Marco Antonio Ansidei

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Marco Antonio Ansidei
Cardinale
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battezzato
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Titolo cardinalizio
Incarichi attuali
Età alla morte 58 anni
Nascita Perugia
1º settembre 1671
Morte Roma
14 febbraio 1730
Sepoltura Basilica di Sant'Agostino in Campo Marzio (Roma)
Conversione
Appartenenza
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Ordinato diacono 4 aprile 1722
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Nominato arcivescovo 12 giugno 1724 da papa Benedetto XIII
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Consacrazione vescovile 9 luglio 1724 dal papa Benedetto XIII
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Creazione
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Creato
Cardinale in pectore
9 dicembre 1726 da Benedetto XIII (vedi)
Pubblicato
Cardinale
30 aprile 1728 da Benedetto XIII (vedi)
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Dimissioni dal cardinalato [[{{{aPdim}}}]]
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Cardinale per 1 anno, 9 mesi e 14 giorni
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
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al pontificato
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pontificato
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(per causa incerta o sconosciuta)
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pontificato
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Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi
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Altre ricorrenze
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Attributi {{{attributi}}}
Devozioni particolari {{{devozioni}}}
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Incoronazione
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Onorificenze
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Invito all'ascolto
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Marco Antonio Ansidei (Perugia, 1º settembre 1671; † Roma, 14 febbraio 1730) è stato un cardinale e arcivescovo italiano.

Nascita e formazione

Marco Antonio Ansidei nacque a Perugia il 1º settembre 1671. Figlio del conte Giuseppe Ansidei, paggio e gentiluomo del granduca Cosimo II de' Medici[1], e di Deianira Eugeni. Il suo nome è indicato anche come Marcantonio e il suo cognome come Asindaeis, Ansideus e Ansideo. Sicuramente ebbe un fratello di nome Filippo nato nel 1676[2]

Iniziò la sua prima formazione scolastica a Perugia, poi, recatosi a Roma nel 1685, la terminò al Collegio Clementino studiando filosofia e teologia. Ritornato a Perugia frequentò l'Università cittadina conseguendo il 5 maggio 1694 il dottorato in utroque iure, sia in diritto canonico, sia civile.

Primi anni di vita

Nel 1701 i genitori lo inviarono di nuovo a Roma, affinché potesse inserirsi nella sfera curiale.

Si iscrisse e frequentò la Pontificia Accademia dell'Arcadia di Roma[3] con lo pseudonimo di Aristandro. Iniziò a distinguersi nell'ambiente letterario quando nella Cappella pontificia di San Giovanni in Laterano, il 5 maggio 1701, recitò un'orazione latina. Era presente il papa Clemente XI il quale, in quella sede, diede all'Ansidei solidi motivi per sperare in un futuro di avanzamenti.

A gennaio 1702, in altra sede, diede sfoggio delle sue capacità recitative nella lettura di un discorso pubblico, tant'è che lo stesso pontefice lo nominò Prelato.

Dopo un praticantato come Avvocato presso la Curia Romana, il pontefice, il 13 luglio 1702 lo nominò Referendario dei Supremi Tribunali della Segnatura Apostolica di Giustizia e di Grazia.

La stima del Papa per Ansidei si esternò nel 1704 quando lo inviò come delegato presso il Convento di Sant'Apollonia a Firenze.

Nel 1705 lo nominò Elettore e relatore nella Congregazione del Buon Governo e dell'Indice.

Nel 1706 ottenne l'incarico di Uditore del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica e in più il Papa gli consegnò la Commenda dell'Eremo di San Salvatore in Sasso di Monte Malbe[4].

Nel 1708, fu aggregato al collegio dei Giureconsulti dell'Università di Perugia.

Nell'ottobre 1712 fu incaricato come sostituto Uditore della Camera Apostolica. Nel gennaio 1716 fu Segretario della Sacra Congregazione del concilio. A febbraio 1717 Canonico della patriarcale basilica vaticana.

Alla fine del 1717, il papa lo assegnò come Pro-assessore di Domenico Zauli[5], assessore della Sacra Congregazione della Romana e Universale Inquisizione, che, a gennaio 1718 a causa di malattia, non poté esercitare le sue funzioni; infine ne divenne assessore nel marzo 1722 a causa del decesso del titolare.

Divenne Decano del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica di Grazia, quando ricevette il diaconato il 4 aprile 1722. Il 16 giugno 1724 accondiscese di ricevere l'ordinazione sacerdotale al di fuori dei giorni di Quattro Tempora, ma non fu mai ordinato.

Ministero episcopale

Il 12 giugno 1724 Benedetto XIII lo nominò arcivescovo titolare di Damiata, con dispensa per aver ricevuto solo il diaconato. Fu consacrato dal Papa a Roma il 9 luglio dello stesso anno nella Cappella Paolina del Palazzo del Quirinale, assistito da Nicolò Maria Lercari, arcivescovo titolare di Nazianzo, e da Camillo Paolucci, arcivescovo titolare di Iconio.

Il 6 ottobre 1724 Benedetto XIII lo nominò vescovo assistente al Soglio Pontificio.

Partecipò al Concilio del 1725 tenutosi a Roma nella Basilica di San Giovanni in Laterano.

Cardinalato

Creato cardinale e riservato in pectore nel concistoro del 9 dicembre 1726, fu pubblicato nel concistoro del 30 aprile 1728. Ricevette la berretta rossa e il titolo di San Pietro in Montorio, il 10 maggio 1728.

Il 16 dicembre 1726, in occasione del concistoro, Benedetto XIII lo nominò vescovo di Perugia con titolo personale di arcivescovo e conservando tutti gli altri incarichi.

Il 6 luglio o il 3 agosto 1729 optò per il titolo di Sant'Agostino.

Morte

Morì a Roma il 14 febbraio 1730, di un'ostinata malatia. Trasferito nella Basilica di Sant'Agostino e ivi sepolto davanti all'altare maggiore.

L'orazione funebre del defunto cardinale fu pronunciata da Carlo Bruschi, professore di eloquenza all'Università di Perugia. Al termine dell'orazione inserì un breve resoconto in latino della vita del cardinale. Sulla sua lapide furono iscritti lo stemma cardinalizio e un elogio onorifico posti dal fratello conte Filippo Ansidei.


Iscrizione
D. O. M.

MARCO ANTONIO
TIT. S. AVGVSTITI PRESBYTERO
S.R.E. CARDINALI ANSIDAEO
PATRICIO ET EPISCOPO PERVSINO
PIETATIS SAPIENTIAE ET IVSTITIAE LAVDE
COMMENDATISSIMO
KAL. SEPTEMB. MDCLXXI NATO
XVI KAL. MART. MDCCXXX
VITA FVNCTO
FRATRI SVO AMANTISSIMO
PHILIPPUS COMES ANSIDAEVS

MOERENS POSVIT

Genealogia episcopale

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale

Successione degli incarichi

Predecessore: Segretario della Congregazione del Concilio Successore: Emblem Holy See.svg
Vincenzo Petra 1º gennaio 1716-30 aprile 1728 Antonio Saverio Gentili I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Vincenzo Petra {{{data}}} Antonio Saverio Gentili
Predecessore: Assessore della Congregazione della Romana e Universale Inquisizione Successore: Emblem Holy See.svg
Domenico Zauli 1º marzo 1722-30 aprile 1728 Raffaele Cosimo de Girolami I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Domenico Zauli {{{data}}} Raffaele Cosimo de Girolami
Predecessore: Arcivescovo titolare di Damiata Successore: Archbishop CoA PioM.svg
Ercole Visconti 12 giugno 1724-16 dicembre 1726 Raffaele Cosimo de Girolami I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Ercole Visconti {{{data}}} Raffaele Cosimo de Girolami
Predecessore: Vescovo di Perugia
(titolo personale di arcivescovo)
Successore: BishopCoA PioM.svg
Vitale Giuseppe de' Buoi 16 dicembre 1726-14 febbraio 1730 Francesco Riccardo Ferniani I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Vitale Giuseppe de' Buoi {{{data}}} Francesco Riccardo Ferniani
Predecessore: Cardinale presbitero di San Pietro in Montorio Successore: CardinalCoA PioM.svg
Bernardino Scotti 10 maggio 1728-6 luglio 1729 Francesco Scipione Maria Borghese I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Bernardino Scotti {{{data}}} Francesco Scipione Maria Borghese
Predecessore: Cardinale presbitero di Sant'Agostino Successore: CardinalCoA PioM.svg
Gregorio Selleri, O.P. 6 luglio 1729-14 febbraio 1730 Bartolomeo Massei I
II
III
IV
V
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IX
X
con
con
Gregorio Selleri, O.P. {{{data}}} Bartolomeo Massei
Note
  1. II de' Medici (Firenze, 12 maggio 1590 – Firenze, 28 febbraio 1621), figlio di Ferdinando I de' Medici e di Cristina di Lorena, quarto granduca di Toscana dal 1609 al 1621, anno della sua morte.
  2. op. cit.
  3. Pontificia Accademia dell'Arcadia, accademia letteraria fondata a Roma il 5 ottobre 1690 da Giovanni Vincenzo Gravina e da Giovanni Mario Crescimbeni, coadiuvati nell'impresa anche dal torinese Paolo Coardi. Essa nasce in occasione dell'incontro, nel convento annesso alla chiesa di San Pietro in Montorio, di quattordici letterati, appartenenti al circolo della regina Cristina di Svezia. Questi sono gli umbri Giuseppe Paolucci di Spello, Vincenzo Leonio da Spoleto e Paolo Antonio Viti di Orvieto, i romani Silvio Stampiglia e Jacopo Vicinelli, i genovesi Pompeo Figari e Paolo Antonio del Nero, i toscani Melchiorre Maggio di Firenze e Agostino Maria Taia di Siena, Giambattista Felice Zappi di Imola e il cardinale Carlo Tommaso Maillard di Tournon di Nizza. L'Accademia è considerata non solamente come una semplice scuola di pensiero, ma come un vero e proprio movimento letterario che si sviluppa e si diffonde in tutta Italia durante tutto il Settecento in risposta a quello che era considerato il cattivo gusto del Barocco. L'Accademia dell'Arcadia è tuttora in attività.
  4. Eremo di San Salvatore, fondato tra l'XI e il XII secolo. Il Monte Malbe è una collina italiana in provincia di Perugia, alta 532 metri, situata a nord-ovest del centro della città di Perugia.
  5. Domenico Zauli (Faenza, 16381º marzo 1722) arcivescovo italiano. Arcivescovo Domenico de Zaoli (Zaulis) su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 24-06-2024
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