Luigi Oreglia di Santo Stefano

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Luigi Oreglia di Santo Stefano
Cardinale
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battezzato
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Titolo cardinalizio
Incarichi attuali
Età alla morte 85 anni
Nascita Bene Vagienna
9 luglio 1828
Morte Roma
7 dicembre 1913
Sepoltura Roma, Cimitero del Verano
Conversione
Appartenenza
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Ordinazione presbiterale 22 febbraio 1851
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Consacrazione vescovile Basilica di San Giovanni in Laterano (Roma), 13 maggio 1866 dal card. arc. Lodovico Altieri
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22 dicembre 1873 da Pio IX (vedi)
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Cardinale per 39 anni, 11 mesi e 16 giorni
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Extra Anni di pontificato

Successione apostolica

Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi
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Beatificazione [[{{{aB}}}]]
Canonizzazione [[{{{aS}}}]]
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Altre ricorrenze
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Collegamenti esterni
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Invito all'ascolto
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Luigi Oreglia di Santo Stefano (Bene Vagienna, 9 luglio 1828; † Roma, 7 dicembre 1913) è stato un cardinale, arcivescovo e nunzio apostolico italiano.

Cenni biografici

Nacque a Bene Vagienna (diocesi di Mondovì, Piemonte) da Carlo Giuseppe Luigi, secondo barone di Santo Stefano e dalla prima moglie Teresa nata Gotti di Selerano.

Formazione e attività prelatizia

Compì i primi studi a Torino, ricevette la formazione ecclesiastica presso i gesuiti del Convitto torinese del nobile al Carmine. Proseguì gli studi nel seminario locale ed entrò nel clero secolare, con l'ordinazione sacerdotale nel 1851. Il 22 febbraio celebrò la sua prima messa nella chiesa della Confraternita della Misericordia del suo paese natale.

Frequentò quindi la Pontificia Accademia Ecclesiastica a Roma dal 1853 al 1859. Nel contempo divenne canonico della Basilica di San Giovanni in Laterano. Lavorò per la congregazione del Concilio nel 1857-1858, quando fu nominato referendario della Segnatura Apostolica. L'anno seguente divenne prelato aggiunto alla medesima congregazione Concistoriale, di cui restò membro fino al 1866. Approdò nel 1863 alla segreteria di Stato del cardinale Giacomo Antonelli e fu nominato internunzio per i Paesi Bassi, dove come d'uso il rappresentante del Papa non era rivestito di dignità episcopale.

Episcopato

Nel 1866 fu preconizzato per la nunziatura a Bruxelles e fu nominato arcivescovo titolare di Damiata. Il 13 maggio fu consacrato dal cardinale Lodovico Altieri, co-consacratori mons. Pietro de Villanova Castelacci ([1]), arcivescovo titolare di Petra, vicegerente della diocesi di Roma e da mons. Alessandro Franchi ([2]), arcivescovo titolare di Tessalonica, segretario della congregazione per gli affari ecclesiastici straordinari. Resse la nunziatura belga sino al 1868 quando fu nominato Nunzio apostolico in Portogallo, carica che conservò fino al 1876.

Cardinalato

Papa Pio IX lo elevò al rango di cardinale nel concistoro del 22 dicembre 1873 e il 16 gennaio seguente ricevette il titolo di Sant'Anastasia. Fino alla nomina del cardinale Lucido Maria Parocchi, effettuata da Leone XIII nel 1877, è stato il porporato italiano più giovane.

Nel 1876 fu nominato prefetto della congregazione per le indulgenze e le sacre reliquie. Partecipò come figura di spicco dell'ala intransigente e ostile a Gioacchino Pecci al conclave del 1878, ma non riuscì a impedirne l'elezione. Nel 1884 optò per l'ordine dei cardinali vescovi e per la sede suburbicaria di Palestrina. Nel 1885 divenne camerlengo, carica che ricoprì sino alla morte. Nel 1889 optò per la sede suburbicaria di Porto e Santa Rufina. Nel 1896 assunse la prefettura della Congregazione delle Cerimonie e divenne decano del Collegio cardinalizio assumendo la sede suburbicaria di Ostia e Velletri per tradizione assegnata ai decani.

Nel 1900 aprì la Porta Santa della basilica di San Paolo fuori le mura.

Partecipò al conclave del 1903, dove era l'unico cardinale non eletto da Leone XIII. Come camerlengo resse il governo della Chiesa durante la breve sede vacante. Fu l'unico cardinale ad aver partecipato al precedente conclave e come allora fu figura di spicco dell'ala conservatrice ostile a Mariano Rampolla del Tindaro. Come camerlengo, l'imperatore austriaco gli fece pervenire la sua Jus exclusivae contro la candidatura Tindaro. Fu l'ultima volta che un veto fu portato in un conclave. Oreglia dichiarò in conclave :

« Questa comunicazione non può essere ricevuta ufficialmente o ufficiosamente. Nessun cardinale deve prendere in considerazione questo "veto" e tutti devono continuare a votare secondo la loro coscienza »

Ma a nome del gruppo che voleva una sterzata conservatrice dopo le aperture leonine, persuase il patriarca di Venezia Giuseppe Sarto, futuro Pio X, ad accettare un'elezione.

Morte

Morì a Roma, il 7 dicembre 1913, all'età di 85 anni e fu sepolto nel Cimitero del Verano. Fu l'ultimo sopravvissuto tra i cardinali creati da Pio IX.

Genealogia episcopale

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale

Successione degli incarichi

Predecessore: internunzio apostolico nei Paesi Bassi Successore: Emblem Holy See.svg
Settimio Maria Vecchiotti 16 marzo 1863-15 maggio 1866 Giacomo Cattani I
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Settimio Maria Vecchiotti {{{data}}} Giacomo Cattani
Predecessore: Arcivescovo titolare di Damiata Successore: BishopCoA PioM.svg
Diego Planeta 4 maggio 1866-22 dicembre 1873 Eugène-Louis-Marie Lion, O.P. I
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Diego Planeta {{{data}}} Eugène-Louis-Marie Lion, O.P.
Predecessore: Nunzio apostolico in Belgio Successore: Emblem Holy See.svg
Mieczysław Halka Ledóchowski 15 maggio 1866-29 maggio 1868 Giacomo Cattani I
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Mieczysław Halka Ledóchowski {{{data}}} Giacomo Cattani
Predecessore: Nunzio apostolico in Portogallo Successore: Emblem Holy See.svg
Innocenzo Ferrieri 29 maggio 1868-22 dicembre 1873 Domenico Sanguigni I
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Innocenzo Ferrieri {{{data}}} Domenico Sanguigni
Predecessore: Cardinale presbitero di Sant'Anastasia Successore: CardinalCoA PioM.svg
Karl August von Reisach 16 gennaio 1873-24 marzo 1884 Carlo Laurenzi I
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Karl August von Reisach {{{data}}} Carlo Laurenzi
Predecessore: Prefetto della Congregazione per le Indulgenze e le Sacre Reliquie Successore: Emblem Holy See.svg
Luigi Maria Bilio, B. 23 dicembre 1876-27 marzo 1882 Johannes Baptiste Franzelin, S.J. I
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Luigi Maria Bilio, B. {{{data}}} Johannes Baptiste Franzelin, S.J.
Predecessore: Abate commendatario dei Santi Vincenzo e Anastasio alle Tre Fontane Successore: TerritorialAbbotCoA PioM.svg
Giuseppe Milesi Pironi Ferretti 1877 - 1913 titolo soppresso I
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Giuseppe Milesi Pironi Ferretti {{{data}}} titolo soppresso
Predecessore: Camerlengo del Collegio cardinalizio Successore: Emblem Holy See.svg
Flavio Chigi 27 marzo 1882-15 marzo 1883 Tommaso Maria Martinelli, O.E.S.A. I
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Flavio Chigi {{{data}}} Tommaso Maria Martinelli, O.E.S.A.
Predecessore: Cardinale vescovo di Palestrina Successore: CardinalCoA PioM.svg
Antonio Saverio De Luca 24 marzo 1884-24 maggio 1889 Angelo Bianchi I
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Antonio Saverio De Luca {{{data}}} Angelo Bianchi
Predecessore: Camerlengo di Santa Romana Chiesa Successore: Sede vacante.svg
Domenico Consolini 27 marzo 1885-7 dicembre 1913 Francesco Salesio Della Volpe I
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Domenico Consolini {{{data}}} Francesco Salesio Della Volpe
Predecessore: Cardinale vescovo di Porto e Santa Rufina Successore: CardinalCoA PioM.svg
Jean-Baptiste-François Pitra, O.S.B. 24 maggio 1889-30 novembre 1896 Lucido Maria Parocchi I
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Jean-Baptiste-François Pitra, O.S.B. {{{data}}} Lucido Maria Parocchi
Predecessore: Vice-Decano del Collegio cardinalizio Successore: CardinalCoA PioM.svg
Jean-Baptiste-François Pitra, O.S.B. 24 maggio 1889-30 novembre 1896 Gaetano De Lai I
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Jean-Baptiste-François Pitra, O.S.B. {{{data}}} Gaetano De Lai
Predecessore: Cardinale vescovo di Ostia e Velletri Successore: CardinalCoA PioM.svg
Raffaele Monaco La Valletta 30 novembre 1896-7 dicembre 1913 Serafino Vannutelli I
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Raffaele Monaco La Valletta {{{data}}} Serafino Vannutelli
Predecessore: Prefetto della Congregazione delle Cerimonie Successore: Emblem Holy See.svg
Raffaele Monaco La Valletta 30 novembre 1896-7 dicembre 1913 Serafino Vannutelli I
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Raffaele Monaco La Valletta {{{data}}} Serafino Vannutelli
Predecessore: Decano del Collegio cardinalizio Successore: CardinalCoA PioM.svg
Raffaele Monaco La Valletta 30 novembre 1896-7 dicembre 1913 Serafino Vannutelli I
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Raffaele Monaco La Valletta {{{data}}} Serafino Vannutelli
Bibliografia