Sede titolare di Damiata
Damiata Sede vescovile titolare Dioecesis Tamiathitana seu Damiatensis Patriarcato di Alessandria | |
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Vescovo titolare: | sede vacante |
Suffraganea della Sede titolare di Pelusio | |
Istituita: | XVII secolo |
Stato | Egitto |
Regione: | Augustamnica |
Località: | Damiata |
Diocesi soppressa di Damiata | |
Eretta: | ? |
Soppressa: | ? |
Collegamenti esterni | |
Dati online ( ch ) | |
Elenco delle sedi titolari della Chiesa cattolica Tutte le sedi titolari |
Damiata dei Greco-Melchiti Sede arcivescovile titolare Tamiathitana Graecorum Melkitarum Chiesa cattolica greco-melchita | |
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Arcivescovo titolare: | Joseph Jules Zerey |
Istituita: | 1874 |
Stato | Egitto |
Località: | Damiata |
Collegamenti esterni | |
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La diocesi di Damiata o Damietta (in latino: Dioecesis Tamiathitana seu Damiatensis) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.
Damiata
Damiata oggi Dumyāt, nell'antico Egitto era conosciuta come Tamiat (copto: ⲧⲁⲙⲓⲁϯ) e nel periodo ellenistico come Tamiathis (greco Ταμίαθις). La città è menzionata dal geografo del VI secolo Stefano Bizantino; più tardi prese il nome di Damiata o Damietta. Molte sono le ipotesi sulle radici del nome: potrebbe derivare da un'antica parola egiziana "Damt" che significa la capacità, poiché Damietta aveva la capacità di combinare l'acqua salata del Mar Mediterraneo e l'acqua dolce del Nilo in un unico luogo; o da "Tam Heet" che significa la città dell'acqua o la città dell'acqua corrente, o da "Tam Hēt" che significa città del Nord (Copto: ⲡϯⲙⲉ ϧⲏⲧ).
Sotto il califfo Omar (579-644) gli arabi presero la città e nei successivi quattro secoli resistettero con successo ai tentativi dell'Impero Bizantino di recuperarla. Gli Abbasidi usarono Alessandria, Damietta, Aden e Siraf come porti di accesso all'India e l'Impero Tang della Cina. Damietta fu un'importante base navale durante il periodo Abbaside, Tulunid e Fatimide. Questo portò a diversi attacchi da parte dell'Impero Bizantino, in particolare il sacco e la distruzione della città nel maggio dell'853.
Nel 1169 una flotta del Regno di Gerusalemme, con l'appoggio dell'Impero Bizantino, attaccò il porto, ma fu sconfitta dal Saladino. Durante i preparativi per la quinta crociata del 1217 si decise che Damietta dovesse essere al centro dell'attacco. Il controllo di Damietta significava il controllo del Nilo, e da lì i crociati credevano di essere in grado di conquistare l'Egitto, da dove potevano attaccare la Palestina e riconquistare quindi Gerusalemme. Quando il porto fu assediato e occupato dai crociati, san Francesco d'Assisi arrivò per negoziare pacificamente con il sultano, con il permesso del legato pontificio Pelagio. Si recò presso il sultano al-Malik al-Kamil con l'intenzione di predicare i valori della fede cristiana e convertirlo al cristianesimo, facendo così cessare le ostilità. Ricevuto con grande cortesia dal sultano, ebbe con lui un lungo colloquio, al termine del quale Francesco dovette tornare nel campo crociato.
Damietta fu anche oggetto della settima crociata, guidata da Luigi IX di Francia; la sua flotta vi giunse nel 1249 ma l'anno seguente il re francese fu fatto prigioniero e quindi costretto a consegnare Damietta come riscatto per la sua libertà.
Sentendo che Luigi stava preparando una nuova crociata, il sultano mamelucco Baibars, vista l'importanza della città per i crociati, la distrusse nel 1251 e la ricostruì a pochi chilometri dal fiume nel decennio seguente.
La diocesi
La diocesi ellenistica di Tamiathis divenne una sede vescovile cristiana, suffraganea della sede metropolitana di Pelusium, capitale della provincia romana di Augustamnica Prima. Il suo vescovo Eraclio partecipò al Concilio di Efeso nel 431 ed Elpidio, il suo successore, fu firmatario del decreto del Patriarca di Costantinopoli Gennadio I contro la simonia del 459. Il vescovo Basso è elencato tra i partecipanti del Concilio di Costantinopoli del 553. In una lettera del patriarca Michele II di Alessandria, letta al Concilio di Costantinopoli (879), si parla di Zaccaria di Tamiathis, che aveva partecipato a un sinodo che Michele aveva convocato a sostegno di Fozio.
Nel 1249, quando Luigi IX di Francia conquistò la città, essa divenne per un breve periodo diocesi della Chiesa latina ed ebbe come vescovo Egidio.
Dal 1600 Roma ha eretto la sede titolare di Damiata in partibus infidelium e dal 1874 anche una sede titolare greco-melchita con il nome di Damiata dei Greco-Melchiti ((LA) Tamiathitanus Graecorum Melkitarum).
Cronotassi dei vescovi greci
- Eraclio † (menzionato nel 431)
- Elpidio † (menzionato nel 458)
- Basso † (menzionato nel 553)
- Zaccaria † (menzionato nell'879)
- Efrem †
Cronotassi dei vescovi latini
- Egidio † (menzionato nel 1249)
Cronotassi dei vescovi titolari
- Bernardino Spada † (4 dicembre 1623 - 9 agosto 1627 installato cardinale presbitero dei Santo Stefano al Monte Celio)
- Cesare Facchinetti † (5 settembre 1639 - 31 agosto 1643 installato cardinale presbitero dei Santi Quattro Coronati)
- Neri Corsini † (12 agosto 1652 - 15 marzo 1666 installato cardinale presbitero dei Santi Nereo e Achilleo)
- Angelo Maria Ranuzzi † (30 aprile 1668 - 18 aprile 1678 nominato arcivescovo, titolo personale, di Fano)
- Ercole Visconti † (18 luglio 1678 - 21 novembre 1712 deceduto)
- Marco Antonio Ansidei † (12 giugno 1724 - 16 dicembre 1726 nominato arcivescovo, titolo personale, di Perugia)
- Raffaele Cosimo de Girolami † (8 marzo 1728 - 23 settembre 1743 installato cardinale presbitero di San Marcello)
- Paul Alphéran de Bussan, O.S.Io.Hieros. † (19 settembre 1746 - 20 aprile 1757 deceduto)
- Vincenzo Maria de Francisco e Galletti, O.P. † (19 dicembre 1757 - 19 luglio 1769 deceduto)
- Bonaventura Prestandrea, Sigla non trovata! verifica se è inserita qui. † (18 dicembre 1769 - 21 dicembre 1777 deceduto)
- Bartolomeo Pacca † (26 settembre 1785 - 23 febbraio 1801 nominato cardinale presbitero di San Silvestro in Capite)
- Giovan Francesco Compagnoni Marefoschi † (29 aprile 1816 - 17 settembre 1820 deceduto)
- Giovanni Giacomo Sinibaldi † (13 agosto 1821 - 27 gennaio 1843 nominato patriarca titolare di Costantinopoli)
- Vincenzo Gioacchino Raffaele Luigi Pecci † (27 gennaio 1843 - 19 gennaio 1846 nominato arcivescovo, titolo personale, di Perugia, poi eletto papa con il nome di Leone XIII)
- Diego Planeta † (7 gennaio 1850 - 5 giugno 1858 deceduto)
- Luigi Oreglia di Santo Stefano † (4 maggio 1866 - 16 gennaio 1874 nominato cardinale presbitero di Sant'Anastasia)
- Eugène-Louis-Marie Lion, O.P. † (3 marzo 1874 - 8 agosto 1883 deceduto)
- Eugène Lachat, Sigla non trovata! verifica se è inserita qui. † (18 dicembre 1884[1] - 1º novembre 1886 deceduto)
- Ignazio Persico, O.F.M.Cap. † (14 marzo 1887 - 19 gennaio 1893 nominato cardinale presbitero di San Pietro in Vincoli)
- Andrea Aiuti † (12 giugno 1893 - 12 novembre 1903 nominato cardinale presbitero di San Girolamo dei Croati)
- Eduard Gaston Pöttickh von Pettenegg, O.T. † (14 novembre 1904 - 1º ottobre 1918 deceduto)
- Sebastião Leite de Vasconcellos † (15 dicembre 1919 - 29 gennaio 1923 deceduto)
- Luigi Pellizzo † (24 marzo 1923 - 14 agosto 1936 deceduto)
- Guglielmo Grassi † (13 gennaio 1937 - 14 settembre 1954 deceduto)
- Eugenio Beitia Aldazabal † (30 ottobre 1954 - 27 gennaio 1962 nominato vescovo di Santander)
- Marco Caliaro, C.S. † (10 febbraio 1962 - 23 maggio 1962 nominato vescovo di Sabina e Poggio Mirteto)
- Antonio Cece † (6 agosto 1962 - 31 marzo 1966 succeduto vescovo di Aversa)
Cronotassi degli arcivescovi titolari greco-melchiti[2]
- Eugène-Louis-Marie Lion † (13 marzo 1874 - 8 agosto 1883 deceduto)
- Paul-Raphaël Abi Mourad † (2 luglio 1900 - 8 agosto 1935 deceduto)
- Antonio Farage † (7 marzo 1961 - 9 novembre 1963 deceduto)
- Nicolas Hajj, S.D.S. † (30 luglio 1965 - 3 novembre 1984 nominato arcieparca di Baniyas)
- Joseph Jules Zerey, dal 22 giugno 2001
Note | |
Bibliografia | |
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Collegamenti esterni | |
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