Museo della Cattedrale di Sant'Evasio (Casale Monferrato)

Da Cathopedia, l'enciclopedia cattolica.
100%Decrease text sizeStandard text sizeIncrease text size
Share/Save/Bookmark
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Museo della Cattedrale di Sant'Evasio di Casale Monferrato
CasaleMonferrato MuCat Maestr.piemontesi Mosaico-Giona+balena XII.jpg
Maestranze piemontesi, Mosaico con Giona inghiottito dalla balena (metà del XII secolo)
Altre denominazioni
Categoria Musei della Cattedrale
Stato bandiera Italia
Regione ecclesiastica Regione ecclesiastica Piemonte
Regione Stemma Piemonte
Provincia Alessandria
Comune Casale Monferrato
Località o frazione {{{Località}}}
Diocesi Diocesi di Casale Monferrato
Indirizzo Via Liutprando, 1
15033 Casale Monferrato (AL)
Telefono +39 0142 452219
Fax
Posta elettronica beniculturali@diocesidicasale.191.it
Sito web
Facebook
Proprietà Cattedrale di Sant'Evasio
Tipologia arte sacra
Contenuti Arredi sacri, dipinti, lapidi, mosaici, paramenti liturgici, sculture, suppellettile liturgica
Servizi Accoglienza al pubblico, biglietteria, bookshop, didattica, punto ristoro, sale per eventi e mostre temporanee, visite guidate
Sistema museale di appartenenza Sistema Museale della Diocesi di Casale Monferrato, MOMU - Monferrato Musei
Sede Museo Cattedrale di Sant'Evasio (deambulatorio, sagrestie e cappella di Sant'Evasio)
Datazione sede XII - XIV secolo
Sede Museo 2°
Datazione sede 2°
Fondatori mons. Germano Zaccheo
Data di fondazione novembre 2003
Note
{{{Note}}}
Coordinate geografiche
<span class="geo-dms" title="Mappe, foto aeree ed altre informazioni per Errore nell'espressione: operatore < inatteso.°Errore nell'espressione: operatore < inatteso.Errore nell'espressione: operatore < inatteso.Errore nell'espressione: carattere di punteggiatura "{" non riconosciuto. Errore nell'espressione: operatore < inatteso.°Errore nell'espressione: operatore < inatteso.Errore nell'espressione: operatore < inatteso.Errore nell'espressione: carattere di punteggiatura "{" non riconosciuto.">Errore nell'espressione: operatore < inatteso.°Errore nell'espressione: operatore < inatteso.Errore nell'espressione: operatore < inatteso.Errore nell'espressione: carattere di punteggiatura "{" non riconosciuto. Errore nell'espressione: operatore < inatteso.°Errore nell'espressione: operatore < inatteso.Errore nell'espressione: operatore < inatteso.Errore nell'espressione: carattere di punteggiatura "{" non riconosciuto. / {{{latitudine_d}}}, {{{longitudine_d}}} {{{{{sigla paese}}}}}

Il Museo della Cattedrale di Sant'Evasio di Casale Monferrato (Alessandria), aperto al pubblico nel novembre 2003, è stato allestito in alcuni ambienti (deambulatorio, sagrestie e cappella di Sant'Evasio) del complesso monumentale della Cattedrale di Sant'Evasio (XII - XIV secolo), per volere del vescovo Germano Zaccheo (1995 - 2007) con l'obiettivo di conservare, valorizzare e promuovere la conoscenza del patrimonio storico-artistico del Duomo.

Percorso espositivo e opere

L'itinerario museale, che si configura prevalentemente come Sagrestia aperta, si sviluppa in otto ambienti espositivi, lungo il quale sono presentate opere e suppellettile liturgica, databili dal IV al XXI secolo.

I - Deambulatorio

La visita inizia dal deambulatorio, un lungo corridoio risalente al 1670 circa, realizzato per collegare la chiesa alla sacrestia e agli ambienti limitrofi, dove si possono ammirare:

  • Tre statue, in arenaria scolpita, provenienti dalla facciata della Cattedrale, rimosse per ragioni conservative e sostituite con delle copie dall'architetto Edoardo Arborio Mella in occasione dei restauri, condotti tra il 1857 e il 1861. Esse raffigurano:
    • Guerriero con mantello e spada (XII secolo);
    • Re Liutprando e la regina Teodolinda (XV - XVI secolo).
  • Bassorilievo con Crocifissione di Gesù Cristo con Maria Vergine, san Giovanni evangelista ed angeli (1470 - 1480), di ambito lombardo.
  • Frammenti di pavimentazione musiva con Scene della Bibbia, di vita quotidiana e personaggi fantastici (metà del XII secolo), di maestranze piemontesi, provenienti dall'area del presbiterio del Duomo. Di rilievo:
Maestranze piemontesi, Mosaico con Abramo combatte contro i quattro Re (metà del XII secolo)

II - IV, Corridoio dei Vescovi e due ambienti successivi

Il percorso prosegue con il Corridoio dei Vescovi e due ambienti successivi, completati nel 2008 e dedicati ad alcuni vescovi succedutesi alla guida della Diocesi a partire dal XVIII secolo. Da segnalare, in particolare:

V - Andito

Il corridoio porta ad un andito, nel quale è collocato:

VI - Sacrestia monumentale

La visita prosegue con la Sacrestia monumentale, progettata da Gerolamo Faciotto, che si presenta come un ambiente a pianta rettangolare coperto a volta a botte, venne consacrata nel 1642 e ampliata con la costruzione dell'abside, intorno al 1788, da Bernardo Lombardi. L'arredo ligneo originale dell'edificio è andato perduto a causa di un incendio del 1746, mentre quello attualmente visibile fu completato nel 1789 ad opera di E. Breme e G.B. Fornero su disegno di Francesco Dellala. I restauri, condotti nel 2006, hanno riportato alla luce i dipinti murali, datati 1878, che decoravano l'abside e la volta, dei quali si era persa la memoria. Tra le opere presenti nella Sacrestia si segnalano:

Bottega lombarda, Croce processionale del cardinale Teodoro Paleologo (terzo quarto del XV secolo), legno e lamina d'argento

VII - Piano terra della Torre campanaria

Accanto alla sacrestia si accede ad un ambiente a pianta quadrata e coperto da volta a crociera, posto al piano terra della Torre Campanaria. Come documentato nella visita pastorale del 1568, in questo luogo era situata l'antica sacrestia della Cattedrale che rimase in funzione fino al 1642, anno di consacrazione della nuova. Nell'ambiente si conserva il Tesoro della Cattedrale, costituito da preziosi oggetti liturgici e paramenti sacri. Di rilievo:

Sacrestia monumentale (XII - XVIII secolo)

VIII - Cappella di Sant'Evasio

Dalla Torre Campanaria, attraverso un corridoio, si entra nella Cappella di Sant'Evasio, che fu realizzata nel 1706 per volere del vescovo Pietro Secondo Radicati e della comunità casalese, come ex voto fatto dalla città al Santo patrono e per dare una decorosa sistemazione alle sue reliquie. Il progetto venne affidato inizialmente a Benedetto Alfieri e portato quindi a termine nel 1808 da Luigi Barberis. L'ambiente, interamente decorato con marmi policromi, si presenta a pianta ellittico-rettangolare, con due esedre semicircolari ai lati sormontate da altrettante tribune. Tra le opere conservate si segnalano:

Percorso archeologico dei sottotetti

Dal 2013 completa l'itinerario espositivo, il percorso di visita dei sottotetti grazie al quale, percorrendo una suggestiva passerella metallica che si snoda tra una campata e l'altra sospesa sull'estradosso sulle volte, si possono osservare il coronamento ad archetti pensili della navata centrale e le strutture antiche della navata minore intervallate dal transetto con la bifora. Al termine del percorso, il visitatore potrà immergersi nelle membra dell'architettura medievale per raggiungere gli elementi decorativi più nascosti e ritrovarsi, dopo una discesa verticale nello spessore di muro, nei matronei dell'atrio.

Galleria fotografica

Bibliografia
  • Erminia Giacomini Miari, Paola Mariani, Musei religiosi in Italia, Editore Touring, Milano 2005, p. 183 ISBN 9788836536535
  • Michele Ruffino (a cura di), Percorsi museali in Piemonte e Valle d'Aosta, Editore CULT, Torino 2011, p. 5
Voci correlate
Collegamenti esterni