore intervallate dal transetto con la bifora. Al termine del percorso, il visitatore potrà immergersi nelle membra dell'architettura medievale per raggiungere gli elementi decorativi più nascosti e ritrovarsi, dopo una discesa verticale nello spessore di muro, nei matronei dell'atrio.
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